Assente ingiustificato il sostegno agli affitti per le aziende chiuse a seguito del DPCM ed il balzello del rinnovo della cassa integrazione a partire soltanto dal 01 aprile quando le giornate della stessa c.i.g. messe a disposizione dal precedente decreto per gran parte delle imprese sono finite all’incirca a metà marzo. Si è atteso a lungo - e purtroppo inutilmente - che si sanasse questa “vacatio temporalis” la cui mancanza impone alle aziende di scegliere tra diverse soluzioni:
- Utilizzare ferie e permessi, comunque in dolo al libero arbitrio del dipendente nel poterne beneficiare nel momento a lui più opportuno;
- Registrare l’assenza dal lavoro (perché i locali sono chiusi in ottemperanza dei DPCM);
Una scelta ardua alla quale sono costretti gli imprenditore giacché entrambi le soluzioni aggraveranno situazioni già precarie. Nel primo caso, i collaboratori si vedranno costretti ad utilizzare ferie e permessi - senza di fatti beneficiarne perché costretti a casa - e gli imprenditori a pagare le risultanze dei cedolini in un momento in cui i flussi di cassa sono azzerati e quindi – il più delle volte - facendo ricorso al debito;
Nel secondo caso – quando l’inps riuscirà a liquidare la c.i.g. (come vanno le cose non prima di due mesi) i collaboratori – che già godono di un sostegno al reddito che quando va bene copre appena l’80% dello stipendio – si troveranno accreditati importi di gran lunga inferiori.
In questo contesto si inserisce l’INPS che è partita a “spron battuto” nel far cassa esigendo i versamenti non saldati ad inizio pandemia e, ancor peggio, nell’inviare a tantissimi pensionati “notifiche di indebiti” (a quanto pare non sempre esatti) con le quali si avvisa il beneficiario del sostegno al reddito che dalle prossime liquidazioni verranno trattenuti gli importi dalla liquidazione della pensione a pena di reclami e/o ricorsi che alla fine stanno “stressando” il lavoro dei patronati.
Si allarga cosi la forbice tra i ceti sociali, tra chi beneficia di uno stipendio sicuro e chi, in questo momento, fatica a portare il pane a casa ed è costretto ad ascoltare dai primi parole esternate forse troppo frettolosamente circa l’importanza di un “lockdown” prolungato per “sanare” la pandemia, magari non considerando che, a fonte dei tanti salvati dal “Covid”, si assisterà all’aumento generalizzato di morti per suicidi oltre al probabile aumento di atti d’intolleranza civica ed un mutamento del contesto sociale ai danni del ceto medio/basso che finirà per portarci nella nuova era del Medioevo Digitale.
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La Bussola d'Impresa - Mario Vacca
Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.
Queste capacità mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari dei miei clienti.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Queste esperienze estere hanno apportato conoscenze legate al Family Business, alla protezione patrimoniale tanto per le imprese quanto per i singoli imprenditori ed all’attenzione per l’armonizzazione fiscale tra le diverse realtà ed al rischio d’impresa.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio impegno è lavorare sodo ma, con etica, lealtà ed armonia.
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