In sostanza, in vista della Conferenza Stato Regioni di giovedì 7 febbraio, si chiede alla Regioni di compiere un atto illegittimo con la conferma dell’attuale perimetro delle zone così dette vulnerabili a prescindere dai nuovi e diversi criteri fissati dalla legge. A questo proposito l’istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA) ha elaborato i parametri per l’analisi dell’impatto di tutte le pressioni sullo stato delle acque, dagli scarichi dei depuratori urbani ai fanghi di depurazione fino alla valutazione degli insediamenti industriali. Le Regioni devono assumere precise responsabilità rigettando le indebite e illegittime pressioni del Ministero dell’Ambiente. E’ evidente che la Coldiretti è pronta ad agire a tutela dei propri soci in tutte le sedi e forme, si tratta infatti di ristabilire la verità e se necessario - ha concluso Marini - attiveremo una task force per monitorare le vere fonti di inquinamento che evidentemente si ha interesse a non fare emergere