Sabato, 16 Aprile 2022 06:04

Prezzi delle case: le previsioni per il 2022 nelle principali città italiane In evidenza

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Il mercato immobiliare in Italia si lascia alle spalle due anni all’insegna del cambiamento. L’emergenza sanitaria ha mutato le richieste dell’utenza - che si focalizza di più sulle soluzioni con spazi outdoor - incidendo ovviamente anche sui prezzi delle case.

A che punto è la situazione in questo momento, con lo stato di emergenza archiviato e un graduale ritorno alla normalità? Rispondere a questa domanda vuol dire prendere in considerazione innanzitutto le grandi città, ottime cartine di tornasole per via dell’ampiezza numerica della popolazione, il che implica, di riflesso, una pluralità di esigenze. Quali sono le previsioni per il 2022? Scopriamole assieme osservando anche i trend degli annunci vendita case online su Immobiliovunque.it, portale noto per l’altissima qualità della sua proposta (tutti gli annunci sono postati da agenzie) e che riesce a soddisfare le richieste sempre più specifiche dei clienti in tutta Italia.

Prezzi al metro quadro: come andranno le cose quest’anno?

Quali sono le previsioni per il mercato immobiliare nelle grandi città italiane in questo primo anno post pandemico? A rispondere a questa domanda ci ha pensato un’indagine commissionata da Immobiliare.it, un lavoro di cui sono stati resi pubblici i risultati a metà del mese di dicembre del 2021.

I risultati, che fotografano la situazione di 11 centri urbani del nostro Paese, parlano di una crescita notevole per Milano. Il capoluogo lombardo, che con lo scoppio della pandemia ha visto, di fatto, chiudersi la parentesi dorata iniziata con Expo 2015, vedrà il valore degli immobili crescere del 4,2% entro la fine dell’anno in corso.

Chi pensa che quella sotto la Madonnina sarà la crescita più consistente, può anche cambiare idea. Torino, che tra poco più di un mese sarà al centro dell’attenzione mondiale per via dell’Eurovision Song Contest, vedrà i prezzi degli immobili interessati da un incremento superiore al 5%.

A cosa si deve questo aumento? Gli esperti sono concordi su un punto di vista: la crescita dei prezzi degli immobili in città grandi e ancora dinamiche nonostante i cambiamenti macroscopici degli ultimi due anni è una dimostrazione più che mai concreta della resilienza del mattone nell’universo degli investimenti.

I costi al metro quadro

Entriamo maggiormente nello specifico vedendo, più o meno, a quanto corrisponderà il costo medio al metro quadro. Anche per il 2022, stime alla mano, Milano sarà regina. Chi ha intenzione di comprare casa nella città della moda, della movida e del design quest’anno deve infatti tenere in conto un prezzo a singolo metro quadro pari a circa 5.100 euro.

Cosa dire, invece, di Roma? Che, sempre secondo l’indagine sopra citata, i quartieri bene della capitale vedranno, nel corso dell’anno che stiamo vivendo, i prezzi delle case salire. Prendendo come esempio le situazioni di Prati, Parioli e Balduina, si parla di aumenti pari rispettivamente al 4,7, al 3,1 e al 2% rispetto al 2021. Se si pensa che le zone appena citate si contraddistinguono per un prezzo medio al metro quadro superiore ai 5.000 euro, è facile comprendere che, per chi vuole vendere, la situazione si farà un po’ più ostica.

Il confronto con il 2010

Parlare dei cambiamenti dei prezzi delle case in quest’ultimo periodo e delle previsioni per il 2022 implica, per forza di cose, un confronto con il 2010. L’anno appena chiamato in causa non è scelto senza criterio: si tratta infatti del primo per il quale è disponibile la serie storica dell’IPAB (Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza). Rispetto ad allora, nel 2021 è stato possibile notare una riduzione dei prezzi degli immobili pari al 12,8%. Per amor di precisione, ricordiamo che si ha a che fare con una flessione del 19,8% degli immobili esistenti e con una crescita del 7,6 per le nuove costruzioni.

Cosa si può dire, invece, dei dati relativi al tasso di variazione acquisito dell’IPAB per l’anno in corso? Che corrisponde a +1%. Anche in questo frangente è doveroso fare la distinzione tra immobili già esistenti - + 0,8% - e unità di nuova costruzione con un + 2,4%.

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