L'ONAF Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggio, comunica che martedì 11 settembre prenderà il via il corso di primo livello per diventare assaggiatore di Formaggi. Il corso finirà il 20 novembre 2018, le lezioni si terranno dalle 20,30 alle 22,30 presso il Ristorante Il Rigoletto a Bianconese di Fontevivo (PR).
La finalità del corso sarà quella di introdurre i partecipanti nel "gustoso mondo dell'arte casearia" e farne degli esperti della degustazione di qualità. L'Iniziativa vede la collaborazione di negozi, caseifici ed altre realtà del settore per creare specializzazione.
Per i corsisti si tratta di un'occasione per arrivare a conoscere i formaggi sotto l'aspetto organolettico, attraverso l'approfondimento della cultura nell'ambito dell'arte casearia e del latte destinato alla caseificazione e all'uso appropriato dei sensi che riguardano: vista, olfatto, gusto, tatto, udito.
L'Italia vanta oltre 50 formaggi DOP, Denominazione d'Origine Protetta, le cui produzioni si richiamano agli usi e costumi tramandati da centinaia di anni senza modifiche sostanziali.
A tenere le lezioni saranno professori ed esperti docenti. Al termine delle lezioni verrà rilasciato un attestato sulla base dell'esito di alcuni test, ai quali i partecipanti dovranno rispondere, e l'iscrizione nell'Albo degli Assaggiatori ONAF. Per informazioni chiedere al delegato ONAF di Parma Giacomo Toscani cell. 3382902374 e visitare il sito www.onaf.it sotto la voce corsi.
Informazioni in Breve:
Data Inizio: 11 settembre
Data Fine: 20 novembre
Orario Inizio Lezioni: ore 20,30
Orario Fine Lezioni: ore 22,30
Sede del Corso: Ristorante Il Rigoletto a Bianconese di Fontevivo
Per info e iscrizione: www.onaf.it sotto la voce corsi
Telefono: 3382902370 Delegato ONAF Giacomo Toscani
"Cereali penalizzati dal meteo (-20%), ed i mercati non danno una mano ai produttori". Considerazioni di fine campagna di Valeria Villani, coordinatrice provinciale dei giovani di Agia-Cia di RE ed impegnata nel settore cerealicolo.
Reggio Emilia 13 luglio 2018 - La campagna di raccolta dei cereali a semina autunnale, conclusa in gran parte della provincia di Reggio con esclusione della montagna, che tuttavia rappresenta meno del 5% della superficie investita: "E' stata penalizzata dall'andamento meteo spesso piovoso, ed i mercati nonostante un notevole calo delle quantità prodotte, non stanno dando una mano ai produttori; le quotazioni infatti sono in linea con l'annata scorsa".
Sono le considerazioni di fine campagna di Valeria Villani, coordinatrice dei giovani di Agia-Cia di Reggio Emilia ed impegnata con la famiglia in un'importante azienda cerealicola con sede a Gualtieri.
"Dal punto di vista delle quantità prodotte – segnala – c'è un calo generalizzato intorno al 20% rispetto allo scorso anno, quando già la siccità aveva comportato un calo del 3%. Per quanto riguarda il tenero, possiamo stimare rese sui 57/q.li per ettaro, contro gli 80 dell'anno prima. Per quanto riguarda gli utilizzi, abbiamo molto proteico che ha tenuto ottimamente, pur con il calo in quantità, c'è carenza invece di misto rosso, nei grani da seme molto risulta declassato, da inviare quindi alla macinazione, con perdita delle relative premialità".
"Sul piano della qualità abbiamo registrato grosse differenze, nei rossi ad esempio la forbice qualitativa va da peso specifico 70 fino ad 84. Problemi maggiori di qualità si registrano nel grano duro, dove tra l'altro il declassamento ad uso zootecnico si scontra col fatto che tale uso è limitato al pollame".
"Come considerazione generale – aggiunge Valeria – possiamo dire che chi ha fatto meglio ha seguito bene le necessarie pratiche agronomiche, con risultati quali/quantitativi discreti".
"I prezzi – è la considerazione finale – sono in linea con lo scorso anno, ma non consentono ancora il pareggio dei costi (per il tenero siamo sui 17/18 € per q.le, mentre si dovrebbe arrivare almeno a 20). Ad influenzare i risultati economici della campagna saranno ora i prezzi internazionali, in particolare l'andamento della campagna dei nostri vicini: Austria e Germania".
Le superfici seminate in provincia di Reggio a cereali autunno/vernini si avvicinano ai 10mila ettari per il frumento tenero, mentre sono intorno ai mille le superfici a grano duro e quelle ad orzo.
Ormai il problema dazi sembra possa aver dato forse quello che poteva dare. Prezzi accettabili per il mercato al consumo che però spera sempre in valori più bassi
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 luglio 2018 -
Ieri sera stime USDA in fase discendente per il comparto soya e rialziste per il comparto cereali ma alla fine il mercato ha così chiuso:
da ciò si deduce quindi che l'effetto grano ha influenzato anche il comparto soia.
Ormai il problema dazi sembra possa aver dato forse quello che poteva dare, e ieri correvano voci che il Brasile potesse acquistare in Usa per poi trasferire e rivendere alla Cina bypassando il problema impositivo statunitense.
Il telematico di questa mattina (13/7/2018 - 8,30) registra cali contenuti per il comparto soia e mais e aumenti per il grano.
Ieri (12/7) il 2019 veniva proposto a Venezia a 331€ per la farina di soya 44%, e 341€ per la proteica, mentre la farina di soya 44% convenzionale ogm free veniva trattata da ottobre 18 a settembre 19 a 380€ partenza Verona.
Prezzi accettabili per il mercato al consumo che però spera sempre in valori più bassi che difficilmente potranno arrivare. Ciononostante certezze in questo campo non esistono e la valutazione all'acquisto corre sul filo delle ricoperture in base ai consumi e ai valori di trasformazione zootecnica.
Per i cereali sono state fatte ricoperture sul porto di Ravenna novembre 18/giugno 19 e novembre 19/giugno 2020 a 180€. Ben tenuto l'orzo, grano di base è invece nella confusione più totale causa la qualità e il Don e il mercato ha una forbice molto elevata da 165€ arrivo a 185.
Per il settore delle bioenergie forse varrebbe la pena fare un po' di scorta di crusca che potrebbe ben presto riprendere quota. Disponibili anche i residui della lavorazione del mais dolce.
Indicatori internazionali 12 luglio 2018
l'Indice dei noli è risalito sino a 1632 punti, il petrolio è a 70,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16536
@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Decisa flessione per il burro, mentre la panna e la crema tengono. Stabile anche il "Parmigiano" mentre è in arretramento il prezzo del Grana Padano DOP
di Virgilio Parma 10 luglio 2018 -
LATTE SPOT Si conferma la fase discendente del latte spot, parallelamente alla curva della campagna lattiera precedente. Il latte spot nazionale ha ceduto il -1,92% collocandosi tra 38,66 e e 40,21 €/100 litri di latte. Anche il prezzo del latte intero pastorizzato estero spot, provenienza Germania retrocede e si posiziona tra 37,63-38,66 €/100 litri latte.
Mantiene, anche nella 28esima settimana, una tendenza più marcata la flessione del latte scremato pastorizzato spot estero provenienza Germania (-4,17% - 11,39-12,42€/100 litri).
BURRO E PANNA Segnali sempre più decisi per la retrocessione del prezzo del burro. Ben 20 centesimi ceduti alla piazza di Milano. Stabile la crema a uso alimentare e anche la panna quotata alla borsa di Verona. Quasi 20 centesimi persi anche dallo zangolato emiliano (-5,10%).
Borsa di Milano 9 luglio 2018:
BURRO CEE: 5,37 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 5,62 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 3,75 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,55 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,64 €/Kg. (=)
MARGARINA Giugno 2018: 0,97 -1,03€/kg (=)
Borsa Verona 9 luglio 2018: (=)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,55-2,65€/Kg. (-)
Borsa di Parma 06 luglio 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,35 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 6 luglio 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,53 - 3,53 €/kg.
GRANA PADANO 09/7/2018 - Nuova leggera flessione per i listini del Grana Padano DOP (-5 cent).
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,15 - 6,25 €/Kg. (-)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 6,90 - 7,45 €/Kg. (-)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,00-5,30€/Kg. (-)
PARMIGIANO REGGIANO 06/7/2018 Segnali di rinnovata stabilità per il Parmigiano Reggiano, dopo l'accenno di ripresa della settimana scorsa, relativamente alle due più preziose categorie.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,80-10,10 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,40 - 10,85 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,60 - 11,55 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,00 - 12,30 €/Kg. (=)
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(Grafici)
La raccolta dei frumenti teneri e duri è ancora in corso nelle zone interne del Centro-Nord. I prezzi sono simili alla chiusura della campagna scorsa relativamente al frumento duro mentre un po' più bassi per il tenero. Continuano a calare mais e soia e l'orzo invece è in aumento.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 09 luglio 2018 -
Venerdì scorso il mercato ha chiuso in forte aumento in quanto sono state effettuate diverse ricoperture. Il mercato era sceso in modo sensibile, di fronte al fatto che le sanzioni fossero in essere. Chi aveva venduto prima ha ben pensato di ricoprirsi con ampi margini di guadagno.
Chiusure di venerdi sera:
Il telematico delle ore 9,10 di lunedi 9/7:
SEMI Lug -6,4 Ago -9,50 Sett -9,0
FARINA Lug -3,3 Ago -2,90 Sett -2,7
OLIO Lug 0 Ago -0,03 Sett 0
GRANO Lug -3,2 Sett - 8,6 Dic -7,4
CORN Lug -3,2 Sett -3,6 Dic -4
La guerra commerciale è appena iniziata, occorrerà attendere la decisione della Cina se ritirerà o stornerà i 3 milioni di tonnellate già prenotati. Questo potrebbe avere influenze sull'Usda di giovedì prossimo, intanto AgriCensus parla di una cancellazione in essere da parte Cinese di 432,000 tonnellate di seme di soya.
Troppo presto per ipotizzare dei prezzi, che comunque saranno più alti di quelli di venerdì, troppo presto anche per fare previsioni. Comunque prima dell'impennata di venerdì solo pochi hanno effettuato ricoperture sul "fondo del mercato".
I giochi sono ancora tutti aperti e intanto in Brasile il seme ha raggiunto gli stessi valori del mercato USA, a conferma di quanto più volte ribadito che i mercati sono un sistema di vasi comunicanti.
Per il settore delle bioenergie potrebbe essere l'ultima occasione per acquistare la crusca prima di una probabile ripartenza.
Indicatori internazionali 09 luglio 2018
l'Indice dei noli è risalito sino a 1622 punti, il petrolio è a 74,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,17651
@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini
venerdi 6 luglio 2018
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Editoriale: - L'ultima zampata di Marchionne? - Cede il latte e anche il burro. Positivi segnali per il "Parmigiano" - Farm Run 2018 - un successo da incorniciare e di buon auspicio per 2019!- Farm Run 2018 - un successo da incorniciare e di buon auspicio per 2019! - Cereali e dintorni. Il raccolto nazionale è entrato nella fase clou. -
SOMMARIO
Anno 17 - n° 27 08 luglio 2018
1.1 editoriale
L'ultima zampata di Marchionne?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Cede il latte e anche il burro. Positivi segnali per il "Parmigiano".
3.1 vino eventi Vinitaly a New York. Vini italiani nel mondo: +4,4% Gli USA restano il primo mercato.
3.2 ambiente - contratto di fiume Il contratto di fiume Parma – Baganza
4.1 sport e natura Farm Run 2018 - un successo da incorniciare e di buon auspicio per 2019!
5.1 PO - sicurezza degli argini Argini del PO: una priorità per il Paese
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il raccolto nazionale è entrato nella fase clou.
7.1 XTractor - sud africa Xtractor, si conclude la seconda edizione in Sudafrica .
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il giorno dei dazi.
9.1 ambiente Il contratto di fiume Parma – Baganza
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners
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(Scarica il PDF alla sezione allegati)
La carovana dei trattori McCormick, dopo la prima avventurosa spedizione in Australia, ha attraversato il Sudafrica, un viaggio slow di quasi ottomila kilometri percorsi a non più di 50 km/h su pneumatici BKT.
Fabbrico 6 luglio 2018 - Xtractor Sudafrica, prodotto da ID-ENTITY, è stato seguito da oltre 3 milioni di utenti online e ha anche permesso, grazie alla collaborazione con Amref, la realizzazione di un grande orto per la comunità di Ephraim Mogale e di un campo da calcio nel sobborgo di Sebokeng, nella cintura periferica di Johannesburg
Quarantanove giorni dopo la partenza il 3 aprile da Cape Town, la spedizione di Xtractor è riuscita nell'impresa di girare in lungo e in largo il Sudafrica in sella a quattro trattori McCormick Serie X8 ed X7 gommati BKT Tires, alla scoperta della natura più selvaggia e per portare un messaggio di amicizia e umanità.
Il docu-reality ideato e diretto da Roberto Pinnelli e Luca Noris e prodotto da ID-ENTITY, uno dei Gruppi leader in Europa nella creazione, produzione e gestione di contenuti e servizi di comunicazione digitale, è giunto al termine della sua avventura, a Pretoria il 20 maggio scorso.
La carovana di trattori ha percorso quasi ottomila chilometri in condizioni spesso avverse, attraverso territori desertici, oltrepassando la savana con i suoi magnifici animali, lungo la costa e oltre le imponenti e lussureggianti montagne del drago, sempre accompagnata da un grande seguito sui social. Tre milioni di persone hanno seguito le avventure dei trattori di Xtractor con le oltre 50 video-pillole postate su Facebook e Youtube e "assaporato" i colori e le bellezze del Sudafrica attraverso le mille e più foto, caricate sui canali Facebook e Instagram.
Oltre all'obiettivo di portare a termine il viaggio-avventura, la spedizione ha voluto dare un contributo solidale alla comunità sudafricana. Grazie alla collaborazione con Amref, McCormick Tractors, BKT Tires, GETAC, Fcf Forniture Cine Foto e Motorola Solutions Italia, Xtractor è riuscita, infatti, a realizzare i due progetti umanitari che si era prefissata: arare un grande campo per la comunità di Ephraim Mogale, dove Amref è presente con un ambulatorio mamma-bambino, e spianare un terreno nel sobborgo di Sebokeng, nella cintura periferica di Johannesburg, per dare agli oltre mille studenti del complesso scolastico di Khutlo Tharo un campo da calcio dove giocare e fare attività fisica. Due occasioni di grande festa con ragazzi e ragazze sudafricani, che hanno così avuto la possibilità di entrare in contatto con la cultura italiana, oltre a ricevere in regalo palloni da calcio e tanti altri gadget donati da BKT.
In più gli abitanti di Ephraim Mogale e tutto il personale medico potranno mettere a frutto le 5mila piantine di pomodori, cipolle, spinaci, barbabietole e peperoni offerte dalla spedizione per dare avvio alla coltivazione del grande orto, che soltanto mezzi potenti come i trattori di Xtractor poteva realizzare. Questa comunità povera di braccianti, perlopiù immigrati da altri Paesi africani, aspettava da circa vent'anni i fondi per il dissodamento del terreno da semina.
Per arrivare alla meta il viaggio è stato tanto lungo quanto mozzafiato. Guidati dai volontari dell'Arma dei Carabinieri ad una velocità di punta di 50 km/h, gli esploratori hanno attraversato il deserto del Kalahari, si sono avventurati dentro l'immenso parco nazionale del Kruger, hanno avvistato bufali ed elefanti ma anche leopardi, leoni e i rari rinoceronti (i cosiddetti Big5), oltre a tantissime specie di uccelli e di altri animali. Nella savana del Kruger i trattori di Xtractor sono stati circondati da un branco di "affettuosi" leoni e hanno subito la carica di un elefante, prima di attraversare il KwaZulu-Natal, il regno degli zulù, dove partì la lotta non violenta di Gandhi che favorì l'emanazione di molte leggi contro la discriminazione razziale della locale popolazione indiana.
La spedizione ha anche affrontato lo sterrato del Sani Pass, uno dei percorsi fuori strada più conosciuti al mondo, spingendosi fino alle montagne del Drakensberg. Un viaggio unico, al ritmo slow dei trattori, della natura e dei suoi tempi, che ha avuto un seguito d'eccezione: 15 giornalisti di diverse testate europee, dal turismo all'agricoltura e ai motori, pronti a raccontare il viaggio e le sue scoperte.
Xtractor è stato anche un viaggio nel viaggio: in una delle tappe lo chef stellato Ilario Vinciguerra si è unito alla spedizione e ha cucinato un italianissimo risotto arricchito con i sapori del Sudafrica, un piatto originale che ha rappresentato il simbolo dell'integrazione tra due culture lontane.
Per rivedere le foto e i video più significativi del docu-reality, e anche i filmati e le foto ancora inediti, che saranno postati nelle prossime settimane:
https://www.facebook.com/XtractorMcCormick/
https://www.instagram.com/xtractor.tv/
https://www.youtube.com/channel/UC_6ZlpWUKEwC_Jw0GSkucag
E per sapere dove ci porteranno i trattori della terza edizione di Xtractor, dopo la prima spedizione in Australia e la seconda in Sudafrica, rimanete sintonizzati.
Xtractor – Around the world è un viaggio documentario in trattore, ideato e diretto da Roberto Pinnelli e Luca Noris e prodotto da ID-ENTITY, tra i Gruppi leader in Europa nella creazione, produzione e gestione di contenuti e servizi di comunicazione digitale. Una grande avventura che esplora il rapporto tra uomo e natura, promuove la solidarietà, la consapevolezza sul rispetto dell'ambiente, sull'utilizzo responsabile delle risorse e sull'importanza di una corretta nutrizione per la salute.
Xtractor – Around the world 2018 è partito da Cape Town il 3 aprile: un team di 16 persone, quattro trattori McCormick equipaggiati con pneumatici BKT e sei fuoristrada, hanno viaggiato per quasi 8.000 km tra percorsi impervi e missioni impegnative da portare a termine.
La prima edizione di Xtractor, nell'autunno del 2015, ha percorso oltre 8.500 km in un viaggio di 50 giorni alla scoperta dell'Australia e di alcune delle sue aree più inaccessibili e estreme. Il meglio del viaggio è andato in onda su DMAX – FOCUS e DMAX HD/Sky.
Argo Tractors Spa con sede a Fabbrico (Reggio Emilia) produce trattori con i marchi Landini, McCormick e Valpadana e fa parte del Gruppo industriale Argo. In poco più di 15 anni Argo Tractors Spa ha triplicato i volumi di produzione con una notevole crescita in termini di risultati concreti: un fatturato consolidato di 500 milioni di Euro, 1.800 dipendenti, 6 stabilimenti produttivi, 8 filiali commerciali nel mondo, 130 importatori esteri e 2.500 concessionarie. Dati che hanno portato i marchi Landini, McCormick e Valpadana a collocarsi in una posizione di rilievo sul mercato domestico nel settore dei trattori e a rappresentare un player di primaria importanza a livello internazionale, confermando il valore di una strategia di successo nell'ambito di una logica di gruppo.
Meno traumatico del previsto l'apertura dei mercati all'indomani dell'introduzione dei dazi USA / Cina. A una prima flessione ha fatto seguito un rialzo, specie per la soya, che seppur di piccola intensità, ha riacceso una speranza negli operatori.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 7 luglio 2018 -
La prima giornata dei dazi e il mercato ha chiuso come di seguito:
da notare il sensibile rialzo del grano dovuto a stime che danno produzioni nella UE di 6 milioni di tonnellate in meno rispetto alle previsioni; così anche per Russia/Ucraina/Kazakistan dove il delta negativo arriverebbe a 8 milioni di tonnellate.
Quindi grano in tensione e questo potrebbe risultare da traino per tutte le commodities.
Per il comparto soya, nella primissima mattinata del 6 luglio, il telematico riportava un andamento positivo. Un rialzo non particolarmente sensibile, ma psicologicamente inaspettato.
E' certo che il mercato è sceso molto. Prendendo a riferimento il solo mese di luglio come la farina dal massimo di 406,10 dollari tonnellata è scesa a 328,20 quindi – 19,18%; il seme dal massimo di 1090 centesimi di dollaro per bushel è sceso a 835,40 quindi 23,35%. (quasi quanto i dazi), tenendo poi conto che l'origine Sud America è invece aumentata del 15-20% possiamo dedurne che i mercati si sono quasi livellati. Difficilmente la Cina potrà stornare gli acquisti già fatti o rinunciare a breve al mercato USA e questo porta a ritenere che si sia toccato il fondo.
Troppo presto per ipotizzare dei prezzi.
Per il settore delle bioenergie forse varrebbe la pena di acquistare la crusca che potrebbe ben presto riprendere quota.
Indicatori internazionali 06 luglio 2018
l'Indice dei noli è risalito sino a 1612 punti, il petrolio è a 72,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,17043
@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini
ultima ora - Venerdi 6 luglio 2018
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Findus richiama 14 lotti di minestrone surgelato per potenziale presenza di Listeria monocytogenes. Dopo Lidl ritirati prodotti surgelati del fornitore Greenyard
Findus ha comunicato che sta conducendo un richiamo volontario, in via del tutto precauzionale, di alcuni prodotti 'Minestrone' del produttore belga GREENYARD N.V.. La decisione, è stata presa a seguito della segnalazione del fornitore Greenyard (lo stesso che oggi ha richiamato dei prodotti surgelati venduti da Lidl), della potenziale contaminazione da Listeria di una partita di fagiolini, utilizzati in minima parte all'interno dei prodotti oggetto del richiamo".
I lotti richiamati sono: Minestrone Tradizione 1 KG (lotto L7311, L7251, L7308, L7310, L7334); Minestrone Tradizione 400g (L7327, L7326, L7304 e L7303); Minestrone Leggeramente Sapori Orientali 600g (L7257, L7292, L7318, L8011) e per ultimo Minestrone Leggeramente Bontà di semi 600g (L7306). La Listeria monocytogenes può essere una causa di gravi malattie allo stomaco/intestino (listeriosi) e sintomi simili a un'infezione influenzale.
Per alcuni tipi di individui (donne incinte, bambini piccoli, anziani e soggetti immunodepressi) la malattia può degenerare in forme anche molto gravi. A causa di tale rischio per la salute, i consumatori devono prestare molta attenzione a questo richiamo e non mangiare i prodotti sopra indicati.
Findus tiene a precisare che la categoria dei prodotti oggetto del richiamo "prevede il consumo solo previa cottura, come chiaramente indicato sulle confezioni. La cottura del prodotto annulla ogni potenziale rischio per la salute", sottolinea la società.
Tutti gli altri surgelati venduti da Findus Italia, non sono interessati dal richiamo. Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", raccomanda di non consumare i prodotti con i numeri di lotto segnalati e di restituirli al punto vendita dove sono stati acquistati.
(6 luglio 2018)
Ultima iniziativa promossa da Vinitaly è la presenza al Summer Fancy Food Show, terminato ieri a New York in una cornice di entusiasmo e vera attesa per un manifesto dell'Italia nel Mondo, un evento che con il passare del tempo sta diventando sempre più catena del valore da esportazione dell'Italia nel Mondo. Nei primi 4 mesi del 2018. I vini Italiani nel Mondo registrano un + 4,4,% e gli Stati Uniti restano il primo mercato.
Di L'Equilibrista Verona, 03-07-2018 - Vinitaly ormai è un marchio di fabbrica, una macchina che si muove ad unisono e conquista consenso soprattutto all'estero. Ne sono prova la crescita proprio negli USA del vino italiano che registra un confortante + 4,4% con ben 544,7 milioni di euro, nonostante l'Euro al momento sia una moneta forte che limita lo sviluppo causa cambio sfavorevole, come riporta l'Osservatorio Vinitaly Nomisma Wine Monitor.
Il nostro Paese e le sue eccellenze territoriali rappresentano l'interlocutore privilegiato per gli USA e tanto merito va dato anche all'attività promossa da Vinitaly che mantenendo un elevato standing di formazione e presenza, ha creato un circolo virtuoso esaltato soprattutto dai 47 Italian Wine Ambassador statunitensi, formati all'interno del programma International Academy. La rete così ben coadiuvata, rappresenta ad oggi ben 7000 Buyers accreditati che dagli USA erano già intervenuti all'ultimo Vinitaly 2018 garantendo una presenza massiva anche al Fancy Food Show, svoltosi dal 30 Giugno al 2 Luglio presso il padiglione italiano in collaborazione con ICE, Federalimentare, Cibus, Tuttofood e Vinitaly in ualità di Partners ufficiali.
Ulteriore prova di concretezza, nonché visione di lungo periodo, è stata l'iniziativa definita "The extraordinary Italian Taste" che ha permesso a Vinitaly, grazie al suo Vinitaly Wine Bar, di deliziare i Buyers sia del canale TRADE che del canale HORECA di poter degustare e conoscere ben 600 vini selezionati affiancati dalla competenza del consorzio Italiano del vino. Questo perché la leva fondamentale del mercato, soprattutto quando è complesso, è la conoscenza in senso stretto e questa criticità, Vinitaly l'ha capita molto bene e gestita, tanto da investire sulla creazione di pubblico influente che possa guidare gli appassionati ed un mercato maturo per la creazione di valore che nasce da prodotti sempre più "made in Italy" e soprattutto segno distintivo di un Vinitaly sempre più incentrato sulla qualità.
La giornata appena trascorsa ha dato lustro a tre prestigiose aree del nostro Paese, esaltando le zone del Trento Doc, Sicilia Doc e Chianti Classico perché testimoni rispettivamente di eccellenza spumantistica, innovazione e tradizione. Queste chiavi di lettura saranno utili a tradurre una direzione, quella Americana, che ad oggi rappresenta il principale mercato mondiale della domanda di vino confermando come il top consumer negli Stati Uniti sia di età compresa fra i 21 ed i 35 anni in netto contrasto rispetto a quello Europeo, che si attesta su valori ben più maturi e con capacità di spesa procapite ben diverse.
La manifestazione italiana più importante del vino italiano nel Mondo ha letteralmente reinventato i suoi confini, ricreando schemi di lavoro differenti e reimpostando da zero una diffusione che diventa tecnica e sempre più specifica per esaltare palati esigenti, orientare la scelta verso la qualità e promuovere finalmente un concetto univoco fatto di vignaioli e territori grazie alla forza di un unico messaggio.
E' iniziata la fase discendente del latte spot al quale fa eco il burro. Stabile il Grana Padano DOP mentre è in risalita il "Parmigiano"
di Virgilio Parma 2 luglio 2018 -
LATTE SPOT Inizio della discesa del latte spot. Analogamente alla curva della campagna lattiera precedente, il prezzo del latte spot inizia a retrocedere. Il latte spot nazionale ha ceduto il -1,27% collocandosi tra 39,69 e e 40,72 €/100 litri di latte. Analogamente anche il prezzo del latte intero pastorizzato estero spot, provenienza Germania retrocede e si posiziona tra 38,15-39,18 €/100 litri latte).
Ben più marcata la flessione del latte scremato pastorizzato spot estero provenienza Germania (-4% - 11,90-12,94€/100 litri).
BURRO E PANNA Dopo i Primi segnali di arretramento è iniziata la fase discendente del burro. Scende anche la Crema a uso alimentare e la Panna di centrifuga veronese. In discesa tutti i valori quotati a Milano e Verona.
Borsa di Milano 2 luglio 2018:
BURRO CEE: 5,57 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 5,82 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 3,95 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,75 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,64 €/Kg. (-)
MARGARINA Giugno 2018: 0,97 -1,03€/kg (=)
Borsa Verona 2 luglio 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,55-2,65€/Kg. (-)
Borsa di Parma 29 giugno 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,53 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 26 giugno 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,53 - 3,53 €/kg.
GRANA PADANO 02/7/2018 - Nessuna variazione registrata nella 27esima settimana. I listini del Grana Padano DOP si mantengono perciò stabili alla borsa milanese.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,20 - 6,30 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 6,95 - 7,50 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,05-5,35€/Kg. (=)
PARMIGIANO REGGIANO 29/6/2018 In crescita le due maggiori stagionature del Parmigiano Reggiano che guadagnano altri 5 centesimi.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,80-10,10 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,40 - 10,85 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,60 - 11,55 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,00 - 12,30 €/Kg. (+)
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(Grafici)
ll raccolto italiano dei frumenti è entrato ormai nella fase centrale e i listini nazionali iniziano a rilevare i primi prezzi. Imprevedibilità sui mercati internazionali.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 02 luglio 2018 -
Il frumento tenero a Bologna si è proposto con quotazioni inferiori rispetto alla chiusura della campagna precedente, mentre per il frumento duro, almeno per quanto concerne il Sud, ha registrato prezzi in aumento. Mais e semi di soia ancora in diminuzione.
Sui mercati internazionali l'imprevedìbilità regna sovrana, venerdì i dati USDA avrebbero dovuto essere tendere al rialzo e invece:
Questa mattina (ore 11,45) tutto in discreto rialzo, i motivi più disparati: i dati emessi dalla Commissione Europea sulle produzioni del grano 137 milioni di ton. contro le quasi 142 dell'annata precedente; che unita al dato della Russia e Ucraina con quasi 14 milioni di tonnellate in meno, potrebbe diventare un fattore incendiario; il fatto che il mercato sia sceso quasi quanto prevede l'imposizione dei dazi; i premi aumentati in sud America ma diminuiti nel Nord.
Certo il mercato non può solo scendere e serpeggia una certa inquietudine tra gli operatori a fronte di un mercato che è già quasi sceso della quota dei dazi e all'ipotesi di sussidi agli agricoltori.
I valori odierni ruotano a 354/364 sul disponibile agosto dicembre 352/362 e per il 2019, il primo semestre 346/356 e il secondo a 335/344 partenza porti per trasformarli in un reso occorre valutare da 10 a 15/17 € tonnellata per il Nord Italia.
Indicatori internazionali 02 luglio 2018
l'Indice dei noli è risalito sino a 1385 punti, il petrolio è a 74,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16582
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(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Editoriale: - Prima l'Italia! - Lattiero caseari. STOP al latte SPOT! Formaggi DOP stazionari - Farm Run - Una spettacolare festa dello sport - Segnalata la prima infezione umana da virus Keystone -
Anno 17 - n° 26 01 luglio 2018
1.1 editoriale
Prima l'Italia!
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. STOP al latte SPOT! Formaggi DOP stazionari
3.1 conflupo - progetto life Progetto LIFE "ConfluPO". Migliora Habitat e faunistica
4.1 sport e natura Farm Run - Una spettacolare festa dello sport
5.1 sicurezza alimentare Frodi alimentari e biodiversità. Se ne è discusso da "Medici" a Montecchio Emilia.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Prezzi ancora in flessione
7.1 Pizza e champagne Pizza e Champagne, che connubio! A ogni pizza il suo champagne.
8.1 spumanti C'è fermento in città!
9.1 salute e benessere Segnalata la prima infezione umana da virus Keystone
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners
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(Scarica il PDF alla sezione allegati)
Se il fenomeno Spumante in Italia è riuscito a svincolarsi dall'idea di bollicine unicamente legato alle ricorrenze, è merito sicuramente alle Regioni Italiane nelle quali la tradizione della spumantizzazione cresce diventando motore principale dell'economia enologica. Franciacorta su tutte per capacità imprenditoriale, Trento per la sua grande tradizione, Alta Langa e Oltrepòpavese per vocazione.
da L'Equilibrista - Reggio Emilia 30 giugno 2018 -
Quattro aree produttive del nord dell'Appennino, che piano piano, hanno saputo
farsi conoscere ed imporsi come validissime alternative alla bollicina per antonomasia francese e che sempre più, sono divenute sinonimo di Aperitivo o di Bolla a Tutto Pasto, in ogni ordine e grado di rivendita del vino, sia a mescita che asporto.
Una rivoluzione che ha visto regioni, da sempre caratterizzati da grandi rossi o profumati bianchi, abbracciare a tutto tondo la tradizione del metodo classico e vedere una nuova vita, approntare nuovi mercati e magari clienti mai conquistati prima.
Il fenomeno ha preso forma, proiettando l'Italia nel Mondo delle bollicine, proprio dall'ingresso sul mercato della bolla Metodo Martinotti per la verità, a rifermentazione in autoclave quindi, a base principalmente di uve Glera, denominata Prosecco. I comuni Trevigiani di Valdobbiadene e Conegliano forgiano bollicine che hanno permesso ad ogni angolo del nostro Paese di apprezzare un vino da aperitivo più facile e conviviale, alla portata di tutte le tasche e adatto a tutte le occasioni ed ecco il decollo.
Il fermento è stato travolgente ed immediato, tanto che la parola "Prosecco" ha soppiantato il termine stesso di vino Spumante, creando notevole confusione nel consumatore, generando difficoltà di comprensione riguardo gli stili produttivi e le aree di derivazione.
La bellezza dello spumante italiano metodo classico invece è la sua duttilità e la multiforme fragranza che ogni calice sprigiona caratterizzando zone per zona il nostro Paese, culla indiscussa della biodiversità. Pensiamo infatti alla Sicilia che nelle terre dell'Etna sta forgiando veri e propri campioni di potenza con personalità olfattiva mai visti prima per quelle zone, oppure la Campania da sempre vocata a magnifici vini bianchi di struttura e grande sensazioni saline e minerali che si è dimostrata all'altezza di una produzione oculata che va ad esaltare l'Avellinese, il Beneventano o le zone dei Campi Flegrei solo per citarne alcuni. Ma possiamo andare in una qualsiasi Regione del Bel Paese e trovare una proposta interessante che possa solleticare anche le papille più esigenti in modo inaspettato.
Non è quindi un caso se tutti i vignaioli italiani a poco a poco abbiano deciso di sposare l'orientamento alla rifermentazione in bottiglia, dedicandosi ad una evoluzione radicale sia nel pensiero che nella tecnica. Una delle attività più complesse e altamente rischiose che ci siano è proprio quella del produttore di vino, che viene esaltata e portata ai massimi quando si decide di dedicarsi alla spumantizzazione di qualità che solitamente prevede un prodotto mai pronto prima dei canonici 24 mesi almeno, aumentando la soglia di criticità.
Da questa necessità di approfondimento, basata sulla cernita di prodotti qualitativamente ineccepibili, sul soddisfacimento della curiosità del pubblico, la voglia di fare divulgazione di cultura della rifermentazione in bottiglia e della qualità che ne deriva, è nato un locale a Reggio Emilia che prende il nome di Spumanteria Classica Italiana, che già dal nome evoca il fulcro centrale dell'impegno e del lavoro, incentrato su prodotti nazionali, da tutte le regioni d'Italia, principalmente a Metodo di elaborazione Classico, con rifermentazione in bottiglia, stile Champagne, ma rigorosamente italiani.
Anche la location, curata nel dettaglio, enfatizza lo stile classico del vino, con richiami al Liberty, quale forma d'arte pittorica espressiva, che nella sua leggerezza meglio descrive il carattere del Vino Spumante, creando quella stessa atmosfera di inizio millenovecento, quando soprattutto le Bollicine Francesi cominciavano a farsi conoscere in Europa.
La forza di questo tipo di locale è far accrescere la curiosità nel cliente che soprattutto grazie al confronto con professionisti e vignaioli, ben coadiuvati dai gestori, tutti per altro sommelier professionisti, possono trasferire conoscenza nel consumatore che cresce di livello e diventa interlocutore esperto.
La Spumanteria classica italiana permette una vera e propria esperienza sensoriale a tutto tondo, con proposte di abbinamento perfetto, così come si è assistito durante la serata appena trascorsa in compagnia di Lia e Remo Falconieri che hanno presentato la loro Cantina e descritto il vitigno Erbaluce, unico vitigno italiano per il quale il disciplinare prevede la vinificazione nelle versioni spumante, fermo e passito, eccellendo a livello nazionale in tutte e tre le tipologie . "Gli acini assumono in autunno riflessi caldi e rosati che si fanno man mano più intensi e quasi color ambra nella parte superiore esposta al sole, in particolare nel momento in cui inizia a sorgere il sole che li colpisce obliquamente con i suoi raggi. Questa, molto probabilmente, è la ragione del suo nome che in origine era Alba Lux, ossia Luce dell'Aurora, poi trasformatosi in Erbaluce". La serata ha visto la degustazione di sei vini fra cui il primo MISOBOLO Erbaluce di Caluso Docg 2017, vino ricco di sensazioni floreali dal gusto deciso.
A seguire "T" 2015, da vendemmia tardiva (Novembre), certamente intenso e persistente, che precede SAN GIORGIO Erbaluce di Caluso Spumante millesimato 2015, forse il più storico della cantina perché prodotto dal 1951. Di gran nerbo e fine perlage poi CALLIOPE, da Erbaluce di Caluso Spumante millesimato 2013. Dal gusto secco ed asciutto è invece CIECK NATURE, Erbaluce di Caluso Spumante millesimato 2013.
A chiudere la serata è stato ALLADIUM Erbaluce di Caluso Doc Passito 2009 con un invecchiamento di 3 anni, vellutato e fresco. In abbinamento sono stati proposti 3 piatti tradizionali del Canavese, quali: trittico di frittate - asparagi, uova&cipolla, "Nodi"(uova&salame),battuta di Fassona all'Albesa e i formaggi erborinati - Blu di Morozzo, Blu del Monviso e Gorgonzola. Esempi come questi, portano L'Italia ad esprimere metodi classici di grande valore e struttura mantenendo personalità e distinzione, soprattutto nei confronti di mostri sacri della produzione francese che non vuole aggredire ma solo proposi come raffinata alternativa perché figlia del territorio locale, espressione massima della biodiversità italiana, qualcosa che la Francia e tutto il Mondo ci invidia davvero.
Una Parma che si ritrova sempre più al centro di eventi, appuntamenti con il gusto e divertenti serate a tema per esaltare abbinamenti e convivialità. Arte e Gusto è il locale che sta facendo da scenario a tutto questo e che continua a promuovere qualità, eleganza e divertimento.
da L'Equilibrista Parma, 30-06-2018 -
La serata che si è svolta il 26 Giugno presso la sala degli eventi di Arte&Gusto concludeva la rassegna dedicata ai "Vignaioli e territori s'incontrano a Tavola" che riprenderà con nuovi appuntamenti a partire dal prossimo Ottobre.
Nella proverbiale cornice dei locali di Arte & Gusto, la cultura ed il valore dell'esperienza diretta vanno di pari passo con gusto e divertimento, tanto da poter affrontare in modo interattivo e leggero una tematica affascinante come lo Champagne e l'arte della Pizza Gourmet.
Federico Graziani, sommelier professionista e lo chef di Arte&Gusto Alfonso, si sono alternati in sala quali assoluti protagonisti il primo per lo champagne presentando la Maison Boizel e l'altro come ideatore si una squisita pizza gourmet assemblata con eccellenze del nostro territorio quali: il Prosciutto di Parm Italgroup e il Parmigiano Reggiano Gennari.
Per l'apertura, Graziani ha scelto il Brut Reserve in abbinamento alla pizza fiordilatte tradizionale in aggiunta a piacere di acciughe e Parmigiano Reggiano 24 mesi. L'abbinamento ha ben equilibrato la struttura del sorso del Brut Reserve che ha sprigionato soprattutto via via che la temperatura aumentava, delicate note di tostatura e frutto giallo maturo senza perdere la bella bevibilità e brezza salina che il fiordilatte esaltava.
E' stata la volta poi del Brut Rosé che seguendo l'antico procedimento, aveva una parte di vinificazione in rosso che aggiunta alla cuvée ne esaltava la vena sanguigna del pinot nero regalando complessità e linearità di bocca. Ovviamente l'abbinamento qui era più difficile e quindi Alfonso ha proposto un riuscito e gustoso impasto bianco con bufala, pancetta stufata e crema di patate, affiancando a sorpresa l'abbinamento che qui era un Prosciutto di Parma Ital Group 36 mesi e Parmigiano Reggiano di Gennari a scaglie.
La terza proposta, dedicata alla rotondità e pienezza di bocca ha esaltato la potenza di un prodotto che sosta sui lieviti per 48 mesi e che Graziani ha tenuto giustamente sul finale per chiudere in bellezza con la proposta di Boizel. Pinot nero 100% con note di complessità ben espresse e che grazie al finissimo perlage, per nulla scontato, lasciava ricchezza ed austerità sul finale garantendo, freschezza, decisa impronta aromatica e bevibilità.
Tocco di classe e per quanto mi riguarda ben concertato per assicurare stabilità al palato, la chiusura con il sorbetto che oltre a riportare i valori dei due contendenti alla pari ha dimostrato perfetta sintonia nella gestione di cucina e cantina, quello che serve ad un locale per presentarsi al meglio alla sua clientela che pare sempre più esigente ed attenta.
Mario, Marco e Raffaele oltre a portare avanti con convinzione maniacale la gestione della sala e curato l'hospitality, hanno supervisionato e partecipato con la consueta maestria intervenendo al momento giusto lasciando il segno quando serviva senza mai andare sopra le righe, altro pregio fondamentale per chi vuole fare ristorazione davvero.
La gestione di serate come questa dimostra che l'attenzione ai particolari paga eccome, mette in risalto che chi fa qualità vince sempre e che soprattutto le cose belle lasciano il segno sempre.
Prezzi in flessione. Riportiamo alcune note interessanti che stanno circolando tra gli operatori.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 27 giugno 2018 -
Ieri sera il mercato ha continuato a scendere, seppure in modo contenuto e non univoco:
Il mercato, in questo momento (ore 9,36), è tutto in territorio positivo la volatilità è alta e i nervi degli operatori sono tesi. I pareri, le opinioni, le notizie si susseguono e a tal riguardo ne riportiamo due particolarmente significative:
"E' in essere un'altra presa di posizione del governo USA contro la Cina. Il Wall Street Journal ha riportato che sarebbero in studio norme impedire a quelle società possedute almeno al 25% da capitali cinesi di comprare compagnie impegnate in USA nella "tecnologia industriale significativa".
Se tale mossa fosse attuata vuol dire che non ci saranno ripensamenti prima del 06 luglio.
L'altra notizia che avrà peso in futuro è stata diffusa da Agricensus Brasile: "La Cina probabilmente cercherà di importare seme di soia da 68 paesi che si sono impegnati a unirsi alla sua iniziativa "One-belt-one-road" nei prossimi 15 anni, secondo un nuovo studio, in quanto il paese cerca di minimizzare l'eccessivo affidamento sulle importazioni statunitensi. Il rapporto, pubblicato martedì dal primo rapporto sullo sviluppo agricolo cinese dell'Accademia cinese delle scienze agricole (CAAS), illustra la strategia della Cina per il periodo compreso tra il 2020 e il 2035 e analizza i risultati potenziali. Il rapporto indica che la Cina darà priorità alla produzione interna di grano e riso con gli incentivi politici necessari, cercando al contempo di diversificare l'offerta di soia." Il conflitto commerciale tra Cina e Stati Uniti genera effetti negativi per entrambi i paesi. L'esportazione statunitense di prodotti agricoli verso la Cina declina e il benessere dei consumatori cinesi è influenzato negativamente dagli aumenti dei prezzi ", ha affermato l'accademia. Il risultato della simulazione per il periodo del 2020 e del 2035 mostra che "la tassazione bilaterale tra Stati Uniti e Cina farà sì che le esportazioni di prodotti agricoli statunitensi verso la Cina si riducano del 40%. Tra questi, l'esportazione di soia e altri prodotti diminuirà del 50% circa ". In risposta a questo scenario, la Cina spera di "rafforzare i commerci con paesi a una sola strada e aumentare l'importazione di sostituti di soia", ha affermato il CAAS. La Cina imporrà le importazioni statunitensi di semi di soia il 25% dal 6 luglio, quando uno scambio commerciale tra le due maggiori economie del mondo si trasformerà in una guerra commerciale. La Cina consuma circa un terzo di tutta la soia prodotta, mentre gli Stati Uniti producono circa la stessa quantità."
Per ora è ancora da classificarsi come nota fantasiosa ma potrebbe avere un fondo di verità.
Quindi, come al Circo, le difficoltà sono sempre più elevate e spesso si aumenta il rischio togliendo la rete.
Il mercato è sceso molto ma, se non ci saranno ripensamenti potrebbe perdere ancora dei punti, seppure è buona norma ricordare che i prezzi non sono comprimibili all'infinito, considerato che i costi di produzione esistono in tutto il globo.
Indicatori internazionali 27 giugno 2018
l'Indice dei noli è sceso sino a 1323 punti, il petrolio è a 71,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16571
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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"Eppur si muove" verrebbe da dire. Nonostante i richiami, le imposizioni, la forza mediatica dei nuovi operatori, il passaparola e la dirompenza dell'esperienza diretta, la contraffazione e le frodi alimentari sono in cima ai problemi dello sviluppo della biodiversità moderna.
da L'Equilibrista - 22 Giungo 2018, Tenuta la Rampata – Montecchio Emilia -
E' stata una giornata importante quella che ha visto come scenario la Tenuta "La Rampata" di proprietà della Famiglia Medici, sia per i temi trattati che per le persone scelte ad interpretarlo.
Alla giornata si sono avvicendati Alessandra Medici che ha fatto gli onori di casa ben coadiuvata dalla Fondazione dell'Ordine dei Giornalisti che ha curato il Seminario sulla formazione che aveva come tema, proprio le frodi alimentari. La Fondazione dell'Ordine dei Giornalisti, partner della giornata, ha visto Alessandra Ferretti, consigliera dell'Associazione Stampa Reggiana, il consigliere regionale dell'ordine Giornalisti Mario Guidetti ed il presidente dell'Associazione stampa Reggiana Giuseppe Adriano Rossi, impegnati nei lavori e nello sviluppo di questo spinoso tema. Di sicuro interesse è stato l'intervento di Loris Mazzetti che, dall'alto della sua esperienza come scrittore e regista di fortunati programmi targati Enzo Biagi ed oggi dirigente RAI, ha posto l'accento sull'importanza di scindere al meglio "Fake news e verità" nell'interesse di divulgare notizie e non di stravolgerle per fini politici o sociali di dubbia finalità.
La poca propensione all'approfondimento che si sta diffondendo, ha sottolineato Mazzetti, sta portando alla formazione di una superficiale ed approssimativa opinione personale, vero e proprio limite allo sviluppo e confronto fra le Società.
Fabrizio Binacchi direttore di RAI Emilia Romagna, uno dei precursori di Linea Verde e Tgr Italia Agricoltura, ha posto l'accento sul Mondo delle campagne e come questo settore sia poco tutelato tanto da subire gravi danni economici a causa di prodotti emergenti che hanno l'obiettivo di clonare le nostre eccellenze causando soprattutto danni di immagine difficilmente reversibili. Esempi eclatanti sono stati l'olio di oliva, le farine, la passata di pomodoro, il Parmigiano Reggiano e non di meno il pesce che viene spacciato per fresco quando semplicemente decongelato ad essere affetto da alterazione, sofisticazione e contraffazione appunto.
E' stato il turno poi di Erni Bagni, direttore del Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi modenesi che denuncia come molti dei Lambruschi siano copiati all'estero perché spacciati completamente per prodotti made in Reggio Emilia e Modena anche quando il sito produttivo sia all'estero. Mercati esteri dove il Lambrusco spopola da anni perché capace di incontrare gli abbinamenti e le peculiarità organolettiche di un vitigno unico al Mondo e prodotto solo nelle due province descritte.
Ha concluso i lavori l'intervento di Andrea Bezzecchi, presidente del Consorzio Aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia (ABTRE), il quale ha ribadito come questo straordinario prodotto sia il frutto di mosto cotto esclusivo nella provincia di Reggio Emilia e Modena, che fermentato, acetificato ed in seguito invecchiato per almeno 12 anni, ne garantisce unicità assoluta. Nonostante infatti fosse questo il caso di un aceto con radici profonde, riportano già nelle Georgiche di Virgilio e portato alla ribalta internazionale alla fine del 1700 dai Duchi di Modena e Reggio, era ancora vittima di frodi e grande incertezza. Il tutto, dice Bezzecchi, è stato risolto dall'introduzione della DOP , che ha concretamente portato ordine almeno su quello che viene definito e tutelato come Aceto balsamico tradizionale di Modena (ABTM) e Aceto Balsamico tradizionale di Reggio Emilia (ABTRE).
L'importanza di questo passaggio è fondamentale perché si è riusciti a far passare che il prodotto "originale", concediamoci questo termine, può essere garantito solo quando viene fatto nelle esclusive provincie di Reggio Emilia o Modena grazie all'unicità delle qualità organolettiche proprie dei territori locali che ne identificano peculiarità di eccellenza assoluta.
Emergono vari spunti e certamente l'esigenza di un lavoro di concerto per contrastare un problema che formalmente abbraccia tutti i settori di un'economia italiana che lavora da sempre sulle nicchie e le fasce alte di gamma, specializzandosi in diversi campi dove quello alimentare esalta segmenti ad alto valore aggiunto e genera fatturati perché da sempre solletica comportamenti di acquisto che punta su fasce altamente remunerative del mercato, soprattutto all'estero. In questo lavoro di controllo, l'apporto delle forze dell'ordine o degli enti di controllo, a vario titolo, deve essere affiancato dalla consapevolezza e dalla formazione da farsi proprio all'estero da professionisti del settore per educare i consumatori finali, ormai clienti a tutti gli effetti, perché ad un Mondo globale risponde cliente globale. Vedo iniziative volte a far conoscere i prodotti e le eccellenze italiane, progetti mirati che con le camere di commercio e i consorzi, vadano a fare educazione ed informazione prima di fare promozione.
Prima di occuparci di avere clienti, non si deve perdere di vista la necessitò di creare una platea di attenti conoscitori.
Primi segnali di arretramento del burro, della crema e della panna. Stasi in casa dei formaggi DOP.
di Virgilio Parma 26 giugno 2018 -
LATTE SPOT Stop al latte spot. Si è arrestata la progressione del latte spot nazionale. Lunedi 25 giugno, ultima riunione borsistica del mese, il latte spot ha confermato i prezzi della precedente ottava che rammentiamo essere tra 40,21 e 41,24 €/100 litri di latte. Analogamente anche il prezzo del latte intero pastorizzato estero spot, provenienza Germania conferma i valori precedenti ( 39,18-40,21 €/100 litri latte).
Nessuna variazione anche per il latte scremato pastorizzato spot estero provenienza Germania (12,42-13,46€/100 litri).
BURRO E PANNA Primi segnali di arretramento del prezzo del Burro dopo una sola ottava di stasi.Scende anche la Crema a uso alimentare e ben 15 centesimi è la perdita registrata dalla Panna di centrifuga veronese. Stabile a quota 3,58€/kg il burro zangolato parmense ma con un orizzonte di cedimento di altri 5 centesimi stando a guardare la borsa reggiana di martedì 26/6..
Borsa di Milano 25 giugno 2018:
BURRO CEE: 5,75 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 6,00 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 4,13 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,93 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,80 €/Kg. (-)
MARGARINA Giugno 2018: 0,97 -1,03€/kg (=)
Borsa Verona 25 giugno 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,70-2,80€/Kg. (-)
Borsa di Parma 22 giugno 2018 (=)
BURRO ZANGOLATO: 3,58 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 26 giugno 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,53 - 3,53 €/kg.
GRANA PADANO 25/6/2018 - Ancora nessuna variazione rilevata nella 26esima settimana. I listini del Grana Padano DOP si mantengono stabili alla borsa milanese.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,20 - 6,30 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 6,95 - 7,50 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,05-5,35€/Kg. (=)
PARMIGIANO REGGIANO 22/6/2018 La stasi dei prezzi si estende a tutte le stagionature rilevate alla borsa merci parmigiana.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,80-10,10 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,40 - 10,85 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,05 - 11,55 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 11,95 - 12,25 €/Kg. (=)
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(Grafici)
E' partita la schermaglia dei dazi tra USA e Cina. 25% sul valore è la percentuale che entrambi i contendenti hanno dichiarato di applicare alle rispettive liste di prodotti.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 18 giugno 2018 -
Gli USA hanno stilato un elenco di 1.102 prodotti, pari ad un valore di 34 miliardi di dollari, che saranno sottoposti a dazi sul 25% sul valore, decorreranno dal 6 luglio mentre per 284 (pari ad un valore di 16 miliardi di dollari) i dazi verranno applicati in un secondo momento.
La Cina ha immediatamente reagito con un elenco di 545 prodotti (pari ad un valore di 34 miliardi di dollari), su cui verrà applicato un dazio del 25% sul valore, e per altri 50 prodotti (pari ad un valore di 16 miliardi) con applicazione idei dazi posticipata in un secondo momento.
Nell'elenco dei "cinesi" come previsto vi sono i semi di soia, il sorgo, la carne suina, la carne bovina, quella di pollo, prodotti caseari, succo d'arancia, frutta, pesci ecc...
Naturalmente sussiste la speranza che sopraggiungano ripensamenti entro il 6/7 oppure delle revisioni all'ultimo minuto. Per ora comunque l'atmosfera è pesante e i fondi di investimento, hanno preferito alleggerirsi su tutta la linea dando maggior peso al calo. Venerdì sera il mercato ha chiuso:
mentre stamattina l'andamento è stato misto: comparto soya in leggero recupero, comparto cereali in leggero calo.
L'Europa deve augurarsi che la Cina non cerchi sbocchi commerciali in acquisto per i cereali nei paesi d'influenza Russa.
I primi valori di farina di soya in uscita stamattina sul mercato sono stati: farina di soya 44% 360 e proteica 370€ luglio dicembre 362/372€ e il 2019 gennaio giugno proteica a 364 e luglio dicembre proteica 346 mentre la 44 per un anno 343. partenza porti.
Sul mercato interno si segnala un sensibile calo dei cruscami i cui valori sono quindi appetibili aggirandosi sui 128-130€ sul disponibile e 135 sul luglio-dicembre. L'orzo è in preda alla problematica del peso specifico, che risulta essere molto leggero, il mais instabile in base alle voglie di vendita per fare spazio ai cereali estivi.
Per le bioenergie abbiamo disponibilità di mais bianco e di seme di girasole scondizionato. Chi fosse interessato a queste commodities può contattare Mario Boggini al +39 338 6067872.
Indicatori internazionali 18 giugno 2018
l'Indice dei noli è salito sino a 1445 punti, il petrolio è a 64,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,15803
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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La tutela del Culatello di Zibello DOP. Azioni per la tutela della DOP. Il nuovo decreto sui prodotti di salumeria. Seminario informativo per operatori del settore - Parma 20 giugno 2018
La tutela dei consumatori e dei produttori di un'eccellenza gastronomica come il Culatello di Zibello ha fatto registrare, il 28 giugno 2016, un importante passo avanti.
E' stato infatti pubblicato il decreto congiunto Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero dell'Agricoltura riguardante le modifiche al D.m. 21 settembre 2005, "concernente la disciplina della produzione e la vendita di taluni prodotti di salumeria", che sancisce le caratteristiche del "Culatello", identificandolo come un prodotto di salumeria stagionato almeno nove mesi, insaccato nella vescica e legato con spago. L'intervento normativo è andato, di fatto, a eliminare tutte quelle categorie merceologiche che per anni hanno sfruttato la parola "culatello" sulla scorta del successo del prodotto DOP, restituendo al prodotto originario le proprie caratteristiche di unicità e agevolando i consumatori nella scelta del prodotto.
Con lo scopo di informare e dare massima visibilità alla normativa, il Consorzio di tutela del culatello di Zibello DOP promuove un secondo appuntamento informativo, dopo quello realizzato a Busseto lo scorso 10 ottobre che ha visto la partecipazione di circa cento operatori specializzati.
Il seminario, dal titolo "La tutela del Culatello di Zibello DOP. Azioni per la tutela della DOP. Il nuovo decreto sui prodotti di salumeria", si svolgerà mercoledì 20 giugno a Palazzo Sanvitale a Parma e sarà aperto a tecnici e operatori del settore: sarà un'importante occasione per ricordare i termini e gli effetti del decreto e per aprire una discussione sulla tutela delle DOP.
Interverranno:
Massimo Spigaroli, Presidente del Consorzio di Tutela del Culatello di Zibello
Lucio Tagliafierro, funzionario del Ministero dello Siluppo Economico presso la Direzione Generale per la Politica Industriale, la Competitività e le Piccole e Medie Imprese,
Antonio Iaderosa, Direttore dell'ICQRF (ispettorato centrale della tutela e della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari) Lombardia, Emilia Romagna e Marche, del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.
Mario Montanari, Dirigente della Regione Emilia-Romagna, Servizio Innovazione, qualità, promozione e internazionalizzazione del sistema agroalimentare.
Colonnello Pier Luigi Fedele, Comandante Gruppo Carabinieri Forestale di Parma
Modera gli interventi Sandro Piovani, giornalista della Gazzetta di Parma.
Per informazioni e accrediti: Consorzio di tutela del Culatello di Zibello, tel. 0524 99131.
Trovati quindici pesticidi vietati in quelle biologiche. Foodwatch: sessanta aziende agricole che producono uova biologiche nei Paesi Bassi hanno utilizzato una decina di pesticidi e disinfettanti non autorizzati. Si attendono i nuovi dati ufficiali delle indagini degli enti olandesi
Nuove ombre si addensano sui controlli sanitari degli allevamenti di pollame dopo lo scandalo delle uova al Fipronil diffusosi a partire dall'agosto dello scorso anno e segnalato per primo in Italia dallo "Sportello dei Diritti", quando si riteneva che fosse limitato a quelle commercializzate solo in alcuni paesi del Nord Europa. Com'è noto dopo la diffusione della notizia, decine di milioni di uova sono state distrutte e rimosse dai supermercati di tutta Europa e mezzo mondo, fino a raggiungere persino Hong Kong.
Ma questo scandalo, potrebbe essere la cosiddetta "punta dell'iceberg". Perché per Foodwatch, la nota associazione dei consumatori con base in Germania, quello del Fipronil è solo una piccola parte di un più ampio problema che riguarda gli allevamenti di uova in Europa.
L'organizzazione attiva per la tutela del "cibo sano, onesto e sicuro" ha rilasciato sabato una serie di report d'ispezione del supervisore Skal Biocontrol, ente olandese che certifica i prodotti biologici, che ha riguardato 250 allevamenti di uova biologiche, che vanno dal gennaio 2016 al febbraio 2018. Mentre i rapporti pubblicati fino all'estate scorsa stabiliscono che le aziende agricole hanno soddisfatto i requisiti biologici, nuove "ispezioni mirate" sono state condotte dallo Skal a partire dal 2017, dopo lo scandalo delle uova contaminate e la chiusura delle aziende agricole nei Paesi Bassi. È la conseguenza di queste indagini, ha rivelato l'uso di fipronil e altri prodotti vietati, afferma l'associazione.
Tra gli insetticidi o disinfettanti riscontrati vi sarebbero MenthoBoast, MiteClean, CID 20, Kilcox, VIROCID, Inciprop Extra, Kickstart, e M50Q Macrodes, il cui uso non è consentito dal Consiglio olandese per la autorizzazione di prodotti fitosanitari e biocidi.
"Sembra che le ispezioni regolari prima della crisi del fipronil siano state piuttosto superficiali", ha dichiarato la ricercatrice di Foodwatch Corinne Cornelisse, citata dall'agenzia di stampa olandese ANP. "Gli ispettori hanno fallito, sono venuti in tutte le aziende e avrebbero dovuto notarlo." L'organizzazione chiede un'audizione da parte del ministro per l'agricoltura e la qualità alimentare Carola Schouten nella camera bassa del parlamento. "Se il controllo non migliora, prevediamo un altro scandalo alimentare", ha dichiarato Foodwatch. L'autorità di controllo Skal non era disponibile sabato sera a rilasciare dichiarazioni. I risultati dell'indagine della commissione speciale sullo scandalo del fipronil nei Paesi Bassi dovrebbero essere pubblicati a fine giugno, secondo l'olandese RTL Nieuws.
In attesa di questi nuovi dati, un elemento certamente desta preoccupazione e riguarda la superficialità dei controlli precedenti all'emergere dello scandalo delle uova al fipronil, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei diritti" . Superficialità che ha consentito, nei fatti, l'utilizzo di una serie di prodotti chimici di vario tipo che, purtroppo, sono assorbiti negli alimenti che utilizzano ovoderivati e che quindi potenzialmente possono incidere sulla salute dei cittadini. È chiaro, quindi, che gli organi deputati ai controlli di tutta Europa, non si possano più permettere di abbassare la guardia ma, allo stesso tempo, la cittadinanza tutta deve conoscere gli esiti delle indagini già svolte per avere piena contezza delle sostanze sinora utilizzate negli allevamenti.
(17 giugno 2018)
Editoriale: - Ma che splendidi alleati (4) - Lattiero caseari. Alle stelle il latte spot. - #FARM RUN. Le novità 2018 presentate a "Il Noce" - Ilaria Bertinelli, la "cuoca poliglotta," ovvero come fare di necessità virtù. - Cereali e dintorni. In calo le previsioni di grano.
SOMMARIO Anno 17 - n° 24 17 giugno 2018
1.1 editoriale
Ma che splendidi alleati (4)
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Alle stelle il latte spot.
3.1 sport all'aria aperta #FARM RUN. Le novità 2018 presentate a "Il Noce"
4.1 diete speciali Ilaria Bertinelli, la "cuoca poliglotta," ovvero come fare di necessità virtù.
5.1 salute e benessere Integratore alimentare ritirato in via precauzionale
5.2 Farm Run Le antiche Terme di Salsomaggiore e Tabiano per il terzo anno saranno al fianco della Farm Run
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. L'incertezza non tende a attenuarsi.
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. In calo le previsioni di grano.
8.1 crisi idrica Fabbisogno idrico e crisi. Nuovo summit al Consorzio di Bonifica Parmense
8.2 salute e benessere Un buon motivo per bere il caffè
9.1 BRANDS Ipsos: il Parmigiano Reggiano è il primo marchio DOP al mondo per influenza
10.1 ospitalita' sport FARM RUN #FARM RUN. L'ospitalità si chiama INC Hotels
10.2 enogastronomia Serata Stellata a Arte & Gusto di Parma
11.1 miele Sull'appennino bolognese il polo di produzione di miele più grande d'Europa,
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
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(Scarica il PDF alla sezione allegati)
Una serata stellata con Pizza, Prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano e gli Champagne Boizel.
Una serata di sapori unici, con pizza, prodotti d'eccellenza e bollicine preziose. I protagonisti saranno il Prosciutto di Parma, il Parmigiano Reggiano e altre eccellenze del food nazionale che sposeranno gli Champagne della maison Boizel.
La serata stellata è fissata per martedi' 26 Giugno alle ore 20,30 nei locali di Arte e Gusto siti in via Emilia Est 87 a Parma, promossa dalla Food and Wine Academy, nell'ambito delle sue iniziative di carattere enogastronomico volte alla valorizzazione dei prodotti d'eccellenza.
Si procederà con un tris di pizza, esaltati dagli ingredienti d'eccellenza, tra cui sua maestà il principe dei salumi italiani, il Prosciutto di Parma, il Re dei formaggi, il Parmigiano Reggiano, e altri prodotti d'eccellenza della tradizione italiana abbinati agli Champagne della maison Boizel.
Sarà presente in sala a spiegare gli abbinamenti Federico Graziani, gia' miglior sommelier d'Italia nel 1998, area manager di Feudi San Gregorio e produttore di vini sui versanti etnei.
SVOLGIMENTO
Lo staff dei pizzaioli di Arte e Gusto servira' tre portate a base di pizza: Fiordilatte, Ducale con Prosciutto di Parma trentasei mesi, Parmigiano Reggiano dop 36 mesi, Bianca con pancetta e crema di patate, alle tre pizze saranno abbinati tre Champagne Boizel, Brut reserve, Blanc de noirs e brut rose'.
La "Food and Wine Academy" di Parma, che vede l'adesione di numerosi esponenti del mondo enogastronomico regionale e nazionale, è nata con lo scopo di stimolare e promuovere il dibattito sui temi dell'enogastronomia a Parma, Città Creativa per la Gastronomia UNESCO.
La cena avrà valore didattico, saranno trattati i concetti di terroir e le pratiche produttive, saranno approfonditi interessanti aspetti inerenti alla sensorialità e gli abbinamenti gastronomici.
Imprese. Sull'appennino bolognese il polo di produzione di miele più grande d'Europa, commissione Economia in visita/ foto
Il Consorzio nazionale apicoltori di Monterenzio conta oltre 600 apicoltori e lavora 3 mila tonnellate di miele l'anno. Da ogni alveare un "valore aggiunto ambientale" pari a 1.200 euro
A Monterenzio, sull'Appennino bolognese, si trova l'impresa cooperativa fra apicoltori soci, a carattere nazionale, più grande d'Italia e d'Europa, modello completo di "filiera del miele": dalla produzione in apiario alla commercializzazione del prodotto finito. È Mielizia Conapi (Consorzio nazionale apicoltori società coop agricola), una realtà economica per descrivere la quale i numeri valgono più delle parole: 248 aziende individuali o collettive, oltre 600 apicoltrici e apicoltori, con circa 90 mila alveari in tutta Italia, che nel 2017 hanno conferito 3 mila tonnellate di miele, il 50% da produzione biologica, per un fatturato di 22 milioni di euro. Con annesso centro didattico visitato ogni anno da oltre mille studenti. È qui che si è recata in visita la commissione Politiche economiche dell'Assemblea legislativa, presieduta da Luciana Serri, per toccare con mano un'eccellenza produttiva dell'Emilia-Romagna che ha anche un'importante rilevanza ambientale e didattica.
Gli apicoltori soci di Conapi– spiega Elisa Prosperi, responsabile della Qualità – lavorano secondo metodi tradizionali e consolidati, che si distinguono per l'attenzione alla salute delle api, la cura nella produzione, nella conservazione del prodotto e della sua assoluta freschezza. Il loro impegno, infatti, è quello di garantire un prodotto di alta qualità, ottenuto seguendo il rigido disciplinare contenuto nel regolamento interno che hanno sottoscritto associandosi alla cooperativa: il risultato è una ricca gamma di mieli millefiori e monoflora, oltre a prodotti apistici ricercati come polline, pappa reale e propoli.
"Negli ultimi anni – evidenzia Diego Pagani, presidente del Consorzio – abbiamo dovuto fronteggiare un drastico calo della produzione di miele. Le mutate condizioni climatiche e l'uso di sostanze chimiche in agricoltura, ortofrutticoltura e viticoltura hanno avuto pesanti conseguenze sul ciclo di vita e sulle abitudini delle api. A questo si è aggiunto un ulteriore problema: il miele è diventato il terzo prodotto alimentare più adulterato nel mondo. Per questo Conapi ha collaborato col Ministero delle politiche agricole per promuovere un deciso contrasto all'uso di pesticidi in agricoltura – la direttiva dell'Unione europea che vieta tre antibiotici è frutto di questa sinergia – e ha sottoscritto intese con le rappresentanze del mondo agricolo e dei produttori di sementi e di diserbanti, nella consapevolezza che le api sono un importante indicatore biologico della qualità dell'ambiente.
Andrea Bertani (M5s) ha chiesto quanto il calo della produzione abbia inciso sul prezzo del miele. Il presidente del Consorzio ha ricordato come negli ultimi 10 anni il prezzo del miele sia passato da 3 a 10 euro al chilo.
La presidente Luciana Serri, facendosi interprete dell'apprezzamento dei consiglieri per una realtà produttiva a decisiva vocazione ambientale, ha domandato se sia quantificabile anche in termini economici il beneficio dell'allevamento delle api per l'ambiente circostante. Il presidente di Conapi ha risposto che un alveare genera un valore aggiunto di 1.200 euro grazie alla fondamentale funzione di impollinazione.
(Luca Govoni, foto di Francesca Mezzadri)
CLASSIFICA IPSOS "THE MOST INFLUENTIAL BRANDS 2018": IL PARMIGIANO REGGIANO SI CONFERMA PRIMA DOP AL MONDO
Per i consumatori italiani, il Re dei Formaggi è il secondo brand in assoluto del panorama food, dietro Nutella. Per il target dei boomers, è il primo brand food e quinto in assoluto.
Reggio Emilia, 14 giugno 2018 - È il Parmigiano Reggiano il primo marchio DOP al mondo per influenza: è quanto emerge dalla classifica "The Most Influential Brands 2018", curata da Ipsos, società indipendente di ricerca di mercato che opera in 89 Paesi. Ogni anno Ipsos conduce une survey coinvolgendo un campione di consumatori italiani, con l'obiettivo di individuare i marchi mondiali ritenuti più affidabili, influenti e "unici". Per il Re dei Formaggi, si tratta di una conferma: anche nel 2017 il Parmigiano Reggiano era risultato il marchio più influente tra i prodotti DOP.
Scorrendo la classifica "The Most Influential Brands 2018" si scopre anche che, per i consumatori italiani, il Parmigiano Reggiano è il secondo brand del panorama food: si colloca infatti subito dopo Nutella. Inoltre, se si considera il target specifico dei boomer (persone di età compresa tra i 52 e i 70 anni: in Italia sono 15 milioni), il Parmigiano Reggiano è saldamente nella Top Ten dei brand più influenti: per l'esattezza si colloca in quinta posizione, primo marchio food in assoluto e prima DOP al mondo.
Sono due, in particolare, i fattori che contribuiscono a determinare l'influenza del Re dei Formaggi: "Trustworthy", concetto che in italiano si può rendere con fiducia (il consumatore si fida del brand, crede in quella marca e presta quindi attenzione a ciò che comunica. Inoltre, è disponibile a parlarne bene agli altri), e "Corporate Citizenship". In altre parole, al Parmigiano Reggiano si riconosce di essere molto più di un semplice prodotto: esprime e ispira una serie di valori, "giocando" quindi un ruolo attivo nella società.
Dallo studio di Ipsos emerge che, per i consumatori italiani, il Parmigiano Reggiano è una marca «di cui mi fido» (60%, a fronte di una media nazionale del 23%), «che uso abitualmente» (65%, contro una media italiana del 23%), «che mi fa sentire italiano» (65% vs 14%) e «che è responsabile per l'ambiente» (per un intervistato su quattro).
Esprime soddisfazione Riccardo Deserti, Direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano: «Anche nel 2018 siamo tra i marchi mondiali più apprezzati e ci confermiamo il primo brand in assoluto tra i prodotti DOP: i consumatori italiani riconoscono - e premiamo - l'unicità del Parmigiano Reggiano, che è il frutto della sua assoluta naturalità, dell'artigianalità della lavorazione - un 'saper fare' che si tramanda da un millennio di generazione in generazione - e di un legame inscindibile con il territorio. Il tutto basato su un disciplinare di produzione che non è mai sceso a compromessi. I risultati della ricerca 'The Most Influential Brands 2018' curata da Ipsos testimoniano anche il successo delle azioni di riposizionamento del brand messe in atto dal Consorzio, proprio con l'obiettivo di far percepire ai consumatori i plus del Parmigiano Reggiano DOP. In particolare, il 2018 rappresenta un anno record per gli investimenti promozionali in pubblicità, in attività di marketing e in pubbliche relazioni, per lo sviluppo della domanda in Italia e all'estero: il Consorzio ha programmato investimenti per 20,3 milioni di euro, 7 in più rispetto allo scorso anno».
«Un altro fattore di interesse che emerge dalla classifica di Ipsos è la percezione del Parmigiano Reggiano non come semplice prodotto bensì come stile di vita - continua dal Direttore Riccardo Deserti. È il concetto riassunto nel claim 'alimento della vita': il Re dei Formaggi, prodotto italiano, genuino, naturale e buono, accompagna il consumatore in tutti i momenti della sua giornata ed è un perfetto alleato per la salute e il benessere psicofisico. Ricco di sostanze nutritive è indispensabile per la crescita dei bimbi, per la salute degli adolescenti e degli anziani e per fornire energia pronta a chi pratica sport».
«Parmigiano Reggiano rimane tra i primi del settore nel ranking, secondo brand del food, subito dopo Nutella, a conferma di quanto sia importate e solido anche nell'immaginario italiano e non solo per i mercati stranieri. Particolarmente influente per i boomers, nella cui classifica si colloca in 5° posizione. Rilevanti le dimensioni Trustworthy e Corporate Citizenship, grazie ai quali viene percepito come brand da un lato da utilizzare frequentemente e meritevole di fiducia e dall'altro capace di stimolare un senso d'appartenenza nazionale e attento all'ambiente. L'attenzione al prodotto e la forte presenza sul territorio, fanno del marchio una realtà che ha saputo meritarsi nel tempo la fiducia dei consumatori. Una fiducia che si manifesta anche attraverso la condivisione dei valori di marca» commenta Nicola Neri, AD di Ipsos.
I dati diffusi da USDA nelle scorse ore erano mediamente rialzisti. Le stime di fine raccolta in USA sono, per corn e seme di soya, più basse del previsto.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 giugno 2018
Le sorprese più grandi possono arrivare dal grano in quanto l'USDA ha condiviso e avvallato le previsioni dei cali di produzione da parte di Russia/Ucraina/Kazakistan. Infatti, la produzione di quei paesi è uscita a 123,74 milioni di tonnellate contro 127,44 dell'USDA di maggio (e i 142,22 del 2017/18). Il calo è tutto imputabile alla Russia la cui produzione è stata stimata a 68,50 contro 72 di maggio (era 85 quella del 2017/18).
Le produzioni degli altri Stati più importanti per la produzione del grano, quali Australia/Canada/Argentina, sono rimaste invariate rispetto alle previsioni di maggio, così come pure quella degli USA è rimasta praticamente invariata (49,74 contro 49,57). Alcontrario quella della UE è diminuita di 1 milione di tonnellate: 149,40 contro 150,40.
Sui semi di soia invece sorprende che l'USDA continui a non diminuire le sue stime sull'esportazione dagli USA: sono sempre l'11% in più di quelle della scorsa campagna. Forse l'USDA non ha timori sui problemi politici di USA/Cina. La produzione Argentina è stata ridotta 37 milioni di tonnellate, era 39 in maggio e 57,80 quella della campagna precedente. E' stata aumentata la produzione brasiliana a 119, era 117 in maggio e 114,10 quella della campagna precedente.
Il mercato quindi ha così chiuso in serata del 12 giugno:
Con grande meraviglia il mercato telematico della mattinata seguente stava trattando tutto in territorio negativo. Il seme da meno 7 a meno 9 punti, (centesimi di dollaro per bushel) la farina da 2 a 3 dollari meno per tonnellata corta,(per trasformala moltiplicare per 1.1023) il mais meno 1 punto, e sorpresa il grano da meno 5 a meno 7,75 punti.
Poco da commentare sul mercato interno. Il grano è sempre in tensione, il mais segnato dalle vendite di stoccatori e produttori che devono fare spazio al grano e all'orzo (quest'ultimo non si prevede di qualità). Il calo dei cruscami potrebbe essere una occasione imperdibile.. Il calo delle farina di soya è determinato da una penuria di merce che sta per finire, e il calo della farina di soya convenzionale è principalmente sostenuto da una guerra a tre tra produttori.
Per le bioenergie nulla di nuova sotto il sole. Chi fosse interessato vi è disponibilità di mais bianco macchiato, tossinato e di seme di girasole scondizionato. Per informazioni contattare dottor Mario Boggini +39 338 606787.
Indicatori internazionali 13 giugno 2018
l'Indice dei noli è salito sino a 1391 punti, il petrolio è a 66,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,1732
@Pastificio.Andalini #PastificioAndalini
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Burro stabile e crema in lieve discesa. Gran rimbalzo per il latte spot. Stabile il Grana mentre 5 centesimi vengono recuperati dal 30 mesi del Parmigiano Reggiano.
di Virgilio Parma 12 giugno 2018 -
LATTE SPOT Una curva iperbolica disegna il prezzo del latte spot. Alla borsa di Verona si è registrato un nuovo incremento del prezzo del latte crudo spot nazionale che ha segnato un +5,48% rispetto la settimana precedente (39,18-40,21€/100 litri latte) e +7,14% è l'incremento del latte estero provenienza Germania (38,15-39,18€/100 litri latte). Secondo enorme recupero per il latte scremato pastorizzato spot estero provenienza Germania che con un +21,05 raggiunge quota 11,39-12,42€/100 litri.
BURRO E PANNA Alla Borsa milanese il burro si prende una settimana di pausa. Arretra di 4 centesimi la Crema e di 5 la panna di centrifuga veronese. In crescita ancora il burro zangolato parmense che recupera altri 5 centesimi.
Borsa di Milano 11 giugno 2018:
BURRO CEE: 5,80 €/Kg (=)
BURRO CENTRIFUGA: 6,05 €/Kg. (=)
BURRO PASTORIZZATO: 4,18 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 3,98 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,92 €/Kg. (-)
MARGARINA Maggio 2018: 0,97 -1,03€/kg (=)
Borsa Verona 11 giugno 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,85-2,95€/Kg. (-)
Borsa di Parma 08 giugno 2018 (+)
BURRO ZANGOLATO: 3,58 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 05 giugno 2017 (+)
BURRO ZANGOLATO: 3,58 - 3,58 €/kg.
GRANA PADANO 11/6/2018 - Stabili anche nella 24esima settimana i listini del Grana Padano DOP.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,20 - 6,30 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 6,95 - 7,50 €/Kg. (=)
Fuori sale 60-90 gg: 5,05-5,35€/Kg. (=)
PARMIGIANO REGGIANO 08/6/2018 Si mantengono regolari le quotazioni del Parmigiano Reggiano DOP, fatto salvo il caso del 30 mesi che nella scorsa settimana ha registrato un lieve incremento di 5 centesimi.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,80-10,10 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,40 - 10,85 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,05 - 11,55 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 11,90 - 12,20 €/Kg. (+)
(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)
(Grafici)
"Mater artium necessitas", dicevano i latini, tradotto in lingua corrente in diversi modi ma tutti dal medesimo significato come "fare di necessità virtù, oppure "la necessità aguzza l'ingegno".
di Lamberto Colla Parma 12 giugno 2018 -
"Mater artium necessitas". Qualunque sia la traduzione, questa calza a pennello con la storia, ma soprattutto la filosofia di vita, di Ilaria Bertinelli. Cresciuta professionalmente come interprete dall'eterno sorriso ammaliante, si è ritrovata, da un giorno all'altro, famosa come mamma, cuoca "nutrizionista" e scrittrice, per il solo fatto di avere dato sfogo alla creatività culinaria pur di soddisfare il palato della giovane figlia toccata dall'intolleranza al glutine e da diabete autoimmune.
Nasce quindi "Uno Chef per Gaia - La gioia della cucina per diabetici celiaci e appassionati". L'esperienza diretta diventa "manuale".
Così, tra una traduzione di inglese, cinese, francese o turco, ecco che cresce la passione e di riflesso anche la fama di Food Blogger.
Ed oggi, se si dovesse etichettare Ilaria Bertinelli, due sarebbero le sue attitudini principali, l'interprete e l'esperta di cucina in diete "senza".
Il minimo comune denominatore che accomuna i due spiriti che albergano in Ilaria è l'inossidabile sorriso, specchio di un'anima serena e di una mente lucida.
Da poco più di un mese è terminato "Cibus 2018" , una delle più accreditate manifestazioni agroalimentari d'Europa e Ilaria Bertinelli con parte del suo Team di Interconsul srl, di cui è Amministratore Delegato, sono stati ingaggiati per offrire il servizio di interpretariato ai convegni che hanno fatto da sfondo all'evento internazionale.
Ma non era raro vederla poi partecipare a CibusOFF come attrice intrattenendo gli ospiti con le sue preparazioni.
"Con l'Ente Fiere di Parma - dichiara Ilaria Bertinelli - abbiamo un rapporto che dura da quando, nel 1997 abbiamo rilevato la società (Interconsul) che operava nell'ambito dell'interpretariato sin dal 1976 e abbiamo assistito a un continuo mutamento della domanda, soprattutto con l'avvento di Internet e della posta elettronica. Così noi abbiamo proseguito la strada delle specializzazioni e dell'ampliamento della gamma di lingue offerte. Un commento sul Cibus di quest'anno è che, oltre a una notevole quantità di partecipanti, i convegni erano di particolare interesse, tanto che le sale restavano piene sino a fine evento."
La vivace curiosità di Ilaria non va mai in vacanza e dalla cabina di traduzione simultanea di Cibus prende nuovi spunti di riflessione e chissà, forse, nuove idee per future "opere".
"Un convegno che personalmente mi ha aperto la mente - prosegue Ilaria - anche per la mia passione per la cucina e le diete speciali è quello organizzato da Confconsumatori dedicato agli orizzonti nel settore dell'alimentazione che i consumatori si possono aspettare nel prossimo futuro. Quello che mi ha colpito è che sono state presentate due direzioni di sviluppo nella ricerca di fornitura di proteine sostenibili alternative a quelle esistenti. Ma soprattutto mi ha colpito il fatto che queste due ipotesi sono prossime all'ingresso sul mercato. Mi riferisco all'utilizzo degli insetti come fonte di proteine nobili ed efficienti dal punto di vista ambientale come alimenti per gli animali allevati per produrre carne. Al momento, in Europa, queste proteine sono già stati autorizzati per l'acquacoltura e a breve ci si aspetta che possano essere estesi anche per gli allevamenti di polli e di maiali. Inoltre, questi insetti potrebbero essere alimentati dallo scarto alimentare. Tutto ciò renderebbe la produzione di proteine animali molto più sostenibile per l'ambiente.
Il secondo scenario è quello della "Carne Coltivata". All'inizio quando avevo ricevuto la documentazione del convegno ero convinta che "carne coltivata" fosse una cattiva traduzione dal testo originale in inglese. Invece si riferisce alla produzione di carne sfruttando la capacità rigenerativa e riparatrice delle cellule somatiche di una parte di muscolo estratta da un bovino vivo che, in determinate condizioni (ambiente con aminoacidi, zuccheri e altro materiale nutritivo di origine vegetale), le cellule ricostruiscono la fibra muscolare che quindi cresce e in 7 settimane arriva ad un peso di 1 Kg di carne che possiede le stesse caratteristiche strutturali e di sapore di quella di provenienza originaria."
Un convegno quindi illuminante per la novità di approccio al problema che potrebbero, nel brevissimo periodo, andare a soddisfare il dualismo, a questo punto non più competitivo, tra tradizione culinaria e sostenibilità ambientale.
Quindi la duplice attitudine di Ilaria ha trovato l'occasione di condividere spazi e tempi dando piena soddisfazione all'anima professionale e all'anima creativa.
"In generale, conclude Ilaria Bertinelli, dal nostro privilegiato punto di osservazione, abbiamo notato una affluenza molto numerosa e composta a tantissimi operatori di settore più che di semplici curiosi. Molti gli stimoli, oltre al ricco calendario di convegni, c'era molta innovazione di prodotto e attenzione alle diete speciali, con mia grande gioia. Ho notato che sempre più aziende mettono in evidenza la presenza di determinati allergeni presenti nelle loro produzioni. Comunque dobbiamo sottolineare che a Parma abbiamo una straordinaria gamma di prodotti accessibili a tutti, perché dal Parmigiano Reggiano al Prosciutto per concludere con il Pomodoro, godiamo di prodotti naturalmente privi di glutine, lattosio e carboidrati."
Per Ilaria il prossimo appuntamento sarà Cibus Connect per l'ambito alimentare, ma nel frattempo l'Ente Fiera proporrà altri eventi di grande attrazione internazionale (vedi Mercante in fiera, Gotha ecc...) dove l'ampia gamma di lingue offerte da Interconsul (Inglese, francese, turco, russo, giapponese, cinese, ecc.) contribuirà a fare meglio apprezzare gli eventi, ma anche Parma e le sue straordinarie potenzialità, gastronomiche, artistiche e di accoglienza.
(Ilaria Bertinelli in versione Food Blogger)
A fronte dell'indebolimento del seme e della farina, resta comunque la resistenza del grano, in quanto sussiste pessimismo sulle produzioni Ucraine e Russe.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 11 giugno 2018 -
Il mercato, condizionato dalle varie tensioni dei dazi, è sceso ancora. La notizia che il Messico, uno dei principali importatori di carne suina dagli USA, abbia intenzione di imporre un dazio all'import ha fatto infatti ridimensionare i valori di mercato, ed ecco che il seme è sceso sotto i 1000 punti e la farina si avvicina ai 350 dollari per tonnellata corta, anche grano e mais in ridimensionamento.
A fronte dell'indebolimento del seme e della farina, resta comunque la resistenza del grano, in quanto sussiste pessimismo sulle produzioni Ucraine e Russe. Si stimano infatti 120 milioni di tonnellate contro le 142 della precedente campagna.
Sul mercato interno:
Troppo presto per dare dei valori. In queste circostanze occorre prendere al balzo queste occasioni e, se del caso, valutare i futuri a 6/12 mesi. Venerdì un primario importatore quotava:
- farina di rsoya proteica partenza porto di Ravenna 393€ alla tonnellata sul caricabile, 389€ sulla seconda quindicina di giugno, il luglio-settembre 383€ e l'ottobre-dicembre 360 € per il 2019 gennaio-giugno 375€ e il luglio-dicembre 360€. questi valori sul 2019 si stanno avvicinando a soglie di interesse per delle parziali coperture.
Gli operatori auspicano una farina di soya ancora più bassa, ma occorre porre molta attenzione a quello che può scatenare il grano, che quando rincara trascina tutto il mercato delle Materie Prime Agricole.
Il mais sembra abbia già finito la sua fase di rincaro, influenzato probabilmente dall'arrivo dell'orzo e dall'avvicinarsi del raccolto del grano ma sui mercati esteri, dove Orzo e Grano arrivano generalmente più tardi, la situazione non cambia. Il mais "comunitario" (rumeno/bulgaro), per il giugno, venerdì era quotato ad euro 175 contro 173 di giovedì, mentre il luglio non era quotato.
L'ottobre/novembre/dicembre erano quotati ad euro 167 contro 166. Persiste la scarsità di cruscami che quotano ancora prezzi alti sia per la zootecnia che per le bioenergie.
Nulla di nuovo da segnalare nel mercato delle bioenergie, dove continua la vana caccia al mais tossinato e a cruscami a basso costo. Ancora disponibile il seme di girasole scondizionato ma con il 35% 40% di olio. Entro breve saranno disponibili gli avanzi di lavorazione del mais dolce, con valori intorno ai 25 € alla tonnellata se nel raggio di 80 km dal luogo di produzione. Chi fosse interessato a queste commodities può contattare Mario Boggini al +39 338 6067872.
Indicatori internazionali 11 giugno 2018
l'Indice dei noli è salito sino a 1391 punti, il petrolio è a 65,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,18042
@Pastificio.Andalini
(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Editoriale: - Che confusione! Peggio il PD o la NATO? - Lattiero caseari. Impennata del latte - Le nocciole Mortarella nel regno della mortadella - Farm Run 2018 - Invito a partecipare alla conferenza stampa di Presentazione - Cereali e dintorni. Perdura l'incertezza sui mercati, C.V.D.
SOMMARIO Anno 17 - n° 23 10 giugno 2018
1.1 editoriale
Che confusione! Peggio il PD o la NATO?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Impennata del latte.
3.1 Nocciole a FICO Le nocciole Mortarella nel regno della mortadella
4.1 Sport e benessere Farm Run 2018 - Invito a partecipare alla conferenza stampa di Presentazione
5.1 Farm Run "La Barchetta" conferma l'ospitalità per gli atleti della #FARM RUN
5.2 Farm Run Prosciutteria & Wine Ponterecchio è pronto per accogliere gli atleti della #FarmRun 2018
5.3 Farm Run Il ristorante Parma Rotta affiancherà la #FarmRun anche quest'anno con una sorpresa per gli atleti e accompagnatori.
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Perdura l'incertezza sui mercati.
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Perdura l'incertezza sui mercati, C.V.D.
8.1 allerta alimentare Allerta Alimentare - Insalate miste provenienti dall'Italia contaminate con salmonella enterica.
8.2 lambrusco Alla Cantina Paltrinieri primo appuntamento di Rosso Rubino
9.1 city of gastronomy City of Gastronomy Festival - le foto
9.2 sport e benessere #FARM RUN 2018. Il Parmigiano Reggiano è main sponsor
10.1 consumi alimentari Consumi - Italia spaccata
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners
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(Scarica il PDF alla sezione allegati)
La bellezza delle nostre tradizioni culinarie si è tutta ritrovata a Fico, il nuovo parco tematico nel cuore di Bologna, al centro della rivoluzione enogastronomica che vede l'Italia precursore del Mondo della divulgazione enogastronomica.
di L'Equilibrista FICO-Bologna, 02 giugno 2018 - Sincero confronto e stimolante scoperta quella che ha visto la Nocciola al centro di uno degli stand della Repubblica dei Contadini a FICO, confermando quanto la biodiversità del nostro Paese sia sempre di assoluto rilievo malgrado i malumori e le note crisi di tenuta di un sistema fragile, ma quanto mai alternativo alla standardizzazione offerta dagli altri Paesi, i quali possono solo sognare un tale vantaggio competitivo.
Ed ecco l'Azienda Quaresima di Avellino raccontarsi, rivelando le Nocciole avellinesi come orgoglio della loro terra perché rappresentano circa il 60% della produzione nazionale; tanto che la sola provincia di Avellino ne copre circa il 40% in esclusiva.
Ben rappresentate sono le varianti denominate Mortarella appunto, Giffone e Sangiovanni. Prodotto veramente nato in Italia che non ha bisogno di nulla se non della terra dalla quale crescere, che può essere perfettamente abbinato con la pasta per farne un ragù, oppure ben amalgamato al pesto alla genovese o magari anche solo come merenda e fine pasto se consumato direttamente.
Devo confermare che al gusto, ne esce qualcosa di totalmente nuovo che porta alla mente l'essenza vera della nocciola, molto avvolgente il gusto, persistente e più che mai perfetto se usato per fare la base della crema di nocciole.
Infatti la cosa sorprendente è che per produrre questa leccornia, l'Azienda sceglie di utilizzarne ben il 40%, accompagnato da cacao selezionato evitando sostanze addensanti o chimiche anche perché è tutto già ottimamente bilanciato dalle stesse nocciole che vanno a garantire adeguato livello di omega 3 come e nel famoso detto che lo accosta al pesce. L'entrata in bocca è stuzzicante ma soprattutto non viene coperto il cacao perché viene esaltato al meglio lasciando naturalezza al prodotto.
Che dire, chi pensava che le nocciole venissero da una sola zona ben definita dell'Italia sono rimasti piacevolmente colpiti a testimonianza che l'Italia ha nella sua essenza la sua grande forza.
La 13° edizione della rassegna che ha visto protagonista il Lambrusco di Sorbara e le cantine produttrici si è aperta, dopo il party inaugurale sul ponte di Bomporto, alla Cantina Paltrinieri di Sorbara con una serata di musica e cucina romagnola.
Di Manuela Fiorini – Sorbara (Bomporto, MO) - È stata la Cantina Paltrinieri di Sorbara ad aprire la 13° edizione di Rosso Rubino, la rassegna enogastronomica che vede protagonista il celebre Lambrusco di Sorbara e che prevede un calendario con tappe nelle cantine produttrici delle celebri "bollicine" di Bomporto, Sorbara e San Prospero.
La serata ha visto abbinare alcune etichette di Lambrusco prodotte dalla cantina Paltrinieri, che con i suoi Radice e l'Eclisse ha conquistato 3 bicchieri del Gambero Rosso, abbinate a piatti della gastronomia romagnola. Come il fritto misto "da passeggio" preparato dalla ditta Bellucci, un fragrante "cono" di gamberetti, polipetti e totani in pastella da gustare con la classica fetta di limone. Come seconda pietanza, non poteva mancare la "principessa" della cucina romagnola, cioè la piadina, farcita con stracchino e rucola o con il prosciutto crudo. Infine, per rievocare le notti in cui si tirava fino all'alba in discoteca per poi, affamati, fare tappa in pasticceria o al forno, ecco i celebri "bomboloni" alla crema, sfornati caldi, a cura della Pasticceria Pamela.
La parte "mangereccia" è stata preceduta da una visita "didattica" alla cantina, per scoprire come nascono le celebri bollicine color rubino.
A fare da colonna sonora alla serata, la musica degli "Scaricatori di Porto" e, a fare da madrina, Letizia Valletta Casadei di Casadei Sonora.
La prossima tappa di Rosso Rubino sarà giovedì 7 giugno alla Cantina Righi e Francesco Bellei, nella cornice della Foresteria Cavicchioli di San Prospero. Si comincia alle 19.30 con una degustazione di vini abbinati a prodotti tipici proposti dagli chef di Da Paolo Catering e dal Salumificio Mec Palmieri. A seguire, cena su prenotazione a cura dello chef Cristian Broglia e spettacolo con Andrea Barbi e la Super Sound Stage.
Tappa successiva, martedì 12 giugno, presso la Cantina Aurelio Bellei di Sorbara con una degustazione di vini e prodotti tipici, musica e spettacoli di dana.
INFO
www.lambruscowinefestival.it
(foto di Claudio Vincenzi)