Per quanto riguarda l'andamento più in generale, la settimana che chiude il mese di giugno, stando alle rilevazioni Ismea, replica l'andamento che aveva già caratterizzato tutto lo scorso mese di maggio; le rilevazioni indicano, ancora una volta, una situazione di sofferenza per il segmento dei due grana a denominazione.
Relativamente al Grana Padano Dop da un'analisi per piazza si evidenzia una settimana caratterizzata per lo più dal segno invariato sulla maggior parte dei centri di scambio. Unica eccezione la piazza di Modena che cede al mercato 10 centesimi su tutte le varietà, comportando nello specifico perdite di 15 centesimi rispetto allo scorso mese relativamente alla produzione più giovane, mentre le perdite riguardanti le varietà più stagionate hanno raggiunto anche i 25 centesimi nel corso degli ultimi trenta giorni.
Altresì il Parmigiano Reggiano Dop accusa nel corso dell'ultima ottava diminuzioni nei listini, in misura maggiore per le produzioni dai 18 ai 30 mesi, più contenuti per la produzione 12 mesi. Fra le piazze emiliane ad aprire l'ondata dei cali è stata Modena nella giornata di lunedì, con perdite di 5 centesimi per la varietà 12 mesi. Sul medesimo andamento flessivo viene coinvolta anche Parma, sulla quale la perdite si fanno anche più consistenti, toccando i 5 centesimi al chilo relativamente al valore minimo della varietà 12 mesi, mentre i cali raggiungono i 10 centesimi per la varietà 24 mesi. Sul fronte lombardo è la piazza di Mantova a vedere erosi i valori dai 5 ai 10 centesimi di tutte le varietà, mentre riesce a mantenere stabili i listini il mercato di Milano.
Per contro a tale dinamica flessiva, emerge una ripresa del mercato delle materie grasse con i prezzi dello Zangolato in recupero su tutte le piazze interessate, raggiungendo quota 2,70 euro al chilo sulle principali piazze emiliane, confermando una discreta ripresa negli scambi. A tal riguardo, da segnalare l'ampliamento dei listini della crema di latte anch'essa in salita a 2,10 euro al chilo mostrando una variazione tendenziale positiva di quasi il 48%.
Listini crescenti anche per i prodotti della piana cuneese con il Murazzano e il Toma Piemontese che recuperano rispettivamente 5 e 4 centesimi al chilo rispetto ai precedenti valori, aumenti più contenuti per il Raschera e il Bra "Tenero" che chiudono la performance positiva della settimana con 3 centesimi in più.
Relativamente agli altri formaggi il periodo è caratterizzato da una sostanziale stabilità e non si evidenziano variazioni dei listini rispetto alla settimana precedente.
(fonte Ismea - Clal)