La notizia esce sul Sole24Ore on line che titola "Rinviata l'inaugurazione".
http://goo.gl/j2L73Q
Quindi per l'inceneritore di Parma nessuna festa di Natale, nessun bacio sotto il vischio del boschetto, che peraltro non esiste.
Tutto rimandato al 2014.
E in effetti l'area del Paip assomiglia ancora più ad un cantiere che ad un progetto ultimato.
L'inceneritore è stato avviato e procede nella sua scorpacciata di rifiuti, sputando fuori ceneri pesanti e leggere che devono poi essere smaltite in qualche remoto angolo della Terra.
Ma il Paip prevedeva ben altro.
Non solo il camino, ma anche tutti i comparti dedicati alla gestione della raccolta rifiuti del territorio.
Il comparto C1, l'area progettata per accogliere le frazioni differenziate, multi materiale, legno, rifiuti vegetali, gomme, carta: non pervenuto.
Il comparto C2, dedicato ai rifiuti speciali pericolosi, destinati poi a prendere altre strade: manca all'appello.
Per non parlare del centro polifunzionale per l'ambiente e della stazione ecologica attrezzata.
Il Paip quindi è di là dall'essere completo.
Nonostante il crono programma di Iren prevedesse tempi definiti.
In realtà sono mutate tante cose come ad esempio l'improvvisa accelerazione del capoluogo nella raccolta differenziata, evento non prevedibile e rimandato il più possibile per evidenti convenienze.
Ma questi sono anche i giorni del rinnovo dell'Autorizzazione Integrata Ambientale.
L'Aia del Paip, che dopo 5 anni (era stata partorita ad ottobre 2008) deve essere rivista, rivisitata, aggiornata, confermata o meno nei suoi contenuti.
Che oggi sono quanto mai incerti.
Cosa succederà con l'imminente scadenza del contratto che dà ad Iren in esclusiva raccolta e smaltimento della quasi totalità del territorio provinciale?
L'inceneritore di Ugozzolo servirà ancora per lo smaltimento dei rifiuti locali?
I comparti previsti sono ancora attuali in termini dimensionali, visto che erano stati progettati con una differenziata in città al di sotto del minimo?
Un bella gatta da pelare.
Che fa tentennare anche Iren, incerta sul come affrontare il rinnovo dell'Aia dovendo tener conto di troppi elementi incerti.
Così il tappo resta sulla bottiglia, incastrato da una storia che sembra non finire mai.
Le nubi di Ugozzolo sono anche dentro il forno, non solo nell'aria che poi respiriamo.
(Fonte: Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR)