Da L’Equilibrista, Reggio Emilia 2 ottobre 2022 -
Due le parole d’ordine che caratterizzano la vendemmia 2022 in Alto Adige: uve sane ed alta qualità. Una vendemmia Iniziata con ben diciotto giorni di anticipo in quasi tutto il territorio, la vendemmia 2022 sta procedendo secondo i programmi e sta registrando apprezzamento e un certo grado di ottimismo da parte dei produttori. Un’annata questa che sarà anche ricordata per il grande caldo, basti pensare che il mese di luglio è stato il secondo più caldo nella storia della viticoltura dopo quello del 2015 ed allo stesso tempo, uno dei più secchi.
“Gli agricoltori hanno reagito con molto zelo e impegno alle elevate temperature e alla siccità”, spiega Andreas Kofler, Presidente del Consorzio Vini Alto Adige. “Va anche ricordato che in Alto Adige negli ultimi anni sono stati fatti investimenti importanti sugli impianti di irrigazione a goccia che ad oggi hanno garantito alle nostre vigne un tasso di umidità sufficiente. In vigna, inoltre, i grappoli sono stati protetti da un’eccessiva esposizione al sole grazie a precise manipolazioni del fogliame.” Ancora difficile fare previsioni certe, tuttavia, come spiega il Presidente Kofler: “Le premesse per una buona annata ci sono tutte”.
Nelle diverse aree, soprattutto quelle più basse e coperte, il denominatore comune è stato l’avvio anticipato della raccolta. La conferma arriva dall’autorevole Stephan Filippi, enologo della Cantina Bolzano che riprende: “Se a fondovalle il periodo di raccolta è iniziato con circa 10 giorni di anticipo a causa del gran caldo, nei vigneti di alta collina si è registrato un anticipo di circa 18 giorni, con l’avvio dei lavori l’ultima settimana di agosto. Prevediamo invece di ultimare probabilmente la vendemmia intorno alla prima settimana di ottobre. Qualitativamente parlando – continua Filippi – quella di quest’anno si caratterizza per la raccolta di uve davvero molto belle, sane e con una buona maturazione sia nell’ambito dei vini bianchi sia in quella dei vini rossi, con gradazioni che possiamo ad oggi definire davvero ottime. Rispetto allo scorso anno abbiamo un contenuto di acidità più basso rispetto e questo ci fa ipotizzare che nel bicchiere ritroveremo vini fruttati, strutturati, in bocca leggermente più larghi rispetto a quelli dello scorso anno.
Dal punto di vista quantitativo registriamo un leggero aumento che si aggira intorno al 4% in più rispetto alla media su tutte le varietà. Come Cantina Bolzano avendo noi vini bianchi di collina siamo da poco partiti con la vendemmia e dalla settimana prossima inizieremo con il Santa Maddalena e a seguire con il Lagrein e il Pinot Nero. La sensazione è generalmente di grande ottimismo per una qualità che sarà davvero alta sia per i bianchi che per i rossi”.
Sulla stessa linea di pensiero anche Hannes Baumgartner, di Strasserhof nonchè Presidente dell’Associazione Viticoltori indipendenti dell’Alto Adige. “Anche nella zona della Valle Isarco la raccolta di Müller-Thurgau è iniziata con un anticipo che non registravamo da davvero molti anni così come da almeno 10 anni non vedevamo uve così sane. Ora il nostro auspicio è che ci sia una diminuzione delle temperature nelle prossime due settimane per garantire il fattore acidità messo alla prova in questi mesi dalle elevate temperature.”
Questi dati, ci fanno riflettere anche sull’utilizzo delle basi spumante, le cui raccolte sono state anticipata di almeno 10-14 giorni rispetto al 2021. Dal momento che l’acidità diminuisce più rapidamente col progredire della maturazione e della canicola notturna, le prime uve sono state consegnate alle cantine dei produttori di spumante già a metà agosto di quest’anno, tenendo alta quindi l’attenzione proprio sull’acidità, che a dispetto della gradazione alcolica, ha il compito di apportare freschezza e sentori di frutta alle bollicine.