Giovedì, 10 Ottobre 2024 08:08

Le vacche rosse sono le madri del Parmigiano Reggiano... e un po' del presepe In evidenza

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"Le Rosse, madri del Re": sabato 12 ottobre a Reggio Emilia presentazione del libro di Gabriele Arlotti sui bovini che hanno dato i Natali al Parmigiano Reggiano

Reggio Emilia è il primo Tricolore, erbazzone e Lambrusco, è Ligabue, il pittore e il cantante, della pallacanestro e dei granata nel calcio, di Bismantova e del Po, ma è anche... il rosso della Razza bovina Reggiana e il suo inconfondibile Parmigiano Reggiano. Lo dimostra il libro "Le Rosse, madri del Re" di Gabriele Arlotti che, proprio su questi preziosi bovini – un tempo diffusi in tutto il Nord Italia -, che si conservano a Reggio Emilia, ma anche in altre 3 regioni italiane, ha dedicato la sua ultima fatica letteraria.

Il volume prodotto dall'Associazione nazionale allevatori di razza reggiana (Anaborare) nell'ambito del progetto Dual Breeding (Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste), viene presentato in occasione di Cibo e gente dell'Emilia Edizione 2024, sabato 12 ottobre alee ore 11 in piazza Prampolini a Reggio Emilia. Porterà il saluto il presidente di ANABoRaRe Ugo Franceschini, mentre Gabriele Arlotti, giornalista con laurea in Scienze delle produzioni animali e autore del libro "Le Rosse, madri del Re" dialogherà con la giornalista Benedetta Salsi con Luisa Pellegrino, professore Ordinario e docente di Industrie Agrarie e di Chimica e Tecnologia del Latte, Università di Milano e Giovanna Contarini, già dirigente di ricerca presso l'Istituto sperimentale lattiero-caseario di Lodi (CREA-ZA, Centro di ricerca zootecnia e acquacoltura). Porterà un saluto Paolo De Castro, professore ordinario di economia e politica agraria all'Università degli Studi di Bologna ed ex Membro del Parlamento europeo, mentre chiuderà la mattinata un intervento di Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano.

La mattinata si concluderà con l'apertura di una forma di Parmigiano Reggiano Vacche Rosse 24 mesi e Spergola Extra Dry in collaborazione con "Consorzio Vacche Rosse" e "Casali Viticultori dal 1900 - Emilia Wine".

Il volume "Le Rosse del Re" è edito da Mup Editore, ne è attesa una traduzione in lingua inglese e contiene illustrazioni originali di Mauro Moretti, con foto di Silvano Sala e Ines Conradi e prefazioni di Paolo De Castro e del professor Giuseppe Losi. Racconta di come le Vacche Rosse fossero già presenti ai tempi di Matilde di Canossa. All'epoca l'irrigazione e la disponibilità fondiaria da un lato e la cultura benedettina e la disponibilità di sale, dall'altro, furono le condizioni per produrre forme di più grande dimensione. Una bovina molto preziosa, la Reggiana, dal suo inconfondibile mantello rosso fromentino, oltre a produrre latte, veniva impiegata per i lavori nei campi e, a fine carriera, per la carne. "Così si diffuse moltissimo in tutta Italia come abbiamo documentato con numerose testimonianze. Arrivò anche in Molise, allevata da un garibaldino, appassionato di zootecnia – spiega Gabriele Arlotti -. A partire da fine Ottocento una politica rurale poco avveduta che provò a cancellare oltre mille anni di storia con l'importazione di nuove razze più produttive. Nel Novecento ci si mise pure la diffusione dei trattori, come i celebri, Landini la scalzò dalle campagne! Fortunatamente la Reggiana aveva grandi doti di qualità nel suo latte, sempre difese dallo zootecnico Mario Guardasoni (e osteggiate, invece, da Antonio Zanelli) e solo negli anni Novanta, con la felice intuizione della famiglia Catellani di Cavriago e alcuni allevatori storici, si tornò a produrre in purezza il Parmigiano Reggiano solo col suo latte. Un successo commerciale unico, quello di questo formaggio: in soli 30 anni i capi allevati sono passati da meno di 1000 a 4.700 in costante crescita".

Nel volume "Le Rosse madri del Re" diversi scienziati spiegano le proprietà proprio del latte e del formaggio di Reggiana, più ricco di Cla, amminoacidi preziosi per l'alimentazione, più digeribile e facilmente stagionabile, assai apprezzato dai casari, ma anche i nuovi prodotti a base di Reggiana. Il pediatra Sergio Amarri spiega il perché il Parmigiano Reggiano di Vacche Rosse è indicato nell'alimentazione dei bambini. Infine, un ultimo capitolo affronta un tema affascinante e inedito, quello del Bue rosso nella Natività. "Nelle riproduzioni artistiche pittoriche con tema la Natività e l'Adorazione dell'Italia centro-settentrionale degli ultimi dieci secoli, possiamo facilmente individuare gli antenati di questi bovini, riscontrando la presenza del colore del loro mantello associato ad altri tratti somatici che caratterizzano, ancora oggi, le vacche Rosse", spiega Gabriele Arlotti in una tesi suffragata dal critico d'arte Vittorio Sgarbi. Tra i grandi autori che misero il Bue rosso nella Natività: Duccio di Buoninsegna, Giotto, Masaccio, Piero della Francesca, Andrea Mantegna, Botticelli, Giorgione, Tintoretto e Caravaggio sino allo scrittore Giovannino Guareschi che, alla vacca Bionda, dedicò un racconto e un olio su legno.

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