27 Agosto 2024 – Automatizzare e controllare puntualmente ed in tempo reale le derivazioni idriche provenienti dai canali per l’irrigazione per gestire al meglio gli sbarramenti che scolano le acque dove si rende necessario un intervento immediato per garantire la sicurezza idraulica delle comunità insediate e delle aree agricole coltivate nei casi, non certo sporadici, in conseguenza ai mutamenti del clima, di una improvvisa piena della rete secondaria: da oggi tutto questo è possibile e non grazie all’Intelligenza Artificiale, almeno per ora, bensì per merito del know-how maturato nel tempo dai Consorzi di Bonifica che, puntando sulle tecnologie più innovative e funzionali e sull’analisi integrata delle informazioni contenute nei big data censiti, è in grado di fornire un monitoraggio e una verifica rigorosa della fittissima ed articolata rete di canalizzazioni non più basandosi esclusivamente sulle esperienze del personale e sulla regolazione manuale di campo. Il progetto virtuoso e sostenibile è stato ideato dal Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e immediatamente brevettato (nato sulla sperimentazione concreta per il miglioramento della gestione irrigua e della sicurezza idraulica del Canale Reggiano di Secchia con monitoraggio e telecontrollo dello scaricatore Monte Arnone e della presa canale irriguo Calvetro a Villa Curta) e include un modello di paratoia intelligente controllata da un sistema composto da motore, stazione energetica e telecontrollo.
La Bonifica dell’Emilia Centrale ha interamente coordinato il progetto, occupandosi della creazione e dello sviluppo tecnologico dell’intero sistema dotato di sensori di livello per il rilevamento di monte e di valle, in questo modo così si avrà la possibilità di utilizzare le paratoie intelligenti in contemporanea, sia da smartphone che dalla sede centrale del Consorzio attraverso il Telecontrollo; un progetto che si palesa come altamente sostenibile e che, grazie all’utilizzo di pannelli fotovoltaici e componenti performanti a basso consumo, consente un contestuale risparmio energetico e un altrettanto considerevole risparmio economico, poiché applicabile anche ai manufatti già esistenti muniti di semplici paratoie manuali che, attraverso un upgrade, possono divenire automatizzate.
“La conoscenza approfondita del territorio e delle tecniche più innovative per incrementare l’adattamento al clima che cambia – ha commentato il presidente del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale Lorenzo Catellani – ha consentito al nostro staff esperto di ottenere questo importante e concreto risultato corale che porterà ad una maggiore efficienza nella gestione dell’acqua nei canali e ad un miglioramento della qualità del lavoro e della sicurezza dei dipendenti della bonifica; abbiamo subito brevettato questo nuovo modello a dimostrazione che l’esperienza del Consorzio si traduce in valore per i consorziati, gli abitanti e il comprensorio gestito. In accordo con le linee di indirizzo che guardano al domani più volte tracciate da ANBI speriamo in questo modo di dare un contributo concreto con l’intenzione di non fermarci qui”.
“È un’integrazione fra sapienze per contrastare il fenomeno delle piene improvvise, causa di tragedie favorite anche dalla mancanza di una diffusa cultura dell’acqua – ha sottolineato Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI –. Quanto realizzato in Emilia-Romagna, ma estendibile all’intera Penisola, è la virtuosa testimonianza dello spirito, che permea i Consorzi di bonifica, enti di straordinaria modernità con le radici nella storia, ma lo sguardo attento al futuro.
STRUTTURA DELLA NUOVA PARATOIA INTELLIGENTE INTEGRATA
Sono due le tipologie di paratoie ideate e registrate dall’Emilia Centrale: il brevetto italiano nr. 102022000016104, dal titolo “Paratoia di un sistema idrico”, riferito al sistema complessivo, idea generale, meccanica con azionamento da fotovoltaico, sistema di manovra, controllo automatico e sgancio; e il brevetto italiano nr. 102022000016113, dal medesimo titolo, specifico per il sistema di automazione e controllo locale-remoto dell’applicazione. Gli innovativi progetti puntano alle nuove applicazioni grazie a materiali più nobili come l’acciaio inox 314 (fino ad oggi le paratoie sono state costruite dapprima in ferro e successivamente zincate: un processo con tempi di lavorazione ampi che rende difficile la lavorazione post zincaggio). Attraverso l’acciaio inox si ha una paratoia costituita da una lega resistente alle intemperie e, al tempo stesso, con una struttura più leggera. Le paratoie brevettate potranno avere dimensioni standard da poter adattare in base alle esigenze del manufatto. Alla paratoia sarà agganciato un armadietto, appositamente costruito e ingegnerizzato, contenente una parte meccanica, una elettrica e una energetica. I vantaggi dell’utilizzo di questo sistema risiedono nella versatilità dello stesso, il quale si adatta alle molteplici esigenze dei manufatti preesistenti. Il progetto, infatti, prevede per le nuove applicazioni l’industrializzazione del prodotto tramite l’utilizzo di tre taglie standard di paratoie, le quali potranno anche essere prodotte in serie e montate in loco, adattando con piccole modifiche il manufatto alla paratoia o costruendolo ex novo. Diversamente per i manufatti esistenti sarà possibile effettuare un upgrade della paratoia manuale installando il dispositivo di manovra elettromeccanico in modo da motorizzare l’azionamento. Uno dei focus del brevetto è infatti la possibilità di retrofit su paratoie esistenti. L’obiettivo è di realizzare, montare e testare il maggior numero di componenti in officina, riducendo di molto le attività in campo, dove verrà conferito direttamente il prodotto finito in modo da contrarre sempre più gli imprevisti e manodopera di cantiere.
IL FUNZIONAMENTO ATTRAVERSO IL SISTEMA DI TELECONTROLLO
Con queste nuove invenzioni la Bonifica dell’Emilia Centrale estende il progetto-pilota ad una serie di paratoie dislocate su tutto il territorio attraverso un ciclo di funzionamento il cui fulcro è dato dal Telecontrollo consortile, sistema all’avanguardia e dalla collaudata efficienza attraverso cui il Consorzio controlla la maggior parte degli impianti appartenenti al comprensorio e che, integrato dai dati “sul campo”, consente oggi ai tecnici di compiere da remoto le manovre utili al funzionamento dell’intero sistema agendo sui settaggi della paratoia (quali velocità di movimentazione, tempi di azionamento, modalità di funzionamento, livelli da rispettare, etc.). Al tempo stesso il “dugarolo” (personale di campo) ha accesso alle informazioni pubblicate dal telecontrollo attraverso un’app. I comandi inviati alla paratoia verranno acquisiti, elaborati del controllore presente all’interno del sistema CSG (acronimo di Controlled Smart Gate) e attuati attraverso una meccanica interamente studiata dall’ingegneria interna del Consorzio di Bonifica. I dati acquisiti i dati vengono automaticamente inviati al Telecontrollo che li mostrerà in tempo reale agli utilizzatori del sistema CSG i quali, ancora una volta, potranno compiere le proprie manovre sulla paratoia. Resta invariata la movimentazione della paratoia con manovre svolte in loco sia con sistema elettromeccanico che manuale.
RISPARMIO ENERGETICO ED ECONOMICO
La soluzione progettuale del sistema di paratoie, brevettata dall’Emilia Centrale, sopperisce alla richiesta di energia determinando un virtuoso e positivo contenimento di costi anche economici, grazie all’utilizzo di pannelli fotovoltaici che, posizionati in loco, hanno il compito di alimentare tutti gli elementi elettronici del sistema. I pannelli fotovoltaici sono collegati ad un regolatore di carica che gestisce l’energia in ingresso alla batteria – fonte dell’alimentazione di motore (responsabile dell’attivazione della paratoia) – unità di controllo, sensori, pulsanti e spie luminose. Di fatto ci si rende indipendenti sotto il profilo energetico, senza intaccare l’operatività e le performance del sistema e con un importante risparmio di costi.
[Nelle foto allegate: lo schema tecnico della paratoia intelligente ideata dall’Emilia Centrale; il logo grafico ideato dal Consorzio per identificarne il brevetto; e un’immagine della sede della Bonifica, a Reggio Emilia]
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