Domenica, 07 Marzo 2021 06:25

Il COVID è una cosa seria, la caccia di selezione molto meno In evidenza

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foto di repertorio di capriolo foto di repertorio di capriolo

Mentre gli abitanti dell’Emilia-Romagna e tutte le attività commerciali e sportive sono sottoposti a limitazioni sempre più stringenti sulle possibilità di movimento per motivi sanitari connessi al dilagare del Covid e delle sue molteplici varianti, alcune migliaia di cittadini hanno invece libertà di circolazione all’interno dei confini amministrativi regionali.

Sono i selecontrollori abilitati all’esercizio della caccia di selezione. Lo stabilisce il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 24 del 3 marzo 2021 entrato in vigore il giorno successivo cioè il 4 marzo sia nelle zone arancioni che in quelle rosse poiché “la caccia di selezione agli ungulati è indispensabile a far fronte al pesantissimo impatto sulle produzioni agricole di collina e montagna” e per prevenire le collisioni stradali con la fauna selvatica che sarebbero stati 4500 negli ultimi 5 anni

Mi permetto di valutare che l’impatto con il Covid e con le sue varianti è molto più pesante.
È comunque il caso di ricordare che i piani di controllo devono essere annuali e sulla base dei censimenti che non sono stati fatti negli ultimi due anni causa Covid.
Ci permettiamo di auspicare un serio ripensamento da parte del Presidente Bonaccini
Stella Borghi
Presidente degli Amici della Terra
Club di Reggio Emilia

 

(In allegato l'Ordinanza della Regione Emilia Romagna del 3 marzo 2021)

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