<Succede, infatti – commenta Umberto Venturi, presidente di CNA.COM, l’associazione dei commercianti di CNA, che, mentre le edicole devono garantire la disponibilità di tutte le testate pubblicate dando loro parità di trattamento (e stiamo parlando di circa 4.500 testate), alle rivendite dei centri commerciali è concesso vendere solo quelle più rilevanti, ovvero quelle poche decine di quotidiani e riviste dove si concentra la quasi totalità del venduto. Il tutto senza alcun vantaggio per i clienti, considerato che i prezzi sono fissi ed imposti. A chi giova, allora questa liberalizzazione?> si chiede Venturi?
Di certo c’è che la situazione degli edicolanti modenesi si è fatta sempre più precaria, a causa della sempre più frequente apertura di rivendite nei centri commerciali grandi e piccoli, in qualche caso a pochi metri di distanza dalle edicole.
<Ecco perché – termina il presidente di CNA.COM - la nostra Associazione ha deciso di appoggiare la manifestazione di protesta indetta per il prossimo 2 maggio dal sindacato degli edicolanti modenesi, un’altra categoria ostaggio di un processo di liberalizzazione in questo caso davvero inutile, anzi dannoso, foriero solo di disoccupazione per tante famiglie modenesi>
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