Rispetto al 30 settembre 2023 si riscontra un calo dell’1,2%, leggermente superiore al dato dell’Emilia-Romagna (-1,0%) ed a quello a livello nazionale (-0,6%).
All’interno dell’universo reggiano delle imprese femminili attive analizzato dall’Ente camerale, la graduatoria relativa alla maggior presenza di aziende “in rosa” assegna il primato al commercio, con 2.210 unità e una quota del 24,2% di tutte le imprese femminili reggiane (in calo del 2,6%, con la perdita di 60 unità).
Al secondo posto i servizi alle imprese, con 1.999 unità e complessivamente in crescita del 2,0% rispetto al settembre 2023.
In calo invece le imprese femminili nell’ambito dei servizi alla persona, con una diminuzione dello 0,8% che ha portato a 1.432 le unità attive e al 15,7% la loro incidenza sul totale delle imprese femminili reggiane.
In calo anche l’agricoltura, con 1.239 unità (-1,4% rispetto al settembre 2023), così come la manifattura con 1.065 unità (-3%) e le costruzioni, con un -7,1% che ha portato le unità attive a 328.
Per quanto riguarda la natura giuridica delle imprese femminili, prevalgono le imprese individuali con 6.023 unità ( il 65,9% del totale), seguite dalle società di capitale con 1.831 unità (20,0% del totale) e dalle società di persone con 1.132 unità (12,4% del totale).
L’impresa femminile reggiana è valutata dall’indagine camerale anche in base al grado di presenza di donne, vale a dire secondo la percentuale di quote “rosa”, identificando tre gradi di presenza crescenti: “maggioritaria”, “forte” ed “esclusiva”. Sul totale delle imprese della provincia individuate come “femminili”, l’82,2% delle attive è a presenza “esclusiva”, il 13,6% è a presenza “forte” e il 4,2 % è a presenza “maggioritaria”.
La distribuzione territoriale delle imprese femminili (per comune e per aggregato) evidenzia la forte concentrazione numerica sul comune capoluogo, con 3.127 imprese e una quota del 34,2% sul totale.
(Reggio Emilia, 27 novembre 2024)