Signore e signori, eccovi servita la vera transizione ecologica voluta da UE e governi fatta di multinazionali, coercizione, bruttura e, dulcis in fundo, una bella dose di veleno. Pensavate che green fosse sinonimo di alberi, farfalle e natura? Vi sbagliavate di grosso. “Green”, così come lo intende l’èlite globalista, è in realtà fotovoltaico, pale eoliche, ztl, macchine elettriche ad ogni costo, limitazione alle libertà per chi non si adegua e sostanze tossiche.
La tirannide green è, infatti, menzogna. E, abbiamo scoperto, oltre che danneggiare l’ambiente può seriamente danneggiare la salute dell’uomo. Tanto il fotovoltaico, quanto le pale eoliche, infatti, sono potenzialmente molto nocive. I materiali compositi utilizzati per realizzare il rotore delle pale eoliche, ad esempio, sono fibre di vetro (“GRP”), legno di balsa, elementi in acciaio e, nel caso di pale molto grandi, fibre di carbonio (“CFRP”) legate con resine epossidiche. Queste fibre sono potenzialmente cancerogene quanto l’amianto e possono entrare nel nostro corpo attraverso la pelle e i polmoni. Le fibre in vetro già in passato finirono sotto la lente d’ingrandimento dell’AIRC quali sostanze potenzialmente cancerogene. Per quanto riguarda le fibre in carbonio sono ancora in corso gli studi sui potenziali effetti nella salute umana: nonostante questo tuttora vengono utilizzate praticamente per costruire ogni cosa, mentre la nocività delle sostanze come il bisfenolo A, invece, contenuto nelle resine epossidiche, è risaputa. Esiste correlazione tra questa sostanza e lo sviluppo di numerose patologie (anche cancro) a carico degli apparati riproduttori, della prostata e della mammella, dell’apparato endrocrino. Abbiamo evidenze anche di casi di neurotossicità. La maggior parte della contaminazione avviene attraverso la dieta (cibi) ma è stato dimostrato che avviene anche attraverso l’aria e l’assorbimento cutaneo. Altrettanto grave la connessione tra l’esposizione al bisfenolo A e fenomeni di infertilità oltre che di future malattie per il feto. Di più: in caso di rottura o incendi delle pale, poi, diventa inevitabile la maggiore diffusione nell’aria dei fumi e delle particelle nocive, con quantità tossiche ovviamente moltiplicate rispetto alla comune abrasione. Questo solo per quanto riguarda le pale eoliche.
Per quanto riguarda il fotovoltaico, poi, la situazione non migliora. Uno dei componenti, infatti, utilizzati per la costruzione delle celle è l’Arseniuro di Gallio che viene comunemente classificato come altamente tossico. In particolare andrebbe ad agire sul sistema immunitario: ha dimostrato, ad esempio, di sopprimere la produzione di anticorpi e altre funzioni immunologiche. L’arsenico all’interno è potenzialmente cancerogeno. C’è una lunga narrativa sanitaria sul fenomeno consultabile nei siti medici.
Questo per quanto riguarda la salute. Per quanto riguarda, invece, lo smaltimento di questi mostri che stanno invadendo le nostre coste e i nostri campi, da Nord a Sud, dal Friuli Venezia Giulia alla Sardegna, molto ci sarebbe da dire. Lo smaltimento delle pale, ad esempio, proprio per la loro composizione, diventa possibile solo in discariche apposite. Sei i siti individuati fino al 2023: Danimarca, Regno Unito, Francia, Germania, Spagna e Turchia. Non immaginiamo i costi. Anche in questo caso esistono studi che confermano la tossicità derivante dal percolato, liquido di deterioramento del rifiuto che finisce nel terreno (falde acquifere comprese). Hai voglia a parlare di verde. Se a tutto questo aggiungiamo, pe rdirne una in più, l’inquinamento delle batterie delle macchine elettriche, che per altro prendono fuoco con una facilità incredibile, di che parliamo? E questa è la “straordinaria” transizione verde a cui i governi (compreso il nostro) ci stanno portando? Per carità, meglio la sana flatulenza delle vacche caro Bill Gates. Sorriso sdrammatizzante a parte, cominciamo a pensare di portare tutti i responsabili alla sbarra, prima che sia troppo tardi.