Giovedì, 04 Febbraio 2021 06:09

Il coraggio di investire in clima pandemico (con Foto Gallery) In evidenza

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"La Giovane". La ricetta per sconfiggere la pandemia: solida storia, i partner e soci responsabili. 

Di Redazione e foto di Francesca Bocchia Parma, 4 febbraio 2021 - E' trascorso quasi un anno ma, come si sente dire da tutti, ne sembrano passati 10. 

Navigare nel mare in tempesta è stato difficile per la quasi totalità delle imprese, ma ancor più difficile lo è stato per quelle imprese che basano i loro ricavi sul "capitale umano", dove i principali fattori di produzione sono le donne e gli uomini che la compongono.

Le cooperative di lavoro sono l'essenza di questa tipologia di impresa, dove lavoro, imprenditoria e dignità umana, si fondono in un tutt'uno.

È utile infatti ricordare l'elemento peculiare delle cooperative di produzione e lavoro è rappresentato dalla particolare natura che connota lo scambio mutualistico tra i soci e la cooperativa; incentrato nell'attività di lavoro che i soci prestano nell'ambito della cooperativa stessa: il socio, di fatto, incorpora contemporaneamente sia le caratteristiche del lavoratore sia quelle dell'imprenditore.

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In breve sintesi, se viene meno la produzione, perché ad esempio viene imposto il fermo per motivi sanitari, come è appunto accaduto nella primavera scorsa, si annulla totalmente il lavoro e la "massa" di ore non lavorate non torneranno mai più.  

Il tempo non si può immagazzinare! Il tempo perduto è "ricavo" perduto.

Ecco quindi, che una cooperativa delle dimensioni importanti, come è "La Giovane" con i suoi 800 soci/lavoratori diretti e circa 200 lavoratori stagionali, ha dovuto mettere in campo notevoli energie per far fronte a una improvvisa e grave emergenza, la cui datazione risale al 9 marzo 2020.

"E' stato indubbiamente un momento difficile e da brividi, ha commentato Ginetto Donati Presidente da oltre vent'anni de "La Giovane", perché al fermo delle attività dei nostri clienti è coinciso con l'annullamento delle nostre. Abbiamo affrontato le emergenze e i servizi dedicati alle imprese che avevano i codici ATECO autorizzati a operare (generi di prima necessità-ndr), con 180- 200 persone sul migliaio disponibile. Tutti gli altri in cassa integrazione, peraltro anticipata dalla cooperativa per un valore prossimo al milione. Ma, nonostante tutto, operando con clienti che a loro volta operano all'estero, non eravamo stati colti totalmente di sorpresa e avevamo adottato, in sintonia e stretta collaborazione con i clienti, delle procedure rigorose ancor prima dell'obbligatorietà imposta dai famosi DPCM."

Due mesi di quasi totale inattività, coincidente con il periodo marzo - aprile, che però è stato utilizzato per adeguare, implementare e eventualmente correggere le procedure di sicurezza sanitaria nel rispetto della qualità produttiva.

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"Da subito abbiamo dato ordine di reperire migliaia di mascherine chirurgiche, FFP2, occhiali di protezione, visiere, guanti e gel mani disinfettante, distribuiti in ogni angolo degli stabilimenti che tra Reggio e Parma occupiamo, sempre in perfetto accordo e sintonia con i nostri clienti."

L'azienda aveva sulle spalle una storia di investimenti che avevano iniziato a fruttare nell'anno precedente.

"E pensare, conferma Donati, che venivamo da un esercizio in crescita e stavamo iniziando a raccogliere i frutti degli importanti investimenti che avevamo realizzato negli anni precedenti. Il 2020 infatti era partito alla grande con un +8% di ricavi, generati nei mesi di gennaio e febbraio, in perfetta linea con le aspettative. Poi la chiusura, come dicevo, che dal 25 marzo al 1 maggio vedeva presidiati solo i generi di prima necessità. Ma ecco che dal mese di maggio, grazie anche ai nostri clienti più importanti con i quali ormai da anni abbiamo consolidato un rapporto di "parternariato di fatto", avendo essi una alta disponibilità di merce in magazzino, alla riapertura dei mercati hanno potuto soddisfare tempestivamente alle richieste dei loro clienti, consolidando la forza nei loro mercati di riferimento. 

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Inoltre abbiamo investito ben 800.000,00 euro, per l’ampliamento di uno dei magazzini della nostra sede, per la gestione della vendita on line di un nostro importante cliente.

A tale proposito, la nostra società collegata PVS Services Italia, che svolge attività di logistica per l’e-commerce, unitamente ai nostri soci tedeschi (PVS Fulfillment GMBH), ha visto incrementare la propria attività proprio in funzione di questa situazione di emergenza sanitaria mondiale dove le imprese del fashion e della moda hanno a loro volta incrementato le vendite online."

Insomma, il tutto può sintetizzarsi in una grande e positiva prospettiva per il futuro, tant'è che alla fine, come dichiara il Presidente, a partire da maggio era stato recuperato il 70% del lavoro e a agosto erano già tornati alla piena copertura, riuscendo persino ad abbattere la prospettiva di del calo del fatturato e limitarla a meno di 1,5 milioni dei 3,5 perduti nei primi 2 mesi di pandemia. 

"Devo ringraziare tutti, soci, amministratori, lavoratori e clienti per l'impegno profuso ma una nota di merito devo segnalarla a Maria Pellinghelli (qualità), Marco Formaggini (sicurezza) ed ai medici competenti aziendali, che hanno fatto un lavoro straordinario sia in termini di prevenzione sia in termini di mantenimento della sicurezza sanitaria".

Dietro la cooperativa ed il suo logo, - sottolinea Maria Pellinghelli responsabile del Sistema di gestione Qualità - ci sono le persone, fattore imprescindibile per la riuscita di una organizzazione di qualità. Le norme danno regole ma non garantiscono il successo, frutto della peculiare capacità di ognuno di apportare un miglioramento. ll 2020 ha messo tutti alla prova, facendo risaltare la capacità di reagire agli imprevisti e gestirli. Come anelli di una catena, da soli siamo deboli ed è il modo in cui siamo collegati che ci rende efficaci. La pandemia è stato un audit importante che ha testato la forza del nostro sistema grazie alla esperienza e professionalità maturata in tanti anni di storia.

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“L’anno che si è concluso è stato anomalo, strano e mi auguro unico. Abbiamo imparato - dichiara Marco Formagginiresponsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione- ad apprezzare le cose belle e semplici della vita e siamo stati costretti a creare un forte legame con la mascherina. Come Servizio di Prevenzione abbiamo imparato a gestire giornalmente situazioni complesse modificando costantemente le azioni e le misure in base all’evolversi della pandemia, siamo stati costretti ad adottare in alcuni casi misure decisive e cautelative per tutelare al massimo i lavoratori, vera risorsa di una Cooperativa Logistica. Il comportamento lodevole dei soci e lavoratori ci ha permesso fino ad ora di mantenere un servizio costante nel pieno rispetto dei protocolli, con l’obiettivo di limitare al massimo la diffusione del virus. La salute e sicurezza dei lavoratori è un requisito prioritario per un Azienda come la Nostra.

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E' stato quindi un percorso oneroso e complesso, hanno dichiarato i responsabili della qualità e sicurezza, ma grazie a un approccio accondiscendente e rispettoso dei protocolli che man mano venivano aggiornati i risultati sono stati eccellenti. "Nella prima ondata, quella più dura per tutti, non avevano riscontrato alcun problema. Diverso il caso della seconda ondata dove abbiamo dovuto tener testa al propagarsi di contagi di riflesso. Ovvero lavoratori che venivano contagiati da familiari o affini esterni all'azienda, ma anche in questi casi, l'organizzazione ha retto e i casi sono stati prontamente isolati e lasciata l'azienda in totale sicurezza."

Infine, ulteriore fattore di soddisfazione, conclude Ginetto Donati, è l'aver potuto far rientrare dallo smart working la maggior parte del personale, "potendo perciò tornare a vivere pienamente l'azienda e partecipare in prima linea ai traguardi che stiamo raggiungendo. Così procedendo, quello che doveva essere il 2020 diventerà il 2022 tant'è che i numeri stanno dandoci ragione. Innanzitutto il 2020 lo chiuderemo, nonostante tutto, con oltre 43 milioni di ricavi a fronte dei quasi 45 del 2019 e l'anno in corso si suppone registrerà il medesimo fatturato del 2019 e dal '22 potremo finalmente portare a casa il frutto dei sacrifici. 

Le scelte fatte in 48 anni di vita della cooperativa sono state vincenti in tutte e due le grandi crisi, quella del 2008 della Lehman Brother, e quella pandemica del 2020, grazie agli investimenti e alla selezione di clienti con i quali oggi viviamo una perfetta simbiosi."

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LINK:

https://www.gazzettadellemilia.it/cronaca/item/26298-premio-sant’ilario-2020-–-tre-medaglie-d-oro-e-sette-attestati-di-civica-benemerenza-le-foto.html

https://www.gazzettadellemilia.it/lavoro/item/15621-la-cooperativa-parmigiana-la-giovane-lancia-la-sua-nuova-immagine.html

https://www.gazzettadellemilia.it/economia/item/15862-la-giovane-,-parte-da-un-12-di-fatturato-il-programma-di-sviluppo-della-cooperativa-parmense.html

https://www.gazzettadellemilia.it/economia/item/16853-nuovo-traguardo-e-nuovo-inizio-per-la-cooperativa-la-giovane.html