20 sforamenti, e lo chiamano gioiello
L'inceneritore di Ugozzolo targato Iren è in esercizio provvisorio, fase prorogata fino a gennaio 2014 su richiesta dello stesso gestore.
L'avvio e la messa a regime non sarà quindi nel 2013, ma solo dopo il 19 gennaio, quando scadrà il termine dell'esercizio provvisorio prorogato dalla Provincia.
Il motivo ufficiale del ritardo la messa in funzione del sistema di essiccazione dei fanghi.
Abbiamo appreso nel frattempo alcuni dati sulle prestazioni ambientali, scoprendo che nei mesi scorsi il camino posto a nord dell'autostrada, 1 km dal pastificio più famoso al mondo, ha sforato per ben 20 volte i limiti emissivi imposti per legge.
La notizia, su dati comunicati dallo stesso gestore, ci lascia a bocca aperta.
Perché Iren dichiara sforamenti anche a giugno e luglio, quando l'impianto era spento.
Dopo le prove dello scorso aprile, l'impianto ha preso avvio solo il 28 agosto scorso.
E i dati on line al sito di Iren
http://www.irenambiente.it/attivita.php?id=205
confermano che solo dal 30 di agosto sono pubblicate le emissioni registrate sulle due linee di incenerimento (ed all'inizio solo sulla linea 1).
Nulla nei mesi di giugno e luglio, e fino al 30 agosto, nulla da dichiarare.
A meno che non si faccia riferimento al tentativo di accensione di fine giugno, quando Iren nonostante la mancanza del certificato di conformità edilizia e agibilità del Comune di Parma, diede fuoco alle polveri per essere poi bloccato dalla Provincia dopo pochi giorni, il 3 di luglio.
Nel frattempo, in questi mesi di prova, 20 sforamenti.
Sul sito Monitorem di Arpa nessun dato sulla pagina dedicata al Pai di Parma.
Sforamenti di Nox, ossido di azoto, di CO, monossido di carbonio, composti organici, indicati come carbonio organico totale (Cot): lo sappiamo solo dai comunicati stampa.
Dei 20 sforamenti i cittadini non ne sapevano nulla, sino alla richiesta di proroga di Iren.
Le domande che rimangono sospese sono: quando l'inceneritore sfora i limiti emissivi c'è un sistema che lo blocchi istantaneamente? Come mai nei monitor, spesso spenti, non sono indicati i limiti emissivi così da poter valutare la proporzione con le emissioni effettive?
(Fonte: ufficio stampa Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR)