Gli amministratori delle Cooperative SAVOIA a r.l., – ha spiegato la Corte – attraverso artifici contabili e di bilancio, hanno realizzato nel corso del tempo un sistema illecito, diretto ad eludere il regime delle “quote latte”, che prevedeva il versamento del prelievo supplementare sulle eccedenze di produzione del latte.
Detti soggetti, attraverso un abile aggiramento delle normative comunitarie e nazionali, trattenevano la somma corrispondente al prelievo ma, in realtà, non effettuavano alcuna ritenuta e/o alcun versamento, con conseguente mancato introito definitivo dei prelievi dovuti.
Tale circostanza ha determinato un considerevole danno “per minori entrate” per il bilancio comunitario e per quello nazionale, e, al tempo stesso, un arricchimento dei produttori eccedentari, i quali hanno trattenuto per sé l’intero prezzo del latte prodotto, commercializzato e fatturato oltre quota, aggirando il sistema dei controlli.