Venerdì, 06 Marzo 2020 16:50

L'Osservatorio diventerà un appuntamento fisso e non solo di emergenza.

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Criticità a livello basso, ma il rovesciamento di fronte è talmente rapido che da oggi l’osservatorio non sarà più in emergenza, ma sarà un appuntamento fisso. Berselli (Segretario Generale): “Oggi l’acqua c’è, però previsioni ci consegnano due-tre settimane senza precipitazioni significative. Nuovo incontro con le Regioni e i portatori d’interesse già il prossimo 8 Aprile”

Parma, 6 Marzo 2020 – La pioggia e la neve cadute nell’ultimo periodo hanno complessivamente restituito al bacino idrografico del fiume Po un sostanziale equilibrio idrologico che consente oggi di spostare l’asticella della criticità della crisi idrica invernale (magra) a livello BASSO.

L’evidenza dei numerosi dati raccolti all’interno del Distretto (in sinergica collaborazione con tutte Regioni e relative agenzie di monitoraggio che ne fanno parte) fa emergere che, pur fotografando ora una situazione di complessiva bassa criticità (la portata media attuale è comunque una portata che si attesta come inferiore rispetto a quelle del periodo e la temperatura è invece superiore rispetto alla media del periodo) alle porte si prospetta però una probabile ed ulteriore carenza di precipitazioni uniformi per un lasso di tempo che oscilla tra le due e le tre settimane; in quest’ottica lo sforzo collettivo di mantenere l’attenzione alta su questo fronte chiama il Distretto del Po a fissare un nuovo incontro per il giorno 8 del prossimo mese di Aprile. Una decisione presa alla luce dei tangibili e repentini effetti e ripercussioni sul territorio causate dei mutamenti climatici in atto su scala globale che portano ad influenze dirette sul contesto locale, sul distretto e più precisamente sulla molteplicità dei sottobacini idrografici.

Le ultime piogge, ad esempio, hanno palesato come in poche ore uno scenario di possibile e manifesta carenza idrica “a macchia di leopardo” possa trasformarsi, temporaneamente, in necessaria ed immediata gestione idraulica di abbondanti quantitativi di acqua caduta in poche ore. Pertanto l’Osservatorio, al fine di tenere alta l’informazione distrettuale su queste rilevanti tematiche e sulle articolate dinamiche che le regolano, ha deciso di rendere stabili le riunioni di questo organismo operativo e il relativo reperimento costante dei dati con una scadenza periodica bimestrale e naturalmente con ulteriori e opportuni incontri in fase di emergenza manifesta.

“Ad oggi - ha commentato il Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli – la criticità può classificarsi di livello Basso: siamo partiti da una situazione di lunga assenza di piogge per arrivare oggi ad una buona presenza di acqua di superficie e discreta ricarica delle falde grazie alle ultime precipitazioni e alla neve, il livello dei laghi alpini è nell’insieme ancora buono. Le previsioni metereologiche però non regalano presenza di ulteriori perturbazioni da qua a 20 giorni per questo rendere l’Osservatorio sulla carenza idrica un appuntamento fisso e non straordinario è inevitabile e noi desideriamo andare in questa direzione per offrire uno strumento in più ai territori sottesi”.

SCENARIO ATTUALE: Le portate del mese di febbraio si mantengono al di sotto della media di lungo periodo in tutte le sezioni principali del fiume Po, con l’attuale propagazione di un colmo di piena atteso alla sezione di Pontelagoscuro. Le precipitazioni risultano sotto la media su tutto il distretto, mentre le temperature sono caratterizzate da valori superiori alla media.

TENDENZA SCENARIO: Le prossime settimane vedranno tempo instabile e probabile transito di varie onde depressionarie che daranno seguito ad eventi meteorici poco significativi. Le temperature continuano la progressiva ascesa secondo il tipico andamento stagionale, tuttavia non sono da escludere alcune rapide inversioni di tendenza giornaliere. Si prevedono quindi condizioni idrologiche ed idriche complessivamente con criticità BASSA con assenza di precipitazioni, restando le portate medie mensili al di sotto dei valori medi di lungo periodo.

Il Distretto del Po richiede inoltre di mantenere più alto (1,35 metri) il livello del Lago Maggiore al fine di conservare la risorsa idrica per la stagione più siccitosa.
In conclusione, al termine della riunione dell’Osservatorio – che ha riunito tutti gli Enti del governo delle acque – il Segretario Berselli ha nuovamente posto l’attenzione generale sui bisogni di prospettiva del medio e lungo periodo del Distretto del Po per poter arrivare ad azioni e soluzioni in grado di ovviare alle criticità evidenziate ed incrementare il livello di resilienza dei territori attraverso maggiore capacità di adattamento ai mutamenti climatici. “Il mondo sta cambiando velocemente ed è chiaro che attrezzarsi per tempo non è una opzione, ma un percorso direi quasi obbligato. Dovremo pensare tutti – senza troppi rinvii ma con le adeguate compensazioni del caso – ad una transazione ecologica sostenibile che ci porti a considerare con maggior attenzione e parsimonia la risorsa idrica così preziosa. Per questo, nell’insieme delle proposte che elaboriamo, attribuiamo massima attenzione all’uso consapevole dell’acqua in economia, industria e agricoltura, creazioni di invasi moderni che facciano da magazzino e da riserva per i periodi di crisi e riutilizzo nella totale sicurezza delle acque di scarico opportunamente depurate”.

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