Il contatore della pagina web "Parma non è una discarica. Rifiutiamoci!" si incrementa di ora in ora. La petizione web lanciata da Pino Agnetti ha già raccolto oltre 1.200 adesioni in soli 4 giorni, numeri che l'amministrazione comunale dovrà, in qualche modo, tenere in considerazione. La polemica continua nel silenzio del Sindaco.
A seguire la dichiarazione di Pino Agnetti sui primi risultati dell'iniziativa.
"Nessun trionfalismo. - dichiara Pino Agnetti - Ma avere raggiunto e superato in appena tre giorni le mille firme al mio appello "Parma non è una discarica. Rifiutiamoci!" è un risultato che si commenta da sé. Tenuto anche conto che, "dietro", non ci sono né partiti, né lobbies e interessi d'alcun genere. Ma solo quella Parma che da troppo tempo nessuno ascolta più e alla quale, come già per piazza Duomo, mi sono impegnato a dare voce. Torno a ripetere ancora una volta che noi non siamo "contro" la raccolta differenziata. Anzi! Ma contro un "sistema" che ha chiaramente fallito e che a questo punto rischia di provocare danni irreversibili. Oggi Parma - lo dicono e lo vedono tutti! - è un immondezzaio a cielo aperto, con i crescenti problemi di igiene pubblica e di più generale degrado ambientale che ciò comporta (penso anche ai mezzi per la raccolta antiquati e altamente inquinanti nonché fonte per tutto il giorno di grave disturbo alla quiete pubblica!). Se a questo si aggiungono le bollette alle stelle, il quadro è completo. Sarebbe dunque questo il "modello" da proporre e allargare al resto del Paese? Assurdo solo pensarlo! Ancor di più, averlo scritto in una lettera ufficiale al capo del governo! Una offesa bella e buona per una città già esasperata e che, giustamente, si è sentita presa in giro. L'inciviltà (sempre da condannare e nel caso sanzionare) nasce anche da qui. Dal sentirsi completamente abbandonati come cittadini. E dal rifiuto ostinato di chi li amministra di dare loro ascolto. Né le cose potranno certo migliorare ricorrendo a dei "correttivi" - tipo le "isole ecologiche" - destinati solo ad aumentare costi e disagi per i cittadini stessi. No, ciò che serve è un cambiamento radicale. Sapendo che un degrado così, di cui i rifiuti sono solo l'aspetto più evidente, a Parma non si era mai visto. Dall'America dove si trova il sindaco Pizzarotti tace. Noi però non ci rassegniamo. E finché qualcuno non deciderà di ascoltarci, andremo avanti!".
Pino Agnetti, promotore dell'appello "Parma non è una discarica. Rifiutiamoci!"
Numero dei firmatari dell'appello: 1.200
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