Grandi manovre in preparazione dell'Expo 2015. L'eccellenza gastronomica piacentina si organizza per accogliere al meglio gli ospiti di Expo 2015. Lunedi si poserà la prima pietra del Museo Nazionale dell'Agricoltura.
di Lamberto Colla - Piacenza 11 Ottobre 2014 --
Prove generali per Expo 2015. Piacenza fa sistema e si prepara a dare il meglio per ospitare e lasciare un "buon ricordo" a coloro i quali che da EXPO 2015 saranno calamitati verso la seconda città, dopo Torino e prima di Cremona, toccata direttamente dal Grande Fiume nel suo percorso di 652 km che dal Piemonte scende verso l'adriatico.
Il Po, come peraltro la maggior parte dei fiumi, é stato culla di civiltà importanti dalle quali è nata la cultura gastronomica italiana capace di affermarsi localmente e, sin dal medioevo, di essere esportata oltre i confini cittadini come ha ben spiegato Massimo Montanari docente di Storia medievale dell'Università di Bologna. "La storia della cucina italiana è la storia di città che si scambiano i prodotti - sottolinea il professor Montanari". E' da quella enorme famiglia di prodotti fermentati che si è sviluppata la cultura gastronomica mediterranea. Quella capacità, come osserva lo storico, delle popolazioni italiche di riuscire a governare le fermentazioni e trasformare gli elementi semplici in pane, vino, formaggi e salumi, aggiungendo due valori come il "sapore" e la "conservabilità". Due elementi che hanno consentito di esportare il "piacere", sin dall'epoca medievale, a vantaggio delle economie locali.
"La storia della cucina italiana è la storia di città che si scambiano prodotti tra i territori, sottolinea Montanari, anche con fenomeni di marketing politico. Ci sono testimonianze che ricordano come il Cardinale Alberoni facesse marketing politico portando con sé le coppe Piacentine". Il fatto che i "signori" portassero i prodotti di eccellenza fuori dalle mura non solo faceva bene agli aristocratici ma anche ai prodotti e conseguentemente al territorio. "Faceva bene anche all'economia del territorio. In questo meccanismo di circolazione dei prodotti, conclude il professore, il prodotto locale non era più locale" e da questa tradizione nacque la necessità di identificare la provenienza di ogni singolo prodotto.
Il Premio "Coppa d'Oro", giunto all'ottava edizione, istituito e promosso dalla Camera di Commercio di Piacenza, in collaborazione con il Consorzio Salumi Tipici Piacentini, per sostenere i concetti di qualità e di eccellenza piacentina in tutto il mondo, dà il via a una tre giorni che dallo scorso anno riunisce il premio Coppa d'Oro e il Gutturnio Festival, nel cuore della città e sotto l'insegna "Mi Piace Tipico".
Patron e ideatore del premio sin dalle origini è il presidente della Camera di commercio, Giuseppe Parenti, il quale introducendo i lavori del convegno, moderato dalla splendida e brava giornalista RAI Camilla Natta, ha anticipato il progetto di creazione del Museo Nazionale dell'Agricoltura, che verrà probabilmente posto nei locali di Stradone Farnese. "Lunedi prossimo alle 15,00, comunica l'ingegner Parenti, faremo il sopralluogo per visitare i locali che ospiteranno il Museo Nazionale dell'Agricoltura. Probabilmente non saremo pronti per l'Expo ma sarà disponibile per i prossimi secoli".
Al convegno "La scelta della qualità", moderato da Camilla Natta, hanno dato il loro contributo, oltre al professor Massimo Montanari, Oscar Farinetti imprenditore illuminato e presidente di Eataly, Nicola Levoni vice-presidente dell'ISVI Istituto Valorizzazione Salumi Italiani, Andrea Sinigaglia direttore generale di ALMA la Scuola internazionale di cucina italiana e Andrea Grignaffini enogastronomo e giornalista allievo di Luigi Veronelli.
Per Nicola Levoni, già presidente dell'ISVI dal 2006 al 2012, la qualità si deve fare e mantenere ma deve anche essere tutelata e vigilata anche, all'estero.
Il direttore di ALMA, Andrea Sinigaglia, si sofferma sui disciplinari di qualità le cui norme non devono essere intese come vincoli bensì come piano di regole entro le quali operare. Sono lo spazio entro cui muoversi, gli fa eco Massimo Montanari, "senza regole c'è solo il caos".
A Andrea Grignaffini il compito di informare come poter illustrare la qualità di pietanze e prodotti stando dall'altra parte del tubo catodico. "E' il dettaglio che illustro e che rende distintivo quel particolare prodotto". L'occasione di una platea così autorevole spinge Grignaffini, allievo di Luigi Veronelli a ricordarlo, nel decimo della sua scomparsa il prossimo 29 novembre, invitando a commemorare una delle figure centrali nella valorizzazione e nella diffusione del patrimonio eno-gastronomico italiano o a Vinitaly o ancor meglio al prossimo Expo 2015.
Presentato dal professor Daniele Fornari, docente dell'Università Cattolica di Piacenza, come "imprenditore positivo" poiché ha continuato a investire anche in tempo di crisi creando lavoro per molti giovani, Oscar Farinetti punta l'accento invece sull'ottimismo. "Ottimismo, vuol dire essere al di là di ogni situazione politica, sociale e economica. Se pensi da ottimista pensi alle soluzioni dei problemi, se pensi da pessimista credi che le cose non si possono risolvere e passi il tempo a lamentarti che è uno sport nazionale molto diffuso. Ripeto ottimismo non vuol dire pensare che tutto vada bene, però si sà che le cose si possono risolvere".
Come tradizione vuole, ogni anno, viene assegnato il "Premio Coppa d'Oro" a personaggi che si sono distinti per aver ben rappresentato Piacenza e nell'ottava edizione, questo prestigioso riconoscimento, è stato assegnato a Domenico Giorgi, piacentino e Ambasciatore d'Italia in Giappone, a Oscar Farinetti, unico non piacentino premiato, patron di Eataly, reduce dalla recentissima inaugurazione dello store alla Cavallerizza che si è dimostrato sempre entusiasta dei salumi e delle eccellenze eno-gastronomiche piacentine.
Infine il premio ad un' altra eccellenza di casa, la pallavolo sia maschile che femminile, con un riconoscimento alle due squadre cittadine, Nordmeccanica Rebecchi Volley e Copra Ardelia Volley, due testimoni dello sport locale, ad alti livelli, che hanno riportato agli onori della cronaca italiana e mondiale la pallavolo piacentina.
A consegnare i premi oltre ai relatori del convegno ha partecipato anche la Prefetta di Piacenza Anna Palombi, Il sindaco Paolo Dosi e il Presidente della Provincia Massimo Trespidi che ha colto l'occasione per ringraziare tutti per il sostegno ricevuto durante il suo mandato da amministratore. Presenti anche i comandanti dell'Arma e della Finanza e ovviamente i presidenti dei Consorzi dei Vini e dei Salumi e molte personalità del sistema economico locale.
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Ed ora campo libero alla manifestazione già a a partire da oggi 11 ottobre, con Matteo Anselmi e Sonia Castellani che assieme agli studenti della Scuola Alberghiera proporranno i Tortelli con la coda rivisitati con Coppa Piacentina DOP e Gutturnio.
Alle 18 ci sarà Claudio Cesena del Relais Cascina Scottina, con la Coppa leggermente affumicata con funghi finferli composta di pere e riduzione al Gutturnio.
Domenica 11 ottobre alle 12,30 sarà la volta di Filippo Chiappini Dattilo de l'Antica Osteria del Teatro con il Piatto segreto dello Chef. Per concludere, sempre domenica 12 ottobre, alle 18, Ettore Ferri de La Colonna proporrà i suoi Panzerotti di coppa gratinati con cialda di Coppa piacentina DOP.
Gli chef realizzeranno ed illustreranno i loro piatti che sarà possibile degustare, insieme ad una selezione di salumi piacentini DOP e un vino abbinato dal sommelier, acquistando il biglietto al costo di 12 euro.
I posti sono limitati e per questo è necessario prenotarsi visitando il sito www.gutturniofestival.it e seguendo le istruzioni presenti nella sezione showcooking.