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Domenica, 07 Settembre 2014 11:06

Il grano khorasan KAMUT® presente al SANA 2014

Dal 6 al 9 settembre showcooking con degustazioni a cura del laboratorio Cibosano di Bologna e un incontro sullo studio legato alla sensibilità al glutine, condotto dall'Università di Firenze e pubblicato dal British Journal of Nutrition, con la presenza di Bob Quinn.

Milano, 1 settembre 2014 – Il grano khorasan KAMUT® è fra i protagonisti di SANA 2014, il salone internazionale del biologico e del naturale che si tiene dal 6 al 9 settembre a BolognaFiere. L'azienda Kamut Enterprises of Europe, che coltiva questo antico cereale secondo metodo bio, ha uno stand dedicato (E34) nel padiglione 33 in cui è possibile degustare una gustosa varietà di prodotti garantiti dalla filiera del marchio KAMUT®.
Ogni giorno allo stand del grano khorasan KAMUT® il laboratorio Cibosano di Bologna preparerà piatti vegetariani - dall'antipasto al dolce - con l'utilizzo dell'antico cereale, ideali da riproporre anche a casa, secondo la tradizione mediterranea e con un pizzico di fantasia gastronomica rubata qua e là per il mondo. La protagonista degli showcooking sarà Laura Cacciari, un'appassionata della cucina casalinga, sana, bio e genuina, ma con ispirazione e ingredienti internazionali.
Inoltre, per approfondire i recenti studi scientifici pubblicati sul British Journal of Nutrition, che dimostrano come il consumo di prodotti a base di grano khorasan KAMUT® permetta di alleviare i sintomi di una malattia cronica come la Sindrome del Colon Irritabile, domenica 7 settembre alle ore 11.30 presso la Sala Valzer del padiglione 33, si terrà una conferenza a tema: "I prodotti a base di grano khorasan KAMUT® riducono i sintomi della sensibilità al glutine (IBS)".
All'incontro parteciperanno Bob Quinn, Presidente di Kamut International, e gli autori dello studio: il Prof. Stefano Benedettelli, la Dott.ssa Anne Whittaker e il Dott. Francesco Sofi, dell'Università di Firenze.

Lo sapevi che ... ?
KAMUT® è il nome del marchio registrato per contraddistinguere una specifica ed antica varietà di grano e per garantirne determinate caratteristiche. Lo scopo di questo marchio registrato è "certificare" la pura e antica varietà di grano khorasan, coltivata secondo il metodo dell'agricoltura biologica, mai ibridato né incrociato, e con elevati standard qualitativi. KAMUT®, infatti, significa garanzia di alta qualità in biologico di un antico cereale riscoperto e reintrodotto sul mercato e nelle diete dall'azienda Kamut International.

Kamut brand

Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Kamut Enterprises of Europe
Ketchum
Sonia Silvani – Tel. 02 624119.77 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sara Pecchielan – Tel. 02 624119.22–
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Federica Villa – Tel. 02 624119.31 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Domenica, 07 Settembre 2014 08:15

Crisi Russa: da ripensare a livello europeo

Crisi pesche e nettarine - Rabboni: "pronti ad attivare i ritiri straordinari decisi dalla Ue. Previsto anche un contratto tipo per velocizzare le operazioni. Ma la gestione delle crisi di mercato va ripensata a livello europeo".

Bologna - Il regolamento europeo per la crisi di mercato di pesche e nettarine che stanzia complessivamente 29 milioni di euro per i ritiri e 3 per la promozione, è stato al centro di due incontri a Bologna il 29 agosto scorso convocati dall'assessore regionale all'Agricoltura Tiberio Rabboni per fare il punto con le Organizzazioni di produttori e le rappresentanze regionali del mondo agricolo. 
"L'Emilia-Romagna – ha detto Rabboni – è pronta a cogliere al meglio questa opportunità anche perché è una delle poche regioni europee che vanta nel settore esperienze, risultati e sistemi operativi funzionanti. Nella riunione abbiamo deciso di stilare un contratto tipo regionale per garantire un'applicazione veloce e facilitata del provvedimento europeo anche per le aziende agricole che non fanno parte di Organizzazioni di produttori. Resta il rammarico per una gestione delle crisi di mercato ancora una volta inadeguata rispetto a necessità, tempi e risorse. Superata questa emergenza occorrerà ripensare tutta la materia. Chiederemo al Ministero di attivarsi in questo senso presso la Commissione europea. Come Emilia-Romagna siamo pronti a dare il nostro contributo."
Il provvedimento europeo per la crisi di mercato di pesche e nettarine prevede risorse sia per i ritiri a scopo benefico (distribuzione agli indigenti) sia per altre destinazioni (energia rinnovabile e distillazione); si rivolge sia alle Organizzazioni dei produttori, che alle aziende agricole non socie e stabilisce una retroattività dall'11 agosto. Per il prodotto destinato agli enti benefici è prevista la concessione di un aiuto del 100% sia alle Op che alle aziende non socie; per gli altri tipi di destinazione l'importo sarà pari al 75% per le imprese socie Op e al 50% per quelle non socie. 
L'incontro è servito anche per affrontare il tema del provvedimento europeo che stanzia 125 milioni di euro a fronte del blocco delle importazioni di diversi prodotti agroalimentari deciso dal Governo Russo. "Il regolamento sarà operativo nei prossimi giorni – ha sottolineato Rabboni - ed essenziale sarà la tempestività con cui i produttori si attiveranno. Mentre il provvedimento sulle pesche e nettarine riguarda poche regioni italiane e spagnole, quello sull'embargo della Russia interesse molti Paesi europei. A fronte di un interesse così vasto e di risorse comunque inadeguate essere organizzati e operativi farà la differenza. Per questo abbiamo già previsto una riunione ad hoc all'inizio della prossima settimana." Il Regolamento europeo sull'embargo russo stanzia 125 milioni di euro per 14 prodotti ortofrutticoli, comprese le susine. Nel settore lattiero-caseario anche i formaggi Dop a pasta dura come il Parmigiano Reggiano attraverso il finanziamento dello stoccaggio privato, per i quali al momento non sono però state rese note risorse ufficiali. Il tutto con retroattività dal 18 agosto.
(fonte Regione Emilia Romagna - Bologna, 29 agosto 2014)

Domenica, 07 Settembre 2014 10:01

Crisi Russia. Una rete di sicurezza UE per il latte

Assolatte ritiene essenziale l'impiego della misure di mercato previste dalle "rete di sicurezza", non solo per i formaggi DOP ma anche per le mozzarelle ed i formaggi freschi, prodotti che rappresentano circa il 25% del esportazioni italiane in Russia.

di LGC - Parma -2 settembre 2014 -
L'escalation della crisi Russa e gli embarghi disposti da Vladimir Putin sui prodotti alimentari UE sta preoccupando i produttori di latte e formaggio.
Infatti la Russia, secondo quanto riportato da Assolatte, è la decima destinazione per l'export caseario italiano: nel 2013 sono state esportate circa 7.300 tonnellate di formaggi, per un valore complessivo di 43,3 milioni di euro, con un tasso di crescita superiore a quello di tutte le altre principali destinazioni (+33%).
Un traguardo raggiunto anno dopo anno e che ha avuto registrato una crescita più che proporzionale nell'ultimo quinquennio come mostra il grafico dell'associazione imprenditoriale che, proprio per questa ragione invoca l'aiuto della U o meglio un intervento che non sia limitato ai prodotti DOP.
L'embargo - riporta il sito di Assolatte - crea danni milionari al nostro settore soprattutto perché arriva in un momento di particolare crescita produttiva. I danni potrebbero riguardare non solo il presente ma anche il futuro: "Non va dimenticato – spiega Giuseppe Ambrosi, Presidente di Assolatte – che le imprese nazionali hanno fatto importanti investimenti per adeguare le proprie strutture agli obblighi delle autorità russe. L'embargo dunque interrompe relazioni istituzionali e commerciali costruite con lavoro e fatica. E se il blocco durasse davvero fino al prossimo agosto, i nostri prodotti saranno sostituiti da altri, e sarà difficile se non impossibile riprendere gli spazi conquistati con fatica."
L'impossibilità di accedere al mercato russo associata alla maggior disponibilità di latte (nei primi sei mesi del 2014, nell'Unione europea le consegne di latte sono aumentate del 5,4%), avrà probabilmente effetti anche sulle quotazioni europee del latte alla stalla, e dei formaggi, già diminuite nel corso degli ultimi mesi, e sui prodotti trasformati.

Latte serie export Russia - Assolatte -

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 07 Settembre 2014 10:40

USA, la rete di protezione per i produttori di latte

La rete di Protezione USA per il latte. Un premio assicurativo quasi simbolico per contrastare gli effetti di una eventuale sovrapproduzione di latte.

Parma 1 settembre 2014 --
Il programma di protezione del latte statunitense è stato ideato per evitare che si ripeta la situazione che portò al crollo delle quotazioni nel 2009. A riportare la notizia è Leo Bertozzi (esperto nella gestione delle produzioni agroalimentari di qualità e nella cultura lattiero-casearia) dalle colonne del portale del latte CLAL, I suoi fautori, prosegue l'ex direttore del Consorzio del Formaggio del Parmigiano Reggiano) ritengono che, nonostante il grande successo attuale dell'export ed il buon livello dei prezzi del latte USA, basterebbe una modesta sovrapproduzione, nell'ordine di solo un 1.5 – 2%, per fare precipitare la situazione col crollo delle quotazioni e la conseguente chiusura di stalle, fenomeno purtroppo già avvenuto negli ultimi anni.
Il programma, a base volontaria, assicura un sostegno finanziario agli allevatori quando la differenza fra prezzo del latte e costi dell'alimentazione (feed costs) scende sotto il livello di copertura assicurativa scelto dall'allevatore. Le adesioni al programma per il periodo 2014-2015 iniziano il 2 settembre e sono aperte fino al 28 novembre. Gli allevatori che aderiscono dovranno restare nel programma fino al 2018, versare una quota minima annuale di 100 Dollari ed assicurare i propri margini secondo una scala decrescente su cui scegliere, per ogni anno, quanto latte (fra il 25% ed il 90% della propria produzione) e quale livello di margine assicurare.
Negli anni successivi al 2015, la scelta andrà fatta dal 1 luglio al 30 settembre ed anche in questo caso gli allevatori avranno tempo sufficiente per prendere decisione adeguate al proprio margine di rischio ed alla propria situazione aziendale. La rete di protezione per i produttori di latte USA, prevista nel nuovo Farm Bill, si sta concretizzando con l'annuncio formale fatto dallo USDA e i 90 giorni di tempo per aderire al programma serviranno per educare ed informare adeguatamente i produttori. (Fonte Clal)

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Domenica, 07 Settembre 2014 09:30

Prosciutto e piadina? Sono baci e abbracci

Domenica 14 settembre 2014 durante il Festival del Prosciutto di Parma si sancisce un connubio di eccellenze con la presentazione del libro di Enrico Belgrado dedicato ai pani antichi.

Parma -2 settembre 2014 -

Un amore indissolubile che non può passare inosservato e che durante il Festival del Prosciutto di Parma, proclama la sua unione: parliamo del Prosciutto di Parma e della Piadina Romagnola. Quest'anno durante la celebre manifestazione dedicata a uno dei salumi più amati in tutto il mondo - che si terrà a Langhirano dal 5 al 21 settembre 2014 - verrà riservata un'intima, ma importante parentesi a questo gustoso connubio che rappresenta l'unione tra diverse eccellenze del territorio. Confesercenti in collaborazione con il Comune di Langhirano e l'assessore al turismo e commercio Mauro Lamoretti approfondiranno questo gemellaggio con la presentazione del libro "Ma sei di coccio?" di Enrico Belgrado. Il volume presenta ricette, aneddoti e storie dei pani tradizionali del nostro territorio. Un percorso che ripercorre le differenze culinarie e i tipi di cottura di uno dei cibi più antichi, per una riscoperta dei pani da un punto di vista storico culturale.
L'appuntamento è domenica 14 settembre 2014 alle ore 18 nella Sala del Consiglio del Comune di Langhirano.
«E' dal connubio di diverse eccellenze che si creano nuove occasioni di promozione di prodotti tipici del territorio, uno street food in chiave moderna e di qualità che va ad accrescere una cultura turistica consapevole e di qualità» dichiara il coordinatore Assoturismo di Confesercenti Stefano Cantoni.
Al termine della presentazione si proseguirà la serata nella zona di p.zza Ferrari a Langhirano dove si potrà degustare il prosciutto di Parma, accompagnato dalla piadina romagnola. L'evento si è reso possibile grazie anche alla collaborazione di Giacomo Costantini, di Confesercenti Ravenna e Gian Piero Giordani, di Confesercenti Cesena.
(Fonte Confesercenti Parma)

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Domenica, 07 Settembre 2014 09:04

L'evoluzione dei valori nutrizionali dei salumi

ASSICA al convegno "Longevità e dieta mediterranea.

Milanofiori 5 settembre 2014 - ASSICA (Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi) sarà presente a FOOD-ING International, il 3° Salone Internazionale e Conferenza dedicato agli Ingredienti per l'Industria Alimentare e delle Bevande, la manifestazione che si svolgerà dall'8 al 10 settembre 2014 a Bologna, con uno stand in cui, oltre a presentare le Attività dell'Associazione agli addetti ai lavori, darà ai visitatori la possibilità anche di consultare la testata storica dell'Associazione, IDC-Industria delle Carni e dei Salumi, che da 64 anni, con 4.000 copie di diffusione è tra le fonti informative più rappresentative del settore.

Lunedì 8 settembre, inoltre, Aldo Radice, Condirettore di ASSICA, parteciperà al convegno in lingua inglese "Longevità e Dieta Mediterranea", alle h. 14:00, con un intervento dal titolo "Salumi italiani: evoluzione nutrizionale nell'ambito della dieta mediterranea", in cui verranno illustrati i risultati raggiunti per ottenere un allineamento delle regole salutistico-nutrizionali grazie alla riduzione del contenuto di sale e di grassi nei salumi.

Radice sottolineerà l'impegno dell'intera filiera, dall'allevamento del maiale fino alla trasformazione finale, che ha saputo coniugare la tradizione produttiva con le moderne esigenze nutrizionali contribuendo così al successo dei salumi italiani che oggi vantano carni sempre più magre, con meno sale e con pochi grassi. Il Condirettore di Assica, oltre ad illustrare i valori nutrizionali dei salumi, evidenzierà come questi siano cambiati rispetto al passato, quando per lo stile di vita dei consumatori, i prodotti salumieri dovevano apportare energia e quindi grasso.
Oggi invece la richiesta è di alimenti a basso contenuto calorico e grazie ai nuovi metodi di allevamento dei suini e alle innovazioni nelle tecniche di produzione, l'industria di trasformazione si è prontamente adeguata: è diminuita nei salumi la quantità di grasso totale ed è variata la sua composizione a favore degli acidi grassi insaturi (di migliore qualità). Anche i livelli di colesterolo pongono i salumi italiani a livello delle cosiddette "carni bianche". Il risultato positivo è che i salumi "moderni" sono alimenti adatti a tutta la popolazione e a diversi momenti di consumo, in grado di soddisfare la ricerca del gusto e, allo stesso tempo, in linea con le raccomandazioni dietetiche della comunità scientifica.

Prosciutto lavorazione1

ASSICA - Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi
ASSICA, Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi, è l'organizzazione nazionale di categoria che, nell'ambito della Confindustria, rappresenta le imprese di macellazione e trasformazione delle carni suine. Nel quadro delle proprie finalità istituzionali, l'attività di ASSICA copre diversi ambiti, tra cui la definizione di una politica economica settoriale, l'informazione e il servizio di assistenza ai circa 160 associati in campo economico/commerciale, sanitario, tecnico normativo, legale e sindacale. Competenza, attitudine collaborativa e affidabilità professionale sono garantite da collaboratori specializzati e supportate dalla partecipazione a diverse organizzazioni associative, sia a livello nazionale che comunitario. Infatti, sin dalla sua costituzione, nel 1946, ASSICA si è sempre contraddistinta per il forte spirito associativo come testimonia la sua qualità di socio di Confindustria, a cui ha voluto aderire sin dalla nascita, di Federalimentare, Federazione italiana delle Industrie Alimentari, di cui è socio fondatore, del Clitravi, Federazione europea che raggruppa le Associazioni nazionali delle industrie di trasformazione della carne, che ha contribuito a fondare nel 1957.

(Fonte ASSICA 5 settembre 2014)

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Domenica, 07 Settembre 2014 08:30

Aumento record di assunzioni in agricoltura

Moncalvo (Coldiretti): Quello che ancora manca è una giusta redditività con i prezzi pagati agli agricoltori che non riescono spesso a coprire neanche i costi di produzione anche per colpa delle distorsioni di filiera e alla concorrenza sleale.

di Virgilio - Parma, 02 settembre 2014 - Nella miriade di risultati economici e di indicatori orientati al ribasso, spicca il dato in forte controtendenza dell'occupazione in agricoltura.
E' infatti crescita record delle assunzioni in agricoltura che fa registrare un aumento rilevante nel numero di lavoratori dipendenti con un incremento record del 5,6 per cento nel secondo trimestre del 2014 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il risultato è stato messo in evidenza da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat in occasione della diffusione dei dati sull'occupazione nelle grandi imprese italiane a giugno.
Incrementi considerevoli registrati al Nord (+27,6%) e al Sud (+28,6%) mentre cede pesantemente il dato del Centro Italia con un significativo -8,3%.
Un segnale incoraggiante per battere la disoccupazione viene anche - continua la Coldiretti - dall'aumento del numero di imprese agricole condotte da giovani under 35 che nel secondo trimestre sono salite a 48620 unità con un aumento del 2,6 per cento rispetto al trimestre precedente.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel commentare i risultati dell'indagine soprattutto in relazione al fatto che "Le campagne possono offrire prospettive di lavoro sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare una occupazione anche temporanea". Ma non è utto oro quello che luccica. se da un lato quindi la "terra" torna a essere attrattiva per i giovani, dall'altro ancora la redditività non è soddisfacente.Quello che ancora manca - ha concluso Moncalvo - è una giusta redditività con i prezzi pagati agli agricoltori che non riescono spesso a coprire neanche i costi di produzione anche per colpa delle distorsioni di filiera e alla concorrenza sleale dovuta alla mancanza di trasparenza nell'informazione ai consumatori che permette di spacciare come Made in Italy prodotti importati.

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Sabato, 06 Settembre 2014 09:24

Bologna celebra la sua regina con MortadellaBò

Quattro giorni dedicati a uno dei prodotti simbolo della tradizione felsinea. Stand di degustazione e vendita, laboratori di cucina, incontri di approfondimento, ma anche giochi, spettacoli e iniziative collaterali in ristoranti e botteghe del gusto tingeranno di rosa la città -

Parma, 6 settembre 2014 -

Al grido "Chi la fa l'affetta!", Bologna si prepara a celebrare uno dei prodotti simbolo della sua antica storia gastronomica: la Mortadella Bologna IGP. Dopo il grande successo della "prima" dello scorso anno, MortadellaBò - il grande evento organizzato dal Consorzio Mortadella Bologna - in programma da giovedì 9 a domenica 12 ottobre 2014, si profila quest'anno ancor più ricco di spunti e iniziative www.mortadellabo.it

Quattro giorni che avranno come splendida cornice il cuore di Bologna – Piazza Maggiore - suggellando il profondo legame che da sempre lega la cultura gastronomica felsinea alla sua Regina Rosa, una protagonista della tavola che tutto il mondo le invidia. Ricchissimo il calendario della manifestazione, che punta a coinvolgere in maniera trasversale il pubblico di curiosi e appassionati, di grandi e piccini, con una serie di momenti "in rosa" dedicati al palato. E non solo.

Accanto agli stand di degustazione e vendita, saranno, infatti, organizzate tavole rotonde e incontri di approfondimento, laboratori di degustazione tenuti da esperti (fra cui i rappresentanti della Mutua Salsamentari 1876, associazione fra le più antiche di Bologna), food show con rinomati chef, giochi e intrattenimenti "mortadellosi" per tutta la famiglia, e ancora numerose iniziative che allargheranno alla città di Bologna il circuito della manifestazione.

Un evento, MortadellaBò, che intende sì celebrare storia e cultura della Mortadella Bologna Igp, ma anche accendere i riflettori sul capoluogo emiliano attraverso sinergie con settori del tessuto cittadino quali quello ristorativo, turistico e culturale. In questa direzione ad esempio i menu e aperitivi "in rosa" proposti dai locali del centro storico e il "pacchetto ospitalità" realizzato in collaborazione con Bologna Welcome. Senza dimenticare gli aspetti legati ad una corretta alimentazione: il Consorzio Mortadella Bologna - da sempre in prima linea, oltre che nelle attività di tutela e contrasto alle contraffazioni, anche sul fronte salutistico - dedicherà uno spazio ad hoc al tema della nutrizione.

Tanti soggetti ed enti istituzionali che, sotto la direzione operativa del Consorzio Mortadella Bologna, parteciperanno attivamente alla manifestazione: Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Regione Emilia Romagna, APT Emilia Romagna, Comune di Bologna, Camera di Commercio di Bologna, Associazioni di categoria cittadine (Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, CNA, CIA, Coldiretti, Confagricoltura e Salsamentari) e ancora l'Università degli Studi di Bologna, oltre a numerosi Consorzi, associazioni ed enti operanti sul territorio.

La marcia di avvicinamento all'appuntamento di ottobre è stata scandita dall'originale iniziativa itinerante Anteprima Filo Rosa, una serie di appuntamenti organizzati a partire dallo scorso aprile all'interno di importanti manifestazioni nazionali.

BOLOGNA, UNA CITTA' IN ROSA
Durante i giorni della manifestazione, oltre al coinvolgimento diffuso del settore ristorativo e di locali aperitivo cittadino, si inquadrano una serie di altri eventi pensati per allargare anche ad aree di ambito non prettamente gastronomico il "circuito rosa".

PUNTI RISTORAZIONE ED ACQUISTO

Incontri e laboratori durante MortadellaBò, ma anche una serie di punti per scoprire attraverso menu realizzati ad hoc ed assaggi i mille volti della Mortadella Bologna IGP, oltre ovviamente alla possibilità di acquistarla direttamente dai produttori del Consorzio Mortadella Bologna!

Emporio Rosa
Il pubblico di MortadellaBò potrà acquistare la protagonista della kermesse culinaria all'interno del grande Emporio ad essa dedicato, dove sarà possibile trovare l'originale Mortadella Bologna IGP confezionata in diversi formati. L'area sarà dedicata esclusivamente alle aziende associate al Consorzio Mortadella Bologna.

Mortadelloteca "E' qui la fetta?"
Gli esperti salumieri associati della Mutua Salsamentari 1876, una delle associazioni più antiche di Bologna nonché l'unico sodalizio storico dell'arte della salumeria nel mondo, torneranno ad affettare la Mortadella Bologna IGP con esibizioni dal vivo, esercitando la loro sapiente arte e coinvolgendo il pubblico alla riscoperta di questo antico mestiere.

Mortadella Store
Presso l'lnfopoint di MortadellaBò uno spazio dedicato alla vendita dei nuovi gadget della manifestazione, simpatici prodotti ispirati alla Mortadella Bologna IGP.

Ristorante in rosa
Al fine di valorizzare l'utilizzo della Mortadella Bologna IGP in cucina, verrà allestito un temporary restaurant gestito in collaborazione con le Associazioni di Categoria che patrocinano la manifestazione. Gli chef di alcuni ristoranti locali proporranno ricette servite al piatto che, dall'antipasto al dolce, avranno come ingrediente portante la Mortadella Bologna IGP, interpretata in piatti della tradizione e con innovative proposte gourmet.

Finger Food in rosa
Per chi preferisce spizzicare in modo più veloce muovendosi fra uno stand e l'altro sarà riproposto lo spazio Finger Food in Rosa, dove il pubblico potrà acquistare nuove sfiziose ricette "da passeggio" a base di Mortadella Bologna IGP.

FINALITA' FORMATIVE E CULTURALI

Come già accaduto in occasione dell'edizione 2013, anche quest'anno punto focale della manifestazione saranno le tante attività didattico-culturali proposte a diversi target di pubblico – adulti, bambini, scuole e professionisti del settore – che, su prenotazione, potranno prendere parte gratuitamente a degustazioni guidate, laboratori di cucina e workshop dedicati alla Mortadella Bologna IGP.

L'arte della degustazione
Da mattina a sera nel Polo Degustazioni si alterneranno momenti di degustazione ed assaggi guidati a base di Mortadella Bologna IGP e di altre specialità della tradizione enogastronomica locale, raccontate da chef ed artigiani del gusto.

Laboratori di cucina
Un nuovo ed ancora più ricco calendario di laboratori e brevi corsi di cucina durante i quali i partecipanti potranno cimentarsi in prima persona nel taglio della Mortadella Bologna IGP e nella realizzazione di appetitose ricette ad essa dedicate. Gli incontri saranno guidati da chef del territorio, ristoratori ed esperti di settore.

SPECIAL EVENTS

Saranno diversi i momenti in rosa "paralleli" dedicati al mondo della Mortadella Bologna IGP, con alcune sorprese anche di grande di impatto scenico ancora in via di definizione. Fra queste:

A Colpi di Fette! Festa Nazionale dell'affettatrice
Il 12 ottobre 1898 Van Berkel fondava a Rotterdam la prima fabbrica per la produzione delle sue storiche affettatrici: la Van Berkel's Patent Company Ltd. MortadellaBò intende omaggiare questa importate ricorrenza festeggiando, domenica 12 ottobre, il compleanno della Berkel con un evento a lei dedicato: il Crescentone di Piazza Maggiore riunirà un'esposizione di antichi e nuovi macchinari assolutamente unica nel suo genere, un'occasione per rivivere passo dopo passo la storia e l'evoluzione di uno degli strumenti da taglio che più si legano all'immagine della Mortadella Bologna IGP. Nel corso della giornata verrà inoltre organizzata una gara fra esperti salumieri: ognuno di essi, nella propria postazione dotata di affettatrice Berkel, avrà a disposizione una Mortadella Bologna IGP da un kg da affettare nel minor tempo possibile. La Mortadella Bologna IGP verrà omaggiata al pubblico che assisterà all'esibizione live.

AREA INTRATTENIMENTO

Anche in questo ambito – e sempre con i dettagli in via di definizione – saranno tantissime le iniziative promosse dal Consorzio Mortadella Bologna dedicate ai più piccoli e, più in generale, a tutte le famiglie che decideranno di passare questo fine settimana lungo in compagnia del ricco calendario di MortadellaBò.

Dopo il grande successo dello scorso anno Piazza Maggiore ospiterà ancora una volta un susseguirsi ininterrotto di giochi, spettacoli ed esibizioni artistiche a tema "mortadelloso" a partecipazione rigorosamente gratuita.

MORTADELLABÒ DÀ I NUMERI!

Dal 10 al 13 ottobre 2013 si è svolta nel cuore di Bologna, con goloso epicentro in Piazza Maggiore, Piazza del Nettuno e Piazza Re Enzo, la "prima" di MortadellaBò. Lo straordinario successo di pubblico ottenuto fa da volano all'appuntamento in programma il prossimo ottobre, da giovedì 9 a domenica 12, che avrà ancora il suo epicentro nel centro storico del capoluogo emiliano, allargando però all'intera città il suo raggio di iniziative "in rosa". Questi i principali numeri dell'edizione 2103:

100.000 i visitatori presenti nelle quattro giornate dell'evento; 38.722 le visualizzazioni sul sito web nei giorni dell'evento; 33.000 le fette di Mortadella Bologna IGP servite nella Mortadelloteca; 12.000 fra panini e tigelle consumati allo spazio FingerFood in Rosa; 5.000 i kg di Mortadella Bologna IGP venduti nell'Emporio in Rosa; oltre 3.000 i bambini coinvolti nelle attività di intrattenimento; 1.000 i kg di Mortadella Bologna IGP offerti in degustazione; oltre 1.000 i partecipanti alle degustazioni gratuite guidate; oltre 500 i partecipanti ai laboratori gratuiti guidati; oltre 40 i ristoranti di Bologna e provincia aderenti a Menu in Rosa; 36 gli chef coinvolti nel Ristorante in Rosa; 17 le aziende produttrici del Consorzio presenti agli stand.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Mortadella Bologna)

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"Prosciutto in vigna", la rassegna in calendario dal 5 al 21 settembre coinvolge dieci cantine situate intorno al Castello di Torrechiara e propone di gustare Vino e Prosciutto proprio nei luoghi in cui l'uva si trasforma in vino dei Colli -

Parma, 4 settembre 2014 -

Inizia "Prosciutto in vigna", rassegna dedicata al felice connubio parmense tra i "Vini dei Colli" ed il prosciutto di Parma. L'iniziativa, in calendario dal 5 al 21 settembre coinvolge dieci cantine situate intorno al Castello di Torrechiara. L'idea è quella di legare sempre più i prodotti al territorio di produzione e alla conoscenza della cultura che nei secoli ne ha consentito attuali gusto e qualità, come spiegano l'amministrazione del Comune di Langhirano ed il Centro Culturale Torrechiara ideando una proposta che unisce cultura, territorio e cibo.

«Proporre alla gente di gustare Vino e Prosciutto proprio nei luoghi in cui l'uva si trasforma in vino dei Colli e festeggiare il matrimonio perfetto con il re dei salumi, sapori predestinati dalla stessa sapienza e storia comune. – ha dichiarato Giordano Bricoli, Sindaco di Langhirano – Vogliamo raccontare una storia antica, già dipinta nel soffitto della Camera d'Oro del Castello di Torrechiara, dove insieme all'amore per Bianca Pellegrini, Pier Maria Rossi volle raffigurato anche quello per le proprie terre e i buoni frutti del lavoro dei contadini».

Amore è dunque filo conduttore anche per i visitatori, che saranno invitati a scoprire i profondi legami tra sapori, forme ed elementi, anche vivendo dietro le quinte, passeggiando tra i vigneti e persino provando a vendemmiare o imparando a gustare con l'aiuto di una guida.
Sul tema l'ideazione di un Palio Fotografico, un concorso che premierà chi saprà realizzare una foto fatta con il cuore prima che con gli strumenti: #TorrechiaraScattiInnamorati è l'hashtag da usare per condividere le immagini sulla pagina Facebook dedicata a Prosciutto in Vigna in cui sono disponibili tutti i dettagli del concorso.

Dal 5 al 21 Settembre ci sarà sempre qualche Cantina con le porte aperte intorno al Castello di Torrechiara, pronta ad accogliere i visitatori e soddisfare le loro curiosità. Per l'occasione tutte le Cantine presenteranno un aperitivo di benvenuto, ad un prezzo speciale, dal nome "Prosciutto in Vigna". L'offerta complessiva delle dieci strutture sarà molto variegata tra musica, merende, pranzi e cene... tutto rigorosamente locale e tipico.
Per partecipare agli eventi è consigliata la prenotazione telefonica direttamente alla Cantina d'interesse e per le informazioni sarà attivo il numero 345.0839016.
Durante i due fine settimana del Salone del Camper (13-14 e 20-21 settembre), da Torrechiara sarà disponibile un servizio navetta dedicato ai camperisti che vorranno visitare le cantine.
L'iniziativa, organizzata dal Comune di Langhirano con il supporto operativo del Centro Culturale Torrechiara, è sostenuta dalle Cantine: Anna Carbognani, Birrificio Torrechiara, La Madonnina, Lamoretti Vini, Carra di Casatico, Il Cortile Dall'Asta, Vini Ariola, Cantina del Borgo, Mulino di Torrechiara, La Bandina.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

A Piacenza cresce il comparto alimentare dei salumi Dop, solo il salame piacentino DOP ha avuto un calo del 3% -

Piacenza, 3 settembre 2014 -

A Piacenza il comparto alimentare dei salumi Dop cresce: la coppa piacentina DOP dell'+1,9% con 348.323 pezzi prodotti, la pancetta piacentina DOP del +5,7% con 127.268 pezzi prodotti. Solo il salame piacentino DOP ha avuto un calo del 3% con 1.082.402 pezzi prodotti. Questi i dati forniti dal Consorzio Salumi Piacentini in occasione della presentazione della relazione di gestione dello scorso 2 luglio. Tenendo come riferimento gli ultimi gli anni 2000- 2013 anni, la produzione di coppa piacentina è aumentata di 5 volte (515%), la pancetta piacentina di circa 10 volte (980%), mentre il salame piacentino di 4 volte (487%).

"Siamo contenti che i nostri prodotti nonostante la crisi dei consumi abbiano tenuto. Siamo però preoccupati dalla costante erosione della redditività aziendale. Appare evidente che la crisi ha compresso i margini in maniera non sostenibile nel medio periodo. L'auspicata ripresa dei consumi dovrà accompagnarsi a un ritorno verso livelli fisiologici di redditività per tutti. Al riguardo è doveroso rilevare anche che allo stato delle cose il costo dei tagli freschi di coppa e pancetta hanno raggiunto quotazioni non più sopportabili dalle nostre aziende" – ha affermato Antonio Grossetti, Presidente Consorzio Salumi DOP piacentini.

"In questo scenario assai preoccupante un dato positivo proviene dal fatto che nessuna nostra azienda ha chiuso e che il livello di occupazione si è mantenuto pressoché costante. I nostri Associati hanno dimostrato anche in questa difficile situazione di credere profondamente nel loro lavoro cercando di non subire la crisi ma reagire ad essa, tanto che parecchi di loro hanno investito in nuove tecnologie impiantistiche, in ampliamenti e ammodernamenti degli impianti di produzione, nel cercare nuovi mercati, anche esteri ha concluso Grossetti".

Prossimo importante appuntamento per il Consorzio, è la Coppa d'Oro, Premio istituito e promosso dalla Camera di Commercio di Piacenza, in collaborazione con il Consorzio Salumi Tipici Piacentini arrivato alla ottava edizione e che si svolgerà quest'anno presso la splendida cornice di Palazzo Gotico a Piacenza dal 10 al 12 ottobre.

Consorzio Salumi DOP Piacentini
Unico in Italia ad avere ottenuto la Denominazione di Origine Protetta per ben tre prodotti, coppa, pancetta e salame, frutto di un'arte millenaria, il Consorzio Salumi Tipici Piacentini nasce e si sviluppa come efficace strumento per la difesa della qualità e per la valorizzazione di così preziose leccornie. Sorto nel 1971 con sede presso la locale Camera di Commercio, annovera oggi ben 15 aziende produttrici.
Apponendo il proprio marchio, il Consorzio Salumi Piacentini si propone quindi di tutelare i salumi DOP che vengono ottenuti con una attenta lavorazione, rispettosa dei rigorosi requisiti stabiliti dal Disciplinare di produzione. Per adempiere adeguatamente a questo proponimento e anche per offrire ai consumatori una sicura garanzia, il Consorzio è attivamente impegnato in una vasta opera di controllo e di continua verifica delle caratteristiche qualitative. Il mercato oggi richiede e premia le aziende e i prodotti certificati. Il Consorzio stesso ha ottenuto tale certificazione per l'attività di servizio: doverosa attestazione per un regime organizzativo ineccepibile.

I tre salumi DOP piacentini

La Coppa Piacentina è un prodotto di salumeria ricavato dai muscoli cervicali, perfettamente dissanguati, della regione superiore dei suini, con un peso minimo non inferiore ai 2,5 chilogrammi e tagliata alla quarta costola. Di forma cilindrica, leggermente più sottile alle estremità grazie al procedimento di rifilatura del grasso e di qualche sottile pezzo di carne cui viene sottoposta, si mostra, al taglio, di colore rosso frammisto a parti marezzate bianche e rosate; la consistenza è compatta, omogenea. Il profumo dolce e delicato si ritrova nel sapore morbido e pastoso, sempre più raffinato con il procedere della stagionatura, prevista da disciplinare di sei mesi.

Per produrre la Pancetta Piacentina si utilizza la parte centrale del grasso di copertura della mezzena del suino, che va dalla regione retrosternale a quella inguinale e comprende la sola parte laterale delle mammelle. Rappresenta uno dei tagli adiposi del suino e viene isolato lungo la linea di sezionatura sotto forma di pancettone, che comprende la pancetta vera e propria, la porzione di sottospalla e il piano del prosciutto. Richiede una salagione rigorosamente a secco; dopo un periodo di asciugatura e una stagionatura minima di quattro mesi, è pronta per il consumo. Si presenta di forma cilindrica, di peso variabile tra i 5 e gli 8 chilogrammi. Le fette, di colore rosso intenso alternato al bianco delle parti grasse, dal profumo dolce, gradevole, lievemente speziato, hanno un gusto invitante, al contempo dolce e sapido.

Da carni magre suine con una bassa aggiunta di grasso si ricava l'impasto per il Salame Piacentino. Per la parte magra i tagli di carne sono tutti al di fuori della pancetta, mentre per la parte grassa vengono utilizzati lardo, gola, parti di pancetta prive di grasso molle. Il Salame Piacentino richiede una stagionatura minima di 45 giorni. Di formato cilindrico, di peso non superiore al chilo e non inferiore ai 400 grammi, si presenta al taglio di colore rosso vivo con occhiature di grasso perfettamente bianco. L'intensità di sapore, unita alla dolcezza e alla delicatezza, stanno a confermare le aspettative derivanti dal profumo.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Salumi DOP Piacentini)

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