Domenica, 10 Gennaio 2016 09:43

Pane nero, la nuova tendenza è sotto osservazione. Sequestri in Puglia. In evidenza

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La Forestale sequestra pane, focaccia e bruschette al carbone vegetale e denuncia dodici panificatori pugliesi.  La preparazione dei prodotti da forno sequestrati avveniva, infatti, attraverso l'aggiunta alle ricette classiche del pane e della focaccia del colorante E153 carbone vegetale.

di Virgilio - Parma 10 gennaio 2016 -
A chi non è capitato di provare una pizza o un boccone di pane "al carbone"?

Maggiore digeribilità, almeno è quello che mi è stato "venduto" dal ristoratore offrendomi una pizza con impasto non comune, al "carbone" appunto.
E siccome la curiosità non è solo femminile mi sono lasciato tentare ignaro che, nonostante la gustosa prelibatezza della pizza, si celasse una non conformità che addirittura potesse eventualmente configurarsi in frode.

A fare emergere il problema è stata l'operazione condotta dal Corpo Forestale dello Stato che, alla vigilia dell'Epifania, ha denunciato 12 panificatori pugliesi i quali producevano e commercializzavano "pane, focaccia e bruschette al carbone vegetale".

"I presunti responsabili - informa il Corpo Forestale dello Stato, dovranno rispondere di frode nell'esercizio del commercio e produzione di alimenti trattati in modo da variarne la composizione naturale con aggiunta di additivi chimici non autorizzati dalla Legge. La preparazione dei prodotti da forno sequestrati avveniva, infatti, attraverso l'aggiunta alle ricette classiche del pane e della focaccia del colorante E153 carbone vegetale, procedimento vietato dalla legislazione nazionale e da quella europea. Tali normative appunto non consentono l'utilizzo di alcun colorante sia nella produzione di pane e prodotti simili, sia negli ingredienti utilizzati per prepararli: acqua, farina, sale, zucchero, burro e latte. I prodotti sequestrati venivano reclamizzati esaltandone la digeribilità per la loro presunta capacità assorbente che costituirebbe un ausilio per i disturbi gastrointestinali".

Il consumo di pane, in forza dei mutati stili alimentari, è sceso a 90 grammi procapite al giorno nel 2015 contro l'1,1 kg al tempo dell'unificazione dell'Italia, ai 230 grammi consumati negli ani '80 e ai 180 grammi dell'inizio del nuovo secolo.

Secondo Coldiretti al costante decremento di consumo di pane, 88% del quale è prodotto artigianalmente, si contrappone una crescente "domanda dei prodotti i sostitutivi del pane come crackers, grissini e pani speciali".

Staremo a vedere se alla luce di questa operazione la nuova tendenza alimentare verrà alienata o se al contrario l'operazione pugliese fungerà da leva per apportare modifiche ai testi normativi.