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Editoriale: Ma che splendidi alleati (3). Richiedi la tua corsa con un click...- Cereali e dintorni. Ancora difficile prevedere il nuovo indirizzo dei mercati - Diete dimagranti a base di anoressizzanti. - Amazon, all via cibo senza congelatore.

SOMMARIO Anno 16 - n° 33 20 agosto 2017
1.1 editoriale
Ma che splendidi alleati (3). Richiedi la tua corsa con un click...
2.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Ancora difficile prevedere il nuovo indirizzo dei mercati
3.1 frutta Agricoltura. Allarme frutteti in Emilia Romagna
3.2 campagna saccarifera COPROB: iniziata la produzione di zucchero 100% italiano fuori quota
4.1 eventi Prosciutto di Parma: Parma da gustare
4.2 alimentazione e salute Diete dimagranti a base di anoressizzanti.
5.1 conservazione alimenti Amazon, all via cibo senza congelatore.
6.1promozioni "vino" e partners
7.1 promozioni "birra" e partners

 

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 20170820-cibus-33-COP

 

Domenica, 20 Agosto 2017 10:34

Amazon, al via cibo senza congelatore.

Il colosso di Jeff Bezos punta a lanciare una serie di prodotti conservati grazie ad una tecnologia militare

Affondo sul mercato alimentare di Amazon. Il colosso di Jeff Bezos lancia una nuova serie di prodotti pronti che non richiedono di essere surgelati. Il gruppo statunitense, forte dell'acquisizione di Whole Foods, potrebbe iniziare a consegnare i nuovi articoli già il prossimo anno e ha già avviato trattative in questo senso. I test sono in corso e sono basati sulla tecnologia all'avanguardia sviluppata inizialmente per l'esercito americano.
La procedura di riferimento, riferisce Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", è la Microwave assisted thermal sterilization (MATS) e consente di non doversi preoccupare della loro refrigerazione. Il cibo pronto, infatti, è confezionato con acqua pressurizzata ed è sufficiente scaldarlo nel forno a microonde per alcuni minuti per uccidere i batteri.

Questa soluzione consente, quindi, agli alimenti di mantenere il loro naturale gusto anche se restano sugli scaffali a lungo.

Esperti ancora frastornati a seguito della "sorpresa esplosiva" regalata dall'USDA. Difficile anche per i più abili comprendere come si re-indirizzerà il mercato, o meglio quali saranno le prossime mosse dei fondi d'investimento, a fronte di valori giudicati bassi da tutti gli operatori professionali del settore.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 17 agosto 2017 -

Il mercato in questi giorni non manifesta ancora una precisa direzione.

Dopo due mesi di problemi legati al meteo, un mese di agosto come quello che si sta consumando può far recuperare le rese. Resta la perplessità su quanto avevano stimato e scritto gli altri analisti ma, al momento, l'USDA è un organo ufficiale e autorevole al quale occorre dare credito.

Il mercato telematico mostra segnali di ripresa ma è troppo presto per tentare delle stime previsionali.

I prezzi di oggi 17 agosto 2017: 293 euro per la soia 44 e 303 per la proteica, con un euro in più si arriva a dicembre, mentre per il 2018 si registra 309 per la proteica, il tutto partenza Ravenna. Qualche euro in più per partenza da Venezia.
Il seme quota 342 euro per il pronto e il settembre-dicembre 343 partenza ai porti.
Il mais quota per il 5 ppb 187 partenza Fiorenzula d'Arda e 188 partenza Cremona, 190 euro arrivo camion dall'estero dopo il 21/08. Grano e Orzo sostanzialmente fermi nelle loro quotazioni.

Brutte notizie sul fronte salubrità mais nazionale.

Indicatori internazionali 17 agosto 2017


l'Indice dei noli è risalito a 1207 punti, il petrolio è attorno a 47$/bar e l'indice di cambio segna 1,17461.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Come per lo scandalo delle uova e ovoderivati contaminate al fipronil, l'insetticida il cui uso è vietato sugli animali ad uso alimentare, lo "Sportello dei Diritti" è in grado di segnalare in anteprima che l'agenzia federale per la sicurezza della catena alimentare (FASFC) del Belgio sta effettuando test di rilevazione del fipronil non solo nelle uova, ma anche nella carne delle galline. Tale notizia è già stata segnalata in data odierna dalla stampa fiamminga.

È noto, infatti, che dopo aver completato il suo ciclo vitale, le galline vengono macellate e possono ad esempio essere vendute come pollo da bollire. Questa carne surrogata del pollo è venduta anche in Africa, principalmente in Congo. Negli allevamenti di galline sequestrate nel caso del fipronil, "chiediamo innanzitutto di analizzare le galline prima di essere macellate", ha detto un portavoce della FASFC. "Preleviamo un campione ufficiale ed esaminiamo se i polli possono essere commercializzati. Un pollo contaminato dal fipronil non può andare al macello ai fini del consumo".Attualmente dev'essere specificato che il problema del fipronil non riguarda la carne dei polli, sottolinea, comunque, la FASFC. Insomma, lo scandalo si allarga e dopo le raccomandazioni della Commissione UE che ha rilanciato l'allerta in numerosi paesi europei, tra cui l'Italia, e la successiva replica del Ministero della Salute che ha invitato ad evitare allarmismi, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", rileva che si è aperto un altro fronte, quale quello della carne delle galline che dovrà essere comunque immediatamente chiarito dalle autorità sanitarie europee e italiane per rendere edotta la popolazione circa l'insussistenza di alcun rischio per la salute umana.

Editoriale: Buon Ferragosto! - Riprende a salire il burro. - Dal 2040 stop alle auto a gasolio e benzina - La pubblicità è ancora l'anima del commercio? - Anguria è il nuovo superfrutto dalle proprietà anticancro - Pesche e nettarine, deciso il ritiro di altre 1500 tonnellate - Cereali e dintorni. USDA, le aspettative disattese.

SOMMARIO Anno 16 - n° 32 13 agosto 2017
1.1 editoriale
Buon Ferragosto!
2.1 lattiero caseario
Riprende a salire il burro.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati incerti in attesa dei dati USDA.
4.1 energia Dal 2040 stop alle auto a gasolio e benzina.
4.2 ambiente -ecobonus Ecobonus per i veicoli commerciali.
5.1 economia pubblicita' La pubblicità è ancora l'anima del commercio?
6.1 Delta del PO Il futuro del Delta del PO
6.2 alimentazione e salute Anguria è il nuovo superfrutto dalle proprietà anticancro
7.1 crisi pesche e nettarine Pesche e nettarine, deciso il ritiro di altre 1500 tonnellate
7.2 agricoltura e crisi Sprechi alimentari e agricoltura in crisi.
8.1 Cereali e dintorni Cereali e dintorni. USDA, le aspettative disattese.
9.1 agricoltura Ismea, l'agricoltura italiana continua a crescere
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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 20170813-COP

 

Domenica, 13 Agosto 2017 10:50

Sprechi alimentari e agricoltura in crisi.

Lo scempio di tonnellate di ortaggi e verdura piantati, non raccolti e lasciati marcire nei campi in Puglia. Uno schiaffo alla povertà che si ripete ciclicamente e un'altra sconfitta delle politiche italiane sull'agroalimentare. Perché non venga perpetrato il più grande spreco alimentare estivo e perché si dia sostegno alle aziende agricole contro questa calamità intervenga direttamente lo Stato

Ciò che sta accadendo da qualche giorno in Puglia ed in altre regioni d'Italia è una questione che si ripete ciclicamente, ma che sta assumendo proporzioni bibliche: tonnellate e tonnellate di angurie, meloni e pomodori, ma anche altri tipi di ortofrutta, lasciate a marcire nei campi perché i costi di produzione superano di gran lunga i possibili profitti delle aziende agricole per una serie di congiunture verificatesi, ma che anno dopo anno assumono l'aspetto dell'ordinario.

In particolare, «in provincia di Lecce c'è stata una anticipazione della maturazione – per come sostenuto sulla stampa dal presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - per cui le angurie sono state raccolte e vendute con 2 settimane di anticipo, i primi giorni a prezzi stabili, subito dopo le quotazioni sono crollate. Oggi a Brindisi e Taranto il mercato è al tracollo, con le angurie pagate in campagna a 5/6 centesimi al chilo e i meloni gialli che non superano i 10 centesimi. Agli agricoltori non conviene neppure raccogliere, tanto che stanno interrando il prodotto. Stessa sorte sta toccando al pomodoro piccolo a grappolo che non supera i 18 centesimi al chilogrammo, mentre il pomodoro da mensa ha toccato solo i 22 centesimi al chilo. I prezzi di vendita al dettaglio, invece, subiscono la solita decuplicazione a danno dei consumatori».

E l'immagine che si presenta nelle campagne è tanto preoccupante quanto desolante: ettari ed ettari di campi in cui giacciono al sole e al caldo torrido i tipici prodotti dell'ortofrutta estiva della campagna salentina e pugliese in attesa che la terra sia fresata e che i loro resti la vadano a concimare per preparare la prossima annata che, se non si farà qualcosa, sarà identica a quella in corso. Uno scempio comune ad altre regioni in questo periodo dell'anno che non può essere tollerato, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" - associazione che da anni si batte contro gli sprechi alimentari - e che merita essere denunciato e portato all'attenzione non solo degli assessorati regionali competenti, ma soprattutto del Ministero dell'Agricoltura, perché segna l'ennesimo fallimento delle politiche agroalimentari italiane che non riescono a sfondare con l'export verso altri paesi che potrebbero costituire mercati appetibili, e a questo punto, di sfogo, per la nostra produzione.

Uno Stato che dimostra di non riuscire a salvaguardare la nostra filiera di produzioni tipiche che vengono soppiantate da altre, sovente straniere, che spesso vengono spacciate per nostrane. È evidente, infatti, che la colpa di tutto ciò non debba ricadere sulle nostre imprese agricole la cui unica responsabilità ricade nella volontà di dar corso a ciò che la terra deve fare: produrre per commerciare la propria produzione. Ecco perché a causa di quella che rappresenta una vera e propria calamità, è lo Stato che deve intervenire a sostegno degli agricoltori con più approfonditi controlli sulla filiera e sui mercati contro le pratiche commerciali sleali che fanno crollare il prezzo per il produttore e per l'incentivazione dell'export e dell'utilizzo dell'ortofrutta in esubero per conserve e succhi.

Lecce, 8 agosto 2017
Giovanni D'AGATA

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Altro che danni e rese ridotte, i dati USDA del 10/8 sera hanno sconvolto più di una aspettativa e più di un operatore, un vero e propria "fulmine a ciel sereno". Dati talmente ottimistici da lasciare chiunque perplesso.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 11 agosto 2017 -
Sono stati cancellati tutti dubbi sulle rese e sui danni causati dal maltempo nonostante sia tutto terminato da soli 10-15 giorni.

L'USDA di giovedi sera si riassume così: raccolto record di semi di soya, la sola produzione USA a 119 milioni di tonnellate. Il mais stimato a 359 milioni di tonnellate e se pur ridotto rispetto alle attese sarà il secondo raccolto record di tutti i tempi. Ma quello che ha pesato sono stati gli stock di fine raccolto mondiale. La produzione del grano è stata stimata in 743 milioni di tonnellate contro 738 di luglio. Gli stock di fine raccolto a 265 contro 261. Quella del mais a 1033 milioni di tonnellate contro 1.036. Gli stock a 201 contro 201.Quella dei semi di soia a 347 milioni di tonnellate contro 345. Gli stock a 98 contro 94.

Le chiusure del mercato sono state pesanti.
SEMI ago 930,6 (-32,2 ) sett 934 (-32 ) nov 940,2 (-33 ) gen 949 (-32.4 )
FARINA ago 294,2 (-12,4 ) sett 295,8 (-12,5 ) ott 297,5 (-12,5 ) dic 300,2 (-12,7 )
OLIO ago 33,74 (-0,39 ) sett 33,79 (-0,40 ) ott 33,91 (-0,39 ) dic 34,16 (-0,37 )
CORN sett 357,2 (-15 ) dic 371 (-15,2 ) mar 383 (-15 ) mag 389,2 (-14,4 )
GRANO sett 440,4 (-19 ) dic 468,6 (-18 ) mar 490,2 (-17,2 ) mag 505,2 (-16,6 )

Il mercato telematico si è poi ripreso nella mattinata successiva e probabilmente i fondi potrebbero entrare in azione per le ricoperture.
I prezzi potrebbero subire consistenti variazioni. Sicuramente ne gioveranno le filiere zootecniche, ma non sarà altrettanto favorevole per il settore del commercio e della produzione; l'USDA di ieri sera mette sotto tensione anche tutte le altre materie prime.

Si tratta di attendere ancora qualche giorno per comprendere come reagiranno i mercati e non sarebbe la prima volta che a fronte di cadute molte pesanti il mondo degli "acquisti automatici dei fondi d'investimento" si muova con logiche imprevedibili.

Indicatori internazionali 11 agosto 2017


l'Indice dei noli è risalito a 1092 punti, il petrolio è attorno a 48,50$/bar e l'indice di cambio segna 1,1756.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Molte le tensioni che si alimentano vicendevolmente mettendo in tensione i mercati. Dai dati sulle produzioni USDA, alle tensioni geopolitiche, dalla sanità del mais al cambio euro/Dollaro..

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 9 agosto 2017 -
Il mercato è in tensione per l'imminenza dei risultati USDA del 10/08 che fornirà lo stato delle varie coltivazioni, l'ultima rilevazione indicava: Il "buono/eccellente" del corn al 60% contro il 61% della precedente. Il seme al 60% contro il 59 %, il grano primaverile al 32 % contro il 31%. Da notare che l'anno scorso le cifre erano per il corn al 74%, per i semi al 72 % e per il grano primaverile al 68%.

A queste tensioni si devono aggiungere quelle valutarie dove si è osservato passare l'euro da 1,1830 a 1,1738 per effetto delle scintille che corrono tra USA e Corea Nord.
Inoltre anche la UE ci sta mettendo del suo. Da ieri è stato introdotto un Dazio di 5,16 euro alla tonnellata sui cereali di importazione extra UE, sorgo, segale, mais. Logicamente questo ha avuto immediato eco sul mercato del mais sia estero che nazionale.

Nel mercato domestico è da segnalare che dalle prime trebbiature di mais sono segnalati casi di inquinamento da Afla B1.
Per le farine di soya i valori già ieri erano più alti, la proteica caricabile a 311 euro base porto di Ravenna e Venezia, il settembre dicembre 312 e il 2018 318/320.

Nel mercato delle bioenergie sono da segnalare rese più basse per i trinciati da cui ne segue un mercato dei sostitutivi in fermento, fatta eccezione per i cruscami che, alla riapertura, dovrebbero registrare un ridimensionamento.

Difficile prevedere gli andamenti con un USDA imminente e "pericolosa" a cui si aggiungono nuove tensioni geopolitiche e una attendibile previsione di campagne non eccezionali. Infine riportiamo la seguente segnalazione: "Per quel che riguarda il seme di soia, la comunicazione da parte della Cina di aver importato nel mese di luglio 10,1 milioni di tonnellate. Il cumulato da inizio ottobre 2016 è di 77 milioni di tonnellate contro la previsione dell'USDA, per tutta la campagna 2016/17, di 91 milioni di tonnellate. Potrebbe succedere che nei 2 mesi rimanenti la Cina importi più dei 14 milioni previsti. Questo potrebbe indurre l'USDA a modificare le cifre delle importazioni della Cina sia della campagna 2016/17 che quelle del 2017/18 (in luglio era stata stimata in 94 milioni di tonnellate, modificata dal 93 di giugno)."(fontePellati).

Indicatori internazionali 9 agosto 2017


l'Indice dei noli è risalito a 1038 punti, il petrolio è attorno a 49$/bar e l'indice di cambio segna 1,1736.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Editoriale: Ma che splendidi alleati (2). L'anti-italiano - Lattiero caseari, nuova impennata per il latte spot e i derivati del latte.- Rainieri (Ln) porta in Regione caso quote latte 2016 Parmigiano Reggiano - Esselunga ritira la mozzarella di bufala campana - Campagna cerali: rese sorprendenti. Ferro: Su CAE "ecco il quadro reale" - Aviaria - Pesticida nelle uova. - Esselunga ritira la mozzarella di bufala campana

SOMMARIO
Anno 16 - n° 31 06 agosto 2017
1.1 editoriale
Ma che splendidi alleati (2). L'anti-italiano
2.1 lattiero caseario
Lattiero caseari, nuova impennata per il latte spot e i derivati del latte.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il meteo condiziona i prezzi.
4.1 sicurezza alimentare - Alert Esselunga ritira la mozzarella di bufala campana
4.2 sicurezza alimentare Pesticida nelle uova.
5.1 economia parma Parma, cresce fatturato, ordini e produzione
6.1 aviaria Aviaria a Sorbolo (PR)
6.2 quote formaggio Agroalimentare. Rainieri (Ln) porta in Regione caso quote latte 2016 Parmigiano Reggiano
7.1 cereali e CAE Campagna cerali: rese sorprendenti. Ferro: Su CAE "ecco il quadro reale"
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il meteo condiziona i prezzi e gli analisti avanzano ipotesi.
9.1 CIA e PAC Pac: ancora caos su domande uniche, a pagare sono sempre gli agricoltori
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 20170806-Cibus-COP

 

Il mercato è sempre ostaggio del meteo, ma adesso a fare da protagonisti sono gli analisti privati che in attesa dell'USDA del 10/08 rendono pubblici le loro stime.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 4 agosto 2017 -
FC Stone stima il raccolto del corn a 13,590 milioni di bushels, (345 milioni di tonnellate) contro 14,225 dell'USDA di luglio, e cioè 362 milioni di tonnellate (erano 384 milioni di tonnellate nella campagna che sta finendo).

Il calo è l'effetto del meteo sfavorevole di giugno/luglio.

La produzione di seme di soia è stata stimata in 4,235 milioni di bushels e cioè 115,25 milioni di tonnellate contro 4,260, e cioè 115,94 di luglio (erano 117,21 per la campagna che sta finendo). FC Stone stima quindi che il raccolto del seme di soia possa riprendersi dai "danni", più o meno gravi, del periodo giugno/luglio. Altri due analisti sulle produzioni USA, sono un leggermente più ottimisti di FC Stone sul corn e un poco più pessimisti sul seme di soia. Infine l'agenzia Informa dà il corn a 351,88 milioni di tonnellate mentre Allendale a 346,42: FC Stone lo dava a 345 (USDA 362). Informa dà il seme a 114,19 e Allendale a 113,34 FC Stone a 115,25 (USDA 115,97).

In sintesi, senza doversi ubriacare di numeri, in attesa dei dati certi USDA previsti per il prossimo 10/8, la considerazione è che per quanto non eccezionali, le produzioni non saranno catastrofiche.
Anche l'Europa continua a risentire delle previsioni meteo e delle stime sulle rese e sui danni. La Commissione Europea ha rivisto al ribasso la produzione del corn della UE, ma a preoccupare è il grado di salubrità del prodotto, stressato da temperature rigide in primavera, siccità e infine ondate di calore.

Nel mercato domestico, da segnalare che alcuni areali di mais da trinciato dovranno essere destinati a granella, mentre serpeggia una "voglia di ritenzione" del vecchio raccolto, che comunque si accompagna con chi invece vuole liberare i magazzini dal vecchio mais e dai cereali estivi in quanto un nuovo raccolto incombe.
Quindi massima confusione ma sempre prezzi "popolari".

Per la nuova campagna mais si segnala che la merce ai porti continua a quotare da novembre a giugno 174 euro partenza, ed è più difeso (ha recuperato 4 euro dal minimo in una settimana).
Per le farine di soia valori bassi oggi la proteica caricabile a 300 euro base porto di Ravenna e Venezia, il settembre dicembre 303 e il 2018 318/320. Valori questi che deprimono i prezzi degli altri proteici. A fare resistenza sono la farina di girasole proteico e la farina di colza, ma qui si entra nel campo degli oli che risentono delle vicissitudini dell'olio di palma.

Il mercato delle bioenergie mostra solo un leggero fermento riguardo il comparto dei sostitutivi.

Indicatori internazionali 4 agosto 2017


l'Indice dei noli è salito a 1023 punti, il petrolio è attorno a 49$/bar e l'indice di cambio segna 1,187195.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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