Oltre all’esonero straordinario dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali per il periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020, che coinvolge l’allevamento, vi è uno stanziamento di 30 milioni di euro dedicato alla suinicoltura all’interno del Fondo emergenziale per le filiere in crisi.
“Lo schema di decreto attuativo è attualmente al vaglio delle amministrazioni regionali – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate, nel corso della risposta ad una interrogazione parlamentare in Commissione Agricoltura al Senato – I fondi saranno suddivisi tra sovvenzioni e interventi di ammasso e l’auspicio è che l’intesa possa essere espressa già nella prossima seduta della Conferenza Stato-Regioni prevista per giovedì 9 luglio. Si è appena conclusa, inoltre – prosegue L’Abbate – la gara relativa al primo bando del valore di 9 milioni di euro per acquisti di prosciutti Dop da destinare alla distribuzione a favore degli indigenti”.
Dallo scorso 3 luglio, poi, scaduto il termine dei tre mesi previsto dalla norma unionale, il decreto ministeriale che introduce l’obbligo di indicazione dell’origine delle carni suine utilizzate nei prodotti trasformati è alla firma dei Ministri dello sviluppo economico e della salute. Si introduce l’obbligo per i produttori di indicare in etichetta, in maniera leggibile, il paese di nascita degli animali, quello di allevamento e quello di macellazione; la dicitura “100% italiano” è utilizzabile solo quando la carne proviene da suini nati, allevati, macellati e trasformati in Italia. La sperimentazione sarà in vigore fino al 31 dicembre 2021. Infine, è in attuazione la spesa del Fondo suinicolo nazionale in merito alla campagna di comunicazione del prosciutto Dop, il rafforzamento delle commissioni uniche nazionali e il potenziamento del Piano Straordinario di promozione del made in Italy sia in un’ottica strategica e di sistema sia attraverso misure straordinarie di impatto immediato per fronteggiare l’emergenza Covid-19.