di Ekoclub, Ravenna, 20 maggio 2016 - Nel quadro delle iniziative di "Fare i conti con l'ambiente-Ravenna 2016" il Presidente Nazionale di Ekoclub International amb. Fabio Massimo Cantarelli è intervenuto alla conferenza "Il Bosco coltivato ad artem, focus biomasse" nella introduzione della quale ha evidenziato l'importanza di non immaginare l'ambiente in modo emotivo o demagogico.
Prendendo le mosse dalla relazione del dott. Paolo Ugo Errani, ha evidenziato quanto, in materia ambientale, ci sia bisogno di proposte non convenzionali e rigorosamente basate su dati scientifici.
"Fare i conti con l'Ambiente" è il Festival formativo dedicato a rifiuti, acqua, energia, bonifiche e sviluppo sostenibile.
L'edizione 2016 ha registrato l'ennesimo successo per qualità degli interventi e partecipazione complessiva con oltre 2000 partecipanti provenienti da tutta Italia e dall'estero.
Tre giornate (17-19 maggio) con 50 iniziative; si è svolto infatti interamente nel centro storico pedonale di Ravenna e ha previsto non solo conferenze a tema ma anche seminari di formazione (denominati labmeeting) e workshop in grado di abbracciare tutti i segmenti di attualità tecnico-scientifica del settore rifiuti, acqua, energia, bonifiche e sostenibilità ambientale.
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Ekoclub International -
Associazione nata negli anni 70 per ricostruire un modo corretto di vivere e pensare la natura. Fondata da profondi conoscitori dell'ambiente e delle sue più sane tradizioni , liberi da preconcetti e lontani da visioni disneyane. Assolutamente senza scopo di lucro e confermata tra le ONLUS, annovera tra i suoi iscritti diverse decine di migliaia di persone, con tendenza alla crescita. Attualmente il presidente è l'avvocato Fabio Massimo Cantarelli ed il vicepresidente dott. Roberto Lancini.
Fiore all'occhiello dell'associazione è l'oasi di Canneviè, che è lo sforzo maggiore profuso da Ekoclub per l'ambiente: un posto sicuramente da vedere e vivere. La differenza di Ekoclub da altre associazioni ambientaliste è la centralità dell'uomo rispetto all'ambiente e di conseguenza la sua possibilità di raccogliere i frutti vegetali ed animali della terra, con rispetto e per reale necessità.