Domenica, 23 Agosto 2015 10:36

Morire di fatica per 27 euro al giorno

Martina, il caporalato è come la mafia. Sarebbe meglio dire che il caporalato è strumento della mafia e lo è sempre stato. 14 morti (l'ultima una 39enne, deceduta il 21 agosto con disturbi cardiaci e con estrema necessità di lavorare) in questa torrida estate del 2015 sono un segnale inquietante della diffusione del fenomeno

Parma 23 agosto 2015 - Che le condizioni lavorative in agricoltura e in particolar modo al sud sono, siano estremamente dure e spesso disumane, mai come quest'anno, alla luce del sole.

Non è raro, anzi è frequentissimo, osservare ai margini delle strade del Sud nuvole multicolori di braccianti con la faccia a pochi centimetri dalla terra a raccogliere, ad esempio, i pomidoro.
In quelle terre l'automazione della raccolta non si è ancora diffusa ma quel che sgomenta è che anche le operazioni di trapianto delle piantine avviene manualmente.

Un'assurdità che un prodotto ideato per la macchina trapiantatrice venga invece deposto nel terreno per mezzo di un succhiello solidale al corpo di un un uomo o una donna, di nazionalità italiana o straniera senza alcuna distinzione razziale ma accomunati dalla estrema necessità di racimolare quei maledetti e sudati, è il caso di dirlo, 3 euro o poco più all'ora.

Schiavi della miseria e martiri del lavoro che riempiranno le pagine dei giornali ancora per qualche giorno e poi andranno nel dimenticatoio e nessuno si preoccuperà di loro e dei sopravvissuti ustionati dal sole e feriti dal lavoro nel corpo e nell'anima..

Dubito che gli ispettori INPS e INAIL, del Mipaaf o di altra struttura statale abbiano insistentemente tenuto sotto pressione gli imprenditori agricoli sfruttatori del sud.

Se così fosse stato oggi non si conterebbero tanti morti e tanti soggetti sfruttati che stando a una indagine della Flai Cgil conta che ogni anno siano 400 mila in tutta Italia i lavoratori schiavizzati.

Meglio tardi che mai.

C'è da augurarsi che le dichiarazioni rilasciate a caldo dal Ministro Martina a La Repubblica circa la necessità di un inasprimento delle pene contro il caporalato vengano messe in atto con urgenza. "È necessaria una riflessione: spesso le norme che sanzionano il caporalato sono di difficile applicazione".

Difficili ma non impossibili, perciò suvvia Ministro, metta in agenda quanto dichiarato lo scorso 7 agosto e coinvolga rapidamente la cla Cabina di regia della "Rete del Lavoro agricolo di qualità". Con la Rete, introdotta con il provvedimento Campolibero e operativa da febbraio, per la prima volta in Italia si è creato un coordinamento per il contrasto dello sfruttamento nel lavoro agricolo, avviato un percorso di semplificazione e istituita una certificazione delle aziende agricole in regola, aumentando i controlli su quelle non iscritte alla Rete stessa. Della cabina di regia, presieduta dall'Inps, fanno parte le organizzazioni sindacali, le organizzazioni professionali agricole, insieme ai rappresentanti dei Ministeri delle Politiche agricole, del Lavoro e dell'Economia e della Conferenza delle Regioni.

Una raccomandazione: che il tavolo di lavoro individui le azioni e soprattutto che le metta in campo con celerità.

La vita e la dignità umana sono sacri.

raccolta meccanica del pomodoro

I consumi delle famiglie, dopo un avvio d'anno positivo, cedono il passo (-0,2%). Sostenute dal deprezzamento dell'euro, le esportazioni dei prodotti agroalimentari italiani migliorano invece la perfomance già positiva dei mesi precedenti, con un solido più 7,1% nei primi 5 mesi dell'anno.

Roma, agosto 2015
Rallenta l'agroalimentare italiano nel secondo trimestre del 2015, dopo l'evoluzione positiva osservata a inizio anno. Mentre l'export continua ad avanzare a ritmi sostenuti, rilevano Ismea e Unioncamere nel consueto appuntamento con AgrOsserva, l'Osservatorio Ismea-Unioncamere sulla congiuntura dell'agroalimentare italiano, la debolezza della domanda interna sta avendo marcati riflessi sull'industria alimentare, le cui vendite dipendono per tre quarti ancora dal mercato domestico.

Sul fronte industriale, infatti, sia la produzione - in frenata del 2,8% ad aprile, dello 0,5% a maggio e dell'1,3 a giugno su base annua - sia le vendite (in calo nel bimestre aprile-maggio rispettivamente del 4,6% e dello 0,3%) sembrano avere invertito la rotta rispetto alla dinamica positiva evidenziata sino a marzo.

Ancora sostenute dal deprezzamento dell'euro, le esportazioni dei prodotti agroalimentari italiani migliorano invece la perfomance già positiva dei mesi precedenti, con un solido più 7,1% nei primi 5 mesi dell'anno. Da segnalare il contributo particolarmente positivo dell'agricoltura che avanza all'estero dell'11,8% a fronte di un incremento più contenuto dell'industria alimentare (+6%).

Relativamente ai consumi, i dati Ismea-Nielsen confermano un peggioramento del quadro generale evidenziato a inizio anno. Il primo semestre chiude con una flessione degli acquisti delle famiglie dello 0,2% su base annua, per effetto della contrazione del segmento dei non confezionati (-3,2%) in parte mitigata dall'incremento dell'1,5% dei prodotti e bevande a peso fisso.

Allineati ai dati macro del settore agroalimentare sono i giudizi delle imprese che emergono dalle indagini qualitative condotte da Ismea sul clima di fiducia. Per le imprese di prima e seconda trasformazione, l'indice di fiducia si conferma positivo anche nel secondo trimestre del 2015 e in lieve (e ulteriore) crescita sui tre mei precedenti, grazie alle attese favorevoli sulla produzione correlate al buon andamento della domanda estera. Nel settore primario, al contrario, il sentiment rimane negativo e registra un lieve peggioramento nel confronto con i primi tre mesi dell'anno, con un deterioramento più evidente tra le aziende del comparto zootecnico, alle prese con un marcato calo di redditività.

Secondo le rilevazioni dell'ismea, i listini zootecnici hanno subito infatti, nel secondo trimestre del 2015, una riduzione del 9% su base annua, che risulta tuttavia ampiamente compensata dall'aumento dell'11,7% delle produzioni vegetali. Sull'incremento dell'indice delle coltivazioni, sottolinea l'Istituto, incide molto il forte apprezzamento degli oli di oliva e le oscillazioni dei prodotti di stagione (ortaggi e frutta fresca), mentre semi oleosi, vini, cereali e piante industriali hanno accusato flessioni anche di un certo rilievo.

Segnali incoraggianti provengono invece sul fronte delle imprese. Il settore agricolo, con 3.177 imprese in più tra aprile e giugno, registra il saldo migliore degli ultimi anni. Bisogna risalire infatti al 2010, quando il settore ha fatto segnare +1.195 imprese, per ritrovare una dinamica di iscrizioni e cessazioni che anche solo lontanamente si avvicini a quella di quest'anno. In termini relativi, lo stock delle imprese agricole è cresciuto dello 0,4%, portando il totale delle imprese registrate, al 30 giugno di quest'anno, al valore di 748.083 unità. Arrivano segnali positivi anche sul fronte dell'industria alimentare. Lo stock di imprese registrate è infatti aumentato, tra aprile e giugno, di 362 unità, per un totale di 69.511 imprese. Il saldo trimestrale continua pertanto ad essere positivo, ma di entità leggermente inferiore rispetto a quelli rilevati nei secondi trimestri degli anni precedenti. In termini percentuali, si registra un incremento congiunturale pari allo 0,5%, a fronte del +0,6% riscontrato nello stesso periodo del 2014 e del +0,7% del 2013.

Quanto alle prospettive per il resto dell'anno, il deprezzamento dell'euro contro il dollaro dovrebbe garantire un ulteriore consolidamento dell'export, specie se sarà varata in Usa l'attesa stretta sui tassi di interesse. Di contro la proroga delle sanzioni occidentali verso la Russia e il conseguente prolungamento dell'embargo di Mosca sulle importazioni europee continuerà a penalizzare soprattutto le esportazioni di carni e salumi, formaggi e prodotti ortofrutticoli.

Le condizioni di pressione dell'offerta sui circuiti europei, che stanno caratterizzando diversi comparti produttivi, potrebbero continuare a tenere a freno i listini, ripercuotendosi negativamente sulla redditività delle imprese, alleviate solo in parte da un alleggerimento dei costi di produzione. Da rilevare, infine, la situazione di particolare depressione che sta caratterizzando il mercato delle materie prime (commodity agricole comprese), e che potrebbe proseguire dato il nuovo corso ribassista del prezzo del petrolio (sotto i 50 dollari/barile nei primi giorni di agosto).

(ismea 5 agosto 2015)

Iniziativa promozionale di Apt Servizi, dal 25 al 30 agosto, con giornalisti degli Stati Uniti a sostegno del progetto "L'Emilia Romagna in viaggio verso l'Expo 2015" - Previste tappe a Ferrara, Bologna, Modena, Parma, Reggio Emilia

Dal 25 al 30 agosto quattro reporter provenienti dagli Stati Uniti prenderanno parte ad un educational tour promosso da Apt Servizi.
L'iniziativa promozionale è a sostegno del progetto "L'Emilia Romagna in viaggio verso l'Expo 2015" il cartellone-eventi - in programma fino al 22 settembre e reso possibile grazie alla collaborazione dell'associazione "CheftoChef emiliaromagnacuochi", la Regione Emilia Romagna e Apt Servizi, Slow Food ER - che consentirà di gustare e scoprire il territorio lungo tre direttrici: la via d'acqua del mare Adriatico e del Fiume Po, la via Emilia e l'Alta via dei Parchi.

I reporter americani presenti scrivono per il settimanale "New York Magazine" (412.819 copie di diffusione), il mensile di enogastronomia e stili di vita "Saveur" (333.884 copie), il bimestrale di viaggi "Departures" (un milione e 260.942 copie) i portali di notizie, viaggi, moda e stili di vita: www.fodors.com (un milione e 46.373 visitatori unici mensili), www.sheknows.com (un milione e 755.616 visitatori), www.usnews.com (sei milioni e 577.3777 visitatori), www.matadornetwork.com (700mila visitatori), www.yahoo.com/travel (261.009 visitatori), www.inspiredcitizen.com (due milioni e 500mila visitatori).

L'educational tour inizierà nel pomeriggio del 25 agosto a Ferrara con una visita guidata del centro storico patrimonio Unesco cui seguirà la partecipazione all'evento ferrarese dell'evento "L'Emilia Romagna in viaggio verso l'Expo 2015" che si svolgerà dalle ore 18 a Pontelagoscuro dove il programma prevede un'esposizione di prodotti enogastronomici, l'esibizione di artisti del Buskers Festival, una cena a bordo della Motonave "Stradivari" firmata dagli chef Maria Grazia Soncini, Pierluigi Di Diego, Igles Corelli, Alessio Malaguti che interpreteranno i prodotti dell'Emilia Romagna.

Il giorno dopo, in mattinata, ci sarà la visita al centro storico di Bologna e la partecipazione ad una lezione di cucina sulla pasta fatta a mano.
Giovedì 27 agosto il programma prevede tappe, nel Modenese, in un caseificio di Parmigiano Reggiano e in un'acetaia dove si produce Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. Dopo la visita alle bellezze-Unesco del centro storico di Modena il programma prevede la visita, nei pressi di Fontanellato (Parma), del "Labirinto della Masone" realizzato dall'editore Franco Maria Ricci. Il gruppo raggiungerà poi Polesine Parmense per visitare, presso l'Antica Corte Pallavicina, le cantine di stagionatura del Culatello di Zibello DOP e partecipare a una cena preparata dallo chef Massimo Spigaroli.

Venerdì 28 la mattinata sarà trascorsa nella visita del centro storico di Parma per trasferirsi nel pomeriggio a Reggio Emilia per un tour del centro storico e partecipare, in serata, ad un altro appuntamento di "L'Emilia Romagna in viaggio verso l'Expo 2015".

In occasione dell'evento "Reggio Emilia street food" - che si svolge in occasione dei Giochi Internazionali del Tricolore (un evento sportivo che coinvolge per una settimana oltre tremila giovani atleti di tutto il mondo) - nel grande food truck di "Emilia Romagna in viaggio verso Expo", posizionato davanti ai Chiostri di San Pietro, gli chef Gianni D'Amato, Marco Parizzi, Luigi Sartini, Andrea Vezzani - delizieranno i palati del pubblico proponendo diversi piatti di cibo di strada.

Sabato 29 agosto il gruppo di reporter americani trascorrerà la giornata all'Expo di Milano dove l'Emilia Romagna è protagonista, fino al 31 ottobre, di eventi nella Piazzetta sul Cardo.

Domenica 30 agosto è previsto il ritorno negli Stati Uniti.

Mercoledì, 19 Agosto 2015 08:36

Lattiero caseario: NQ

In attesa della riapertura delle borse, i listini prendono fiato. La prima settimana di agosto si era contraddistinta per il segno negativo comparso su tutte le referenze prese in esame. In attesa dell'ufficializzazione dei nuovi scambi riproponiamo la fotografia registrata l'11 agosto scorso.

di virgilio Parma 19 agosto 2015

(dati riferite al 11 agosto 2015)

LATTE SPOT -2,04% è il risultato della perdita registrata alla borsa merci di Lodi venerdì 7 agosto scorso. Il prezzo, valevole per la prima quindicina agosto, relativamente al latte crudo spot nazionale si arresta tra 36,09 e 38,15€/100 litri di latte. Dal confronto dei dati rilevati settimanalmente alla borsa di Verona, nonostante i leggeri incrementi registrati nei due mesi precedenti, la media dei listini (35,40€/100 litri latte) mostra una notevole regressione rispetto il 2014 (-17,67%), annata che peraltro aveva lasciato sul campo l'11,24% in confronto alla media 2013.

GP 33 2015

BURRO E PANNA Tutti i listini in ribasso in questo inizio d'agosto. arretrati di -10 centesimi i prezzi alla borsa di Milano e 6 centesimi la crema a uso alimentare. 10 centesimi ceduti anche dal burro zangolato quotato a Parma.

Borsa di Milano 3 agosto:
BURRO CEE: 2,60€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,80€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,80€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,60€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,34€/Kg.

Borsa Verona 3 agosto:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,40-1,45 €/Kg.

Borsa di Parma 7 agosto:
BURRO ZANGOLATO: 1,20€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 4 e 11 agosto
BURRO ZANGOLATO: 1,20 1,20€/kg.

GRANA PADANO Leggera flessione registrata anche dal Grana Padano che ha ceduto 5 centesimi lo scorso 3 agosto fissando il prezzo, per questo torrido agosto milanese, tra 6,30 e 6,40 €/kg relativamente al 9 mesi di stagionatura e tra 7,05 e 7,70 per il 15 mesi d'invecchiamento.

PARMIGIANO REGGIANO Anche il Parmigiano Reggiano cede qualche centesimo in questo inizio d'agosto fissando i listini a 7,40-7,75 €/kg. relativamente al 12 mesi di stagionatura e tra 8,45 e 8,80€/kg per il 24 mesi.

(in allegato i grafici CLAL)

Incontri d'affari gratuiti per gli operatori del settore alimentare a Poznan. Ultimi giorni per le adesioni. POLAGRA è organizzata in parallelo con le fiere Internazionali POLAGRATECH (food processing technologies), TAROPAK (packaging e logistica), POLAGRA GASTRO (gastronomia).

Bologna 18 agosto 2015 - Unioncamere Emilia-Romagna nell'ambito delle attività della rete Enterprise Europe Network, promuove l'evento "International matchmaking event at POLAGRA FOOD Fair" che si svolgerà in Polonia a Poznan il 22 settembre, nell'ambito della fiera internazionale POLAGRA FOOD (dal 21 al 24 settembre 2015), manifestazione leader per il settore alimentare in Europa centrale e orientale.

L'iniziativa offre l'opportunità di effettuare incontri con aziende del settore alimentare, agroalimentare, ristorazione, catering, imballaggio, macchinari e tecnologie alimentari e logistica, per avviare collaborazioni commerciali con partner europei ed internazionali.

La partecipazione è gratuita previa iscrizione entro lunedì 7 settembre sul sito www.b2match.eu/b2b-food2015 (indicare come support office Unioncamere Emilia-Romagna).

La partecipazione comprende il biglietto di ingresso di 1 giorno alla fiera FOOD POLAGRA per 1 persona per azienda (valido anche per le fiere collaterali POLAGRA TECH, TAROPAK e POLAGRA GASTRO), scrizione nel catalogo, agenda personalizzata degli incontri, coffee break e light lunch, oltre all'attività di assistenza di Enterprise Europe Network.

Per informazioni e assistenza nella procedura di iscrizione e selezione degli appuntamenti scrivere all'indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e contattare poi il numero telefonico 0516377026 da lunedì 24 agosto.

La fiera POLAGRA Food Fair è leader esclusivo in Polonia per il settore alimentare al dettaglio, per gli alimenti e prodotti freschi e le grandi organizzazioni di catering ed è la piattaforma per condividere tecnologie innovative, avviare la cooperazione transfrontaliera e trovare nuovi partner commerciali.

POLAGRA è organizzata in parallelo con le fiere Internazionali POLAGRATECH (food processing technologies), TAROPAK (packaging e logistica), POLAGRA GASTRO (gastronomia).

(Fonte Unioncamere Emilia Romagna)

Dopo la Festa della Pizza e quella del Pane, un altro successo per Piazzetta Piacenza durante la Festa del Gelato che si è tenuta a Expo Milano 2015 nella giornata di Ferragosto. Con la straordinaria collaborazione dell'Associazione dei Gelatieri Artigiani Piacentini e grazie alla partecipazione di Melania Laveni, chef dimostratore e tecnico di pasticceria, Piazzetta Piacenza ha distribuito più di un quintale di gelato rivisitato secondo i gusti dei prodotti tipici piacentini.

Durante la mattinata i gelatai hanno offerto un assaggio rinfrescante ai tanti visitatori di Expo in fila a Palazzo Italia: un gesto gradito e molto apprezzato considerato il caldo e la lunga attesa!

Nel primo pomeriggio la delegazione piacentina accompagnata dai due carretti delle gelatiere Lory e Mil Sabores ha partecipato al momento istituzionale in Piazza Italia, sul cardo, durante il quale il commissario unico Giuseppe Sala ha inaugurato la Festa svelando la scritta – realizzata con angurie e meloni da Coldiretti – e assaggiando alcuni dei gusti realizzati appositamente per Expo. Apprezzatissimo il gelato piacentino al gutturnio, immortalato anche dai fotografi ufficiali di Expo.

gelato cookingshow1

Nel corso della giornata sono stati due i momenti che hanno dato la possibilità ai visitatori di Expo di scoprire Piacenza anche, ma non solo, dal punto di vista gastronomico: rinfrescarsi con un ottimo gelato artigianale, realizzato con i prodotti locali, rivolgendo uno sguardo alle bellezze del territorio piacentino presentate in piazzetta. Il primo appuntamento nel pomeriggio, dedicato ai bambini e ai golosi tradizionali, ha previsto la distribuzione gratuita di due specialità: il gelato al Fiordilatte accompagnato da una torta da credenza al cioccolato (la famosa Torta di Vigolo) e il gelato allo Yogurt accompagnato da un croccante di miele, noci e nocciole. Tutti gli ingredienti sono provenienti da aziende del territorio piacentino e realizzate secondo la tradizione locale: dal latte, allo yogurt Bionova, alla frutta secca, al miele. La sera ha invece visto come protagonista il gelato gastronomico, a base di prodotti tipici piacentini preparato dalla Pasticcera e Gelatiera Melania Laveni, che dalla postazione cucina Qbetto, messa a disposizione dall'azienda Steellart di Piacenza ha mostrato come realizzare un gustoso aperitivo per stupire i propri ospiti utilizzando ingredienti come Grana Padano, Gutturnio, pomodoro e basilico per creare insoliti gusti ed abbinamenti, naturalmente piacentini doc.

Ogni cono o coppetta è stato "brandizzato" con il logo di Piazzetta Terra di Valori e i riferimenti al sito di promozione turistica Experience Piacenza, grazie a divertenti bandierine colorate realizzate per l'occasione.

Il Commissario Giuseppe Sala e i gelatai piacentini

Entusiasta Melania Laveni, chef dimostratore e tecnico di pasticceria con una grande esperienza, che oltre alle attività di consulenza e di formazione si occupa di cucina naturale con un ampio utilizzo di fiori ed erbe spontanee: "Mai vista una rete di gelatai così affiatata come quella piacentina: professionisti organizzati, attenti ai prodotti del territorio e consapevoli dell'importanza della tipicità."

Le preparazioni dei gelati sono state svolte grazie al lavoro, alla passione ed all'esperienza di Gentian Ashiku della Gelateria Mil Sabores di Pontenure (PC), Oriana Civardi della Gelateria La Golosa (PC), Lorena Gandolfi della Gelateria Lory (PC) e di Melania Laveni. Oltre ai Gelatieri, per illustrare l'iniziativa erano presenti in Piazzetta Piacenza anche Stella Dafne Ciardelli, presidente dell'Associazione e socia dell'azienda piacentina Ciardelli che distribuisce materie prime per gelaterie e Vincenzo Nipani.

I gelatai sono stati i veri protagonisti, e sono stati intervistati nel corso della giornata da numerose testate nazionali presenti in Expo, tra cui la RAI. Grande risalto a Piacenza anche sui canali ufficiali di Expo Milano 2015, che hanno seguito la diretta social e hanno dedicato numerosi articoli ai curiosi gusti piacentini. Il gelato al gutturnio viene descritto in questo modo su Expo Magazine: "Il gelato al gutturnio proposto da Piazzetta Piacenza è sorprendente: al primo assaggio restituisce assolutamente lo schiocco del vino, reso soave dal fresco e dalla dolcezza del gelato. Delizioso."

Gelato azoto 1

Associazione Gelatieri Artigiani Piacentini
L'Associazione Gelatieri Artigiani Piacentini, nata nel gennaio 2015, vede attualmente l'adesione di 19 associati, tra cui 15 gelaterie del territorio piacentino.
L'idea di costituire un'associazione è nata in seguito al grande successo della Festa del gelato artigianale, svoltasi a maggio in Piazza Cavalli a Piacenza, in cui era allestito un laboratorio di produzione artigianale, grazie a cui il pubblico ha potuto fare un viaggio alla scoperta dei processi di produzione del gelato.
Lo scopo dell'Associazione è di diffondere e promuovere la cultura del gelato artigianale, sensibilizzando i consumatori a comprendere l'importanza della selezione delle materie prime utilizzate, dell'impegno e della passione che accompagnano un vero artigiano gelatiere.

La Festa del Gelato a Expo Milano 2015
Il 15 agosto tra i Padiglioni e il Decumano è stata la Festa del gelato, specialità nata in italia da scoprire con mille variazioni, sapori da tutto il mondo, tantissimi gusti speciali e iniziative benefiche. Gelati, nuovi gusti e dolci offerte tra Padiglioni di Paesi, Cluster e nuove offerte dei Partner Diversi Padiglioni hanno colto l'occasione per inaugurare nuovi gusti o celebrare, con degustazioni di un solo giorno, il desiderio di ampliare la conoscenza delle possibilità gastronomiche offerte da questa preparazione. Il Padiglione Bahrain propone il nuovo gusto di gelato ai fichi. Monaco ha offerto una deliziosa granita allo Champagne Riviera e pompelmo rosa. Israele una degustazione gratuita di quattro nuovi gusti. Rigoletto e Birrificio Poretti gelati basati su quattro birre speciali a Palazzo Italia e un nuovo gusto, anguria alla menta. Il Messico due gusti tipici e inaspettatamente fragranti: avocado e mais, con dentro i pezzetti di chicchi cotti e sbriciolati. A Piazzetta Piacenza un intero pomeriggio di degustazioni di gelati a base di ingredienti locali come zucca, birre artigianali della zona, pomodori bio, asparagi e uno squillante gusto al vino rosso Gutturnio. Una festa della bontà non solo gastronomica. Da segnalare l'iniziativa di Algida, che per tutta la giornata ha proposto il cornetto Share the love a un euro, con parte del ricavato destinato a finanziare progetti di Save the Children, e di Gelateria Rigoletto che ha legato il lancio del gusto anguria e menta a sostegno di iniziative sociali.

PC bandierine Terra di Valori1

(Fonte Piacenza Terra di Valori)

Pubblicati i dati USDA. Smentiti i danni dalle piogge di giugno. Stock elevati. Adesso si tratta di vedere come reagiranno i fondi, alle chiusure di ieri sera (12/8) che vede i principali prodotti tutti in riduzione.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 14 agosto 2015 -

Per il Corn tutte le ipotesi sui danni da pioggia del mese di giugno sono state smentite dai dati USDA. Le attese produttive Europee sono state portate a 62 milioni di tonnellate contro le 75 della scorsa campagna.
Gli stock finali mondiali rimangono elevati, anche per il grano sussiste abbondanza nel mondo, per la soya sono i numeri a parlare.
Adesso si tratta di vedere come reagiranno i fondi, alle chiusure di ieri sera (12/8) che vede i principali prodotti tutti in riduzione.

Dati USDA ago15

 

Le chiusure del 12 agosto
SEMI agosto 951,00 (-63) sett 918,40 (-62,4) nov 910,00 (-61,4)
FARINA agosto 335,90 (-12) sett 323,70 (-18) dic 311,80 (-20,3)
OLIO agosto 29,03 (-1,05) sett 29,10 (-1,06) dic 29,42 (-1,05)
CORN settembre 357,20 (-19,2) dic 368,00 (-19,4)
GRANO settembre 492,20 (-15) dic 497,20 (-15)

Indicatori internazionali 13/8/2015-
l'Indice dei noli è salito 1197, il petrolio è nuovamente sceso sceso e il prezzo scende nuovamente e raggiunge anche 41,50 dollari al barile e il cambio €/$ si aggira intorno a 1,11.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Salute e celiachia. Una ricerca statunitense ha messo in relazione l'uso e abuso di Glifosate nella coltivazione dei cereali e l'incremento dei disturbi celiaci.

di Virgilio Parma, 16 agosto 2015

La celiachia, ovvero l'intolleranza al glutine, è una malattia che negli ultimi anni ha avuto un incremento esponenziale negli ultimi 15 anni nonostante l'alimentazione a base di cereali sia consolidata da qualche millennio.

Gluten Free è la frase che ha preso possesso nei menù dei ristoranti e nelle sempre più aste gamme di prodotti dedicati a soggetti che, in misura più o meno grave, sono intolleranti al glutine.

Non una moda alimentare del nuovo millennio ma una reale necessità per i tanti, giovanissimi e adulti che si ritrovano, sempre più numerosi a convivere con la Celichia.

Forse, si diceva, il genere umano si alimenta di cereali da circa 12.000 anni ma la rilevanza sociale si è manifestata nell'ultimo ventennio e, logica vuole, che le cause fossero da ricercare nella modernità e quindi nelle coltivazioni agricole specializzate, connesse alla selezione genetica per arrivare sino agli OGM oppure alle tecniche di coltivazione sempre più intensive in certe aree geografiche o, molto più probabilmente, connesse a entrambe le cause citate.

Presumibilmente, a stimolare l'avvio della ricerca della dottoressa Stephanie Seneff, ricercatrice senior al Massachusetts Institute of Technology (MIT), è stata proprio l'osservazione di questa rapida diffusione della malattia.

E' così che la ricercatrice avrebbe scoperto che da una quindicina d'anni gli agricoltori americani, hanno preso l'abitudine di irrorarle di Glifosate e in particolare dal prodotto Monsanto Roundup® immediatamente prima della mietitura. Una pratica che consentirebbe di aumentare la resa in prodotto con grande vantaggio dal punto di vista economico per l'agricoltore, prova a spiegare la Seneff, "le brattee protettive si frantumano, la spiga muore, e con l'ultimo sospiro, rilascia i chicchi" che altrimenti resterebbero attaccati nel resti della spiga ancor umida. L'aumento di resa, per quanto non sia enorme, ma è comunque importante per coltivatori sempre alle prese con problemi di marginalità e liquidità. Inoltre, il disseccamento facilita la mietitrebbiatura, fase industriale perlopiù esternalizzata, consentendo perciò di anticipare l'operazione agevolando la programmazione dei contoterzisti.
L'estremizzazione dell'agricoltura statunitense, ormai esclusivamente orientata alla monocoltura, ha condotto a utilizzare pratiche agronomiche anch'esse sempre più estreme per combattere da un lato la resistenza alle malattie e la riduzione della produttività dei terreni.

Che esista una relazione tra lo spregiudicato utilizzo di glifosate e la diffusione della celiachia ormai è fuori dubbio e lo studio della dottoressa Senef e del suo collega Anthony Samsel, pubblicato già nel 2013 sulla rivista "Interdisciplinary Toxicology", ne è la scientifica riprova.
Per approfondire la conoscenza è possibile consultare l'articolo in questione "Glyphosate, pathways to modern diseases II: Celiac sprue and gluten intolerance" del quale, a seguire, offriamo una traduzione del summary. (articolo allegato)

FIG 1 inc Celiachia FIG 2 inc Glifosate

 

Summary - traduzione

La malattia celiaca, e, più in generale, l'intolleranza al glutine, è un problema crescente in tutto il mondo, ma soprattutto in Nord America e in Europa, dove si stima che il 5% della popolazione ora soffre. I sintomi includono nausea, diarrea, eruzioni cutanee, anemia macrocitica e depressione. Si tratta di una malattia multifattoriale associata a numerose carenze nutrizionali, nonché le questioni riproduttive e aumento del rischio di malattie della tiroide, insufficienza renale e cancro. Qui, proponiamo che il glifosato, il principio attivo di diserbante, Roundup®, è il fattore causale più importante in questa epidemia. Esposizioni prolungate al glifosato sviluppano problemi digestivi che ricordano della malattia celiaca. La malattia celiaca è associata a squilibri nei batteri intestinali che possono essere spiegate dai noti effetti di glifosato sui batteri intestinali. Caratteristiche del punto celiachia a diminuzione in molti enzimi del citocromo P450, che sono coinvolti con disintossicante tossine ambientali, l'attivazione della vitamina D3, catabolizing vitamina A, e il mantenimento di produzione e di solfato acidi biliari forniture per l'intestino. Il glifosato è noto per inibire enzimi del citocromo P450. Carenze di ferro, cobalto, molibdeno, rame e altri metalli rari associate alla malattia celiaca può essere attribuito a forte capacità di glifosato di chelare questi elementi. Carenze di triptofano, tirosina, metionina e selenometionina associati con nota esaurimento partita di malattia celiaca glifosato di questi aminoacidi. Pazienti celiaci hanno un aumentato rischio di linfoma non-Hodgkin, che è stato anche coinvolto in esposizione al glifosato. Problemi riproduttivi associati alla malattia celiaca, come infertilità, aborti spontanei, e difetti di nascita, possono essere spiegati da glifosato. Residui di glifosato in grano e altre colture sono probabilmente in aumento di recente a causa della crescente pratica di coltura essiccazione appena prima del raccolto. Noi sosteniamo che la pratica della "maturazione" di canna da zucchero con glifosato può spiegare il recente aumento di insufficienza renale tra i lavoratori agricoli in America Centrale. Concludiamo con un appello ai governi per rivedere le politiche in materia di sicurezza dei residui di glifosato negli alimenti.

Doppia menzione per Cantina Valtidone al Premio Qualità Italia 2015 
Premiati il Gutturnio Bollo Rosso e il Malvasia Spumante Venus. Alla soddisfazione della Cantina Valtidone si unisce quella degli organizzatori del concorso enologico.

Piacenza 12 agosto 2015 - Con la cerimonia di premiazione tenutasi nelle scorse settimane presso il Teatro Comunale di Città di Sant'Angelo (Pescara), si è conclusa l'edizione 2015 del Premio Qualità Italia, concorso enologico organizzato dalla Scuola di Alta Formazione e Perfezionamento "Leonardo" e autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Una doppia menzione regionale è andata a due vini di Cantina Valtidone, il Gutturnio DOC Riserva Bollo Rosso 2009 nella categoria dei vini rossi doc fino al 2010 e il Malvasia Spumante Dolce Doc Venus nella categoria degli spumanti. E' un doppio attestato che certifica la qualità e il valore dei prodotti della Cantina borgonovese che sta inanellando una serie di riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali, dal Gran Premio dell'Ortrugo della Coldiretti alla Selezione del Sindaco tenutasi recentemente in Portogallo.

Alla soddisfazione della Cantina Valtidone si unisce quella degli organizzatori del concorso enologico che hanno evidenziato la grande partecipazione e l'Alta Qualità dei vini partecipanti a testimonianza dell'interesse per l'iniziativa. La Scuola Leonardo – fanno sapere - farà di tutto per rendere questo concorso un appuntamento nazionale irrinunciabile per il settore enologico nella convinzione che la partecipazione è per i produttori un momento utile per tenere alta l'attenzione sul "made in Italy" valorizzando le tipicità di tutte le regioni.

Simona Caselli: "Con questo intervento la Regione porta a circa 10 milioni di euro le risorse destinate dal 2008, anno d'inizio della crisi mondiale" -

Bologna 12 agosto 2015 -
Credito più facile per le aziende agricole dell'Emilia-Romagna grazie alla Regione. Su proposta dell'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli, la Giunta regionale ha infatti stanziato 1 milione 500 mila euro che permetteranno di abbattere il costo del denaro per il credito di conduzione fino a 1,25 punti percentuali, rispetto ai tassi applicati normalmente dalle banche e di attivare un volume complessivo di finanziamenti per oltre 100 milioni di euro.

Le imprese potranno presentare domanda al proprio Istituto di credito e all'Organismo di garanzia di appartenenza fino al 2 ottobre 2015.

Il programma operativo è rivolto all'insieme delle imprese, senza distinzioni tra settori di produzione, attraverso la concessione di un aiuto "de minimis" sotto forma di concorso interesse sui prestiti di conduzione richiesti dagli agricoltori alle banche per il tramite degli Agrifidi, gli Organismi di garanzia che operano in agricoltura. Vi è tuttavia una priorità, riservata alle aziende agricole condotte da giovani imprenditori, under 40, così come a quelle che nel corso della precedente campagna agraria hanno già contratto prestito di conduzione in regime "de minimis".

Come funziona il prestito alle imprese agricole

L'importo massimo del prestito per azienda è di 150 mila euro ed è calcolato attraverso parametri definiti con riferimento alle superfici coltivate, ai capi allevati o alle attività svolte. Sono ammesse le imprese che presentano richieste non inferiori a 6 mila euro. Oltre all'abbattimento del tasso di interesse di 1,25 punti percentuali, i prestiti potranno contare sulla garanzia offerta, con capitali propri, dagli Agrifidi nonché sulle condizioni di favore ricomprese all'interno delle convenzioni che gli stessi Agrifidi hanno stipulato con gli istituti bancari. La durata massima è 12 mesi.
Gli Agrifidi provvedono direttamente all'istruttoria dell'istanza, alla concessione e alla liquidazione del contributo in conto interesse all'impresa beneficiaria, utilizzando le risorse assegnate dalla Regione. I prestiti, che sono a breve termine con durata fino a 12 mesi, coprono le spese che l'imprenditore agricolo deve anticipare per il completamento del ciclo produttivo-colturale, fino alla vendita dei prodotti. Il sistema degli Organismi di garanzia agricoli è attualmente costituito, a seguito di alcune fusioni, da tre cooperative che operano a livello interprovinciale.
Si tratta degli Agrifidi interprovinciali di Bologna-Ravenna-Forlì-Cesena e Rimini, Parma-Piacenza e Modena-Reggio Emilia-Ferrara.
Per informazioni: Interventi sul credito a breve termine in regime "de minimis" (delibera 1113 del 3 agosto 2015).

Il Commento dell'assessore
"Con questo intervento la Regione porta a circa 10 milioni di euro le risorse destinate dal 2008, anno d'inizio della crisi mondiale, ad oggi all'abbattimento del tasso di interesse bancario per il credito d'esercizio – spiega l'assessore Caselli – ciò significa che attraverso le garanzie degli Agrifidi sono stati attivati prestiti a tasso ridotto per oltre 600 milioni di euro. Grazie a questi interventi regionali una parte importante degli agricoltori emiliano-romagnoli ha potuto reagire alla pesante stretta creditizia messa in atto dalle banche negli ultimi anni. Tanto è vero che le rilevazioni periodiche di Ismea hanno evidenziato che l'Emilia-Romagna è la regione che ha registrato il maggior incremento di accesso al credito in agricoltura negli ultimi anni.
Una situazione migliore rispetto al resto d'Italia dunque, resa possibile dal dinamismo delle imprese agricole emiliano-romagnole, ma anche dal sostegno della Regione e dal processo di fusione degli Agrifidi che ha portato alla nascita di 3 sole solide realtà interprovinciali in grado di affiancare validamente le imprese nel rapporto con il sistema bancario. La riprova è in un tasso di insolvenza pari allo 0,1% del credito attivato attraverso gli Agrifidi che risulta, peraltro, raddoppiato in volume proprio negli ultimi anni".

Meno 0,9% su giugno, +0,1% su base annua. La tendenza di fondo rimane tuttavia deflativa (indice "core": -4% annuo). Nell'aggregato zootecnico, invece, il bestiame vino e i lattiero caseari arretrano rispettivamente del 5,7% e del 9,3%.


Roma, agosto 2015 -

A luglio si attenua la tendenza flessiva dei prezzi osservata nel bimestre precedente nelle campagne italiane. A segnalarlo l'Ismea, sulla base dell'Indice dei prezzi agricoli alla produzione, che ha assunto nel mese in esame un valore pari a 108 (base 2010=100), allineandosi al dato di luglio del 2014 (+0,1%) ed esprimendo una riduzione dello 0,9% su giugno.

Nel frattempo, si evince dalle stime preliminari dell'Istat, anche i prezzi al consumo dei beni alimentari e bevande, alcolici inclusi, risultano in calo di oltre un punto percentuale su base mensile, mantenendo tuttavia un divario positivo nel confronto annuo (+0,8%).

L'Indice "core" elaborato dall'Ismea raggiunge a luglio quota 114,6 (2010=100), mettendo a segno un lieve incremento rispetto a giugno (+0,9%), pur continuando a mantenere un differenziale negativo (-4%) rispetto al dato corrispondente di luglio 2014.
L'Indice "core" dei prezzi dell'Ismea è volto a cogliere la tendenza di fondo dei prezzi agricoli, scorporando la dinamica dei prodotti maggiormente esposti a fluttuazioni direttamente influenzate da fattori stagionali, rappresentate dalle voci "ortaggi e frutta fresca".

In dettaglio, per l'insieme dei prodotti vegetali la dinamica mensile fa registrare una riduzione dei listini del 2,3% (dopo il -7,1% registrato a giugno), in larga misura determinata dalle normali flessioni stagionali delle quotazioni di frutta (-14,4%). Sempre su base congiunturale, alla dinamica deflativa dei listini vinicoli (-0,6%) si contrappone l'incremento dei prezzi dei cereali (+5,2%) - grazie alla spinta del frumento duro -, degli ortaggi (+6,5%) e dei semi oleosi (+2,9%). Pressoché stazionari, invece, i prezzi degli oli di oliva e delle colture industriali.

Avanti adagio l'indice nel comparto zootecnico che spunta uno 0,4% in più su giugno, per effetto dei rialzi dei suini (+4,8%), conigli (+6,3%) e ovi-caprini (+1,8%) a fronte di ribassi per bovini (-0,8%) e, soprattutto, avicoli (-3,7%); in lieve e ulteriore flessione i listini dei lattiero-caseari.

Su base annua, la tendenza indica un lieve aumento (+0,1%), sintesi di una dinamica ancora inflativa del comparto vegetale (+8,8% rispetto a luglio 2014) e deflativa del comparto zootecnico (-7,8% rispetto a luglio 2014). L'inflazione dei prodotti vegetali risulta ancora riconducibile ai forti apprezzamenti degli oli d'oliva (+54,9%), della frutta (+16,2%) e degli ortaggi (+12,1%). La tendenza rimane invece negativa per i listini di vini, semi oleosi e colture industriali.

Nell'aggregato zootecnico, invece, il bestiame vino e i lattiero caseari arretrano rispettivamente del 5,7% e del 9,3%.

Infine, a luglio - conclude l'Ismea - la variazione acquisita dei prezzi agricoli per l'intera annata 2015 risulta pari a -1,3%, peggiorando il meno 0,9% di giugno. La variazione calcolata invece a partire dall'Indice core passa invece a meno 3,5% (dopo il 4% di giugno).
(fonte ismea 6 agosto 2015)

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 32-33 16 agosto 2015. E' possibile scaricare il formato pdf in allegato. 

SOMMARIO Anno 14 - n° 32-33 16 agosto 2015
1.1 editoriale Ballare o sballare, a noi la scelta

3.1 cereali Dati USDA, in attesa della risposta dei fondi
4.1 cereali In attesa dei dati USDA, listini in aumento
5.1 lattiero caseario Lattiero caseario: tutto giù
6.1 salute Glifosate e Celiachia, una relazione pericolosa
8.1 feste Buon Ferragosto
8.2 vino Importanti riconoscimenti alla Cantina Valtidone
8.3 parmigiano reggiano Spot porno americano. Il consorzio del Parmigiano Reggiano si affida ai legali
9.1 credito Credito più facile per le imprese dell'Emilia Romagna
10.1 prezzi Ismea, rallenta a luglio il calo dei prezzi agricoli
11.2 promozioni "vino" e partners

(in allegato il formato pdf scaricabile)

Cibus 33 16ago15 COP

Il Consorzio dà mandato ai legali contro il sito porno americano che sfrutta il nome del prodotto 

Reggio Emilia 12 agosto 2015 - Il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha dato mandato ai propri leagli dì verificare quali ipotesi di reato possano sussistere a carico del sito pornografico americanto che ha utilizzato il nome ed il prestigio del prodotto per pubblicizzare i propri servizi di video porno in streaming. Oltre alla richiesta di immediata sospensione dello spot, in cui il formaggio, simbolo di eccellenza, viene associata alla qualità del sito pornografico, il Consorzio agirà infatti in ogni sede contro gli autori di un messaggio definito "non solo sgradevole e inaccettabile, ma offensivo per i produttori e per il loro lavoro, volgarmente finalizzato a trarre profitto dallo sfruttamento della notorietà conquistata dal Parmigiano Reggiano, peraltro associato a servizi altrettanto volgari".

Quanto sia ben premeditata l'azione di sfruttamento della prestigiosa dop italiana è reso ancor più evidente -secondo il Consorzio - dal fatto che si cita il suo nome corretto e integrale, e non la più generica forma "parmesan", che negli Usa è utilizzata per tanti formaggi, inclusi quelli che, associando il nome a simboli come il Tricolore, rappresentano vere e proprie frodi nei confronti del consumatore, indotto a pensare che si tratti di prodotti italiani originali". "Non è certo questo il modo - conclude il Consorzio di tutela riguardo allo spot americano - attraverso il quale vogliamo affermare la denominazione originale del nostro prodotto, e proprio per questo chiediamo anche un impedfiato intervento delle autorità italiane ed europee a tutela dell'immagine del Parmigiano Reggiano".

Mercoledì, 12 Agosto 2015 08:59

In attesa dei dati USDA, listini in aumento

Mercati internazionali - Sensibile crescita dei listini al Chicago Board in attesa dei dati USDA.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 12 agosto 2015 -

Lunedi sera il Chicago Board ha chiuso con forti aumenti su tutte le referenze prese in esame. le motivazioni potrebbero celarsi nell'attesa dei dati USDA attesi per oggi oppure per una miscela di notizie che aleggiano tra gli operatori connesse alle questioni meteo e ai consumi della Cina. Nonostante i problemi legati alla crisi finanziaria particolarmente manifesta negli ultimi giorni, i consumi cinesi sono rimasti in linea, mentre addirittura sono incrementati i consumi del seme di soya attingendo anche in mercati diversi da quello statunitense.

Prezzi Chicago Board 11/8/2015
SEMI agosto 1046,60 (+35,6) sett 1008,20 (+32,6) nov 994,40 (+31,2)

FARINA agosto 362,50 (+3,9) sett 353,60 (+9,3) dic 343,40 (+10,7)

OLIO agosto 30,41 (+0,38) sett 30,49 (+0,36) dic 30,83 (+0,37)

CORN settembre 390,20 (+17,4) dic 401,00 (+17,2)

GRANO settembre 524,40 (+15) dic 529,40 (+13,6)

Indicatori internazionali 11/8/2015
l'Indice dei noli è salito 1197, il petrolio è nuovamente sceso sceso e il prezzo ruota al di sotto dei 45,00 dollari al barile e il cambio €/$ si aggira intorno a 1,1042.

MP 11ago 2015

Sul mercato interno
regna ancora l'incertezza e il caos.Particolarmente sensibile è il mais dove aleggia la criticità dettata dalla siccità dove le Aflatossine potrebbero farla da padrone come fu nel 2003. Molti operatori al momento sembra non abbiano interesse a vendere riportando a nuovo le vecchie scorte.

Nella giornata di lunedi diversi lotti di mais arrivo da Ottobre a Gennaio sono stati trattati a 186€ e 184€ da Ottobre-2015 a Giugno.
Per quanto riguarda la farina di soia è da segnalare che ad oggi il 2016 è stato trattato a 376 euro partenza porto sui dodici mesi.

Dopo la pubblicazione dei dati USDA si potrà verificare se si è trattato di una fiammata o se invece i prezzi attuali stanno segnando una tendenza nuova.

Il mercato delle Bionergie corre ai ripari con acquisti di merce sul pronto e su settembre e ottobre nella certezza che nella prossima campagna il mais non sarà sul mercato a prezzi di saldo. E' per tale motivo che diversi operatori stanno già rivalutando le crusche come fonte alternativa di amido.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Mercoledì, 12 Agosto 2015 08:36

Lattiero caseario: tutto giù

Dal latte spot al Grana Padano passando dal burro e dal "Parmigiano", tutti i listini chiudono in discesa.

di Virgilio Parma 12 agosto 2015

LATTE SPOT -2,04% è il risultato della perdita registrata alla borsa merci di Lodi venerdì 7 agosto scorso. Il prezzo, valevole per la prima quindicina agosto, relativamente al latte crudo spot nazionale si arresta tra 36,09 e 38,15€/100 litri di latte. Dal confronto dei dati rilevati settimanalmente alla borsa di Verona, nonostante i leggeri incrementi registrati nei due mesi precedenti, la media dei listini (35,40€/100 litri latte) mostra una notevole regressione rispetto il 2014 (-17,67%), annata che peraltro aveva lasciato sul campo l'11,24% in confronto alla media 2013.

GP 33 2015

BURRO E PANNA Tutti i listini in ribasso in questo inizio d'agosto. arretrati di -10 centesimi i prezzi alla borsa di Milano e 6 centesimi la crema a uso alimentare. 10 centesimi ceduti anche dal burro zangolato quotato a Parma.

Borsa di Milano 3 agosto:
BURRO CEE: 2,60€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,80€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,80€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,60€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,34€/Kg.

Borsa Verona 3 agosto:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,40-1,45 €/Kg.

Borsa di Parma 7 agosto:
BURRO ZANGOLATO: 1,20€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 4 e 11 agosto
BURRO ZANGOLATO: 1,20 1,20€/kg.

GRANA PADANO Leggera flessione registrata anche dal Grana Padano che ha ceduto 5 centesimi lo scorso 3 agosto fissando il prezzo, per questo torrido agosto milanese, tra 6,30 e 6,40 €/kg relativamente al 9 mesi di stagionatura e tra 7,05 e 7,70 per il 15 mesi d'invecchiamento.

PARMIGIANO REGGIANO Anche il Parmigiano Reggiano cede qualche centesimo in questo inizio d'agosto fissando i listini a 7,40-7,75 €/kg. relativamente al 12 mesi di stagionatura e tra 8,45 e 8,80€/kg per il 24 mesi.

(in allegato i grafici CLAL)

La Cia di Reggio Emilia ha incontrato il Prefetto ricordando l'entità del danno causato alle coltivazioni. -

Reggio Emilia, 6 agosto 2015 -

Nel pomeriggio di martedì, alcuni Dirigenti della Confederazione Italiana Agricoltori di Reggio Emilia hanno incontrato S.E. il Prefetto dr. Raffaele Ruberto, per consegnare l'ordine del giorno approvato dalla Direzione nazionale del 23 giugno scorso, nel quale si sollecita un intervento immediato da parte delle Istituzioni per far fronte all'emergenza dei danni provocati dalla fauna selvatica all'agricoltura. Il Prefetto ha assicurato l'invio alle autorità superiori competenti sulla materia faunistica, delle osservazioni e proposte sottopostegli da una delegazione guidata dal presidente provinciale Antenore Cervi, con il direttore Annamaria Mora e Pietro Codeluppi, Roberta Rivi, Francesco Zambonini.

Una situazione insostenibile su tutto il territorio nazionale, si legge nella parte introduttiva del documento, quella provocata nelle campagne per effetto dei danni relativi alla presenza di specie alloctone e invasive, ungulati e selvatici predatori. Le imprese agricole ormai da anni sostengono spese e subiscono danni non risarciti. L'esasperazione degli agricoltori, alle prese anche con il pericolo per la loro incolumità fisica, ha raggiunto livelli molto elevati. Per quanto riguarda Reggio – ha segnalato la delegazione Cia – a parte il tema delle nutrie, per le quali si sta cercando la strada per arrivare ad un efficace controllo ed i cui danni alle produzioni da metà 2014 non sono e non saranno più risarciti, i dati disponibili parlano di danni accertati dalla Provincia nel 2014 per oltre 178mila euro con 188 domande (intesta danni da storno per 85.775 euro, a seguire danni da nutria – solo per metà annata, come detto – per oltre 41mila). Quanto agli Atc reggiani, per i dati noti che risalgono al 2013, sono stati accertati danni per oltre 48mila euro.

Sulla base di tali premesse, la Confederazione Italiana Agricoltori ha deciso di avviare una serie di iniziative per intraprendere un percorso efficace di risoluzione della problematica.
Innanzitutto, un impegno da parte del Parlamento e del Governo per adottare, ciascuno nell'ambito delle competenze di merito, "provvedimenti legislativi e attuativi che consentano la limitazione/gestione delle specie, in relazione alla capacità del territorio di sostenere la loro adeguata presenza nella logica della coesistenza sostenibile".
Accanto a ciò, alle Regioni e agli Enti locali, la Cia chiede "interventi adeguati di abbattimento selettivo rivolti all'effettivo controllo della massiccia presenza delle specie alloctone e invasive, degli ungulati e dei selvatici predatori che stravolgono l'equilibrio naturale e produttivo".
Infine, ma non meno importante, la richiesta di un ristorno di fondi che sia realmente commisurato alle perdite causate alle imprese agricole per effetto dei danni da fauna selvatica. Inoltre, la Direzione Nazionale della Cia si rivolge alle Associazioni venatorie ambientaliste e animaliste. L'invito è a considerare "con maggiore attenzione e disponibilità le ragioni degli agricoltori" la cui sostenibilità economica è funzione della produzione agricola e delle attività di allevamento. Se il loro reddito sarà tutelato dai danni provocati dalla fauna selvatica, gli agricoltori, attraverso lavoro e impegno quotidiano, potranno continuare a svolgere quel ruolo fondamentale che li contraddistingue dalle altre attività economiche, in termini di mantenimento della biodiversità agraria e della tutela ambientale-paesaggistica.
Si richiedono urgenti ed efficaci risposte ai Ministeri e Istituzioni competenti (Ministero dell' ambiente, ISPRA, Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali), recita la parte conclusiva dell'ordine del giorno, in assenza delle quali la Confederazione Italiana Agricoltori è pronta a mobilitarsi su tutto il territorio nazionale.

(Fonte: ufficio stampa CIA Reggio Emilia)

Positiva la giornata in campo presso l'azienda Pietro Codeluppi di Guastalla. Un confronto tra angurie della stessa varietà ma sottoposte a diversi tipi di concimazione. Sperimentate anche le "mini angurie". 

Reggio Emilia, 3 agosto 2015 -

Si è rivelata positiva e molto partecipata la giornata dimostrativa sull'Anguria Reggiana con la visita al campo sperimentale, per il terzo anno consecutivo collocato presso l'azienda vivaistica Pietro Codeluppi a San Martino di Guastalla. Le parcelle di prova, che peraltro erano finite sommerse con la 'bomba d'acqua' del 15 maggio scorso, che perciò Codeluppi ha dovuto riseminare, hanno consentito di sperimentare anche le "mini angurie", con esito qualitativo positivo: pertanto il prossimo anno anche queste angurie per single o famiglie piccole, prodotte nelle aziende aderenti ad Apar, potranno fregiarsi del contrassegno rilasciato dall'Associazione produttori Anguria Reggiana. Codeluppi, vice presidente di Apar e membro della presidenza provinciale Cia, come al solito ha organizzato nei minimi dettagli e con successo l'incontro.

La giornata di sabato scorso, dedicata ad angurie e portainnesti in coltura protetta, invece di una "gara" tra diverse varietà di anguria, è stata dedicata ad un confronto tra angurie della stessa varietà ma sottoposte a diversi tipi di concimazione: un 'test' neutro (non concimato), letame, digestato, chimica, pollina, pellettato; test importanti per aiutare i produttori a scegliere il tipo di concimazione che può dare il risultato qualitativo migliore sull'anguria. "E' importante – commenta Codeluppi – continuare a fare passi avanti per migliorare la professionalità ed il prodotto, che si distingue non solo per un marchio che ormai potrà fregiarsi della protezione europea con l'indicazione geografica, ma anche per le caratteristiche qualitative". Va detto che le sue personali preferenze, ma anche della maggioranza di coloro che hanno assaggiato le diverse angurie, vanno verso quelle che hanno goduto di concimazioni più naturali.

Dopo la visita alle serre in cui erano state effettuate le sperimentazioni, il commento è stato affidato a Cristina Piazza, tecnico dell'azienda sperimentale Stuard di Parma che segue fin dall'inizio le sperimentazioni relative all'Anguria Reggiana. A seguire, saluti sono stati espressi dal presidente Apar Ivan Bartoli, dal presidente della Provincia Giammaria Manghi, dal presidente Cia Antenore Cervi e dalla vice presidente di Confagricoltura Lucia Zubiani.

(Fonte: Ufficio stampa CIA Reggio Emilia)

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 31 2 agosto 2015

(in allegato il formato pdf scaricabile)
Anno 14 - n° 31 2 agosto 2015
1.1 editoriale E' sempre colpa dei giornalisti
3.1 cereali In USA tendenze ribassiste
4.1 Lattiero caseario Continua la crescita del latte spot. Flessione per il Parmigiano Reggiano
5.1 agro mercati Segnali di maggiore dinamismo sul fronte della compravendita dei cereali.,
6.1 frutta Frutta, +500% dal campo alla tavola
6.2 export Peru' I sapori emiliano-romagnoli sbarcano in Perù
6.3 Vini comuni Vini comuni, sempre più forte la leva del prezzo
7.1 Mais e Soia. mais e soia dati previsionali luglio 2015
8.1 acqua Acqua, una risorsa da gestire
10.1 pomodoro In anticipo la raccolta del pomodoro
11.1 eventi Corsa a ostacoli nel fango: una prova per veri duri!
11.2 eventi Ritorna la Sagra di Trecasali
12.2 promozioni "vino" e partners

Cibis 31 ago15 COP

Premiati nell'edizione 2015-2016 di Emilia Romagna da Bere e da Mangiare i vini di due cantine cooperative modenesi. -

Modena, 30 luglio 2015

Ci sono anche i vini di due cantine cooperative modenesi tra i vini eccellenti premiati nell'edizione 2015-2016 di Emilia Romagna da Bere e da Mangiare. Si tratta della guida ai vini, cantine, cibi e cucine del territorio realizzata da Primapagina Editore (Cesena) insieme alle Ais (Associazione italiana sommelier) territoriali. Il Villa Badia Lambrusco di Sorbara Dop 2013 (Cantina di Carpi e Sorbara) e il Tradizione Lambrusco Doc Salamino di Santa Croce 2014 (Cantina di S. Croce) hanno ottenuto il massimo punteggio (sei acini). Insieme a loro ci sono 116 vini (15 modenesi) prodotti nella nostra regione, selezionati dai sommeliers che hanno degustato oltre mille vini.

Emilia Romagna da Bere e da Mangiare è la guida ufficiale che racconta e promuove le eccellenze enogastronomiche dell'Emilia-Romagna, la regione italiana con il numero maggiore di prodotti Dop e Igp. Particolare attenzione è data al vino, con più di 300 cantine mappate e oltre mille etichette descritte con indicazioni di prezzo, vitigni e terroir e giudicate dall'Associazione italiana sommelier. La gastronomia regionale è presentata con approfondimenti su piatti, prodotti, musei del gusto, abbinamenti cibo-vino e un focus ogni anno diverso su un grande personaggio legato alla cultura e all'enogastronomia del territorio. La guida, acquistabile in libreria e on line su www.emiliaromagnavini.it, è la protagonista di Tramonto DiVino, kermesse enogastronomica estiva inserita nel cartellone "Emilia Romagna è Un Mare di Sapori" dell'Assessorato all'Agricoltura regionale. Ogni settimana, in una decina di città d'arte e località turistiche dell'Emilia-Romagna, sono proposti in degustazione oltre 300 vini in abbinamento a piatti preparati con i prodotti Dop e Igp regionali. La guida è presente poi al Vinitaly e ai principali eventi di settore italiani ed esteri e al centro di numerosi appuntamenti di degustazione organizzati ogni anno da PrimaPagina, editrice della guida.

(Fonte: ufficio stampa Confcoopertative MO)

ASSICA e Camera di Commercio di Parma danno il via al gruppo Linkedin "L'industria delle Carni e dei Salumi". Oltre 130 iscritti nella prima settimana alla nuova piattaforma per condividere notizie e approfondimenti sul settore. -

Parma, 30 luglio 2015 -

Ha preso il via questa settima la versione social della "piazza" del venerdì alla Borsa merci della Camera di Commercio di Parma, che, come noto, ospita le riunioni delle Commissioni Uniche Nazionali "Tagli di Suino" e "Grassi e Strutto".
Sul social network professionale Linkedin è stato creato il gruppo "L'industria delle Carni e dei Salumi".
Questo progetto parte dagli ottimi risultati ottenuti in termini di presenze e contrattazioni nel primo quadriennio di attivazione delle CUN a Parma. Il gruppo punta infatti a accrescere gli strumenti che legano la giornata del venerdì della Borsa merci e delle CUN con momenti di confronto e approfondimento che, dalla piazza reale, proseguano nella piazza virtuale di internet.
La sede della Borsa merci, che da più di un anno è dotata di un moderno accesso ad internet tramite wi-fi, permetterà agli operatori di condividere le discussioni del gruppo in tempo reale.

Nella prima settimana questo nuovo strumento ha già coinvolto oltre 130 iscritti. L'appuntamento di Parma si conferma ancora centro di riferimento per l'intera community professionale della filiera della carne suina e dei salumi. Attraverso una piattaforma social vengono infatti pubblicate news, aggiornamenti e link che riguardano l'intera filiera delle carni, per comporre un archivio di informazioni unico, fondamentale per tutti coloro che operano nel settore.
L'immediato successo della piattaforma dimostra che una filiera tradizionale, come quella legata all'Industria della carne fresca e dei salumi, è oggi molto attenta agli strumenti più moderni per migliorare il proprio business, creando contatti interessanti e tenendosi aggiornati in tempo reale sui trend nazionali e internazionali.

Cos'è Linkedin, come ci si iscrive

Linkedin è un sito di business social networking affermato fra i professionisti e ormai diffuso in diversi settori. La possibilità che i social media come questo rappresentano in ambito business sono piuttosto interessanti e potenzialmente in grado di aumentare la visibilità di un brand, di un prodotto, di un appuntamento (come quello del venerdì a Parma) o di coinvolgere figure professionali di vario livello in gruppi di discussione e confronto, attraverso i quali è possibile tenersi aggiornati con news e segnalazioni. I gruppi di discussione interni a Linkedin sono lo strumento più adatto a condividere contenuti e notizie, spingendo i partecipanti a interagire gli uni con gli altri e diffondere le informazioni che vengono messe a fattor comune.
Per accedere al gruppo è sufficiente iscriversi (gratuitamente) al social network all'indirizzo www.linkedin.it  e chiedere l'accesso al gruppo, dopo averlo cercato digitandone il nome (o una sua parte) nella barra in alto alla pagina.

ASSICA - Associazione Industriali delle Carni

ASSICA, Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi, è l'organizzazione nazionale di categoria che, nell'ambito della Confindustria, rappresenta le imprese di macellazione e trasformazione delle carni suine. Nel quadro delle proprie finalità istituzionali, l'attività di ASSICA copre diversi ambiti, tra cui la definizione di una politica economica settoriale, l'informazione e il servizio di assistenza ai circa 180 associati in campo economico/commerciale, sanitario, tecnico normativo, legale e sindacale. Competenza, attitudine collaborativa e affidabilità professionale sono garantite da collaboratori specializzati e supportate dalla partecipazione a diverse organizzazioni associative, sia a livello nazionale che comunitario. Infatti, sin dalla sua costituzione, nel 1946, ASSICA si è sempre contraddistinta per il forte spirito associativo come testimonia la sua qualità di socio di Confindustria, a cui ha voluto aderire sin dalla nascita, di Federalimentare, Federazione italiana delle Industrie Alimentari, di cui è socio fondatore, del Clitravi, Federazione europea che raggruppa le Associazioni nazionali delle industrie di trasformazione della carne, che ha contribuito a fondare nel 1957.

La Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Parma

La Camera di Commercio di Parma, nata nel 1814, è una delle più antiche d'Italia. Oggi vi sono iscritte oltre 47.000 aziende, delle quali circa 43.500 attive (quasi una ogni 10 abitanti).
L'Ente è in particolare impegnato nella promozione dell'economia locale con servizi mirati alla crescita e al successo dell'imprenditoria locale sui mercati interni e internazionali. Gestisce il Registro delle Imprese ed è soggetto di riferimento a livello locale per l'informazione economica. Offre servizi funzionali al miglior funzionamento dei rapporti tra imprese e tra imprese e consumatori, come il servizio di Mediazione-conciliazione delle liti e la BIPAR (Borsa Immobiliare Parmense).
La Camera di Commercio gestisce la Borsa Merci, presso Fiere di Parma, specializzata nel negoziare prodotti di punta del territorio come materie prime agricole, prodotti zootecnici e dell'industria alimentare e un Centro congressi attrezzato per eventi di livello nazionale e internazionale.
E' fra i fondatori e socio di riferimento della Borsa Merci Telematica Italiana.

(Fonte: Ufficio stampa Camera di Commercio)

Giovedì, 30 Luglio 2015 08:33

Cereali. In USA tendenze ribassiste

Al migliorare delle condizioni meteo statunitensi ha fatto seguito un sensibile abbassamento dei prezzi.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 30 luglio 2015 -

Nella serata di martedi si è assistito a qualche leggero rimbalzo di assestamento dopo che, nelle giornate di venerdi (24/7) e di lunedi scorso, a seguito del rasserenamento meteorologico statunitense, si era avviata una tendenza fortemente ribassista.
In queste ultime ore prosegue il calo dei prezzi salvo il caso della farina di soia che segna un leggero recupero sino a dicembre 2015 per poi ridiscendere.

Indicatori internazionali 28/7/2015
l'Indice dei noli è sceso 1097, il petrolio è sceso 48,00 dollari al barile e il cambio €/$ si aggira intorno a 1,10496.

MP 28lug15

Sul mercato interno si assiste ancora a molta incertezza soprattutto riguardo al mais dove i prezzi sono ancora in continua variazione.

Dopo un'iniziale fase di attesa i mercati cerealicoli nazionali stanno mostrando un maggiore dinamismo sul piano della compravendita. I prezzi del frumento duro, rileva Ismea nell'Overview settimanale, già in flessione nei giorni scorsi, dovrebbero confermare, anche questa settimana, la tendenza al ribasso che ha caratterizzato le ultime sedute. Analoghe le aspettative nel comparto del tenero, con la raccolta ormai in fase avanzata anche in Francia, dove le quotazioni ai porti di imbarco stanno già mostrando qualche segnale di cedimento.

L'istituto di statistica conferma, sul circuito dei cereali foraggeri, un andamento sostenuto per granoturco e orzo. E' probabile, sottolinea Ismea, che le operazioni di raccolta del mais, subiranno ad agosto un anticipo di una decina di giorni, a causa delle alte temperature. Il calo produttivo sia Italia che in Europa potrebbe inoltre rivelarsi anche più accentuato rispetto alle stime iniziali, in previsione di un generale peggioramento delle rese, soprattutto nei paesi dell'Est.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Mercati agricoli - Ismea, l'overview sui mercati agroalimentari

Dopo un'iniziale fase di attesa i mercati cerealicoli nazionali stanno mostrando un maggiore dinamismo sul piano della compravendita. I prezzi del frumento duro, già in flessione nei giorni scorsi, dovrebbero confermare, anche questa settimana, la tendenza al ribasso che ha caratterizzato le ultime sedute. Analoghe le aspettative nel comparto del tenero, con la raccolta ormai in fase avanzata anche in Francia, dove le quotazioni ai porti di imbarco stanno già mostrando qualche segnale di cedimento.
Lo rileva l'Ismea nell'Overview sui mercati agroalimentari di questa settimana, preannunciando, sul circuito dei cereali foraggeri, un andamento invece sostenuto per granoturco e orzo. E' probabile che le operazioni di raccolta del mais, i cui prezzi restano al momento ben inferiori ai livelli dell'anno scorso (-15% circa), subiranno ad agosto un anticipo di una decina di giorni, a causa delle alte temperature. Il calo produttivo sia Italia che in Europa potrebbe inoltre rivelarsi anche più accentuato rispetto alle stime iniziali, in previsione di un generale peggioramento delle rese, soprattutto nei paesi dell'Est.

Sui mercati vinicoli la campagna di commercializzazione, giunta ormai alle battute finali, conferma anche in questa fase conclusiva l'andamento a due velocità che ha chiaramente penalizzato i vini da tavola, in forte deprezzamento, sostenendo invece le quotazioni delle denominazioni d'origine, stabili o in lieve aumento.
Sulla nuova vendemmia le attese restano positive, con un probabile aumento delle produzioni per lo meno in Italia.

Stessa considerazione per gli oli di oliva, in un mercato che in Spagna resta però in forte tensione per i lampanti, segnalando valori eccezionalmente elevati (attorno ai 4 euro al chilogrammo) anche per gli extravergini. In Italia le scarse disponibilità e i ridotti volumi di scambio hanno lasciato invariati i listini degli oli di oliva di maggior pregio, con i valori che si attestano su una media di poco inferiore a 5,50 euro al chilo, franco produttore.

Il caldo torrido sta fortemente influenzando anche le dinamiche mercantili nel comparto ortofrutticolo. Gli ortaggi da cottura (le zucchine in particolare) risultano in questa fase maggiormente penalizzati rispetto ad altre produzioni, come pomodori e insalate. Per angurie e meloni è prevedibile, nonostante il buon andamento della richiesta al consumo, un ulteriore cedimento dei prezzi, motivato da un'offerta ovunque più abbondante.
Sui mercati frutticoli le residue disponibilità di albicocche, ancora soddisfacenti sotto il profilo qualitativo, chiuderanno la campagna con quotazioni stabili o in ulteriore aumento.
Agevole anche il collocamento di susine, con buone richieste sia sui mercati interni che all'estero e valori superiori alla scorsa annata, mentre segnano ancora il passo pesche e nettarine, pressate sui circuiti europei da un'offerta estera tuttora rilevante. Non è escluso che le basse quotazioni attuali possano risalire la china già nei prossimi giorni, in particolare nel mese di agosto, scongiurando il protrarsi di una situazione divenuta adesso piuttosto critica.
Prezzi in fisiologica contrazione per le uve da tavola con la progressiva espansione dell'offerta pugliese e metapontina. Ad eccezione delle uve siciliane, che frenano anche su base annua, le quotazioni restano su livelli superiori a quelli dell'estate 2014, in un contesto di scambi agevoli e di consumi complessivamente regolari.

In relazione ai lattiero-caseari, per i formaggi il momento resta sfavorevole, con il calo dei prezzi che sembra adesso coinvolgere anche il Grana padano, oltre al Parmigiano reggiano. Resta debole il mercato delle materie grasse, sulla scia di quanto già riscontrato a livello continentale, con prevedibili ulteriori riduzioni dei prezzi per il burro anche nelle prossime settimane. Da segnalare una probabile correzione al rialzo delle quotazioni spot del latte crudo alla stalla, da ricondurre a un calo delle rese presso gli allevamenti nazionali più accentuato rispetto al normale ciclo stagionale, a causa delle elevate temperature.

Per le carni prevale ancora un clima di attesa sul mercato dei bovini, con scarse pressioni alla vendita e ritmi di lavorazione piuttosto lenti nei centri di macellazione nazionali. Stessa dinamica per le carni avicole con poche spinte dal lato dell'offerta, anche a causa di una più alta mortalità negli allevamenti, e consumi ancora piuttosto frenati. Il bilancio di sostanziale equilibrio delle dinamiche mercantili suggerisce, sia per i bovini che per gli avicoli, un quadro di relativa stabilità sul fronte dei prezzi anche nei prossimi giorni. Più dinamico solo il segmento della fesa di tacchino.

Nel comparto suino le ridotte disponibilità di capi da macello potrebbero determinare ancora lievi correzioni al rialzo sui prezzi del bestiame vivo, mentre mantiene un trend ribassista l'intera linea dei suinetti d'allevamento. Più complessa la situazione sul mercato delle carni, con i macellatori che faticano ad assorbire i rialzi del vivo sia per le resistenze, a valle, della grande distribuzione, sia per una generale pressione dell'offerta europea, conseguente anche a un'elevata disponibilità di tagli congelati.

#mercatiagricoli - 

(Fonte Ismea - Roma, 27 luglio 2015)

Domenica, 02 Agosto 2015 10:53

Frutta, +500% dal campo alla tavola

Coldiretti denuncia la speculazione sulla frutta e lancia il progetto FAI (Firmato dagli Agricoltori Italiani)

Parma 02 agosto 2015 -

Dalle pesche pagate al produttore 0,30 euro e rivendute al consumatore a 1,80 euro alle susine, per le quali l'agricoltore si vede corrispondere 0,40 euro per poi ritrovarle sui banchi dei supermercati a 1,40 euro, dai meloni che da 0,40 euro schizzano a 1,40 euro al chilo, all'uva da tavola che si trova in vendita a 2,50 euro rispetto agli 80 centesimi dati a chi la coltiva, che non riesce più a coprire neppure i costi di produzione.
A denunciarlo è la Coldiretti sulla base di un'analisi su dati Ismea relativi alla terza settimana di luglio resa, nota in occasione della Giornata dell'ortofrutta al Padiglione Coldiretti ad Expo.

"E' in atto una vera speculazione, sottolinea Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti, che paga la frutta al di sotto dei costi di produzione agli agricoltori e non permette a molti cittadini di garantirsi il consumo di un prodotto indispensabile per la salute in questa stagione".
In questo contesto una vera rivoluzione è in atto grazie al progetto "Scendipianta" di Fai, "Firmato dagli agricoltori italiani", che accorcia la filiera riducendo gli attuali 4-5 passaggi dal produttore alla vendita.

Un progetto che ha trovato l'attenzione della principale catena distributiva italiana "Conad" con cui è stato stretto un importante accordo nell'ambito del quale sono iniziate le prove su vari punti vendita con pesche e nettarine che piano piano si estenderanno anche alle altre specie ortofrutticole.

Ultimi giorni per la raccolta candidature delle imprese interessate: scadenza mercoledì 5 agosto

Nell'ambito dei progetti "Deliziando" e "America Latina", Unioncamere Emilia-Romagna e il sistema camerale regionale a supporto di PromoFirenze - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze, promuovono la partecipazione delle imprese del settore agroalimentare a una collaborazione con la catena peruviana di supermercati Supermercados Peruanos SA, che fa parte del gruppo Interbank ed è presente sul mercato con due diversi marchi: Vivanda e Plaza Vea.

L'iniziativa è finalizzata all'inserimento di prodotti a scaffale per la durata di due settimane nel secondo semestre 2015 all'interno degli otto punti vendita di Vivanda, il marchio che si rivolge a un target di prodotto medio alto.
Alle aziende interessate vengono richieste documentazioni (scheda tecnica dei prodotti; immagini; listino prezzi indicativi –fob-), utili ai fini della selezione da parte dei responsabili della catena peruviana di supermercati.
La presentazione dei documenti richiesti e la prima valutazione è gratuita per tutte le aziende che decideranno di candidarsi. A quelle che supereranno la selezione verrà richiesta una quota forfettaria di partecipazione pari a 300 euro, IVA 22%.
I Supermercados Peruanos si faranno carico delle spese di spedizione dei prodotti da un magazzino in Italia in Perù e del relativo sdoganamento. A carico delle aziende italiane selezionate le spese del Registro Sanitario peruviano (pari a circa 160 euro).

Il termine ultimo per la raccolta delle candidature è fissato per mercoledì 5 agosto
Sul sito di Unioncamere Emilia-Romagna, la scheda adesione e circolare informativa dove sono elencati i prodotti che potranno essere selezionati. Le aziende interessate dovranno compilare la scheda e spedirla alla Camera di commercio di competenza.

Per ogni ulteriore chiarimento, le aziende emiliano-romagnole potranno rivolgersi all'Ufficio Promozione della propria Camera di commercio.
Per il progetto Deliziando, Unioncamere Emilia-Romagna: Paola Frabetti, responsabile Internazionalizzazione Agro-alimentare tel. 051 6377019 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(fonte Unioncamere Emilia Romagna)

Vino: calo a due cifre per i vini comuni nella campagna 2014/15

Parma, 28 luglio 2015 -
Ismea ha analizzato l'andamento dei prezzi dei vini comuni, durante la campagna che si sta concludendo (2014-15), mettendo a confronto l'Italia con il suo più diretto competitor, la Spagna.

Dall'indagine emerge, per entrambi i Paesi, una perdita dei listini a due cifre.
Lo scenario che si delinea è quello di una forte competitività dei vini spagnoli esitati tradizionalmente a prezzi nettamente più bassi di quelli italiani e con ribassi a due cifre sia per i bianchi che per i rossi. E lo stesso è successo nel mercato dei vini comuni italiani.

In entrambi i Paesi, infatti i bianchi sono crollati del 30%, mentre la flessione nel segmento dei rossi si è arrestata al -12%. Del resto si è notato per tutta la campagna che il mercato del colore era attraversato da una domanda non particolarmente disposta a cedere sul prezzo, ma sicuramente più vivace rispetto a quello dei bianchi e questo sia in Spagna che in Italia.
La partita tra Italia e Spagna si gioca chiaramente sul fronte dei prezzi all'export.

Vino prezzi medi ITA SPAGNA

Le dinamiche degli ultimi anni dimostrano come la Spagna sia divenuta sempre più competitiva sul fronte dei prezzi diventando l'indiscusso leader internazionale nell'export di sfuso.

Confrontando i vari segmenti, inoltre, si evidenzia come, secondo l'indice Ismea dei prezzi alla produzione, i vini comuni siano più esposti a variazioni anche molto significative, come in un effetto montagne russe. Invece, man mano che ci si sposta verso i vini a denominazione questa variabilità è inferiore, proprio a dimostrazione del fatto che i mercati meno soggetti all'effetto sostituzione appaiono più stabili sul fronte dei prezzi.
Nelle ultime due campagne, peraltro, a fronte di cali pesanti nel segmento dei vini comuni, i vini a denominazione di origine hanno segnato un incremento seppur lieve.

(in allegato il formato pdf della ricerca ISMEA)

(Fonte Ismea Servizi)

Domenica, 02 Agosto 2015 08:33

In anticipo la raccolta del pomodoro

Rispettata la programmazione dell'OI Pomodoro Nord Italia. Calo del 4% rispetto a quanto contrattato. Sono 38.948 gli ettari di superficie coltivata. Qualche timore sulle disponibilità idriche.

Parma 27 luglio 2015 - Si conferma un sostanziale rispetto della programmazione prevista dal contratto quadro nella campagna 2015 del pomodoro da industria del Nord Italia. L'Organizzazione Interprofessionale OI Pomodoro Nord Italia ha fatto il punto della situazione a pochi giorni dall'inizio della campagna 2015, già avviata con le prime raccolte e i primi conferimenti agli stabilimenti di trasformazione, in anticipo rispetto alla tempistica del passato vista la bella stagione.

"Siamo in linea con gli obiettivi di programmazione previsti dalla contrattazione – commenta l'OI -. Infatti dalla elaborazione dei dati relativi alle superfici effettivamente coltivate pervenuti dalle Organizzazioni di produttori del pomodoro, così come previsto dalle regole condivise, emerge una riduzione effettiva delle superfici rispetto a quelle contrattate inizialmente dalle Op del pomodoro associate all'OI, che si è attestata intorno al 4%".

Nel dettaglio le superfici effettive a pomodoro da industria coltivate dagli agricoltori delle Op e cooperative associate all'OI sono pari a 38.948 ettari. Questo dato dimostra che nei campi la produzione attesa è in linea con le richieste avanzate dalle industrie di trasformazione alla stipula dei contratti.

Guardando al dato complessivo delle superfici effettive l'Emilia Romagna si conferma leader nella produzione di pomodoro con il 67,6% delle superfici del Nord Italia (con la concentrazione maggiore nelle province di Piacenza, Ferrara e Parma) seguita da Lombardia (20,9%), Veneto (6,6%) e Piemonte (4,9%).
La produzione biologica – che si concentra soprattutto nelle province di Ferrara e Ravenna – rappresenta il 3,4% del totale, mentre il restante 96,6% delle superfici è coltivato con il metodo della produzione integrata.

Il via alla raccolta
L'OI comunica anche che da pochi giorni è iniziata la raccolta e il conferimento del pomodoro negli stabilimenti di trasformazione, in anticipo rispetto agli anni scorsi vista la bella stagione. Tuttavia non mancano le difficoltà dovute alle alte temperature che stanno provocando stress alle piante e stanno impedendo una maturazione omogenea delle bacche. Apprensione anche per il previsto calo della disponibilità idrica.

(Fonte OI Pomodoro Nord Italia)

Stazionari i listini del burro mentre segnali di cedimento si sono manifestati nella crema a uso alimentare

di Virgilio Parma 29 luglio 2015

LATTE SPOT Prosegue la risalita del latte spot seppure in crescita meno che proporzionale. +1,39% l'aggiornamento dei listini del latte crudo spot nazionale scaligero equivalente a 37,12 e 38,15€/100 litri di latte. Invariato invece il prezzo del latte intero pastorizzato spot estero che lo scorso 27 luglio ha confermato i valori precedenti (prezzi compresi tra 35,05 e 35,57 €/100)

BURRO E PANNA Dopo la sensibile flessione della precedente settimana i listini di burro milanese hanno, in questa 31esima settimana, mantenuto i valori. Flessione che invece ha interessato il burro zangolato di Parma (-7,14%) posizionando il listino parmense a 1,30€/kg equiparandosi al valore della borsa reggiana.
Altri 4 centesimi invece sono stati perduti dalla crema di latte a uso alimentare quotata a Milano e 3 centesimi sono stati lasciati sul campo anche dalla panna a uso alimentare di Verona.

Borsa di Milano 27 luglio:
BURRO CEE: 2,70€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,90€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,90€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,70€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,40€/Kg.

Borsa Verona 27 luglio:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,47-1,52 €/Kg.
Borsa di Parma 24 luglio:
BURRO ZANGOLATO: 1,30€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 28 luglio
BURRO ZANGOLATO: 1,30 1,30€/kg.

GRANA PADANO Resiste la quotazione del Padano anche in quest'ultima settimana di luglio.
Niente di fatto quindi e listini confermati tra 7,10 e 7,75€/kg. per il prodotto di 15 mesi e tra 6,35 e 6,45 €/kg. il prezzo relativo al 9 mesi di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO Diversamente dal Padano, il Parmigiano Reggiano cede su tutti i fronti. 5 centesimi è la perdita del 12 mesi di stagionatura rilevata alla borsa di riferimento parmense (7,45-7,75€/kg) e addirittura sono 10 i centesimi bruciati dal 24 mesi di stagionatura riportando il prezzo all'ingrosso tra 8,55 e 8,90 €/kg (-1,13%).

(In allegato i grafici CLAL)

 

Prre 31

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 30 26 luglio 2015

(in allegato il formato pdf scaricabile)

SOMMARIO Anno 14 - n° 30 26 luglio 2015

1.1 editoriale Pagare o non pagare, questo è il dilemma!
3.1 cereali Mercati deboli ma prezzi ancora sostenuti
4.1 Lattiero caseario Forte ripresa del latte spot
5.1 agro mercati Ismea, l'overview sui mercati agroalimentari
6.1 imprese e finanza In Emilia Romagna i Confidi uniscono le forze
6.2 norme e vongole Vongole, al via iter per la modifica della taglia minima
6.3 WEB e eccellenze Le eccellenze reggiane sul web
7.1 mais & soia. mais e soia dati previsionali luglio 2015
8.1 export Export a -25,3%
9.1 eventi Corsa a ostacoli nel fango: una prova per veri duri!
9.2 eventi Presentata a Noceto la prima edizione di FARM RUN
10.2 aperitivo e prosecco Bollicina non significa 'prosecchino'
11.2 promozioni "vino" e partners

Cibus 30 26lug15 COP

Vongole - Grazie all'impegno della Regione avviato l'iter di modifica della taglia minima

Bologna 23 luglio 2015 - L'assessore regionale all'Agricoltura Simona Caselli risponde al consigliere della Lega Nord Alan Fabbri.

"Mentre la Lega ancora non prende iniziative concrete, nè qui nè al Parlamento UE, noi stiamo lavorando da tempo con il Governo e la commissione pesca UE per la modifica della taglia minima delle vongole. Cosi' l'assessore all'agricoltura, caccia e pesca Simona Caselli risponde al consigliere regionale della Lega Nord Alan Fabbri. "

La nostra proposta presentata a gennaio alla Commissione pesca del Parlamento europeo, ha consentito di avviare l'iter per la modifica della taglia minima nella regolamentazione comunitaria. La vice presidente della Commissione pesca On. Renata Briano ci ha riferito nei giorni scorsi che, d'intesa con il Governo, la modifica della taglia verrà inserita nel testo della 'legge Mediterranea' di prossima discussione a Bruxelles. Questo importante aggiornamento è stato comunicato alle associazioni regionali della pesca presenti al 'Tavolo blu' di lunedì scorso a Bologna che hanno espresso la loro condivisione. Ora ci aspetteremmo che la Lega collaborasse a questo percorso che rappresenta la possibilità piu' rapida e concreta di soluzione definitiva del problema."
(Fonte Regione Emilia Romagna 23 luglio 2015)

Domenica, 26 Luglio 2015 10:07

Export a -25,3%

Commercio Estero: frena per tonfo in Russia

Roma 23 luglio 2015
A frenare l'andamento delle esportazioni italiane nei Paesi extra Ue è il crollo delle spedizioni in Russia che nel mese di giugno sono calate del 25,3 per cento rispetto allo stesso mese del 2014.

E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti, sulla base dei dati Istat sul commercio estero a Giugno.

Il forte calo delle esportazioni Made in Italy nel Paese di Putin riguarda tutti i principali settori ma ad essere piu' colpiti – segnala la Coldiretti - sono chiaramente quelli interessati dall'embargo scattato il 6 agosto 2014 che ha sancito il divieto all'ingresso di una lista di prodotti agroalimentari che comprende frutta e verdura, formaggi, carne e salumi ma anche pesce dai Paesi dell'Ue, dagli Usa, ma anche da Australia, Canada e Norvegia, che avrebbe dovuto durare un anno.

Nell'agroalimentare – sostiene la Coldiretti - ai danni diretti stimati in 20 milioni di euro all'anno di mancate esportazioni si sommano anche i danni indiretti dovuti alla perdita di immagine e di mercato provocata dalla diffusione in Russia di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in Italy.

Lo stop alle importazioni dall'Italia ha provocato in Russia un vero boom nella produzione locale di prodotti Made in Italy taroccati, dai salumi ai formaggi con la produzioni casearia russa di formaggio - conclude la Coldiretti - che nei primi quattro mesi del 2015 ha registrato infatti un sorprendente aumento del 30 per cento e riguarda anche imitazioni di mozzarella, robiola o Parmesan.

Guida rapida per sapere tutto sulle bollicine. Perché il prosecco non è Franciacorta e il Franciacorta non è Champagne...Insomma: i vini frizzanti non sono tutti la stessa cosa. -

Parma, 26 luglio 2015 -

Un frizzantino non è un 'prosecchino'! Non solo quello, almeno... Quanti alla domanda: 'ci beviamo una bollicina?' rispondono: 'dammi un prosecchino...' ?
Questi 'detrattori' della bollicina non sanno che per ogni 'dammi un frizzantino' c'è un sommelier che impallidisce senza darlo a vedere! Perché, se è vero che siamo uno dei paesi che produce il vino tra i più apprezzati al mondo e che crea spumanti eccezionali, è altrettanto vero che si fa tanta confusione nel distinguere un Prosecco da un Franciacorta. Insomma, per noi, un 'frizzantino' è tutto uguale e soprattutto va bene solo per brindare.
Il che – a sentire gli esperti – è sbagliatissimo!
Prima di tutto lo spumante non è unicamente prosecco. Perché c'è anche il Franciacorta, che è ancora un'altra cosa.
Chiariamo: sia Franciacorta che Prosecco appartengono alla famiglia degli spumanti, cioè di quei vini prodotti tramite processo di spumantizzazione.
Però chiedere un Prosecco non significa chiedere un Franciacorta e viceversa. E chiedere un Franciacorta non significa trovarsi nel bicchiere dello champagne.

E allora, cosa li differenzia? Semplicemente la zona di produzione e vinificazione, che dà risultati totalmente differenti. Il Prosecco DOC è prodotto in Veneto e Friuli da un vitigno di nome Glera. Per la sua spumantizzazione si usa il metodo Charmat.
Franciacorta è una differente zona di produzione che si trova in Lombardia. I vini DOCG Franciacorta sono tra le bollicine più pregiate che abbiamo in Italia. Per produrre un Franciacorta si utilizza invece il metodo classico.

Spesso lo spumante viene considerato un "vino" di poca importanza, dimenticando che anche Prosecco e Franciacorta fanno parte di questa grande categoria, distinguendosi però per la zona di produzione e per il metodo di spumantizzazione usato.
Per i non addetti ai lavori, tutti possono essere classificati come "bollicine", un termine colorito, entrato nel linguaggio comune, ma che non ha nulla di tecnico ed è rifiutato dai veri esperti.
Le bollicine sono la caratteristica principale che accomuna tutti i i vini spumantizzati e sono l'effetto dell'anidride carbonica trattenuta nel vino.

Il più conosciuto tra tutti è il prosecco. E l'errore dei più sta nel chiamare con questo nome tutto quello che frizza.
Quante volte mentre facciamo un aperitivo sentiamo dire: "mi fa un prosecchino?".
In qualche caso, cosa ci mettano in quel bicchiere rimane un mistero, tanto fa lo stesso. Il prosecco è un vitigno, glera, presente soprattutto in Veneto. Come ogni vitigno lo si può vinificare fermo o spumantizzato. In questo secondo caso si utilizza il metodo Charmat, cioè una fermentazione in autoclavi.

Franciacorta e Champagne sono zone di produzione. La prima in Italia, in Lombardia, vicino Brescia, l'altra in Francia, ad est di Parigi. Entrambe danno il nome al loro vino principale, il Franciacorta e lo Champagne ed entrambe utilizzano il metodo classico per farlo (che in Francia si chiama metodo Champenoise). Il Franciacorta è una DOCG cioè una denominazione di origine controllata e garantita. E grazie ad una modifica del disciplinare nel 2010 anche il metodo con cui viene fatto si chiama Franciacorta.
Questo vino si sta diffondendo anche all'estero, proprio perché tecnica e passione dei vignaioli lo stanno rendendo un prodotto unico e molto apprezzabile. Il Franciacorta non è assimilabile allo Champagne, non è né peggiore né migliore. E' semplicemente diverso.

L'errore più frequente sta proprio nel collocare tutte queste 'bolle' in un'unica famiglia, come se fossero identiche. Si fa ancora tanta confusione per scarsa cultura ed esperienza. In Italia beviamo, di solito, i vini fermi, relegando Prosecco, Franciacorta e Champagne a bottiglie per le occasioni speciali. E invece questi frizzanti possono essere abbinati veramente a tutto.
Impariamo, dunque, a degustarli senza pregiudizi, lasciando al nostro gusto e all'olfatto il compito di trovare e apprezzarne le differenze...

Ak

Domenica, 26 Luglio 2015 08:42

Ismea, l'overview sui mercati agroalimentari

Le temperature elevate stanno accelerando il processo di maturazione e raccolta delle pesche e nettarine

Roma - Il perdurare delle elevate temperature, come rilevato dall'Overview dell'Ismea di questa settimana, sta accelerando il regolare processo di maturazione e raccolta di pesche e nettarine, con un eccesso di disponibilità di prodotto che non riesce ad essere assorbito dal mercato. Sul fronte estero continuano inoltre a pesare gli effetti dell'attuale situazione commerciale tra Ue e Russia, che di riflesso stanno appesantendo il circuito interno, sul quale la domanda risulta interessata ma insufficiente. Tale difficile situazione potrebbe in parte essere alleviata dalle misure attualmente in discussione a Bruxelles per contenere gli effetti dell'embargo russo sul comparto ortofrutticolo europeo, e che prevedono, se attivate, il ritiro di 9.250 tonnellate di pesche e nettarie italiane tra l'agosto 2015 e il mese di giugno 2016.

Per quanto riguarda le albicocche, si avvia a conclusione la campagna di commercializzazione, con un'offerta in ulteriore assottigliamento e quotazioni in rialzo, grazie ad un profilo qualitativo ancora adeguato e ad una domanda costante. Aumentano le disponibilità di susine presenti sul mercato, con prezzi in fisiologica flessione ma più alti di quelli spuntati nel corso della precedente campagna. Esordio positivo per le uve da tavola pugliesi Apirene e Vittoria, con quotazioni superiori al 2014. Avvio positivo anche nell'areale Lucano, ma solo per le uve Apirene. Stabile invece l'andamento del mercato del prodotto siciliano, sia sul profilo degli scambi che delle quotazioni.

Anche per gli ortaggi di stagione, la settimana dovrebbe svolgersi confermando le dinamiche di quella scorsa. Nel caso dei meloni, per i quali la domanda risultava già vivace nelle settimane precedenti, il perdurare del caldo dovrebbe mantenere sostenuta la richiesta con una stabilità delle attuali quotazioni. Il positivo andamento del mercato delle patate novelle sta determinando un clima favorevole per il prodotto comune, scambiato, in esordio di campagna, a prezzi considerati soddisfacenti dagli operatori.

Nel circuito dei frumenti, sulla scia delle flessioni della scorsa settimana, le quotazioni del duro potrebbero registrare ulteriori lievi ribassi, dopo un inizio di campagna caratterizzato da una dinamica rialzista dei prezzi. Situazione analoga sul mercato del grano tenero, dove tuttavia la tendenza flessiva dovrebbe rivelarsi più attenuata. Nello scenario mondiale, le ultime notizie provenienti dal Nord America sembrano indicare un rientro dell'allarme siccità paventato nelle scorse settimane. Per il granturco e l'orzo, invece, la dinamica dei prezzi potrebbe confermarsi ancora positiva.

Gli oli di oliva continuano ad essere interessati dalle tensioni al rialzo registrate sulle piazze spagnole, e quindi italiane, soprattutto per il lampante, con riflessi anche sui raffinati. In campagna, frattanto, si segnalano le prime preoccupazioni per il forte caldo che sta interessando gli areali produttivi spagnoli e italiani. Inoltre, nel nostro Paese gli operatori, preoccupati anche dal forte tasso di umidità, in alcuni casi stanno già avviando trattamenti preventivi antiparassitari.

Sul mercato bovino, le quotazioni degli animali avviati alla macellazione dovrebbero rimanere stabili sui livelli della scorsa settimana; mentre nel segmento delle carni, specie per i quarti anteriori, la situazione rimane poco fluida e la stabilizzazione delle quotazioni potrebbe essere considerata un buon risultato dagli operatori. Nel mercato degli avicoli, il contesto risulta poco dinamico e nei prossimi giorni si potrebbero registrare ulteriori ritocchi al ribasso delle quotazioni del vivo e del macellato. Nel circuito delle uova, invece, la domanda rimane vivace, sul fronte interno e soprattutto su quello estero, e le quotazioni dovrebbero assestarsi sui livelli alti delle settimane precedenti.

Nel settore suinicolo, i prezzi dei suinetti d'allevamento registrano ulteriori ma fisiologici cedimenti. Listini stabili, invece, per i capi da macello destinati al circuito Dop e in lieve ascesa quelli dei capi da macello del circuito no Dop.

Per latte e derivati prosegue la fase di stagnazione del mercato nazionale, con i prezzi dei formaggi grana ancorati su valori nettamente inferiori rispetto allo scorso anno nonostante il contenimento dell'offerta. Nel corso delle prossime settimane si potrebbero registrare ulteriori lievi ribassi per il Parmigiano Reggiano, mentre per il Grana e le materie grasse non si prevedono rettifiche nelle quotazioni. Segnali positivi solo sul fronte della domanda estera. Nei primi quattro mesi del 2015 l'export di formaggi e latticini è aumentato del 6,6% in volume e del +2,5% in valore, soprattutto grazie al traino degli Stati Uniti (+30% in quantità su base annua). Per Grana Padano e Parmigiano Reggiano i risultati ottenuti sui mercati esteri non sono tuttavia entusiasmanti, considerando che la crescita dei volumi venduti (+10,8% nel periodo gennaio-aprile) è stata ottenuta a parità di fatturato all'export rispetto allo scorso anno. (fonte Ismea 20 luglio 2015)

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