Di Redazione (Quotidianoweb.it) Cagliari, 8 ottobre 2024 - Antonio Coviello, Professore di Marketing Assicurativo nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e "Garante Nazionale degli assicurati" (ANDCI), interviene sulla bozza di revisione del Regolamento Isvap n.13/2008, predisposta dall’Ivass (l'autorità di vigilanza assicurativa, ndr) con la pubblica consultazione n.6/2024 che tratta le modalità della denuncia di sinistro stradale.
Come noto, l’Ivass revisiona l’attuale regolamento e introduce la facoltà di denuncia di sinistro Rc auto attraverso applicazioni mobili o web.
Secondo l’Ivass si favorirà un processo di completa digitalizzazione dei documenti; la riduzione dei tempi per l’acquisizione dei dati, agevolando la trasmissione dei dati, migliorandone la qualità e la sicurezza delle informazioni.
“Se non ci saranno ripensamenti da parte dell'Autorità delle assicurazioni - osserva il prof. Antonio Coviello - non riceveremo più il “modulo blu” cartaceo per la constatazione amichevole dell’incidente (CAI) per la denuncia di sinistro stradale. Questo rappresenterà certamente un limite alla regolare denuncia di sinistro. Si pensi ad un assicurato anziano o poco avvezzo alla tecnologia, privo delle competenze digitali per ricevere l’applicazione dalla sua compagnia e poterla utilizzare in caso di sinistro. Così si complica la vita agli assicurati, rischiando di fare ulteriori <danni>. Il processo di cambiamento avvenga con gradualità e tempi ragionevoli, prevedendo anche un corposo periodo di prova”.
Secondo l’Ivass a sviluppare l’applicazione informatica e mettere a disposizione il modulo digitale dovranno pensarci direttamente le compagnie assicuratrici che saranno impegnate a distribuirlo ai contraenti delle assicurazioni.
Osserva ancora il Garante degli Assicurati, Coviello: “eliminando l’obbligo a carico delle compagnie di assicurazione di consegna del modulo cartaceo, si contribuisce ad ostacolare la sottoscrizione di un accordo tra i conducenti nell’immediatezza di sinistro. Si pensi semplicemente al fatto che il conducente potrebbe essere persona diversa dall’assicurato. Se assicuro la mia macchina la compagnia mi rilascia l’applicazione, ma questa poi dovrà essere attiva anche per mia moglie, per i miei figli, per il meccanico che provvede alla guida per prova? Troppe complicazioni. Non si può pensare che il <modulo blu> cartaceo possa essere sostituito, _Sic et simpliciter_, dal digitale. Si immagina di utilizzare il modulo su uno smartphone, senza pensare alle evidenti problematiche, anche legate a facili errori di compilazione su un dispositivo di così piccole dimensioni.”
Il prof. Coviello è anche preoccupato per la soluzione proposta da Ivass che prevederebbe la realizzazione del modulo digitale a carico di ogni singola compagnia, senza l’individuazione delle caratteristiche standard dell’applicazione. "Così ne nasceranno tante, anche diverse tra loro", sostiene il Garante che, invece, suggerisce "un portale unico web accessibile a tutti, in qualsiasi situazione. E, perché no, l’applicazione potrebbe essere integrata anche nell’app dell’automobilista “Patente”. Così ne potrebbero fare uso, chi lo desidera, senza peraltro gravare sulle persone che preferiscono la compilazione sul modulo cartaceo, che le compagnie devono rimanere obbligate a consegnare alla stipula dell’assicurazione", chiosa Coviello.
Inoltre, ci si chiede: che fine faranno i dati raccolti dalle compagnie di assicurazione? “È assente nella bozza di regolamento una precisa indicazione che limiti la possibilità di utilizzo per fini commerciali, di marketing e profilazione” – conclude il Garante Coviello – “La privacy deve essere assolutamente preservata.”
Un'ulteriore preoccupazione, infatti, è quella che le compagnie potrebbero usare la loro applicazione per far apparire fastidiosi pop-up pubblicitari.