Giovedì, 14 Maggio 2020 14:19

Rossi: “Massima attenzione al rischio idrogeologico, impegno a 360 gradi” In evidenza

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Le proposte avanzate oggi nel corso di un incontro con l’Assessore regionale Irene Priolo, svoltasi in videoconferenza e organizzata dalla Prefettura, a cui hanno partecipato anche i sindaci del Parmense dell’area interessata dallo sciame sismico.

Parma, 14 aprile 2020 – “La Provincia di Parma ha avviato oggi un confronto con l’Assessore regionale all’Ambiente, Difesa del suolo e Protezione civile Irene Priolo a proposito di un obiettivo che ci sta particolarmente a cuore: coniugare la riqualificazione dei nostri fiumi e la mitigazione del rischio idrogeologico. Inoltre, la Provincia ha manifestato la propria disponibilità a partecipare in modo più attivo al coordinamento dei Comuni e alla gestione dei finanziamenti in materia di difesa del suolo e anche di terremoti”.

E’ quanto dichiara il Presidente della Provincia Diego Rossi a conclusione dell’incontro del neo assessore regionale Priolo con le istituzioni del Parmense, organizzato oggi in videoconferenza dalla Prefettura, a cui hanno partecipato, oltre al Presidente Rossi, i sindaci dei territori coinvolti nello sciame sismico di questi giorni.

L’Assessore regionale Irene Priolo nel suo intervento ha dichiarato: ”Lo sciame sismico che ha interessato alcuni comuni di questa provincia non ha per fortuna provocato danni tali da richiedere l’attivazione dello stato di emergenza, ma ho ritenuto importante incontrare i Sindaci interessati, insieme al Presidente della Provincia. Ringrazio il Prefetto di Parma per essersi fatto parte attiva dell’incontro in video conferenza. Il mio incarico di assessore regionale ha di fatto coinciso con drammatica emergenza causata dall’epidemia di Covid19 e sono tuttora molto impegnata sul fronte della Protezione Civile. Ritengo tuttavia altrettanto importante, da questa nuova fase in poi, contribuire quanto più possibile alla ripresa sulla base delle mie competenze. Il Presidente Bonaccini nei giorni scorsi ha dato notizia del piano massiccio di investimenti che la regione mette sul piatto per la ripresa economica della nostra regione. Una parte di questi investimenti pari a 14 miliardi dei quali circa 1 miliardo e mezzo, riguarda i cantieri della difesa suolo e sono relativi a diverse gestioni: fondi statali, di Protezione civile, regionali. Ho comunicato ai Sindaci quelli che stanno partendo e che partiranno nei loro territori. Sono importanti perché, oltre a risolvere problemi loro ben noti , sono un segnale importante per l’economia, sia direttamente che per l’indotto che creano. Naturalmente altri interventi riguardano anche i Comuni non interessati allo sciame sismico. Conto, quanto prima, di incontrali tutti.”

In materia di rischio sismico, la Provincia di Parma coordina i Comuni nelle scelte urbanistiche, orientandoli verso la riduzione del rischio sismico attraverso gli studi di micro zonazione sismica, studi che sono stati già realizzati per quasi tutti i Comuni del Parmense.

La Provincia è fortemente impegnata anche sul fronte del dissesto idrogeologico, che ha un impatto rilevante sulla collina e sulla montagna parmense. In pochi decenni si sono registrate significative variazioni dei processi geomorfologici di sedimentazione ed erosione, responsabili di altrettante significative alterazioni dell’equilibrio dinamico dei corsi d’acqua, delineando scenari di pericolosità e rischio non trascurabili.
In molti tratti risultano evidenti sovralluvionamenti dell’alveo ed intense erosioni di sponda e di fondo, spesso interferenti con aree urbanizzate e produttive da tempo insediate.

Su questo tema, la Provincia di Parma propone il proprio supporto per la progettazione degli interventi e la gestione dei finanziamenti, a supporto dei Comuni e degli Enti coinvolti nelle politiche di difesa del suolo.

“ Occorre rivedere il ruolo della Provincia nel sistema della protezione civile - afferma il Presidente Rossi - la Provincia può giocare un ruolo fondamentale di coordinamento e assistenza tecnica ai Comuni sia nelle politiche di prevenzione dei rischi che nella fase di intervento post-emergenza, in particolare mettendo a disposizione dei comuni le proprie competenze, dalle conoscenze sulle fragilità del territorio alla progettazione ed esecuzione degli interventi post emergenza.”

In ambito di pianificazione territoriale, la Provincia di Parma sta per redigere una nuova Variante generale al PIAE – Piano provinciale delle attività estrattive.

“La nuova Variante al PIAE – anticipa Rossi - potrebbe prevedere soluzioni innovative e proporre una pianificazione delle attività estrattive orientata sia al raggiungimento di obiettivi di riduzione del rischio idraulico e miglioramento della qualità ambientale dei corsi d’acqua, sia al consolidamento e allo sviluppo economico delle attività produttive del settore. Pensiamo ad una nuova possibilità di azione, preceduta da un’attenta fase conoscitiva e diagnostica, e accompagnata da precise azioni di monitoraggio e controllo da parte della Provincia. Tale nuova possibilità rappresenterebbe anche un’occasione di responsabilizzazione e rilancio del settore produttivo interessato dalla gestione e utilizzo degli inerti naturali, importante presidio economico e della qualità sociale dei territori collinari e montani della Provincia. L’ottica in cui ci muoviamo è quella collaborazione della Provincia con tutti i portatori di interesse e con tutti i livelli di governo del territorio, la Regione innanzitutto, e i Comuni, che da sempre supportiamo.”

 

Nella foto: La confluenza tra Taro e Ceno a Fornovo, area sovralluvionata, con criticità di erosione, per la quale ci sono studi e progetti avviati

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