Parma, 18 marzo 2022 – Continua a risultare positivo il confronto della provincia di Parma con le altre realtà italiane, per quanto riguarda il Bes – Benessere equo e sostenibile 2021, che vede l’indicatore sintetico per dimensione superiore alla media nazionale per 9 dimensioni su 11.
È soddisfatto di questi risultati il Presidente della Provincia di Parma Andrea Massari: “In particolare gli indicatori relativi al benessere economico e al lavoro delineano un quadro molto positivo per il nostro territorio - afferma – Inoltre voglio sottolineare il dato in cui siamo primi in regione, dei feriti per 100 incidenti su strade extra urbane escluse autostrade, le strade di competenza provinciale.”
“Gli indicatori del Bes si basano su dati omogenei su tutto il territorio nazionale, quindi sono confrontabili e vengono utilizzati nel DEF – Documento di Economia e Finanza, entrando così nella definizione delle politiche economiche e anche nei progetti del PNRR – spiega Andrea Ruffini, dirigente dell’Ufficio Statistica provinciale - Il BES delle Province è frutto della collaborazione tra gli Uffici di Statistica provinciali e l’ISTAT, per creare un Sistema Informativo Statistico a supporto della pianificazione provinciale e dell’assistenza ai Comuni.”
Il BES viene declinato attraverso un insieme di indicatori, raggruppati in 11 macro dimensioni, che illustrano le caratteristiche sociali ed economiche del territorio.
I risultati dell’indagine 2021 a scala regionale presentati stamattina in teleconferenza.
IL CONFRONTO COI DATI NAZIONALI
Il confronto della provincia di Parma con le altre realtà italiane risulta generalmente positivo, come si può notare dai grafici: l’indicatore sintetico per dimensione è superiore alla media nazionale per 9 dimensioni su 11.
Inoltre, anche per i settori in cui siamo sotto la media italiana (dimensioni 1 - Salute e 9 - Ambiente), i valori non sono molto inferiori.
In particolare la dimensione 2 - Istruzione e formazione spicca per il posizionamento favorevole rispetto al resto della nazione.
La seconda dimensione in cui il nostro territorio eccelle è la 11 - Qualità dei Servizi.
La terza e quarta, quasi a pari merito, sono le dimensioni 3 – Lavoro e conciliazione tempi di vita e 4 – Benessere economico.
Per quanto riguarda le dimensioni in cui il Parmense è inferiore alla media italiana, va notato che nel 2020, anno a cui si riferiscono gli indicatori della Speranza di vita, collocati nella dimensione 1 –Salute, il nostro territorio ha subito in maniera più pesante rispetto al resto della regione e all’Italia l’impatto iniziale (marzo e aprile 2020) del Covid 19. Ricordiamo a questo proposito il rapporto ISTAT - Istituto Superiore di Sanità del 5 marzo 2021, che classifica la nostra provincia al 10° posto in Italia per eccesso di mortalità rispetto alla media del quinquennio precedente, dopo varie province lombarde e Piacenza, con un valore del +30,5%. Questo spiega gran parte del valore negativo della dimensione 1 – Salute.
IL CONFRONTO CON LE ALTRE PROVINCE DELL’EMILIA-ROMAGNA
Il confronto con le altre province dell’Emilia-Romagna la provincia di Parma risulta superiore alla media regionale per 7 dimensioni su 11.
Anche qui vediamo il dato problematico della salute, per cui valgono le considerazioni sull’impatto del Covid.
La dimensione che maggiormente emerge con un valore positivo è la 7 – Sicurezza, seguita dalla 2 – Istruzione e Formazione e dalla 8 – Paesaggio e Patrimonio culturale.
Sono particolarmente positivi alcuni singoli indicatori, come il Tasso standardizzato di mortalità per tumore (20-64 anni) nella dimensione 1 – Salute.
Nella dimensione 2 – Istruzione e Formazione molto buoni i confronti sull’indicatore “Persone con almeno il diploma (25-64 anni)”, “Laureati in discipline tecnico-scientifiche (STEM)” e “Partecipazione alla formazione continua”.
Rimarchevole, nella dimensione 3 – Lavoro e conciliazione dei tempi di vita il Tasso di disoccupazione giovanile (15-29 anni), che con un valore di 13,1% è per la nostra provincia quasi la metà della media nazionale e migliore di 2,3 punti percentuali anche di quella regionale. Buono anche il valore relativo alla Differenza di genere nel tasso di mancata partecipazione al lavoro.
Senz’altro positivi nella dimensione 4 – Benessere economico, rispetto alle due comparazioni nazionali e regionali, i dati relativi al Reddito disponibile delle famiglie pro-capite e all’importo medio delle retribuzioni dei lavoratori dipendenti e delle pensioni. Buono anche il
Tasso di ingresso in sofferenza dei prestiti bancari alle famiglie.
Se consideriamo questi dati in combinazione con quelli relativi al lavoro, possiamo affermare che la situazione economica nella nostra provincia è decisamente positiva, anche rispetto al già ottimo livello della nostra regione.
Nella dimensione 5 – Relazioni sociali spicca la Diffusione delle istituzioni non profit, mentre nella dimensione 6 - Politica e istituzioni non abbiamo per il nostro territorio alcun indicatore con valori particolarmente buoni.
Molto positivo, anche considerando la competenza delle Province sulle strade, nella dimensione 7 – Sicurezza, l’indicatore dei Feriti per 100 incidenti su strade extraurbane (escluse le autostrade), dove la nostra provincia presenta il valore migliore in regione. Positivo anche il dato del Tasso di omicidi volontari consumati, anche se in questo caso va considerato che i valori assoluti di cui stiamo parlando sono, per fortuna, bassissimi.
La dimensione 8 - Paesaggio e patrimonio culturale eccelle grazie in particolare all’indicatore Presenza di aree di particolare interesse naturalistico. Completa il quadro di questa dimensione favorevole per il nostro territorio il dato della Presenza di biblioteche. La dimensione 9 – Ambiente, complessivamente non positiva, ha comunque un indicatore con un valore ottimo, che è quello della Disponibilità di verde urbano, il triplo della media italiana e il doppio di quella regionale.
Nella 10 - Innovazione, ricerca e creatività spicca il buon dato della Specializzazione produttiva in settori ad alta intensità di conoscenza.
L’ultima dimensione considerata, 11 - Qualità dei servizi, vede degli ottimi indicatori della Raccolta differenziata di rifiuti urbani e della Copertura della rete fissa di accesso ultra veloce a Internet.
Gli indicatori in cui la nostra provincia è significativamente negativa sia in confronto all’Italia nel suo complesso che alla regione non sono molto numerosi: spiccano nella dimensione 4 - Benessere economico la differenza di genere nella retribuzione media dei lavoratori dipendenti e nella dimensione 7 – Sicurezza, anche se non molto più elevato rispetto alla media regionale e nazionale, il Tasso di criminalità predatoria.
Nella dimensione 9 – Ambiente si nota negativamente il dato del Superamento limiti di inquinamento dell’aria da PM10, così come la scarsa presenza e produzione degli Impianti fotovoltaici e da fonti rinnovabili.