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Giovedì, 05 Novembre 2015 08:36

Cereali, settimana positiva per i nazionali.

Settimana relativamente positiva per i cereali nazionali nonostante la volatilità dei prezzi internazionali. Continua la ricerca di mais da granella da destinare al settore bioenergetico. Il cambio muove verso il pareggio.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 05 novembre 2015 -
Poche le novità registrate in campo cerealico in sospensione sulle prossime decisioni della Federal Reserve di dicembre e gli analisti non hanno una visione univoca su quello che sarà l'andamento. Mentre taluni prevedono un rincaro a Chicago a seguito di un incremento del dollaro, altri sono più orientati a interpretare un rincaro dei prezzi all'interno del mercato UE a seguito del probabile deprezzamento dell'Euro.

Nel frattempo sembra che il frumento duro nazionale abbia interrotto la fase discendente. In attesa di come si muoverà il mercato della merce canadese potrebbe essere il momento buono per gli acquisti sul mercato domestico da parte delle imprese molitorie.
Migliori le condizioni del frumento tenero che nella settimana scorsa ha guadagnato un euro, nel segmento panificabile, sia a Milano (prezzo medio 192 euro/t) sia a Bologna (184 euro/t) mentre sono rimaste invariate le quotazioni delle qualità superiori e dell'estero. Segnali positivi provenienti anche dai future dove è stata superata la soglia di 180€/ton (180,75€/ton dicembre - MATIF). Siamo ancora comunque lontani dal traguardo di 208,25 €/ton che venne segnato lo scorso gennaio.

La farina di soia su base annua per il 2016 sta quotando 341 (44) e 350 per la proteica normale 46,5% e il 2017 si contiene a quota 347. Prezzi interessanti considerando che il valore minimo venne toccato in occasione dello scoppio della "bolla cinese" dove la 44 toccò 328 e la proteica i 338.

In generale gli scambi al consumo rimangono sempre limitati tranne le richieste per il mais di qualità che stanno spingendo al rialzo i prezzi su tutte le piazze.

Nel settore bionergie continua la caccia al mais in granella, ormai quasi introvabile, e ai sottoprodotti alternativi per arricchire i trinciati.

Indicatori internazionali
l'Indice dei noli retrocede a 680 punti, il petrolio in un balzo e sale a 447,90 dollari al barile e il cambio continua a scendere toccando 1,0921.

MP 4 nov14

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Mercoledì, 04 Novembre 2015 08:38

Segnali di ripresa per il Parmigiano?

Si arresta, almeno nella 45esima settimana, l'ascesa dei derivati del latte. Burro, panna e crema confermano i listini precedenti. Il latte spot invece guadagna circa 50 centesimi seppure limitatamente all'intero pastorizzato spot di provenienza estera.

di Virgilio 4 novembre 2015

LATTE SPOT Lieve segnale di ripresa del latte spot limitatamente al latte intero pastorizzato spot di provenienza estera (Germania e Austria). Invariati invece i listini del crudo spot nazionale il quale, peraltro, il segnale lo aveva rilasciato la scorsa settimana (19,15-20,18 €/100 litri latte). Invariato anche il latte scremato pastorizzato spot estero. Nello specifico il latte crudo spot nazionale è stato quotato tra 35,09 e 37,63€/100 litri di latte. In ragione del recupero di 1,52% registrato lo scorso lunedì il latte intero spot estero colloca i listini tra 34,02 e 35,5 €/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Una settimana di sospensione per il burro milanese che mantiene invariati i listini registrati alla 44esima settimana .Come era stato previsto invece lo angolato parmense ha recuperato, lo scorso 30 ottobre, 5 centesimi affiancando così lo zangolato reggiano a 1,40€/kg. Al palo anche la panna e le creme a uso alimentare che confermano le quotazioni precedenti

Borsa di Milano 02 novembre:
BURRO CEE: 2,85€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,0€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,0€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,80€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,54€/Kg.

Borsa Verona 02 novembre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,50-1,55 €/Kg.

Borsa di Parma 30 ottobre:
BURRO ZANGOLATO: 1,40€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 03 novembre
BURRO ZANGOLATO: 1,40 - 1,40€/kg.

GRANA PADANO Ancora nessun segnale proveniente dal Grana Padano. Listini ancora inchiodati ai valori che ricorrono ormai da molti mesi. Per la cronaca il 9 mesi di stagionatura rimane ancorato al prezzo di 6,30 - 6,40€/Kg mentre il 15 mesi e oltre segna nuovamente il listino compreso tra 7,05 e 7,70€/kg,

PARMIGIANO REGGIANO Lieve segnale di ripresa del Parmigiano Reggiano che guadagna 5 centesimi sia per il 12 che per il 24 mesi di stagionatura. Alla piazza di Parma il 12 mesi è stato quotato tra 7,45 e 7,80 €/Kg mentre il 24 mesi tra 8,50 e 8,85€/Kg.

PRRE 45 2015

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Martedì, 03 Novembre 2015 18:12

Il pane di McDonald's in Italia sarà emiliano

Fattore Futuro è il progetto promosso da McDonald's Italia per valorizzare le filiere agricole italiane. Saranno tre giovani agricoltori della provincia di Modena i fornitori di grano di McDonald's per il prossimo triennio, in virtù di un accordo con l'azienda East Balt di Bomporto (MO). -

Emilia, 3 Novembre 2015 -

Fattore Futuro è il progetto promosso da McDonald's Italia con lo scopo di valorizzare ed esaltare le realtà agricole italiane. L'iniziativa, che ha ricevuto il Patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, è nata per sostenere gli imprenditori agricoli italiani under 40 ed accompagnarli nel loro percorso di crescita aziendale. Il risultato è la concreta possibilità di entrare a far parte della rete di fornitori di McDonald's per tre anni, all'interno di 7 diverse filiere: allevamento bovino, pollo, grano, insalata, patata, frutta, latte.

Una possibilità che oggi è diventata realtà per tre giovani agricoltori della provincia di Modena che, con riferimento alla filiera del pane, proprio grazie a Fattore Futuro forniranno per il prossimo triennio, in virtù di un accordo con l'azienda East Balt di Bomporto (MO), il grano utilizzato per la produzione tutta italiana nei circa 520 ristoranti dislocati sul territorio nazionale.

Conosciamo meglio questi tre giovani imprenditori emiliani

Francesco Belluti 2 rid

Il ventisettenne Francesco Belluti, di Finale Emilia, un forte sostenitore dell'idea secondo cui le nuove tecnologie possano dare un contributo significativo allo sviluppo della resa delle coltivazioni ed al monitoraggio dei costi di produzione. Per questo motivo, ha in programma di adoperare la localizzazione satellitare per implementare l'agricoltura di precisione, ridurre l'utilizzo di fertilizzanti e garantire un risparmio energetico.

Sergio CAmpana 3 rid

Sergio Campana è un ventinovenne di Campogalliano a capo di un' azienda agricola in forte espansione. L'obiettivo è quello di rispondere in modo puntuale alle esigenze di ogni singola coltura, al variare della specie e delle condizioni climatiche, così da massimizzare la qualità del prodotto finale. Inoltre, Sergio, in collaborazione con l'Università di Padova, sta portando avanti un progetto di riduzione dell'impatto ambientale attraverso l'utilizzo di batteri azotofissatori ed analisi estese dei terreni.

Carlo Filippo Luppi 2 rid

Anche Carlo Filippi Luppi, 27 anni di Finale Emilia, sta sviluppando un progetto simile insieme all'Università di Padova, uno studio su come utilizzare i batteri azotofissatori per ridurre sensibilmente l'utilizzo di fertilizzanti usati nella produzione agricola.

Oggi sono 20 gli imprenditori selezionati, tra gli oltre 130 candidati, per entrare a far parte dei fornitori di McDonald's Italia. A loro il compito di presentare un progetto di innovazione e sostenibilità per la propria azienda, un planning vincente che ha colpito e colto nel segno.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

450.000 contatti nel mese di ottobre, di cui oltre 300.000 solo nel Future Food District. Più di cento caseifici coinvolti in degustazioni ed eventi. All'interno del padiglione supermercato del futuro, un record assoluto di visite: oltre 300.000 in 31 giorni, con un terzo dei visitatori in fila al corner allestito dal Consorzio per degustare le due diverse stagionature di Parmigiano Reggiano offerto, nei sei mesi dell'Esposizione universale, da 72 caseifici. -

Reggio Emilia, 3 novembre 2015 -

Si è conclusa con il "botto" la partecipazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano ad Expo 2015. Un mese di ottobre da "tutto esaurito" - che ha superato anche i risultati già ottenuti a settembre - ha fatto segnare, all'interno del padiglione supermercato del futuro, un record assoluto di visite: oltre 300.000 in 31 giorni, con un terzo dei visitatori in fila al corner allestito dal Consorzio per degustare le due diverse stagionature di Parmigiano Reggiano offerto, nei sei mesi dell'Esposizione universale, da 72 caseifici.

"Il bilancio finale, che in ottobre si è arricchito di altri 120.000 contatti tra padiglione Cibus Italia e altri eventi - sottolinea il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti - parla così di 2,3 milioni di contatti per il nostro prodotto e di 1,1 milioni di degustazioni, ma anche di una mobilitazione senza precedenti dei caseifici del comprensorio di produzione: le iniziative realizzate ad Expo (dal Future Food District alla "piazzetta" della Regione Emilia-Romagna, agli eventi collaterali) hanno infatti coinvolto 106 caseifici, cioè quasi un terzo del totale".

"Proprio questa partecipazione - sottolinea il presidente dell'Ente di tutela, Giuseppe Alai - ci ha consentito non solo di parlare ai consumatori delle caratteristiche distintive del nostro prodotto, ma soprattutto di far toccare con mano quel forte legame con il territorio che passa da centinaia di strutture artigianali impegnate in una lavorazione assolutamente naturale che fa leva proprio sulla esperienza e sulle capacità dei maestri casari".

Parlando di cifre, il più elevato numero di contatti per il Parmigiano Reggiano si è registrato proprio all'interno del Future Food District, seguito dal padiglione Cibus Italia (oltre 250.000 contatti e 5 settimane di degustazioni guidate) e dalla "piazzetta" dell'Emilia-Romagna, dove il Consorzio ha proposto 9 appuntamenti dedicati alle caratteristiche distintive del prodotto (stagionatura, tipologia di bovine in allevamento, alimentazione, ecc.) e al territorio d'origine, con la presentazione della nuova "APP Visite" (audioguida facilmente scaricabile che consente di seguire ogni fare produttiva e di scoprire i segreti dei caseifici artigianali), cui si è aggiunto il gioco "Spakka il kilo", che ha coinvolto i presenti invitandoli ad indovinare il peso di una punta di formaggio, che di volta in volta è stata consegnata a chi si è avvicinato maggiormente al peso reale.

"Insieme a questo elevatissimo numeri di contatti e degustazioni - osserva il direttore Riccardo Deserti - l'aspetto più rilevante nel bilancio della nostra presenza ad Expo è comunque rappresentato dagli incontri con oltre 500 delegati internazionali: in massima parte si è trattato di esponenti del mondo della distribuzione, cui si sono associati numerosi giornalisti della stampa specializzata, con esiti che si protrarranno nel tempo e in diversi Paesi sui quali puntiamo ad incrementare le nostre esportazioni".
Fra gli eventi che hanno suscitato particolare curiosità di segnalano, infine, il lancio (con l'apertura della prima forma nel padiglione di Israele) del Parmigiano Reggiano Kosher destinato agli ebrei osservanti, l'asta di una forma stagionata dieci anni dal caseificio Vo' Grande (Mn) a favore delle popolazioni del Nepal colpite dal terremoto e la presentazione della prima produzione a impatto ambientale zero in termini di emissioni di anidride carbonica da parte del caseificio Caramasche di Mantova.

"Ora - sottolinea il presidente Giuseppe Alai - l'impegno del Consorzio si concentra sulla messa a frutto di quanto anche Expo ha generato in termini di contatti e conoscenza del prodotto, puntando anche a consolidare i primi segnali di ripresa che vengono dalle quotazioni registrate in alcune province: insieme alla prosecuzione delle iniziative programmate per l'estero, a giorni partirà una nuova campagna sulle reti televisive e radiofoniche nazionali, con l'obiettivo immediato di un sostegno ai consumi in vista di quelle festività natalizie e di fine anno che già nel 2014 segnarono un incremento del 7% rispetto all'anno precedente".

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Corso per Aspiranti assaggiatori in partenza domani, Mercoledì 4 novembre a Reggio Emilia. Al superamento dell'esame finale si conseguirà la patente di Assaggiatore di Vino. L'ONAV, Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino, sta promuovendo iniziative per educare ad un consumo consapevole e ragionato. -

Reggio Emilia, 3 novembre 2015 -

L'ONAV, Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino, sta promuovendo iniziative per educare ad un consumo consapevole e ragionato.

E' un'organizzazione presente in tutte le province d'Italia ed avvicina appassionati del vino attraverso corsi, degustazioni guidate, manifestazioni enologiche, concorsi; anche a Reggio Emilia è attiva con degustazioni mensili ed un corso per Aspiranti assaggiatori in partenza domani, Mercoledì 4 novembre

Il Corso è di 1° livello per "Assaggiatore di Vino", articolato in 18 lezioni teoricopratiche durante le quali saranno assaggiati oltre 60 vini. Al superamento dell'esame finale si conseguirà la patente di Assaggiatore di Vino (riconoscimento giuridico D.P.R. 8/7/1981 n. 563). Sede del corso AscomConfcommercio a Reggio Emilia.

Nuovo consiglio di amministrazione di Conserve Italia, il consorzio cooperativo di S. Lazzaro di Savena (Bologna) leader nazionale nell'ortofrutta trasformata: quattro cooperatori modenesi. Alla presidenza Maurizio Gardini; Vanni Girotti, presidente della cooperativa S. Rocco di Ravarino, è stato confermato alla vicepresidenza. -

Modena, 2 novembre 2015

Ci sono anche quattro cooperatori modenesi nel nuovo consiglio di amministrazione di Conserve Italia, il consorzio cooperativo di S. Lazzaro di Savena (Bologna) leader nazionale nell'ortofrutta trasformata. L'assemblea dei soci ha rieletto alla presidenza Maurizio Gardini; Vanni Girotti, presidente della cooperativa S. Rocco di Ravarino, è stato confermato alla vicepresidenza. Nel nuovo cda siedono anche i cooperatori modenesi Adriano Aldrovandi (presidente della cooperativa Fruit Modena Group di Sorbara), Diana Bortoli (presidente della cooperativa Ital-Frutta di S. Felice sul Panaro) e Pier Giorgio Lenzarini (vicepresidente della cooperativa Agrintesa, che ha la sede a Faenza e uno stabilimento a Castelfranco Emilia).

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Cereali, scambi limitati e mais in crescita. Lattiero-caseario sempre in crisi tranne il burro. Basta con la carne ora mangiamo insetti. Il primo Parmigiano Reggiano per gli ebrei. Expo2015 chiude con oltre 21 milioni di pubblico. Che fine ha fatto la Grecia? Sarà la Polonia il prossimo obiettivo?
(in allegato il formato pdf scaricabile)

SOMMARIO Anno 14 - n° 44 01 novembre 2015
1.1 editoriale Che ne è della Grecia? Sarà la Polonia il prossimo obiettivo della ferocia europea?
3.1 cereali Cereali, scambi limitati tranne per il mais dove il prezzo tende a salire.
4.1 Lattiero caseario Diagramma piatto per i duri e l'irresistibile ascesa del burro.
5.1 alimentazione e salute No alla carne rossa, Sì a OGM e insetti.
5.2 latte parmigiano reggiano Prezzo a riferimento del latte industriale per la campagna casearia 2014 II quadrimestre
6.1 Latte e organizzazioni Latte, Caselli: bene la nascita della prima Associazione di organizzazioni di produttori.
6.2 parmigiano reggiano Novità, la prima forma di "Parmigiano Reggiano" per gli Ebrei osservanti
7.1 nomine Maurizio Danese nuovo Presidente di Veronafiere
7.2 Expo2015 Expo, superati i 21 milioni di visitatori
8.1 Mais e soia Mais e Soia dati previsionali 2015 - 2016
9.1 promozioni "vino" e partners

Cuvus 44 2015COPrid

Domenica, 01 Novembre 2015 10:58

No alla carne rossa, Sì a OGM e insetti.

Mentre si scatena l'allarme sulla pericolosità della carne rossa e si preannuncia il pericolo derivante dal caffè prodotto con la Moka, ecco che i 28 dell'UE, in risposta al "diesel-gate" alzano i limiti dei controlli sulle emissioni con buona pace della salute dei cittadini.

di Virgilio, Parma 29 ottobre 2015
Cala il sipario su Expo 2015 e si alza sui soliti tormentoni, sui cibi spazzatura o presunti tali. Almeno un tempo, questo tipo di notizie erano circoscritte, per coprire gli spazi vuoti dei giornali, al solo seppure lungo periodo estivo. E così tra amori segreti e inconfessabili dei "VIP" di turno si alternavano le scoperte di nuove diete miracolose e rivoluzionarie scoperte per ridurre il gonfiore e trasformarsi nella "più bella del reame". Improbabili centri di ricerca privati, trovavano l'occasione per far parlare di sé ma soprattutto del prodotto che sostenevano.

Oggi invece a fare il giochetto sporco è addirittura la OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, l'organo supremo di tutela della sicurezza, quello al quale occorrerebbe fare appello in caso di incertezze e che, con la prudenza necessaria, dovrebbe dissipare ogni dubbio.

E invece, é proprio dall'IARC (International Agency Research on Cancer) che tuona l'ennesima maledizione, amplificata a dovere dai media, sul tasso cancerogeno della carne e, in particolare, di quella lavorata.

Tutti a dire la loro e pochi a centrare il succo della questione:
Il consumo medio degli italiani è la metà della soglia limite di pericolosità. (si legga nota di assocarni del 26 ottobre) dai prodotti "pericolosi" sono di fatto esclusi i principali prodotti nostrani (prosciutti ad esempio).

Infine, come sottolinea prontamente Assocarni, i risultati della ricerca non sono recenti e per di più noti da molto tempo.

"La monografia IARC si riferisce insomma a dati provenienti da studi epidemiologici non recenti, peraltro noti da tempo, che tengono in poco conto le peculiarità della produzione nazionale di carne rossa e salumi. È noto, infatti, che i fattori che rappresenterebbero un rischio per la salute (presenza di grasso e abbondanza di additivi nei prodotti trasformati) non sono certo propri della produzione italiana di carni bovine e suine e dei prodotti di salumeria.
Confidiamo non si crei un ingiustificato allarmismo che rischia di colpire uno dei settori chiave dell'agroalimentare italiano. Il settore agroalimentare in Italia contribuisce a circa il 10-15% del prodotto interno lordo annuo, con un valore complessivo pari a circa 180 miliardi di euro. Di questi, circa 30 miliardi derivano dal settore delle carni e dei salumi, includendo sia la parte agricola che quella industriale. I settori considerati danno lavoro a circa 125.000 persone a cui va aggiunto l'indotto."

Sorge perciò sempre più il sospetto che la notizia sia rielaborata per essere fatta esplodere, come una bomba a orologeria, al primo momento utile per favorire o, ancor peggio, creare danno a temibili avversari.

Quale miglior occasione se non nel momento in cui il sipario di EXPO2015 si abbassa all'insegna, di un successo (almeno numerico con 21 milioni di persone che l'hanno visitato), per dare forza e sostegno alla pressione lobbistica per fare approvare il TTIP (Trattato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti), che tanto sta a cuore a Obama, attraverso il quale l'Europa sarebbe obbligata a "bersi" condizioni assai peggiorative proprio sulla questione alimentare e non solo.

Quindi, se dovessimo dare retta alle mostruosità che ogni giorno i vari centri occulti di potere e influenzamento riescono a fare veicolare dovremmo con sicurezza mangiare prodotti OGM, non bere caffè dalla Moka, non mangiare la carne, e ultima in ordine di tempo gustarci succulenti insetti per arricchirci di proteine (posto che non dobbiamo più mangiare carne!).

Già questa è l'ultima ridicola preoccupazione della UE che, spinta non si sa bene da chi, ha approvato con 327 voti a favore, 202 contrari e 127 astenuti l'accordo sul "Novel Food" che come riporta l'Ansa "Insetti, alghe, nanomateriali, cibi costruiti in laboratorio, nuovi coloranti potranno finire sulle tavole degli europei, se avranno il via libera della agenzia europea sicurezza alimentare. La plenaria del Parlamento europeo ha approvato in prima lettura l'accordo con il Consiglio sul cosiddetto 'novel food'".
Tanto sta a cuore la salute dei cittadini che, è proprio di pochi giorni fa la notizia, i 28 dell'UE (opposizione solo da parte dell'Olanda) hanno approvato soglie di tolleranza più alti e tempi allungati per i controlli sulle emissioni delle auto, come riportato dal Sole 24 Ore.

In conclusione, occorre dire basta alla carne e gustiamoci un buon piatto di insetti con un contorno di verdura agli OGM e invece di andare alle terme attacchiamoci al gas di scarico di una buona marmitta catalitica.

Il biologico del futuro?

Latte, Caselli: bene la nascita della prima Associazione di organizzazioni di produttori. Cinque le Op fondatrici dell'organismo che ha sede in Lombardia, ma è operativo anche in Piemonte ed Emilia-Romagna. Caselli: Ora altre adesioni per dare più competitività al settore

Bologna- "Il riconoscimento della prima Associazione di Organizzazioni di produttori del latte è un fatto importante, l'indicazione di una via maestra che va percorsa per dare competitività a un settore che sta attraversando una congiuntura non facile, in Italia e in Europa". Così l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli commenta la nascita dalla AOP Latte Italia, riconosciuta ieri da parte di Regione Lombardia, ma operativa anche in Emilia-Romagna e in Piemonte.

"Si tratta di un'associazione di cui fanno parte anche produttori emiliano-romagnoli – ricorda Caselli - e il mio auspicio è che ora alle cinque Op fondatrici se ne possano aggiungere altre, per dare ancora più forza all'organismo. Non dimentichiamo infatti che l'agricoltura contrattualizzata è il primo strumento per sostenere la competitività dei produttori di latte, migliorando la programmazione e la contrattazione del prodotto. Questo riconoscimento dimostra che gli strumenti messi in campo dalla nuova OCM possono funzionare e premia lo sforzo da molti anni messo in campo anche da Regioni come l'Emilia-Romagna per l'aggregazione economica del mondo agricolo, portando a risultati significativi per contrastare la volatilità dei prezzi. Tutto ciò è tanto più vero in un settore quale quello lattiero-caseario che in tutta Europa sta facendo i conti con la non facile transizione dal regime delle quote latte".

(Fonte Regione Emilia Romagna 29 ottobre 2015)

Domenica, 01 Novembre 2015 08:46

Expo, superati i 21 milioni di visitatori

Ha di che essere contento il Commissario Giuseppe Sala. Sono stati ufficialmente superati i 21 milioni di visitatori a pochi giorni dalla chiusura della manifestazione mondiale che ha riportato l'Italia al centro del mondo.

di Virgilio 29 ottobre 2015 - Un successo numerico insperato che, come altra faccia della medaglia ha da registrare le interminabili code ai più accreditati padiglioni, dall'Italia al Giappone, dal Kazakhstan agli Emirati.

Il mese di settembre aveva chiuso, stando alla comunicazione istituzionale e in attesa dei dati ufficiali di chiusura, con oltre 4,3 milioni di accessi, portando il totale dall'apertura a quota 16,5 milioni. Tali valori sono calcolati a partire dal numero di accessi registrati dai sistemi di lettura digitale alle entrate, cui vengono sottratti gli accrediti e viene poi aggiunto un 4% per tener conto degli ingressi non registrati per cause tecniche ed operative. Expo 2015 comunica che alla data del 30 settembre 2015 i biglietti emessi con sigillo fiscale dalla piattaforma ticketing della società ammontano a 18.409.430.

Intanto, proprio dal Kazakhstan, viene l'anticipazione di Expo Astana 2017, l'Esposizione Internazionale sarà dedicata all'energia rinnovabile.
Mercoledì 28 ottobre il Padiglione del Kazakhstan ha svelato i progressi che il Paese sta svolgendo in vista dell'Expo Astana 2017, che avrà come tema "Future Energy". Il Paese ospiterà un'Esposizione Internazionale che inizierà il 10 giugno 2017 per la durata di tre mesi. Anuarbek Mussin, Managing Director of the "National Company "Astana Expo 2017, ha presentato lo stato dei lavori dell'evento e le peculiarità dell'edizione kazaka.

Kazakstan 2017

Tre mesi dedicati all'energia del futuro, con 100 Paesi e 5 milioni di visitatori.
Astana 2017 sarà un'Esposizione Internazionale che prevede la partecipazione di 100 Paesi, dei quali 48 hanno già confermato la loro presenza, insieme a due agenzie delle Nazioni Unite: Unesco e Unido. Gli organizzatori si attendono 5 milioni di visitatori durante i tre mesi dell'Expo 2017, con oltre 3 mila eventi che verranno organizzati.

L'edizione di Astana vedrà degli spazi dedicati all'energia per tutti, alla riduzione delle emissioni e all'efficienza energetica. Inoltre il piano prevede quattro Padiglioni tematici, che vanno dal "mondo dell'energia" alle "fonti per la vita". Mussin ha spiegato anche la differenza principale tra un'Esposizione Internazionale e una Universale, come Expo Milano 2015: oltre alla durata ridotta e al limite di spazio edificabile, l'edizione Internazionale permette di stabilire la destinazione del Sito Espositivo al termine dell'evento. In questo caso lo spazio del Kazakhstan accoglierà un hub internazionale per l'energia del futuro.

Un Sito Espositivo a forma circolare, con al centro il Padiglione del Kazakhstan
Nell'area dove sorgerà Expo Astana 2017 i lavori sono già iniziati, insieme alle vari opere di infrastruttura che collegheranno l'Esposizione Internazionale al centro della capitale. Il cuore del Sito Espositivo, che avrà una pianta a forma circolare, sarà il Padiglione del Kazakhstan rappresentato da una sfera di vetro più grande al mondo di 26 mila metri quadri.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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