di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 gennaio 2022 - P. Mentre vi scriviamo il mercato telematico è in calo sia per il comparto soya e olio, che per il comparto cereali.
(tra parentesi le variazioni sulla seduta precedente in cent. di dollaro per Bushel per semi corn e grano in Dollari per tonnellata corta per la farina).
Semi di Soia: La stima della produzione Argentina è a 46,50 milioni di tons rispetto a 49,50 di dicembre ( e a 48 degli analisti) e quella del Brasile a 139 rispetto a 144 ( e a 141,6 degli analisti ) una riduzione già discreta. Tutto sommato è un sostegno al mercato che in effetti ha chiuso con il segno più.
Corn: Gli stock di fine raccolto in USA sono passati a 39,1 milioni di tons contro 37,9 di dicembre. L'USDA ha stimato in ulteriore aumento la produzione dell'Ucraina portandola a 42 milioni di tons rispetto a 40 di dicembre (e a 30,3 della passata campagna ).
La produzione dell'Argentina è stata stimata a 54 milioni di tons contro 54,50 di dicembre (e a 53,6 degli analisti). Quella del Brasile a 115 contro 118 (e 116 degli analisti). Se si considera che nella campagna precedente l'Argentina era a 50,50 e il Brasile a 87, il calo della produzione del Sud America non è drammatico.
Cina: le cifre (importazioni/produzioni/stock finali) sono rimaste del tutto uguali a quelle di dicembre
Grano: Le semine del grano invernale in USA sono uscite a 34,397 milioni di acri rispetto ad una previsione di 34,225 e rispetto a 33,648 della campagna precedente: un aumento del 2,2 %. Le produzioni di tutti gli altri paesi del mondo, importanti per l'esportazione (cioè Russia, Australia, Canadà, Argentina, EU, Ucraina ) sono rimaste del tutto eguali a quelle di dicembre. L'attesa per un aumento della produzione in Australia e Argentina è andata delusa.
Tutto ritorna ad essere nelle mani del meteo in Sud America e dei fondi d’investimento, intanto questa mattina da un altro report si legge di un calo delle previsioni di importazione della Cina. C’è da augurarsi che ciò sia vero e che sia il motivo per il quale il mercato telematico stia registrando il calo.
Sul mercato nazionale la situazione non cambia: tutti corti di merce e di logistica, vediamo se il cambio €/$ oggi sostenga il pronto e il medio termine.
Anche il settore biodigestori soffre carenza di merce a buon mercato, e le poche materie prime rimaste si prenotano; disponibilità per un lotto di mais tossinato destinato solo al mondo bioenergetico e vincolato ad esso: chi fosse interessato chiami gli uffici OCC, ma senza illudersi che il cereale sia in svendita….dal quantitativo iniziale sono rimasti solo pochi camion.
INDICI INTERNAZIONALI 13 GENNAIO 2022
L'indice dei noli B.D.Y è sceso a 2.151 punti, il petrolio wti salito a 82$ al barile, e il cambio gira a 1,14454 ore 8,18.
Vi segnaliamo 3 link interessanti https://youtu.be/dwj32baom5A
YT - https://youtu.be/Gydsyq4BryM
Ruminantia - https://www.ruminantia.it/la-tempesta-perfetta-del-mercato-delle-materie-prime-cosa-emeglio-fare-2/
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(*) Noli - L’indicatore dei “noli” BDY è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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