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In questi giorni non ci sono stati grandi movimenti, in attesa del rapporto sulle esportazioni e sulle scorte che sara' pubblicato dal dipartimento dell'Agricoltura americano di domani.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 08 novembre 2017 -
I principali cereali quotati al Cbot hanno chiuso la seduta di martedì 7 novembre contrastati. Il mais e il frumento hanno chiuso in rosso, visto che le notizie dai raccolti sostengono che siano buoni, in un momento in cui le scorte sono, come ripetiamo da un po' di settimane, già molto ampie.

Ancora poco da segnalare quindi dai mercati internazionali. La calma regna sovrana, merce non ne manca, i consumi e le esportazioni tengono.

Gli ultimi dati indicano per il corn-mais, dall'inizio della campagna, le esportazioni totali sono 5.540.404 tonnellate contro 10.177.385 alla stessa data dello scorso anno. Per il grano da inizio campagna le esportazioni sono 11.422.006 tonnellate contro 12.155.889 dello scorso, mentre le esportazioni del seme di soia da inizio campagna le cifre USDA mostrano che sono comunque ancora inferiori a quelle dell'anno prima infatti sono a 14.856.207 tonnellate contro 16.318.565 alla stessa data dello scorso anno.

Per il mercato interno/domestico ben poco da segnalare se non il continuo recupero dei valori dell'orzo e del grano di base, e un recupero del mais di produzione nazionale, trascinato al rialzo dai problemi della logistica che influenzano il mais comunitario. Una ulteriore prova che la logistica potrebbe diventare quell'elemento destabilizzante per i cereali e per vari prodotti d'importazione che sfruttano le linee ferrate o su gomma.

Sul fronte dei prezzi poco da segnalare: la farina soya normale 44 quota sul pronto e sino a dicembre 300 euro partenza e la proteica 310, mentre per il 2018 giunge sino a 326 per la proteica e 316 per la normale. Continua il rialzo del seme di soya convenzionale anche se con minor vigore delle trascorse settimane.

Il mais base martedi 7 novembre si prenotava-acquistava a 172 EURO PARTENZA DA NOVEMBRE 17 A GIUGNO 18, A 175 EURO DA APRILE 18 AD AGOSTO 18 E 175 EURO DA NOVEMBRE 18 A MARZO 19, E A 176 DA NOVEMBRE 18 A GIUGNO 2019 , che come si può evincere dono valori ben difficili con cui competere per le produzioni interne.

Anche per il mercato delle bioenergie nessuna novità continua il rincaro dei cruscami, ma ormai a fine corsa, continua la ricerca di cereali tossinati 155 euro arrivo per il mais e spezzati di mais,. Continua la "raccolta" dei cascami di riso. Sono presenti sul mercato anche residui della lavorazione delle castagne, fresche e del luppolo essiccato.

Per il settore dei proteici la variabile potrebbe giungere da un ulteriore rafforzamento del Dollaro che qualcuno ipotizza a 1,14.

Indicatori internazionali 08 novembre 2017 


l'Indice dei noli è sceso leggermente a 1473 punti, il petrolio è attorno a 57,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,15921

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 16 - n° 44 05 novembre 2017 -

Editoriale: Strategia o codardia - Il latte spot torna a scendere - Arachidi o Noccioline americane, ottimi anche per i bimbi. - Quote latte. L'UE impone di recuperare gli aiuti - Vendemmia. Calo in Regione del 24% dell'uva cooperativa - Altro...
SOMMARIO Anno 16 - n° 44 5 novembre 2017
1.1 editoriale
Strategia o codardia?
2.1 lattiero caseario Il latte spot torna a scendere
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati sempre stabili e ai minimi.
4.1 alimentazione e salute Arachidi e Noccioline americane, ottimi anche per i bimbi.
4.2 dissesto idrogeologico Dissesto idrogeologico. Video dichiarazioni.
5.1 quote latte Quote latte. L'UE impone di recuperare gli aiuti
5.2 management L'ultimo granello di sabbia della clessidra aziendale
6.1 Pomodoro Bilancio campagna 2017 del pomodoro da industria nel Nord Italia
7.1 Siccità su La7 Siccità: "PiazzaPulita" (programma televisivo di LA7) nel piacentino
8.1 vendemmia i numeri Vendemmia. Calo in Regione del 24% dell'uva cooperativa
9.1 Codacons un nuovo amico dei consumatori Premio Amico del Consumatore a Luigi Lucchi, Sindaco di Berceto
10.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Leggero sussulto in chiusura di settimana.
11.1 Fiera cremona A Cremona si è respirata "Aria Nuova". Segnali di ripresa del settore zootecnico.
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

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Poco da segnalare in un mercato che dimostra solo segnali di stanchezza, dove non si rilevano carenze di merce e i consumi sono in linea con le statistiche mondiali.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 03 novembre 2017 -

Leggero sussulto del mercato proprio in chiusura di settimana. A seguire una sintesi dei principali prodotti.

SEMI nov 989 (+8 ) gen 999,2 (+8 ) mar 1009,4 (+8 ) mag 1018,4 (+8 )
FARINA dic 317,4 (+3,8 ) gen 319,4 (+3,7 ) mar 322,9 (+3,6 ) mag 325,5 (+3,7 )
OLIO dic 34,86 (-0,04 ) gen 35,02 (-0,04 ) mar 35,21 (-0,02 ) mag 35,41 (-0,01 )
CORN dic 350,4 (+2,2 ) mar 364 (+2,2 ) mag 372,4 (+2 ) lug 379,6 (+2 )
GRANO dic 426 (+8 ) mar 444,4 (+8,4 ) mag 457,6 (+8,4 ) lug 472 (+8,6 )

Una probabile risposta potrebbe derivare da un flusso di denaro immesso nei primi del mese dalla finanza, attratta dalle basse quotazioni che potrebbe aver deciso di investire. Ma questo lo potremo rilevare solo nel tempo quando sarà più chiara l'intenzione dei fondi d'investimento che al momento non manifestano univoci segnali di tendenza.

Poco da segnalare in un mercato che dimostra solo segnali di stanchezza e dove non si rilevano carenze di merce e i consumi sono in linea con le statistiche mondiali.

Quanto sopra vale anche per il mercato interno/domestico dove l'abbattimento di oltre 5 milioni di capi avicoli, sia per l'aviaria sia per l'incidente fibronil, si fanno sentire. In generale il nostro mercato rimane fortemente condizionato da problemi legati alle difficoltà logistiche che continuano a peggiorare e nel medio termine potrebbe determinare non poche difficoltà.

E' proprio il sistema della logistica che potrebbe assumere il ruolo destabilizzante per i cereali e per vari prodotti d'importazione che sfruttano le linee ferrate o gommate. Il nostro paese rischia più degli altri avendo problemi di abitudini mercantili molto diversi dagli altri. I tempi di pagamento sono medio lunghi, molto richiesti sono i mezzi ribaltabili o w.f. autoscaricanti, cisternati con coclea. Gli operatori nostrani richiedono precisione e rispetto dei tempi, condizioni che ,dipendendo dall'estero, saranno sempre più difficile da soddisfare.

Tutto questo porterà inevitabilmente ad approvvigionarsi e operare maggiormente sui porti dove però esiste un mercato di oligopolio con regole strette e cogenti.

Anche per il mercato delle bioenergie nessuna novità. Si risente del rincaro dei cruscami e gli operatori sono alla ricerca di alternative, nei cereali tossinati e loro farine e nei cascami di riso. Iniziano a fare la loro comparsa sul mercato anche residui della lavorazione delle castagne e del luppolo.

Indicatori internazionali 3 novembre 2017


l'Indice dei noli è sceso leggermente a 1482 punti, il petrolio è attorno a 54,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,1650

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Quotazioni basse e scarse probabilità che i prezzi possano ancor più comprimersi. Fughe in avanti potrebbero verificarsi solo in presenza di fattori esogeni.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 30 ottobre 2017 -
Il mercato gira da settimane sempre intorno agli stessi valori: 425/450punti per il grano, oggi 427,25 pari a 135,24 euro tonnellata, 340/360 punti per il mais, oggi 348,75 pari a 118,28 euro tonnellata, 970/975 punti per il seme di soya, oggi 975,25 pari a 308,70 euro alla tonnellata. Mentre la farina 300/325 dollari alla tonnellata corta, oggi 312,10 pari a 296,37 euro alla tonnellata, questi i valori partenza in USA.

Quotazioni basse e scarse probabilità che i prezzi possano ancor più comprimersi. Fughe in avanti potrebbero verificarsi solo in presenza di fattori esogeni. I fondi mostrano tendenze non uniformi ma non si riscontrano più quelle immani posizioni investite che si registravano sino a qualche mese fa.

Tutto quanto sopra conferma quanto già ampiamente descritto nelle precedenti settimane: "La merce non manca, il clima è problematico problemi, le produzioni sono ovunque buone seppur non ottime, il commercio internazionale tiene pur non manifestando capacità di spinte in termini di volumi e questo porta a mantenere pressoché invariati i prezzi. Difficile quindi ipotizzare cali sensibili, stante anche la resistenza dei produttori primari a immettere sul mercato i lori prodotti".

Il cambio a 1,1613, è quest'ultima la novità più significativa. Con l'indebolimento dell'Euro i prezzi, come ovvio, sono in crescita.
Sul mercato interno da segnalare che le difficoltà logistiche, sia per treni sia per camion, che stanno peggiorando fondamentalmente per due ragioni:
- la concomitanza di raccolti nei paesi ad Est e a Nord;
- la cronica mancanza di ritorni dal nostro paese.

La situazione risulta ancor più critica a causa della chiusura di una storica ditta Italiana che gestiva vari silo interni nel Nord Italia. Sono in corso ricerche di soggetti economici/commerciali che possano subentrare, ma si prevedono tempi piuttosto lunghi.
Questo potrebbe essere per i prossimi mesi un motivo destabilizzante del mercato dei cereali interni, che troverebbe merce principalmente sui porti.

Anche per il mercato delle bioenergie nessuna novità. Si risente del rincaro dei cruscami e gli operatori sono alla ricerca di alternative, nei cereali tossinati e loro farine e nei cascami di riso.

Indicatori internazionali 30 ottobre 2017


l'Indice dei noli è sceso leggermente a 1546 punti, il petrolio è attorno a 54,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,1613

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Editoriale: Verdini di rabbia - Crolla il burro. - Cereali e dintorni. Mercati in tiepida flessione. - Auchan richiama un lotto di salame felino per presenza di Salmonella SPP - Intervista a Helmuth Köcher, WineHunter e patron di Merano WineFestival. - Caporalato, l'inchiesta della procura di Lecce finisce anche sul "The Guardian".-

SOMMARIO Anno 16 - n° 43 29 ottobre 2017

1.1 editoriale
Verdini di rabbia
2.1 lattiero caseario Crolla il burro.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in tiepida flessione.
4.1 sicurezza alimentare Auchan richiama un lotto di salame felino per presenza di Salmonella SPP
4.2 vino intervista Intervista a Helmuth Köcher, WineHunter e patron di Merano WineFestival.
5.1 caporalato Pomodoro Caporalato, l'inchiesta della procura di Lecce finisce anche sul "The Guardian".
5.2 etichettatura pomodoro L'etichettatura obbligatoria per il pomodoro è legge
6.1 aziende Mulino Alimentare SpA. Il nuovo stabilimento super tecnologico, adeguato alle normative UE 2030.
6.2 ceta e emilia romagna CETA, crescono gli affari dopo l'accordo. Mulino Alimentare leader del comparto.
7.1 Po viabilità economia Ponte sul Po di Casalmaggiore – Colorno: concluse le analisi
8.1 pomodoro e batteriosi Batteriosi del pomodoro. Oi approva il fondo di emergenza
9.1 Fiera cremona Bovino da latte: innovazione e capitale umano strumenti anticrisi
11.2 mela verde Pomì a Mela Verde
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

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 20171029-cibus-43-COP

 

E' ormai in dirittura d'arrivo il nuovo stabilimento di Mulino Alimentare SpA. Il 2018 vedrà l'inaugurazione del nuovo sito produttivo, pensato per essere "ecologico".

Baganzola 24 Ottobre 2017 - Il laborioso iter burocratico si è definitivamente completato e Mulino Alimentare SpA vede prospettarsi l'orizzonte dell'ampliamento e trasferimento nel nuovo stabilimento, nel sito di proprietà di Via Paradigna, presumibilmente nella seconda metà del 2018.
Impianti tecnologici d'avanguardia e rispettosi dell'ambiente.

25.000 metri quadrati e 7.500 coperti è l'area dove sorgerà il nuovo impianto di Mulino Alimentare spa. Spazi dimensionati al trend di crescita dell'azienda guidata da Claudio Guidetti, leader nell'export dei formaggi di qualità DOP Parmigiano Reggiano e Grana Padano in primis, ma anche di Pecorino Romano, Asiago e via di seguito.

I nuovi impianti andranno a incrementare la capacità produttiva e la produttività ma anche a abbattere, anticipando al 2018 le prescrizioni UE (regolamento F.GAS (UE) n° 517/2014) che prevedono la riduzione del 79%, rispetto al 2010, dei consumi degli HFC entro il 2030.

L'attenzione all'ambiente è uno dei pilastri portanti della mission di Mulino Alimentare che va di pari passo con gli obiettivi di massimizzare la qualità dei prodotti e la soddisfazione dei consumatori e dei propri partner di filiera.

L'ingegneria del complesso tecnico di refrigerazione, di ultimissima generazione, è un impianto misto anidride carbonica e acqua refrigerata non glicolata e la pompa di calore è del tipo reversibile, dotata di recuperatore in più sezioni.

Nell'impianto verrà inserito un serbatoio inerziale (acqua tecnica), che ha la funzione di stoccare l'energia proveniente dal sistema solare termico, dal recupero della pompa di calore e infine dalla linea della condensa dell'impianto a vapore, al fine di produrre l'acqua calda sanitaria.
Un altro vantaggio dell'impianto così concepito consiste nell'evitare l'impiego di acqua glicolata che, come è ben noto, produce effetti corrosivi che rendono necessari periodici controlli sulla tossicità, problemi connessi allo smaltimento e una peggiore propensione dell'acqua glicolata a trasportare il calore.

Insomma un impianto all'avanguardia adeguato e coerente a un'azienda proiettata nel futuro, fortemente radicata sul territorio, grazie agli accordi di filiera, ma con una lungimirante visione globale del mercato.

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Venerdì, 27 Ottobre 2017 10:39

Pomì protagonista a "Mela Verde" su Canale 5

Domenica 29 ottobre il brand del Consorzio Casalasco del Pomodoro racconta la sua filiera nel corso della nota trasmissione condotta da Ellen Hidding e Edorardo Raspelli

La troupe di Melaverde, storica trasmissione dedicata all'agroalimentare in onda ogni domenica a partire dalle 11 su Canale 5 e condotta da Ellen Hidding e Edorardo Raspelli, nel corso della campagna del pomodoro appena conclusa, è stata al Consorzio Casalasco del Pomodoro, visitando gli stabilimenti di Gariga (PC) e la sede di Rivarolo del Re (CR). Il servizio, che andrà in onda domenica 29 ottobre dalle 11:50, racconterà la filiera 100% made in Italy di Pomì, dal campo al prodotto finito.

Ellen Hidding, insieme ai responsabili aziendali del Consorzio, illustrerà le varie fasi della coltivazione, della trasformazione in stabilimento e della produzione di polpe, passate e concentrati dell'ingrediente principe della tavola italiana. Durante la trasmissione si parlerà anche di origine della materia prima e del sistema di tracciabilità di Pomì.

Pomì è un marchio del Consorzio Casalasco del Pomodoro, prima filiera italiana nella coltivazione e trasformazione di derivati del pomodoro che oggi conta 370 aziende agricole associate che coltivano 7.000 ettari di terreno dislocati nella pianura Padana tra le province di Cremona, Parma, Piacenza e Mantova. Una terra che oggi permette alle 550.000 tonnellate di pomodoro fresco raccolto di essere trasformato nei 3 stabilimenti di proprietà della cooperativa in prodotti esportati in 60 Paesi nel mondo.

(Foto  Ellen e Vaia)

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Mercoledì, 25 Ottobre 2017 05:58

Cereali e dintorni. Mercati in tiepida flessione.

Stock più che sufficienti, clima positivo e buone produzioni anche se non eccellenti, scambi normali e il mercato internazionale continua a girare sui medesimi valori da diversi mesi.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 24 ottobre 2017 - Il mercato continua a ridimensionare i propri valori:

SEMI nov 978,6 (-7,6) gen 989,2 (-7,6) mar 992,2 (-7,6)
FARINA dic 317,1 (-4,3) genn 319,3 (-4,4) mar 322,3 (-4,6)
OLIO dic 34,14 (+0,33) genn 34,31 (+0,32) mar 34,53 (+0,31)
CORN dic 344,4 (-4,4) mar 358,4 (-4,2) mag 367,2 (-4)
GRANO dic 426 (-6,6) mar 444,4 (-6,2) mag 458,6 (-6,4)

Di merce non vi è carenza, il clima non sta dando problemi, le produzioni sono buone, seppure non ottime, a ogni latitudine, il commercio internazionale tiene ma non ha sufficiente inerzia per ulteriori aumenti in volume e così il mercato gira da mesi sugli stessi valori.

Allo stato attuale sarebbe difficile ipotizzare cali sensibili, stante anche la resistenza dei produttori primari a immettere merce sul mercato.

Ecco alcune quotazioni recenti, partenza porto di Ravenna: farina di soya 44% 303 sul pronto e 312 sul pronto e sino a dicembre, 312 e 322 sul 2018, girasole proteico a 175 pronto e sui mesi, colza a 210 partenza silos interni.
Mais stazionario, gravato dalle enormi quantità presente in porto dove il prodotto è offerto a 172-173 euro partenza sul disponibile, e qualche euro in più sulle posizioni sui mesi.

Il mercato interno registra carenza di merce sui silos riforniti dall'estero e il prodotto nazionale continua ad essere snobbato dai consumatori nazionali per il difficile controllo della qualità sanitaria, mentre l'orzo tiene i suoi valori.
Cruscami ancora rialzo. Fuori dal coro il seme di soya nazionale che rincara, mentre al porto, il seme estero quota, da gennaio a marzo, 364 euro partenza. Una situazione di cui se ne giova la farina di soya convenzionale che sta tenendo un differenziale sulla normale di 100 euro alla tonnellata.

Il comparto delle bioenergie risente del rincaro dei cruscami e perciò è alla ricerca di alternative nei cereali tossinati e loro farine e nei cascami di riso.

Mercato quindi sempre fiacco. L'unica possibilità per rivitalizzarlo potrebbe arrivare solo da elementi esterni e comunque non prevedibili.
Indicatori internazionali 24 ottobre 2017 
l'Indice dei noli è salito a 1578 punti, il petrolio è attorno a 52,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,17390

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Editoriale: Manovre elettorali - Gran rimbalzo del latte scremato pastorizzato spot estero - Cereali e dintorni. Tentativi per tornare alla normalità - Latte di pecora. Troppo piombo. Una "tegola" sui produttori italiani o sulla salute?. -

SOMMARIO Anno 16 - n° 42 22 ottobre 2017
1.1 editoriale
Manovre pre elettorali
2.1 lattiero caseario Gran rimbalzo del latte scremato pastorizzato spot estero
3.1 cereali e dintorni  Tentativi per tornare alla normalità.
4.1 irrigazione e bonifica Il Consorzio di Bonifica dell'Emilia centrale presenta i dati d'irrigazione 2017.
5.1 sicurezza alimentare Latte di pecora. Troppo piombo. Una "tegola" sui produttori italiani o sulla salute?.
5.2 sicurezza alimentare Ministero della salute richiama un lotto di vino
6.1 ambiente Acqua e valutazioni dei rischi ambientali nel Nord Italia
6.2 rischio idraulico Rischio di dissesto idrogeologico in Emilia Romagna:
7.1 Bonifica e tecnologia Il Consorzio di Bonifica è anche sviluppo e tecnologia
8.1promozioni "vino" e partners
9.1 promozioni "birra" e partners

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20171022-42-cibus 

 

Troppo piombo nel latte di pecora italiano per produrre formaggio: Rasff segnala un rischio grave per la salute dei consumatori. Scatta il ritiro in Europa. Lo "Sportello dei Diritti": Ministero della Salute e autorità sanitarie chiariscano se vi sono rischi anche in Italia

Scatta di nuovo un'allerta alimentare per eccesso di piombo in un prodotto proveniente dall'Italia e distribuito in Croazia e Germania. Ancora non è noto se lotti di alimenti sotto forma di prodotti lattiero-caseari, siano stati immessi in commercio anche nel Nostro Paese.
Ma l'allarme in questione proviene dall'autorevole RASFF, il sistema di allerta rapido dell'UE, che poche ore fa ha attivato un avviso di sicurezza (2017.1688) diramando un'allerta di rischio grave per la salute dei consumatori, per alto contenuto di piombo nel latte di pecora usato per produrre il formaggio prodotto in Italia e commercializzato in Croazia e Germania.

Nel campione di latte crudo di pecora prelevato per le analisi il 19/09/2017, è stato ritrovato lo 0,060 mg/kg di piombo a fronte di un limite di legge di 0,02. Il piombo, sostanza altamente nociva che si annida in alcuni degli alimenti più comuni, esiste nell'ambiente e tracce possono finire negli ingredienti che sono utilizzati nella produzione di latte.

Gli effetti tossici del piombo, possono causare conseguenze negative permanenti a livello cerebrale e minare le capacità cognitive in particolare di neonati e bambini piccoli che sono particolarmente vulnerabili.
La segnalazione è pubblica solo perché il prodotto è esportato in Germania e in questi casi la normativa europea prevede l'obbligo di informare il Rasff.

In Italia, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", non c'è stata nessuna comunicazione, nulla è stato detto ai consumatori che non hanno alcun modo per scoprire quale sia l'area di provenienza del latte fresco ovino sotto accusa. In tale ottica, quindi, chiediamo alle autorità sanitarie, a partire dal Ministero della Salute di fare chiarezza e di evitare un'altra volta di fare una gaffe internazionale, come quella delle uova al fipronil, perché con la salute dei cittadini non si può permettere alcuna defaillance.
(18 ottobre 2017)

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