A metà settimana sulla piazza di Mantova l'andamento degli scambi dei due formaggi grana DOP evidenziava una pesantezza più marcata, con ulteriori erosioni dei corsi sia per il Padano che per il Reggiano pari a 10 centesimi su tutte le varietà.
Tale atonia nelle contrattazioni si è protratta anche nel corso della giornata di venerdì a Parma, con arretramenti dei listini del Parmigiano Raggiano Dop più accentuati per le varietà più stagionate e più contenuti per la produzione di 12 mesi.
I cali innescati in quest'ultima ottava, a detta degli operatori, si rifletteranno quasi sicuramente anche sulle prossime rilevazioni di apertura del mese di giugno considerato il contesto generale del mercato.
Nel corso del mese di maggio si sono raffreddate anche le quotazioni dello zangolato, dopo i costati aumenti del mese precedente, con i corsi stabili sui 2,30 euro al chilo sulle piazze emiliane e sui 2,70 euro al chilo su quelle lombarde.
Gli scambi fino ad ora sono risultati generalmente nella norma per il periodo, ma le preoccupazioni per il futuro sono molte: l'andamento dei consumi, il protrarsi di un andamento climatico decisamente difficile che allontana, oltre alle possibili positività derivate dal turismo, anche le prospettive per un miglioramento della redditività delle aziende produttrici gravate da prevedibili aumenti di costi .
(fonte Ismea)
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