L’emergenza sanitaria porta con sè anche un aumento dello sviluppo della tecnologia, un salto generazionale importante supportato da un’innovazione digitale tanto veloce che sembra fuori dal controllo delle persone che, talvolta, assistono da spettatori inermi, una situazione che, nel caso delle aziende, può essere deleteria. In questo frangente incombe sulle spalle degli imprenditori l’importanza di dotarsi di collaboratori esperti ed è venuto per tutti il tempo di iniziare a considerare l’assunzione di manager competenti per impostare processi e modalità di lavoro che garantiscano la continuità dei risultati anche in assenza di punti di riferimento ed appigli stabili cui affidarsi, in pratica un comandante che sappia navigare – e tornare a casa - anche senza mappe. Riguardo ai costi, è necessario domandare consulenza direzionale di qualità, ed in questo caso il problema non è quanto costa ma quanto rende all’azienda. Non si tratta di un costo, ma di un investimento in asset strategico capace di aumentare significativamente le performance aziendali apportando competenze specialistiche, strumenti e logiche manageriali. La regola di base del mercato vuole che il prezzo esprima sempre (eccezioni a parte) la qualità di un prodotto-servizio.
Questa regola non dovrebbe mai essere dimenticata quando si sceglie un professionista.
L’obiettivo quindi è affidare al manager la costruzione di una strategia di gestione che assicuri lo sviluppo, e nello stesso tempo che assicuri una elasticità tale da poter cogliere rapidamente le opportunità quotidiane, e per farlo è necessario saper mettere in discussione i propri piani avendo sempre ben chiaro il traguardo da raggiungere. Problem solving ed umiltà quindi in primo piano, senza tralasciare il lavoro di squadra, un team da costruire ed alimentare giorno per giorno. Uomini di azione che hanno ben presente quando operare e quando ritirarsi in meditazione per focalizzare il percorso dei giorni seguenti. In questi giorni Luna Rossa sta portando lustro all’Italia ed è ad essa che l’azienda deve guardare, al comandante e all’equipaggio uniti in una relazione di trasparenza e di reciprocità funzionale importante per portare a compimento le attività. Un team che ama stare insieme nel lavorare come gruppo, concentrandosi sui risultati operativi da assicurare nel quotidiano, mettendo cuore nelle relazioni e dando un senso ai gesti di tutti i giorni.
Ponendo attenzione a tali attività soprattutto per le PMI è consigliabile investire nell’affidare parte della gestione al Temporary Manager.
Il temporary management è un approccio che mira ad aiutare le imprese a evolvere sul fronte della digitalizzazione, dell’ottimizzazione dei processi e degli aspetti finanziari fattori che possono rappresentare una leva per lo sviluppo delle PMI. Con essa si intende l’affidamento di una parte dell’impresa a dei manager esterni altamente qualificati con pluriennale esperienza che mettono la loro esperienza professionale a servizio delle imprese al fine di affinare determinati processi aziendali o per consentire loro di migliorare alcune aree a bassa produttività.
E’ importante quindi per implementare un corretto ricambio generazionale che si basi sia sulla fiducia ma soprattutto sulle competenze, serve per gestire in modo efficiente la finanza d’impresa, per programmare investimenti, per valutare operazioni societarie, per rendere più efficienti i processi aziendali, ma in particolar modo per generare un margine sui prodotti che sia congruo ad uno sviluppo dell’impresa. I profili maggiormente richiesti riguardano in prima istanza l’amministrazione, finanza e controllo, ma si stanno attestando anche altri profili come il temporary manager CEO, HR manager dedicato alla riorganizzazione delle risorse umane, CDO (Chief Digital Officer) inteso come manager dedicato allo sviluppo digitale e all’integrazione dei processi aziendali in chiave digitale della Società, oppure ancora manager esperti in ricambi generazionali che possano essere di grande sollievo per tutte le imprese a conduzione familiare che, benché abbiano elevate opportunità di mercato, a causa di ricambi generazionali poco adeguati rischiano di far naufragare anni di sacrifici.
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La Bussola d'Impresa - Mario Vacca
Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.
Queste capacità mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari dei miei clienti.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Queste esperienze estere hanno apportato conoscenze legate al Family Business, alla protezione patrimoniale tanto per le imprese quanto per i singoli imprenditori ed all’attenzione per l’armonizzazione fiscale tra le diverse realtà ed al rischio d’impresa.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio impegno è lavorare sodo ma, con etica, lealtà ed armonia.
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