Molinella (BO) 23 ottobre 2018 - Il successo non viene, quasi mai, per caso. Un'equazione che calza alla perfezione alla NOBILI SpA di Molinella, che sin dalla sua fondazione ha avuto la "fortuna" di incappare in capitani d'azienda geniali e lungimiranti. Un'evoluzione continua senza soluzioni di continuità che hanno permesso di superare, senza scossoni anzi mantenendo un positivo trend di crescita, i diversi momenti di crisi intercettati dal 1945 a oggi.

Efrem Nobili, il fondatore, istrionico e geniale figlio di agricoltori locali, è stato capace di fondare ben due realtà industriali, fisicamente l'una a fianco all'altra, distanti nel core business ma affiancate nell'innovazione.

Da buon visionario e appassionato di meccanica e di aeromodellismo, Efrem dopo avere applicato motori a aria compressa agli aeromodellini, inventato una "Gelatiera Automatica", diede vita all'avventura industriale iniziando a produrre "Tacchi" da scarpa in legno, poi sughero, quindi metallo leggero e la sua ITE (Industria Tacchi Emilia), ricca delle attrezzature meccaniche d'avanguardia, da lui stesso pensate e realizzate, giunse a dare lavoro a oltre 150 dipendenti.

Come anticipato, Nobili non si è fermato ai tacchi e arrivò così a fondare la Officine Nobili Efrem e iniziò la produzione delle prime pompe a membrana e in seguito il primo atomizzatore a cisterna in legno, idee pensate e sviluppate con l'obiettivo di agevolare il lavoro dei propri genitori contadini.

Un anno prima del decesso di Efrem, avvenuto nel 1963, in azienda entrò un giovane e talentuoso tecnico, un certo Mario Rossi, che analogamente a Efrem era dotato di genialità e intraprendenza. Così, quando la famiglia Nobili decise, nel 1968, di cedere l'azienda ecco lo spirito imprenditoriale e pragmatico di Mario Rossi emergere. Riuscì a convincere un paio di fidati e storici fornitori a entrare in società per fondare la Nobili SpA nella cui compagine sociale, ancora oggi, sono le famiglie Rossi e Sabattini.

Dal 1969 quindi venne a cambiare il "manico" ma non la genialità e l'orientamento a stupire, in qualità e innovazione, mettendo nel proprio carnet ben oltre 20 Brevetti, frutto del pensiero e del lavoro di Mario, e la conquista dell'estero. "E' più semplice elencare dove non siamo" come ama dire Mario Rossi, modestamente ma orgoglioso della sua azienda, che ora conduce con i due figli, Giancarlo e Guido, e un nipote, Giacomo, giovane di laurea in ingegneria e quasi pronto a saltare sul carro.

"La nostra filosofia - commenta Mario Rossi - è di andare in loco a intercettare le problematiche di quella specifica area del mondo e pensare a come risolverle". Infatti, ha continuato a narrare il deus ex machina di "Nobili", durante le dimostrazioni in Jugoslavia della trinciatrice dei residui dalle potature (Brevetto del 1966), venne richiesto di verificare la possibilità di applicazione del loro brevetto agli stocchi di mais. E, visto che ogni problema ha una soluzione, a seguito di quella soluzione, il Paese di Tito divenne il primo di un lungo elenco di Stati conquistati dalle macchine di "Nobili spa". Dal Sud America, al Sud Africa, dalla Russia all'Australia per giungere infine a conquistare anche una larga fetta della Cina, la vendita è quasi sempre stata seguita dalla proposta di soluzione di un problema specifico.

L'attenzione alle esigenze della clientela si è dimostrato un fattore vincente e un modello eccezionale di propensione allo sviluppo. Ma tutto parte da Molinella. E' lì, nella campagna bolognese che nasce, progredisce e si consolida il modello industriale di Nobili SpA.

A passeggio all'interno dello stabilimento salta all'occhio un ordine e una pulizia che in una azienda metalmeccanica non ti aspetteresti. Le linee di produzione sono combinate a aree, all'interno delle quali il componente viene assemblato in perfetta applicazione dei dettami del progetto Lean Production (una filosofia industriale ispirata al Toyota Production System, che mira a minimizzare gli sprechi fino ad annullarli) arricchita di specifici accordi sindacali attraverso i quali gli addetti alla produzione hanno la possibilità di interscambiarsi nelle diverse aree produttive e adattarsi a una flessibilità oraria che segue i cicli stagionali, tutto in favore dei diversi picchi produttivi.

Come è nella tradizione della Nobili, sin dal suo fondatore Efrem, le macchine operatrici, dalle più semplici alle più complesse sono state arricchite da personalizzazioni originali in grado di massimizzare l'efficienza e elevare la qualità a livelli eccelsi. Magazzini verticali automatizzati per la distribuzione dei manuali operativi (in tutte le lingue del mondo) fanno bella mostra al centro dei padiglioni così come altri, che apparentemente appaiono destinati alla medesima funzione, asserviscono all'assemblaggio proponendo all'operatore, in modo totalmente automatico e nella corretta sequenza, i diversi componenti destinati al montaggio delle macchine.
Intanto, l'ufficio tecnico, con vista sui reparti di produzione, continua a sfornare soluzioni sempre più avanzate, oggi anche con l'ausilio delle stampanti tridimensionali (3D Printing).

Insomma, tutto sembra funzionare in armonia con le nuove frontiere indicate da "Industria 4.0".
Che le cose procedono bene ci si accorge mentre incroci il personale e la cordialità con cui rispondono , in tono addirittura affettuoso, al signor Mario che ci accompagna in visita per l'azienda. Segnali che fanno riflettere sulla organizzazione d'impresa votata alla collaborazione condivisa che si è permeata in ogni settore aziendale. Tant'è che, se il cliente è il punto di riferimento della Nobili spa, i collaboratori sono il fulcro dello sviluppo costante e progressivo che ha portato a sfornare 5.000 attrezzature all'anno, tra trince, irroratori e elevatori, e un fatturato in costante salita che oggi ha superato la soglia dei 25 milioni di euro.

Non è un caso, infatti, che l'azienda di Molinella sia stata una delle prime imprese a introdurre, oltre vent'anni fa, i premi di produzione pari a una mensilità oltre a un "bonus" aggiuntivo di 100 euro per rimborso spese o benzina.

L'evoluzione e lo sviluppo di tutti i vari settori industriali, che si arricchirà di altri 2.000 mq di superficie coperta che verranno ufficialmente inaugurati durante il prossimo EIMA (7-11 novembre 2018), ha goduto dell'accordo di collaborazione, sottoscritta oltre trent'anni fa (1986), con la multinazionale francese KUHN.
"Dalla Kuhn ho appreso moltissimo - dichiara Mario Rossi - in fatto organizzativo e industriale. Ogni volta che tornavo dalla Francia mi sembrava di tornare da una lezione all'Università e cercavo di applicare gli insegnamenti acquisiti. Ho così tanto riversato nella Nobili Spa i modelli dei nostri partner che , in occasione dell'ultima vista a Molinella, l'Amministratore Delegato di Kuhn ha esclamato che gli sembrava di essere in una fabbrica del loro gruppo."

In conclusione la Nobili SpA somma i fattori positivi di un'azienda familiare con l'impostazione tipica delle multinazionali, attenta alla organizzazione, fortemente orientata alla ricerca (il 2% del fatturato è destinato alla Ricerca e Sviluppo) e il mondo come mercato di riferimento (il 80% del fatturato esce dai confini nazionali).

Arrivederci quindi all'EIMA, dal 7 all'11 di novembre, per incontrare le novità di "NOBILI" che anticiperemo nel prossimo articolo dedicato alla Nobili Spa.

 

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Dopo il sussulto della scorsa settimana è subito tornata la calma. In effetti nulla è cambiato. Due i filoni di pensiero che si susseguono.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 22 ottobre 2018 -
Dopo il sussulto della scorsa settimana è subito tornata la calma. In effetti nulla è cambiato. Il bilancio di una settimana è anzi con il segno meno, del resto i fondamentali sono quelli da mesi e le problematiche connesse alla guerra dei dazi sono state abilmente aggirate.

Persino i fondi in questo scenario hanno posizioni più leggere rispetto al passato (hanno investito di meno sulle merci) al 16/10 quindi, si dimostravano tendenzialmente ribassisti su quasi tutte le merci ad eccezione della farina di soya dove segnavano un lungo di 42000 contratti contro la precedente posizione a 39.000.

L'Indice dei noli è salito 1,576 punti, il petrolio wti è a circa 70 dollari al barile e il cambio alle ore 9,15 girava a 1,15494. (venerdì a 1,1440)

Mentre scriviamo il telematico ha un andamento misto ma con variazioni molto contenute.

Sul mercato interno da segnalare il rincaro dei cruscami, tiene l'orzo, tiene il frumento anche se qualche cedimento in alcuni areali lo sta subendo e cedente anche il mais nazionale. I consumi sono bassi e il freddo appena giunto non è sufficiente per dare un impulso significativo ai consumi. In tenuta tutti i fibrosi, foraggi, polpe, buccette di soya.

Un mercato che, salvo fattori esterni, non sembra dare indicazioni di mutamenti particolari.

Si inseguono due filoni di pensiero:
- proteici calmi sino a che non si raggiungerà un accordo sui dazi che potrebbe portare un netto segno positivo.
- l'altro che i cereali possano, da gennaio in poi, costare meno per le massicce vendite che saranno messe in atto da stati esteri appesantiti da scorte elevate e con la necessità di fare cassa (paesi dell'EST e Russia).

Intanto sulla penisola continua lo stato di sofferenza per un mercato piatto condizionato da forti tensioni finanziarie e politiche che creano un clima di incertezza di difficile interpretazione commerciale.

Per il settore delle bioenergie poco o nulla da segnalare. I consumi sono bassi per l'autoconsumo di masse vegetali prodotte dagli stessi operatori. Molte le richieste di mais tossinato che però al momento non è presente e di farinette che, non avendo alle spalle una spinta dai molini a giallo (anche qui il fattore caldo), faticano a scendere di quotazione.

 

Indicatori internazionali 22 ottobre 2018


l'Indice dei noli è salito sino a 1576 punti, il petrolio è sceso attorno a 70,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,15494

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Con un aumento del 10% del numero di nuovi prodotti presentati per il SIAL Innovation Awards, non vi è alcun ostacolo al flusso di innovazioni agroalimentari.In tutto il mondo, l'industria agroalimentare si sta impegnando per adattarsi agli appetiti di una nuova generazione che desidera cibo più fresco e più sano, sviluppando nuovi prodotti e nuovi ingredienti che presto si faranno strada verso gli scaffali dei negozi e il tavolo da pranzo.

Questa edizione di SIAL 2018 segnerà il grande ritorno del gusto. O meglio dei gusti: gusti nuovi e potenti, per portare nuove "esperienze di piacere" ai consumatori. Anche - e soprattutto: i gusti naturali. Prodotti "veri", autentici, che riproducono la carta trasparente per rassicurare i consumatori sempre più consapevoli dei rischi alimentari.

Mulino Alimentare spa, è presente al SIAL 2018 - 21-25 ottobre - con grandi novità allo stand HALL 7 BOOTH A 147

Editoriale: - I I moderni iracondi, social e radical chic. -Cozze dalla Grecia contaminate da salmonella, allarme in Italia. - Cereali e dintorni. All'improvviso un sussulto - Un caso di Malaria a Firenze  -

SOMMARIO Anno 17 - n° 42 21 ottobre 2018
1.1 editoriale
I I moderni iracondi, social e radical chic.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Rallenta il latte spot estero mentre Crolla il burro.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. All'improvviso un sussulto.
4.1 sicurezza alimentare Cozze dalla Grecia contaminate da salmonella, allarme in Italia.
4.2 biodiversità Rural premiato dal GIST "Travel Food Award"
5.1 parmigiano reggiano La Nazionale Parmigiano Reggiano vola in Norvegia
5.2 salute e benessere Un caso di Malaria a Firenze
6.1 bonifica Summit anti-siccità e nuovo progetti per il tavolo sulla crisi idrica
7.1 zucchero made in italy Zucchero made in Italy. Confcooperative non è più sola
7.2 bonifica centrale Reggio E. Emilia Centrale: un progetto da 20 milioni di euro approvato dal Governo
8.1 Eventi - Marsala "Marsala Magic Tour": parte dal locale Arte & Gusto Parma
8.2 dissesto idrogeologico Innovazione e prevenzione del dissesto idrogeologico
9.1 zootecnia Fiere zootecnica internazionali di Cremona. Dal 24 al 27 ottobre torna la più grade manifestazione zootecnica italiana.
10.1 eventi SIAL Mulino Alimentare sarà al SIAL di Parigi dal 21 al 25 ottobre 2018.
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 21 Ottobre 2018 06:37

Rural premiato dal GIST "Travel Food Award"

In occasione del TTG Incontri, evento internazionale del settore turistico che si è svolto nei giorni scorsi alla Fiera di Rimini, venerdì 12 ottobre si è tenuta la prima edizione del GIST "Travel Food Award", premio istituito per mettere in luce eccellenze del turismo gastronomico. Quattro in totale i riconoscimenti: due per l'Italia e due per l'estero nelle due categorie Brand e Territorio/Evento (Istituzione Pubblica o Privata).

Tra gli italiani premiati anche il progetto "Rural, biodiversità agricola" con il Rural Festival, per la sezione Istituzione Italia.

"Il turismo nella declinazione enogastronomica è un fenomeno di tendenza assoluta – ha sottolineato Sabrina Talarico, presidente del GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica) nel suo discorso di apertura -: tutte le statistiche confermano che il turismo dell'oggi e del futuro è quello attento e sostenibile, che valorizza il patrimonio dei territori e quindi anche l'enogastronomia, oltre all'arte e alla cultura."

Questi i requisiti delle candidature: legame con le specificità gastronomico-culturali, con la tradizione del territorio, originalità nel promuovere la destinazione, coinvolgimento della comunità locale, rispetto dell'ambiente e dei lavoratori nella realizzazione del progetto, sostenibilità economica del progetto e strategia di comunicazione."Tante le adesioni arrivate da 11 regioni italiane e da 9 paesi stranieri, che coprono tre continenti su cinque – ha poi precisato il "gastronomade" Vittorio Castellani, presidente del premio -: la qualità ha contraddistinto diverse realtà candidate. Abbiamo voluto premiare progetti che dimostrano che la sfida del futuro va in questa direzione."

"Siamo molto contenti - riferisce Rural - e vogliamo ringraziare la giuria di giornalisti specializzati nel settore del turismo enogastronomico del GIST che hanno creduto nel nostro progetto, volto alla valorizzazione e alla salvaguardia della biodiversita' agricola di Emilia Romagna, Toscana e Liguria, rappresentata da agricoltori custodi di antiche razze animali e rare varieta' vegetali da decenni dimenticate e quasi estinte."

 

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(da Rural 15 ottobre 2018)

Tutela dello zucchero made in Italy "finalmente non siamo piu' soli nella battaglia, al lavoro per una filiera biologica italiana"

(Bologna, 16 ottobre 2018) – "Siamo contenti che anche chi in passato ha avvallato la politica di smantellamento del comparto bieticolo-saccarifero nazionale, che ha portato alla chiusura di 16 zuccherifici su 19 in Italia, oggi abbia scelto di cambiare posizione e passare dalla nostra parte, invocando a gran voce l'intervento delle Istituzioni per la tutela dello zucchero made in Italy", dichiara in una nota Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna.

"Peccato – aggiunge con amarezza la Federazione regionale delle cooperative agroalimentari - perché sarebbe stato molto meglio muoversi prima e tutti insieme. Negli anni e nei mesi scorsi, la nostra Organizzazione a tutti i livelli si è impegnata e mobilitata in ogni sede per tutelare lo zucchero made in Italy, anche promuovendo di recente la sottoscrizione del 'Patto per lo zucchero italiano' promosso dalla cooperativa bolognese COPROB-Italia Zuccheri. Ci siamo però trovati spesso soli in questa importante battaglia. Sicuramente ci siamo trovati senza coloro che soltanto ora, quando ormai molti buoi sono purtroppo scappati dalla stalla, hanno finalmente deciso di muoversi nella nostra direzione".

"Ma per il bene degli agricoltori e delle loro imprese siamo convinti che si debba guardare avanti, facendo uno sforzo unitario per supportare un settore strategico del sistema agroalimentare regionale e nazionale – conclude Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna –. Continueremo senza sosta a lavorare affinché non si lasci morire la coltura della barbabietola da zucchero in Italia. Proprio per questo, supportiamo la strategia di sviluppo di una filiera biologica dello zucchero italiano, nella convinzione che ciò possa rappresentare un fattore competitivo di differenziazione sui mercati, in grado di dare maggiore valore al prodotto conferito dai soci bieticoltori di COPROB-Italia Zuccheri.".

A Cremona, dal 24 al 27 ottobre, si incontrano gli allevatori alla ricerca delle soluzioni più adeguate per la loro azienda provenienti da tutta Italia e da buona parte del Globo.

di Virgilio Cremona 12 ottobre 2018 - Scambi e contatti commerciali in aumento - avevano dichiarato gli organizzatori a conclusione della 72esima edizione - a conferma del positivo trend di crescita del settore e dell'importanza del confronto diretto tra gli attori delle filiere zootecniche.

La "Fiera Bovina" di Cremona bada al sodo. Pochi fronzoli ma l'organizzazione va direttamente al cuore dei problemi e delle aspettative dei destinatari: gli allevatori.

L'impostazione della manifestazione zootecnica dimostra che rimane vincente la formula tecnica, nuda e cruda, priva di effetti scenografici che non appartengono più al vissuto attuale e appaiono, a tutti gli effetti, elementi anacronistici della storia attuale. E i numeri lo dimostrano, con una partecipazione che, nella precedente edizione, ha visto la presenza di ben 61.841 operatori e la presenza di 800 marchi di primaria importanza.

Da Mercoledi 24 a sabato 27 ottobre 2018  la Fiera Internazionale del Bovino da Latte richiama ogni anno i migliori marchi del settore a livello mondiale (800 marchi durante la scorsa edizione), presentando così ai visitatori professionali una vetrina specializzata di altissima qualità sia sul fronte dei prodotti che su quello dei servizi.

A Cremona si incontrano gli allevatori alla ricerca delle soluzioni più adeguate per la loro azienda. La manifestazione, infatti, costituisce anche il migliore mercato per la genetica internazionale: la Mostra della razza Frisona, durante la quale oltre 400 campionesse si sfidano in quello che è considerato uno dei ring zootecnici più rinomati al mondo, offre la rappresentazione plastica dell'eccellenza raggiunta dai processi di miglioramento genetico.

INNOVAZIONE E COMPETENZA AL SERVIZIO DEGLI OPERATORI DEL SETTORE

Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona esplorano ogni anno i temi più attuali e le realtà più innovative del settore stimolando l'interesse dell'intera community internazionale grazie alla collaborazione di alcune delle realtà più importanti e prestigiose nell'ambito della ricerca e dello sviluppo.

E' opinione degli organizzatori infatti che nuove occasioni di formazione professionale e di business si possano costruire solo tramite conoscenze aggiornate e di alto livello dedicate in modo mirato a operatori del settore e ad aziende.

Anche in questa edizione numero 73 saranno organizzati oltre 100 eventi (lo scorso anno alla fine furono 111), fra workshop, seminari, convegni e presentazioni, dedicati ai temi dell'agrozootecnia, e più in particolare a:

- Zootecnia di precisione
- Agricoltura digitale
- Produzioni biologiche
- Economia circolare e sostenibilità ambientale
- Tecnologia del latte
- Filiera della produzione suinicola
- Bioenergie
- Nuove tecnologie e innovazioni in ambito agricolo e zootecnico
- Igiene e benessere animale
- Mostre zootecniche

 

Cremona-ott2017-P1060494.jpgIl programma scientifico delle Fiere Zootecniche Internazionali si avvale della collaborazione di partner di alto livello:
Agroenergia
Aiab
Aita
Aivemp
Anafi
Bioagricert
Cariplo Factory
Crea – Zootecnia e Acquacoltura
Crpa
Firab
Ordine dei Dottori Agronomi
Politecnico di Milano
Sivar
Università di Brescia
Università Cattolica del Sacro Cuore

Non si può quindi mancare all'unico appuntamento nazionale sulla zootecnia specializzata  che non poteva che essere organizzato al di fuori di Cremona, dove competenza e sensibilità zootecnica sono una consolidata tradizione in grado di attrarre moltissimi e qualificati operatori provenienti da ogni parte del globo.

Se Cremona ha la leadership nazionale, a livello internazionale si colloca podio tant'è che dai sondaggi, realizzati sui visitatori professionali dell'ultima edizione, è emerso che il 65% dei visitatori frequenta la fiera per sviluppare business con fornitori abituali e nuovi, il 52% dei visitatori è il titolare o il decision maker dell'azienda per cui lavora e infine il 18% dei visitatori ha frequentato la fiera per la prima volta.

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Domenica, 21 Ottobre 2018 06:04

Mulino Alimentare al SIAL di Parigi.

La vetrina mondiale che riunisce i più grandi operatori dell'agroalimentare sta per aprire i battenti a Parigi.

Dal 21 al 25 ottobre 2018 il SIAL tenterà di confermare la leadership mondiale tra le manifestazioni fieristiche dedicate all'agroalimentare.

Il SIAL infatti rappresenta infatti il primo network mondiale di saloni con una copertura geografica ineguagliabile : Europa e mondo (Parigi), Nord America (Montréal e Toronto), Sudamerica (San Paolo), Medio Oriente (Abu Dhabi) e Asia (Shangai). Forte di questa presenza mondiale, il SIAL ha sviluppato oltre ad una conoscenza molto approfondita di tutti gli operatori della filiera anche un ruolo di osservatorio privilegiato e riconosciuto delle tendenze e delle innovazioni provenienti da tutto il mondo.

A un appuntamento così importante non poteva mancare Mulino Alimentare SpA, uno dei più accreditati player del settore caseario, forte di una quota d'export di formaggi superiore al 70% della quota commercializzata.

Mulino Alimentare spa, con la sua dirigenza e i vertici saranno a presentare le grandi novità 2018 allo stand HALL 7 BOOTH A 147

 

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Dal 21 al 25 ottobre, eventi b2b e incontri con la stampa al Salone di Parigi. La Francia rappresenta il primo export market per la DOP: 9.800 tonnellate nel 2017 (+11,3% rispetto al 2016)

Reggio Emilia, 20 ottobre 2018 – Il Consorzio del Parmigiano Reggiano sarà protagonista a Sial, l'evento b2b dedicato al food che si terrà a Parigi dal 21 al 25 ottobre.

Per la prima volta, il Consorzio si presenterà alla fiera parigina con uno stand indipendente al padiglione 7.

Il Salone, organizzato con frequenza biennale, ha la capacità di attrarre visitatori da ogni angolo della Francia e del mondo: i dati dell'edizione 2016 parlano di 155.700 presenze totali con un 70% di visitatori non francesi provenienti da ben 194 Paesi. Le delegazioni più numerose sono state quelle in rappresentanza di Paesi Bassi, UK, Cina, Spagna, Germania, Turchia e Stati Uniti. I dati fotografano inoltre un pubblico molto specializzato, composto per il 71% da operatori del mondo retail o del foodservice.

L'appuntamento con Sial di Parigi è tanto più importante se si considera che la Francia rappresenta il primo export market per il Re dei Formaggi: nel 2017 sono state 9.800 le tonnellate destinate al mercato d'oltralpe, in aumento del +11,3 rispetto al 2016.

Lo stand del Consorzio al padiglione 7, numero E 151, sarà come sempre a disposizione di tutte le aziende produttrici della DOP. Nel corso dei quattro giorni di fiera, la struttura ospiterà vari incontri con buyer e catene ma anche eventi rivolti a stampa e blogger. In particolare, il 23 ottobre, la sommelier Vinny Mazzara condurrà una degustazione guidata riservata alla stampa con tre stagionature di Parmigiano Reggiano in abbinamento a tre tipi di Champagne.

I mercati prendono al volo la notizia di probabili danni nel comparto della soia e le altre materie prime sono state trascinate.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 16 ottobre 2018 -
Ieri sera improvviso sussulto del mercato determinato da un'impennata del comparto soya:

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Il via lo hanno dato le condizioni meteo, pioggia e abbassamento delle temperature, che fa temere danni al seme il cui raccolto è al 38% contro la media dei 5 anni precedenti che era attorno al 53%. Inoltre sono comparsi dati positivi sulla lavorazione del seme in settembre, 4,31 milioni di tonnellate contro 3,71 di agosto.

In pratica, il mercato stanco e statico ha preso al volo una occasione di rincaro, e la soya ha trascinato anche gli altri settori.

A metà mattinata il telematico era ancora in leggera flessione ma niente di paragonabile all'incremento registrato ieri sera.

Indicatori internazionali 16 ottobre 2018 


l'Indice dei noli è salito sino a 1581 punti, il petrolio è fermo attorno a 72,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,15906

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Crolla il burro e in particolare lo zangolato emiliano. Rallenta il latte spot. In crescita i prezzi delle due principali DOP.

di Virgilio Parma 16 ottobre 2018 -

LATTE SPOT Prosegue, da quattro settimane, la poderosa ripresa del prezzo del latte spot alla borsa veronese. Il latte crudo spot nazionale recupera ancora un 1,18% portandosi tra 43,30-44,85 €/100 litri di latte. Rimane inalterato invece il prezzo del latte intero pastorizzato estero Germania che si conferma tra 42,27-43,82€/100 litri di latte. Analogamente anche il prezzo del latte scremato spot estero si è attestato ai medesimi valori dell'ottava precedente ( tra 19,15-20,70€/100 litri di latte).

BURRO E PANNA Crollo del burro. 6 settimane consecutive di flessione negativa. Cede anche la crema a uso alimentare e pure la panna di centrifuga quotata a Verona registra una perdita. Nuova pesante perdita per il burro zangolato di Parma, come era prevedibile, e per di più con la prospettiva di un prossimo imminente crollo per riallinearsi alla posizione di Reggio Emilia che, nella seduta odierna, ha lasciato sul campo altri 13 centesimi.

Borsa di Milano 15 ottobre 2018:
BURRO CEE: 4,57 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 4,82 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 2,97 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,77 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,32 €/Kg. (-)
MARGARINA settembre 2018: 0,92 -0,98€/kg (=)

Borsa Verona 15 ottobre 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,35-2,45€/Kg. (-)

Borsa di Parma 12 ottobre 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,55 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 9 ottobre 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,37 - 2,37 €/kg.

GRANA PADANO 15/10/2018 - Sono sette le settimane in segno positivo del Grana Padano DOP.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,50 - 6,60 €/Kg. (+)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 7,05 - 7,30 €/Kg. (+)
- Grana Padano RISERVA 20 mesi di stagionatura e oltre: 7,40 - 7,80 €/Kg. (+)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,50-5,65€/Kg. (+)

PARMIGIANO REGGIANO 12/10/2018 Altri 5 centesimi guadagnati dal Parmigiano Reggiano.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,80-10,00 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 10,20-10,40 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,90 - 11,40 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,65 - 12,20 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,65 - 13,10 €/Kg. (+)

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La Nazionale Parmigiano Reggiano vola in Norvegia per difendere il titolo di miglior formaggio a latte crudo al mondo. 55 produttori parteciperanno insieme al World Cheese Awards, il concorso più importante su scala internazionale che si terrà a Bergen il prossimo 1 novembre

Reggio Emilia, 16 ottobre 2018 - La Nazionale del Parmigiano Reggiano vola in Norvegia per difendere il titolo di migliore formaggio a latte crudo al mondo. Cinquantacinque produttori di Parmigiano Reggiano faranno squadra e parteciperanno insieme alla trentunesima edizione del World Cheese Awards, il concorso che premia i formaggi migliori del mondo che si terrà nella Grieg Hall di Bergen il prossimo 1 novembre.

Alla manifestazione prenderanno parte 3.500 formaggi, provenienti da oltre 30 Paesi. 250 esperti da tutto il pianeta - acquirenti internazionali, commercianti, giornalisti e produttori di formaggi - esamineranno i campioni per individuare quelli meritevoli di una medaglia di bronzo, d'argento o d'oro e premieranno il formaggio Campione del mondo.

I 55 caseifici della Nazionale del Parmigiano Reggiano dovranno difendere il primato raggiunto lo scorso anno a Londra, quando la Nazionale conquistò ben 38 medaglie, di cui 11 d'oro, 16 d'argento, 8 di bronzo e 3 Super Gold. Queste ultime medaglie sono tra i premi più ambiti, perché designano i migliori formaggi dei singoli tavoli di giuria. A questi premi si aggiunse il titolo di Miglior Formaggio al Mondo a Latte Crudo assegnato alla Latteria San Pietro di Valestra (Valestra, Reggio Emilia) dalla prestigiosa The Oldways Cheese Coalition.

"A Bergen – afferma Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano - andremo per replicare, se possibile, i grandi risultati ottenuti l'anno scorso a Londra, ma anche per raccontare l'eccellenza e i valori del nostro territorio al quale il Parmigiano Reggiano è indissolubilmente legato. La partecipazione è massiccia, i nostri produttori sanno fare sistema: rispetto all'anno scorso abbiamo registrato un 38% di presenze in più. Parteciperanno 55 caseifici di tutte le province della nostra area di produzione: 26 dei caseifici in gara a Bergen sono reggiani, 13 parmensi, 8 modenesi, 6 mantovani e 2 bolognesi".

"Ancora una volta – aggiunge Gabriele Arlotti, ideatore di questo gruppo che giunge quest'anno ai 18 anni d'età ed è forte di 180 riconoscimenti – la Nazionale del Parmigiano Reggiano rappresenterà il più importante raggruppamento di caseifici in una competizione internazionale, un record che non ha precedenti nei 150 anni di storia dei grandi concorsi tra formaggi, decollati con le Esposizioni universali dell'Ottocento".

In dettaglio, questi i caseifici della Nazionale del Parmigiano Reggiano:

Provincia di Reggio Emilia: Azienda Agricola Grana d'Oro Vacche Rosse, Latteria Villa Curta, Latteria Sociale Roncadella, Latteria Due Madonne, Latteria Sociale San Pietro - Valestra, Antica Fattoria Caseificio Scalabrini, Latteria Sociale San Giorgio, Caseificio Il Boiardo - Matilde di Canossa, Società Agricola Dall'Aglio, Caseificio Sociale Castellazzo, Caseificio Milanello - Terre di Canossa, Latteria Sociale di Migliara, Latteria sociale Garfagnolo, Fattoria Fiori di Fiori Pier Paolo, Latteria Sociale del Fornacione, Colline di Selvapiana e Canossa, Fondo Passioncella, Latteria Sociale San Girolamo, Caseificio Sociale Allegro, Latteria Sociale San Giovanni della Fossa, Latteria La Grande, Latteria Sociale Nuova, Caseificio Sociale Minozzo, Latteria Sociale Barchessone, Latteria San Giovanni di Querciola, Caseificio Cavola.

Provincia di Modena: Punto Latte, La Cappelletta di San Possidonio, Rosola di Zocca Società Agricola Cooperativa, 4 Madonne Caseificio dell'Emilia, Latteria di Campogalliano, Caseificio Sociale di Casola di Montefiorino, Caseificio Razionale Novese, Caseificio Dismano.

Provincia di Mantova: Latteria Vo' Grande, Latteria Sociale Gonfo, Caseificio Croce, Latteria Agricola Venera Vecchia, Caseificio Frizza, Latteria agricola Mogliese.

Provincia di Parma: Il Battistero, Caseificio aziendale Fratelli Boldini, Società Agricola Giansanti Di Muzio, Cooperativa Casearia Agrinascente, Caseificio Sociale Berettinazza, Latteria Sociale Santo Stefano, Caseificio Sociale di Urzano, Caseificio La Traversetolese, Caseificio Sociale Palazzo, Caseificio Sociale di Ravarano e Casaselvatica, Caseificio Montanari & Gruzza, Azienda Agricola Mezzadri, Società agricola Montecoppe.

Provincia di Bologna: Cooperativa Zootecnica Bazzanese, Caseificio Sociale Fior di Latte.

Editoriale: - I risultati che non ti aspetti - . Lattiero caseari. Arresto per il Parmigiano Reggiano. - Collisione tra navi al largo della Corsica - E' allarme ambientale - Pomodoro, calo del 13% - "CHEF-ALL". Per amici o per colleghi, una bella e buona "cena con sorpresa" - Cereali e dintorni. Nessuna novità dall'USDA - E' Nicola Bertinelli il nuovo presidente regionale di Coldiretti Emilia Romagna -

SOMMARIO Anno 17 - n° 41 14 ottobre 2018
1.1 editoriale - I risultati che non ti aspetti
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Arresto per il Parmigiano Reggiano.
4.1 ambiente Collisione tra navi al largo della Corsica - E' allarme ambientale
4.2 difesa del suolo Interventi di difesa del suolo in comune di Alta Val Tidone
5.1 pomodoro Pomodoro, calo del 13%
5.2 sicurezza ambientale Langhirano-Strognano: strada riaperta, versante in sicurezza
6.1 eventi educazione "CHEF-ALL". Per amici o per colleghi, una bella e buona "cena con sorpresa"
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Nessuna novità dall'USDA
8.1 sicurezza alimentare Fitofarmaco clormequat in eccesso nei pomodorini in scatola
8.2 eventi parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano Night
9.1 eventi SIAL Mulino Alimentare sarà al SIAL di Parigi dal 21 al 25 ottobre 2018.
10.1 eventi SIMA Parigi SIMA 2019 - Uno sguardo a 360 gradi sulle sfide del mondo agricolo
11.1 Nomine coldiretti E' Nicola Bertinelli il nuovo presidente regionale di Coldiretti Emilia Romagna
12.1 zootecnia Torna la fiera di Cremona dal 24 al 28 ottobre
13.1promozioni "vino" e partners
14.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 14 Ottobre 2018 06:23

Parmigiano Reggiano Night

Parmigiano Reggiano Night - Venerdì 26 e sabato 27 ottobre cinquecento ristoranti celebrano il Re dei Formaggi

Reggio Emilia, 11 ottobre 2018 – Torna l'attesissima Parmigiano Reggiano Night. Venerdì 26 e sabato 27 ottobre, saranno oltre 500 i ristoranti che in tutta Italia celebreranno il Re dei Formaggi con una degustazione di due stagionature di Parmigiano Reggiano e con menu dedicati, per esaltarne il gusto e la versatilità.

L'iniziativa - che è arrivata alla sua settima edizione - si inserisce nel contesto "Io Scelgo Parmigiano Reggiano", un progetto che ha lo scopo di promuovere l'eccellenza italiana nell'arte di elaborare e interpretare materie prime, trasformandole in proposte gastronomiche simbolo della cucina e della cultura alimentare nazionale.

È una grande festa organizzata dai ristoranti che scelgono di portare in tavola l'eccellenza, utilizzando il Re dei Formaggi per esaltare le proprie ricette.
Il Parmigiano Reggiano è tra i formaggi più antichi e più ricchi che si conoscano. La Dop si produce oggi sostanzialmente come nove secoli fa: con gli stessi ingredienti (latte, sale e caglio), con la stessa cura artigianale e con una tecnica di produzione che ha subito pochi cambiamenti nei secoli, grazie alla scelta di conservare una produzione del tutto naturale, senza l'uso di additivi.

Partecipare alla Parmigiano Reggiano Night è semplice: vai sul sito www.prnight.parmigianoreggiano.it  e scopri il ristorante più vicino a te, telefona e prenota il tuo tavolo. Ad aspettarti ci sarà un gadget firmato Parmigiano Reggiano Night.

Per rendere ancora più divertente, coinvolgente e social la Parmigiano Reggiano Night potrai condividere su Facebook, Twitter e Instagram le foto della tua serata utilizzando l'hashtag #PRnight2018. Le foto più simpatiche verranno pubblicate sui canali social del Consorzio.
La Parmigiano Reggiano Night è un'esperienza da condividere con la famiglia e con gli amici, e può essere anche "regalata", grazie alle gift card che puoi trovare nei ristoranti aderenti all'iniziativa.
All'iniziativa hanno contribuito Unione Ristoranti del Buon Ricordo, Associazione Ristogolf e Deliveroo, il servizio di food delivery che consegna a domicilio i piatti che ami, dai tuoi ristoranti preferiti.

 

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A Cremona, dal 24 al 27 ottobre, si incontrano gli allevatori alla ricerca delle soluzioni più adeguate per la loro azienda provenienti da tutta Italia e da buona parte del Globo.

di Virgilio Cremona 12 ottobre 2018 - Scambi e contatti commerciali in aumento - avevano dichiarato gli organizzatori a conclusione della 72esima edizione - a conferma del positivo trend di crescita del settore e dell'importanza del confronto diretto tra gli attori delle filiere zootecniche.

La "Fiera Bovina" di Cremona bada al sodo. Pochi fronzoli ma l'organizzazione va direttamente al cuore dei problemi e delle aspettative dei destinatari: gli allevatori.

L'impostazione della manifestazione zootecnica dimostra che rimane vincente la formula tecnica, nuda e cruda, priva di effetti scenografici che non appartengono più al vissuto attuale e appaiono, a tutti gli effetti, elementi anacronistici della storia attuale. E i numeri lo dimostrano, con una partecipazione che, nella precedente edizione, ha visto la presenza di ben 61.841 operatori e la presenza di 800 marchi di primaria importanza.

Da Mercoledi 24 a sabato 27 ottobre 2018  la Fiera Internazionale del Bovino da Latte richiama ogni anno i migliori marchi del settore a livello mondiale (800 marchi durante la scorsa edizione), presentando così ai visitatori professionali una vetrina specializzata di altissima qualità sia sul fronte dei prodotti che su quello dei servizi.

A Cremona si incontrano gli allevatori alla ricerca delle soluzioni più adeguate per la loro azienda. La manifestazione, infatti, costituisce anche il migliore mercato per la genetica internazionale: la Mostra della razza Frisona, durante la quale oltre 400 campionesse si sfidano in quello che è considerato uno dei ring zootecnici più rinomati al mondo, offre la rappresentazione plastica dell'eccellenza raggiunta dai processi di miglioramento genetico.

INNOVAZIONE E COMPETENZA AL SERVIZIO DEGLI OPERATORI DEL SETTORE

Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona esplorano ogni anno i temi più attuali e le realtà più innovative del settore stimolando l'interesse dell'intera community internazionale grazie alla collaborazione di alcune delle realtà più importanti e prestigiose nell'ambito della ricerca e dello sviluppo.

E' opinione degli organizzatori infatti che nuove occasioni di formazione professionale e di business si possano costruire solo tramite conoscenze aggiornate e di alto livello dedicate in modo mirato a operatori del settore e ad aziende.

Anche in questa edizione numero 73 saranno organizzati oltre 100 eventi (lo scorso anno alla fine furono 111), fra workshop, seminari, convegni e presentazioni, dedicati ai temi dell'agrozootecnia, e più in particolare a:

- Zootecnia di precisione
- Agricoltura digitale
- Produzioni biologiche
- Economia circolare e sostenibilità ambientale
- Tecnologia del latte
- Filiera della produzione suinicola
- Bioenergie
- Nuove tecnologie e innovazioni in ambito agricolo e zootecnico
- Igiene e benessere animale
- Mostre zootecniche

 

Cremona-ott2017-P1060494.jpgIl programma scientifico delle Fiere Zootecniche Internazionali si avvale della collaborazione di partner di alto livello:
Agroenergia
Aiab
Aita
Aivemp
Anafi
Bioagricert
Cariplo Factory
Crea – Zootecnia e Acquacoltura
Crpa
Firab
Ordine dei Dottori Agronomi
Politecnico di Milano
Sivar
Università di Brescia
Università Cattolica del Sacro Cuore

Non si può quindi mancare all'unico appuntamento nazionale sulla zootecnia specializzata  che non poteva che essere organizzato al di fuori di Cremona, dove competenza e sensibilità zootecnica sono una consolidata tradizione in grado di attrarre moltissimi e qualificati operatori provenienti da ogni parte del globo.

Se Cremona ha la leadership nazionale, a livello internazionale si colloca podio tant'è che dai sondaggi, realizzati sui visitatori professionali dell'ultima edizione, è emerso che il 65% dei visitatori frequenta la fiera per sviluppare business con fornitori abituali e nuovi, il 52% dei visitatori è il titolare o il decision maker dell'azienda per cui lavora e infine il 18% dei visitatori ha frequentato la fiera per la prima volta.

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L'indice di cambio valutario conferma una volatilità impressionante che si ripercuote sul prezzo delle materie prime prime importate. Abbiamo proposto un esercizio matematico di verifica del gap valutario.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 12 ottobre 2018 -

I dati USDA di giovedi sera non hanno portato alcuna novità per quanto concerne gli stock USA, piuttosto hanno dato il segnale di un loro consolidamento e difesa dei valori delle quotazioni in essere a Chigago:

Corn 46 milioni di tonnellate; Semi di soya 24 milioni di tonnellate; grano 26 milioni di tonnellate.

Per quanto riguarda gli stock finali del mondo, sempre espressi in milioni di tonnellate, si attestano a:
159 per il Corn; 114 per i semi di soya; 260 per il grano.

L'Indice dei noli è sceso a 1515 punti, il petrolio wti è a circa 72 dollari al barile e il cambio alle ore 8,40 (del 12/10) girava a 1,15878. La volatilità del cambio è elevatissima e dal 5 ottobre ad oggi ha toccato 1,17 - 1,14 - 1,16 e ora 1,15878.

Giusto per esercizio, utile a comprendere l'incidenza del tasso di cambio, riportiamo la "trasformazione" del prezzo di farina di soia proteica:
prendiamo come base il valore attuale del mese di dicembre 2018 318,40 dollari per tonnellata corta, lo trasformiamo in tonnellata metrica moltiplicandolo per il coefficiente necessario 1,1023 diventa 350,97 dollari aggiungiamogli il premio (nolo spese varie sbarco) 50 dollari alla tonnellata metrica quindi adesso il 350,97 è 400,97 dollari. 400,97 trasformato in € quindi diviso 1,15878= 346,02 quindi 346 €/ tonnellata lo stesso valore ma con un cambio a 1,14878 diventa 349,03. Ne consegue che al variare di un decimale il prezzo in Euro è variato di ben 3 € tonnellata!

I mercati finanziari mondiali sembrano predisporsi per una nuova burrasca. 

Indicatori internazionali 12 ottobre 2018

l'Indice dei noli è sceso a 1515 punti, il petrolio è attorno a 72,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,15878

 

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@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini

 

 

 

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

 

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Coldiretti Emilia Romagna, Nicola Bertinelli nuovo presidente
storico cambio della guardia, Mauro Tonello lascia dopo 20 anni

Bologna, 12 ottobre 2018 – Coldiretti Emilia Romagna, Nicola Bertinelli nuovo presidente
storico cambio della guardia, Mauro Tonello lascia dopo 20 anni

Storico cambio della guardia alla presidenza di Coldiretti Emilia Romagna.

Dopo vent'anni, Mauro Tonello lascia la guida della maggiore organizzazione agricola regionale e al suo posto subentra Nicola Bertinelli, 45 anni, imprenditore agricolo di Medesano (PR). Lo hanno eletto i delegati all'assemblea regionale di Coldiretti in rappresentanza delle 48 mila aziende associate.

Bertinelli, dopo due lauree in Scienze Agrarie e in Economia e Commercio, conseguite in Italia, alla Cattolica di Milano, e un master in Business Administration all'Università di Guelph, in Canada, ha preso in mano le redini dell'azienda agricola di famiglia a Medesano, che ha trasformato innovandola profondamente in pochi anni grazie alle opportunità offerte dalla legge 228 del 2001, la cosiddetta legge d'Orientamento fortemente voluta da Coldiretti per il rinnovamento dell'agricoltura italiana.

Dopo l'elezione, il neo-presidente ha ringraziato l'assemblea per la fiducia accordatagli e si è detto "onorato di esser stato eletto nel nuovo incarico e di sentirsi profondamente impegnato a rispondere alle aspettative riposte in lui. Durante il mio mandato – ha detto Bertinelli – lavorerò in squadra con tutta la giunta, il consiglio direttivo e il direttore Marco Allaria Olivieri per valorizzare le nostre produzioni agricole al fine di incrementare il reddito delle imprese". Al momento del passaggio di consegne con il predecessore Mauro Tonello, Bertinelli ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto.

"Nei vent'anni della sua presidenza –  ribadisce Bertinelli – ha guidato l'organizzazione in un momento di cambiamento epocale, in cui l'agricoltura regionale e nazionale è diventata protagonista dell'economia italiana avviando un nuovo rapporto con il mercato, aprendosi alla multifunzionalità e alla valorizzazione della sua distintività, portando le eccellenze alimentari al centro dell'attenzione del consumatore e rivalutando il grande ruolo di tutela dell'ambiente e della sicurezza alimentare".

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(Nicola Bertinelli e Mauro Tonello - da Facebook Coldiretti Parma)

 

La 78ᵃ edizione del salone SIMA, Mondiale dei Fornitori dell'Agricoltura e dell'Allevamento, si svolgerà dal 24 al 28 febbraio 2019 presso il quartiere espositivo di Paris Nord Villepinte. A prova del suo dinamismo e della sua attrattiva internazionale, i leader mondiali del settore hanno già confermato la loro presenza.

Più che mai in sintonia con le preoccupazioni odierne del mondo agricolo, il prossimo SIMA conferma le proprie iniziative a fianco della filiera e offre uno sguardo a 360° su alcune tematiche di particolare rilievo : dall'agricoltura biologica all'Agtech, dall'agronomia all'allevamento....tutti argomenti che consentono di presentare le performance di tutte le agricolture.

RACCOGLIERE LE SFIDE ATTUALI E FUTURE
Il salone SIMA si propone come un appuntamento strategico per gli attori della filiera che consente loro di fronteggiare le sfide economiche, climatiche, ambientali e demografiche. In quest'ottica, propone per l'edizione del 2019 il Villaggio delle Agroforniture che riunirà il settore delle sementi, dei concimi, dei fertilizzanti e della protezione delle colture ; e inoltre, per la prima volta, una Giornata dell'Allevamento, per fare eco al salone SIMAGENA, riconosciuto per la diversità dei bovini presentati ed il suo polo dedicato alla genetica.
Il salone ripropone inoltre alcuni eventi collaterali di spicco quali il SIMA African Summit, conferenza internazionale su una tematica connessa all'attualità di questo continente ; il SIMA Dealer's Day, che riunirà i distributori provenienti da tutto il mondo ; le conferenze e le tavole rotonde, organizzate in collaborazione con AXEMA su vari argomenti (agricoltura biologica, agricoltura connessa, agronomia...).

SIMA : RIVELATORE DELLE INNOVAZIONI DEL MONDO AGRICOLO
Tratto distintivo del salone SIMA, l'innovazione è nuovamente al centro del salone 2019, grazie in particolare alla seconda edizione del Villaggio Start-up, ancora più ampio e internazionale. Da parte sua, il Villaggio dell'Innovazione riunisce, tra l'altro, lo Spazio Prospettico con la sua parete attrezzata con dei video, la Galleria dell'Innovazione, vetrina dei SIMA Innovation Awards 2019 con le sue attrezzature agricole ed i servizi innovatvii e prospettici, così come i ritratti di agricoltori innovativi francesi ed internazionali.

UNA PIATTAFORMA INTERNAZIONALE DI CONFRONTO E DI BUSINESS
In occasione dell'ultima edizione, il salone SIMA ha accolto un gran numero di visitatori provenienti da 135 paesi, rendendo il salone un punto di riferimento per tutti gli agricoltori. Per il 2019, il salone rafforza le proprie azioni di promozione, attraverso il suo network internazionale di 47 uffici e a una politica di promozione diretta ai visitatori in più di 90 paesi, in particolare in America Latina (Argentina, Brasile, Cile, Messico, Perù, Venezuela) e nell'Europa dell'Est (Ucraina, Russia).

#WEARESIMA
Con una una strategia digitale rafforzata, grazie in particolar modo al nuovo account Instagram @sima_worldwide, SIMA darà la parola a tutti coloro che, nel mondo, rendono questo salone I'appuntamento internazionale della filiera agricola : costruttori, distributori e concessionari, agricoltori, allevatori, partner...
Il SIMA in qualche cifra :
1770 società da 42 paesi
232.000 ingressi al salone
Visitatori provenienti da 135 paesi
300 delegazioni internazionali

A proposito del gruppo COMEXPOSIUM
Il gruppo COMEXPOSIUM, uno dei leader mondiali per l'organizzazione di saloni, è implicato nell'organizzazione di più di 170 saloni BtoC e BtoB, in 11 settori di attività : agroalimentare, agricoltura, moda,digitale,sicurezza, costruzioni, high tech, ottica e trasporti. COMEXPOSIUM accoglie 45.000 espositori e più di 3 milioni di visitatori in 26 Paesi. Comexposium si sviluppa a livello mondiale ed è presente in una trentina di paesi : Algeria, Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Corea, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Monaco, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Qatar, Regno Unito, Russia, Singapore, Spagna, Stati Uniti, Tailandia, Turchia.

Prosegue l'ascesa del del latte spot e del Grana padana, mentre cede il burro e il Parmigiano Reggiano arresta la risalita.

di Virgilio Parma 9 ottobre 2018 -

LATTE SPOT Continua la ripresa del prezzo del latte spot alla borsa veronese. Il latte crudo spot nazionale guadagna un altro 1,20% portandosi tra 42,79-44,33 €/100 litri di latte.
Il latte intero pastorizzato estero Germania guadagna un ulteriore 0,60% collocando il prezzo tra 42,27-43,82€/100 litri di latte. Il prezzo del latte scremato spot estero ha ripreso a salire portandosi (+1,32%) tra 19,15-20,70€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Nuova flessione negativa per il burro anche nella settimana in corso che cede altri 15 centesimi al chilo. Cede anche la crema a uso alimentare.
Analogamente la panna di centrifuga quotata a Verona registra una sensibile perdita, restando perfettamente allineata con Milano. Perde pesantemente anche il burro zangolato di Parma, come e ra prevedibile, ma con la prospettiva di una pesante perdita in questa settimana per riallinearsi alla posizione di Reggio Emilia che nella seduta odierna ha lasciato altri 15 centesimi.

Borsa di Milano 8 ottobre 2018:
BURRO CEE: 4,75 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 5,00 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 3,15 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,95 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,42 €/Kg. (-)
MARGARINA settembre 2018: 0,92 -0,98€/kg (=)

Borsa Verona 8 ottobre 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,40-2,45€/Kg. (-)

Borsa di Parma 5 ottobre 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,70 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 9 ottobre 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,55 - 2,55 €/kg.

GRANA PADANO 8/10/2018 - Prosegue anche nella 41esima settimana la ripresa dei prezzi del Grana Padano DOP per tutte le stagionature.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,40 - 6,50 €/Kg. (+)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 6,95 - 7,20 €/Kg. (+)
- Grana Padano RISERVA 20 mesi di stagionatura e oltre: 7,30 - 7,70 €/Kg. (+)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,40-5,55€/Kg. (+)

PARMIGIANO REGGIANO 05/10/2018 Si è arrestata la risalita del prezzo del Parmigiano Reggiano che vede riconfermare le quotazioni della precedente ottava.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,75-10,00 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 10,15-10,40 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,85 - 11,35 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,60 - 12,15 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,60 - 13,05 €/Kg. (=)

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#DOP
#formaggi
#food
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#lattierocaseari
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http://mulinoalimentare.it

 

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La vetrina mondiale che riunisce i più grandi operatori dell'agroalimentare sta per aprire i battenti a Parigi.

Dal 21 al 25 ottobre 2018 il SIAL tenterà di confermare la leadership mondiale tra le manifestazioni fieristiche dedicate all'agroalimentare.

Il SIAL infatti rappresenta infatti il primo network mondiale di saloni con una copertura geografica ineguagliabile : Europa e mondo (Parigi), Nord America (Montréal e Toronto), Sudamerica (San Paolo), Medio Oriente (Abu Dhabi) e Asia (Shangai). Forte di questa presenza mondiale, il SIAL ha sviluppato oltre ad una conoscenza molto approfondita di tutti gli operatori della filiera anche un ruolo di osservatorio privilegiato e riconosciuto delle tendenze e delle innovazioni provenienti da tutto il mondo.

A un appuntamento così importante non poteva mancare Mulino Alimentare SpA, uno dei più accreditati player del settore caseario, forte di una quota d'export di formaggi superiore al 70% della quota commercializzata.

Mulino Alimentare spa, con la sua dirigenza e i vertici saranno a presentare le grandi novità 2018 allo stand HALL 7 BOOTH A 147

 

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Martedì, 09 Ottobre 2018 10:50

Pomodoro, calo del 13%

Lavorate 2,4 milioni di tonnellate di materia prima, calo del 13% rispetto al contrattato.

Parma 8 ottobre 2018 - È alle battute finali la campagna del pomodoro da industria nel bacino del Nord Italia. Quasi tutti gli stabilimenti hanno ormai chiuso i battenti e solo in pochi casi sono in corso gli ultimi conferimenti di materia prima.

Il quadro generale che traccia l'OI Pomodoro da industria del Nord Italia, organizzazione interprofessionale che raccoglie ed elabora i dati della filiera, è quello di una campagna contraddistinta dalla lavorazione di 2.444.775 tonnellate nell'area del Nord Italia, dove si produce circa la metà del pomodoro da industria nazionale, con un grado brix, la componente zuccherina del pomodoro, che si attesta a4,78.

I dati, aggiornati all'ultima rilevazione OI della fine della settimana scorsa, sono quasi definitivi e l'ufficio tecnico dell'OI Pomodoro da industria elaborerà il report finale nei prossimi giorni quando tutte le imprese avranno concluso la lavorazione e, quindi, la stagione 2018 si potrà ritenere del tutto terminata.

"La campagna – commenta il presidente dell'OI Tiberio Rabboni - si è conclusa con un calo della produzione in campo e del pomodoro consegnato alle imprese di trasformazione di circa il 13% rispetto a quando stabilito nel Contratto d'area sottoscritto da Op (Organizzazioni di produttori) e trasformatori, e poi nei singoli contratti aziendali, dove si proponeva una riduzione della produzione rispetto al 2017 per fluidificare il mercato e smaltire, dove necessario, le scorte di magazzino. Il calo rispetto al contrattato 2018 è stato determinato principalmente dai rovesci stagionali (grandinate), da maturazioni precoci provocate da andamenti climatici particolari e dai danni indotti dalla proliferazione in provincia di Piacenza del ragnetto rosso.
L'OI, per quanto di sua competenza, ha effettuato i controlli previsti dalle regole condivise tra i soci e, nei pochi casi di presunte irregolarità che finora sono stati segnalati, è prontamente intervenuta con le procedure di contestazione previste dal proprio regolamento e, in un caso, anche erogando una sanzione economica al firmatario di un contratto irregolare".

La ripartizione territoriale delle superfici nel Nord Italia

L'Emilia-Romagna si è confermata, anche nel 2018, la regione con la quota più consistente di superfici coltivate a pomodoro da industria pari a 24.140 ettari, seguita da Lombardia (7.307), Piemonte (2.049) e Veneto (1.406). Questa la ripartizione nelle principali province contraddistinte dalla presenza della coltivazione del pomodoro da industria: Piacenza: 9.962 ettari; Ferrara: 5.703; Parma: 4.293; Mantova: 3.775; Cremona: 2.073; Ravenna 2.019; Alessandria: 1.856; Reggio Emilia: 1004; Modena: 763, Verona 727 e Rovigo 564. Seguono altre province con valori più contenuti.

 

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Editoriale: - Lo stupidario ambientale si arricchisce di una nuova chicca - Lattiero caseari. Parmigiano e Grana, prezzi sempre in risalita -Richiesta di precisazione replica ad articolo : "Bonifica , ritarda la proclamazione degli eletti : perché? " - Mortadella con pistacchio ritirata per presenza di batterio Listeria. RASFF lancia l'allerta: rischio grave per la salute - Mortadella con pistacchio ritirata per presenza di batterio Cereali e dintorni. Mercato monotono.

SOMMARIO Anno 17 - n° 40 7 ottobre 2018
1.1 editoriale
Lo stupidario ambientale si arricchisce di una nuova chicca
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Parmigiano e Grana, prezzi sempre in risalita
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. I dati USDA delle giacenze. La reazione dei mercati.
4.1 bonifica Richiesta di precisazione replica ad articolo : "Bonifica , ritarda la proclamazione degli eletti : perché? "
4.2 educazione Trasferta Del Bocchialini-Galilei Ad "Acqua Campus": A Scuola Di Risparmio Idrico In Agricoltura
5.1 bonifica e eventi Incontro con il pubblico e musica alla scoperta del nuovo Nodo Idraulico di Mondine sabato pomeriggio a Moglia
5.2 sicurezza alimentare Mortadella con pistacchio ritirata per presenza di batterio Listeria. RASFF lancia l'allerta: rischio grave per la salute
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato monotono.
7.1 ambiente Diesel euro 4 vietati. E un imprenditore va al lavoro col trattore
8.1promozioni "vino" e partners
9.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 07 Ottobre 2018 08:18

Cereali e dintorni. Mercato monotono.

Il mercato, ormai da diversi mesi, sta mostrando sempre i medesimi segnali. Quindi nulla è cambiato. La guerra dei dazi è in corso ma sulle nostre merci, sono state trovate le strade per aggirarla in tutto o in parte

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 5 ottobre 2018 -

Due cereali tra il caro e il carissimo, il grano e l'orzo, per motivi contingenti di qualità e quantità, quindi il mais stabile, che sembra aver smesso di scendere e non sembra avere la forza di risalire, almeno per quanto riguarda l'Italia e comunque di cereali ce ne sono in abbondanza in tutto il mondo. I proteici invece registrano prezzi bassi e per quanto riguarda il seme è da dieci anni che non raggiungevo questi valori: 860 cent di dollaro per bushel (e se non ci fosse stato il problema in Argentina chissà dove sarebbe arrivato). La farina anch'essa staziona sempre ai medesimi livlli, 300-310 dollari per tonnellata corta.

Quindi nulla è cambiato. La guerra dei dazi è in corso ma sulle nostre merci, sono state trovate le strade per aggirarla in tutto o in parte.

I raccolti in corso sono buoni anche se un po' di maltempo li condizionerà.

In conclusione si può affermare che nulla cambia salvo il cambio Euro Dollaro che ha influenzato e continua a influenzare i nostri prezzi. A livello nazionale sta pesando anche la logistica causa i rincari sensibili dei costi di trasporto sia a mezzo gomma che rotaia.

A questo vi è da aggiungere che le condizioni politiche del nostro Paese vengono "utilizzate" come effetto spauracchio per tentare di indebolire l'euro e favorire le esportazioni.

Logicamente prepariamoci a soffrire, e una alta volatilità dei prezzi. Nel frattempo con la tempesta valutaria in corso i prezzi si sono rafforzati: farina di soya 44% spot 337€ proteica 343€, mentre il novembre dicembre per la proteica quota 341€ e il 2019 a 335€, rispettivamente il primo semestre 339 e il secondo semestre 331. Il girasole proteico in congiuntura vale anche 270€ partenza, la farina di colza pure rincarata, il girasole 28% proteica 160-165 € partenza.

Tutti i sottoprodotti risultano più cari e il mais sui porti dove era offerto sui mesi e su più campagne a 172-173€ ton da ieri è a 175-180€ ton. I cruscami sono in ripresa con l'anomalia che il farinaccio costa uguale, a volte di meno, della crusca. Polpe e tutti i fibrosi cari e questa, probabilmente, sarà una costante per i prossimi mesi.

Morale quando i prezzi sono bassi non occorre aspettare che siano più bassi perché, fattori esterni improvvisi, possono intervenire e modificare le condizioni. Insomma, alcuni valori sono comprimibili, ma sino ad un certo punto.

Per il mondo delle bioenergie si segnala la possibilità di valutare l'utilizzo di un carico di polpe di bietola pellet semi combuste, oppure dello spezzato di mais da industria alimentare legato però alle quotazioni del mercato di Mantova.

Indicatori internazionali 5 ottobre 2018


l'Indice dei noli è salito sino a 1554 punti, il petrolio è fermo attorno a 75,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,14915

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Prosegue la risalita del latte spot, del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano. Sempre in flessione la quotazione del burro.

di Virgilio Parma 2 ottobre 2018 -

LATTE SPOT Prosegue senza sosta la ripresa del prezzo del latte spot alla borsa veronese. Il prezzo del latte spot nazionale guadagna un altro 1,21% portandosi tra 42,27-43,82 €/100 litri di latte.
Parimenti, il latte intero pastorizzato estero Germania guadagna l'1,82% e si colloca tra 41,76-43,82€/100 litri di latte. Dopo il sensibile rimbalzo del prezzo del latte scremato pastorizzato spot estero della scorsa settimana il prezzo è rimasto invariato in questa 40esima settimana (18,63-20,70€/100 litri di latte).

BURRO E PANNA Flessione ancora negativa per il burro anche nella settimana in corso. Alla borsa di Milano le quotazioni di Burro sono tutte in zona negativa con una perdita di 15 centesimi al chilo. Cede anche la crema a uso alimentare.
Analogamente la panna di centrifuga quotata a Verona registra un lieve cedimento, restando in perfetto allineamento con Milano. Perde anche il burro zangolato di Parma e la prospettiva di riallinearsi alla posizione di Reggio Emilia che nella seduta odierna ha lasciato altri 5 centesimi.

Borsa di Milano 1 ottobre 2018:
BURRO CEE: 4,90 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 5,15 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 3,30 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,10 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,50 €/Kg. (-)
MARGARINA settembre 2018: 0,92 -0,98€/kg (=)

Borsa Verona 1 ottobre 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,48-2,52€/Kg. (-)

Borsa di Parma 28 settembre 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,85 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 2 ottobre 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,80 - 2,80 €/kg.

GRANA PADANO 1/10/2018 - Prosegue ancora la ripresa dei prezzi del Grana Padano DOP per tutte le stagionature.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,35 - 6,45 €/Kg. (+)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 6,90 - 7,15 €/Kg. (+)
- Grana Padano RISERVA 20 mesi di stagionatura e oltre: 7,25 - 7,65 €/Kg. (+)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,35-5,50€/Kg. (+)

PARMIGIANO REGGIANO 28/9/2018 Continua a crescere anche il 12 mesi. Per la sesta settimana consecutiva il re dei foraggi mantiene la tendenza rialzista e per la seconda settimana sono tutte le diverse stagionature a mostrare i segnali di crescita.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,75-10,00 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 10,15-10,40 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,85 - 11,35 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,60 - 12,15 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,60 - 13,05 €/Kg. (+)

 

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Pomì, il noto brand del Consorzio Casalasco del Pomodoro, torna in tv con la nuova campagna “…il lato Pomì della vita”, che reinterpreta lo storico pay off donandogli un nuovo significato adattato ai bisogni contemporanei. La pianificazione, è partita domenica 30 settembre e continuerà fino al 2 dicembre per 9 settimane consecutive, è un’esclusiva Rai (1, 2 e 3) e Rai Cinema. 

Centinaia di spot, messi in onda con una durata di 30 e 15 secondi, copriranno per oltre il 50% la fascia del Prime Time raggiungendo oltre 400 milioni di contatti e avranno come protagonisti tre soggetti differenti: un gruppo di amici, una coppia e un papà con un bambino. 

Scegliere il lato Pomì della vita significa volere per se stessi e per i propri cari il meglio, l’essenza della vita come l’affetto, l’amicizia ed il saper vivere bene. Oggi tutto questo incontra il desiderio di avere certezze, senza imprevisti, soprattutto a tavola. 

Quando si tratta di scegliere una Polpa o una Passata di pomodoro, quindi, cerchi la garanzia di avere un prodotto di filiera, italiano al 100% controllato e certificato, a basso impatto ambientale senza accontentarti: o scegli Pomì…o scegli Pomì. Questo il concept, ideato dall’agenzia creativa Bam di Bassanetti, Alesani e Mauri (Milano e Parma) e prodotto dalla casa di produzione Withstand film di Milano, per raccontare in modo fresco, dinamico e simpatico l’iconico marchio di pomodoro. Advisoring e pianificazione media a cura di Personalmedia (Torino). 

Pomì è un marchio del Consorzio Casalasco del Pomodoro, filiera italiana nella coltivazione e trasformazione di derivati del pomodoro che oggi conta 370 aziende agricole associate che coltivano 7.000 ettari di terreno dislocati nella pianura Padana tra le province di Cremona, Parma, Piacenza e Mantova. Casalasco con i suoi tre stabilimenti distribuisce i suoi prodotti in oltre 60 Paesi al mondo. 

 

Le giacenze statunitensi sono a i livelli della campagna 2017/18. I mercati restano stabili in quanto in altre aree le produzioni sono previste in calo. La variante del cambio condiziona però i prezzi nazionali.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 1 ottobre 2018 -
A seguire i dati USDA pubblicati venerdi sera scorso:

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Giacenze USA al 01/09/18, per mais e soya, considerate giacenze di fine campagna 2017/18.

Tutti valori da considerare ribassisti sulle quotazioni di base ma da noi l'effetto è da rivedere stante il cambio Euro-Dollaro che, alle ore 9,00 di stamane girava a 1,1578 e il differenziale dal 27/09, prima della manovra finanziaria, è notevole e inciderà sui prezzi calcolati su base Dollaro.

Altra variante di mercato proviene dall'accordo a tre raggiunto, durante la notte, tra USA – CANADA – MEXICO.
Sicuramente avremo di fronte giornate difficili per la variabilità del cambio e i possibili attacchi speculativi.

Ritornando alle merci non manca nulla, anche se i valori del grano resteranno comunque alti. Il calo del Chicago Board poteva risultare anche superiore, ma è stato frenato dal contesto delle produzioni di tutti gli altri paesi del mondo dove si prevedono diminuzione delle produzioni. Questo determinerà una certa influenza su tutti gli altri cereali.

Per quanto riguarda la guerra dei dazi nulla di nuovo. Al momento il problema viene aggirato con acquisti in USA da parte dell'Argentina che a sua volta ricede alla Cina. A farne òe spese al momento sono solo i produttori.

Indicatori internazionali 1 ottobre 2018


l'Indice dei noli è sceso sino a 1356 punti, il petrolio è fermo attorno a 70,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,1578

 

 

 

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Editoriale: - I Bravi che poi così "Bravi" non sono stati, o forse sì? - Crescono Parmigiano Reggiano e Grana Padano - Cereali e dintorni. Mercati stabili e mais in calo. - Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia II° quadrimestre 2017 -"illegali ma ancora in commercio cibi brucia-grassi killer a base di dinitrofenolo" -

SOMMARIO Anno 17 - n° 39 30 settembre 2018

1.1 editoriale
I Bravi che poi così "Bravi" non sono stati, o forse sì?
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Crescono Parmigiano Reggiano e Grana Padano
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati stabili e mais in calo.
4.1 bonifica Bonifica Parmense, Nuove Regole Operative Per Migliorare La Propria Azione Sul Territorio
4.2 bonifica Urne aperte fino a Domenica per le elezioni al Consorzio di Bonifica Emilia Centrale
5.1 sicurezza alimentare "illegali ma ancora in commercio cibi brucia-grassi killer a base di dinitrofenolo".
6.1 parmigiano reggiano Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia II° quadrimestre 2017
7.1 cereali e dintorni Poche variazioni e sull'onda dei cambi.
8.1 eventi Torino Salone del Gusto - Città Slow
8.1 eventi pubblici Sabato 29 e domenica 30 settembre torna Caseifici Aperti
9.1promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

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Continua il l'altalena dell'indice dei cambi e i fattori esogeni continuano a incombere sui mercati delle materie prime.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 28 settembre 2018 - Le chiusure dei mercati della 38esima settimana:

SEMI nov 855 (+5) gen 869 (+5,2) mar 882 (+5,4)
FARINA ott 308,2 (+0,5) dic 311,8 (+0,9) gen 312,6 (+0,8)
OLIO ott 28,86 (+0,38) dic 29,15 (+0,36) gen 29,40 (+0,36)
CORN dic 364,6 (+1,6) mar 376,4 (+1,4) mag 384 (+1,4)
GRANO dic 513 (-4,4) mar 530,6 (-5,2) mag 541,2 (-6)

Numeri che non necessitano di commenti mentre per quanto riguarda i fattori esogeni condizionanti il mercato, questi riguardano la guerra commerciale dei dazi, l'attesa delle elezioni della camera dei rappresentanti, mentre si stanno confermando buone-ottime le previsioni di raccolti USA di seme di soya e mais.

Stanno rincarando i prezzi dei prodotti d'importazione, che hanno come base il Dollaro, quindi le quotazioni della farina di soya, sul pronto quota 332 per la 44% e 342 per la proteica 46,50% anche sino a dicembre mentre per il 2019 327 per la 44% e 333-335 per la 46,50% partenza ai porti di Ravenna e Venezia.

Anche per il mercato interno poco da segnalare: grano e orzo sostenuti-fermi, mais costante in lento ridimensionamento, (ma da parte di molti produttori sussiste volontà di ritenzione a non vendere, effetto che sta allargandosi geograficamente anche all'estero dove però lo sviluppo del raccolto non è ancora pieno).

Resta fermo il mercato dei foraggi che rimane sostenuto, così come quello dei fibrosi polpe
bietola nazionali, per le estere occorre attendere il grosso degli arrivi verso finne ottobre, sempre ben tenute le bucce di soya sia per scarsità di merce sia per le richieste pressanti del Nord Europa.

Per il mercato delle bioenergie segnaliamo la ripresa dei cruscami.

Indicatori internazionali 28 settembre 2018


l'Indice dei noli è risalito sino a 1524 punti, il petrolio è in salita a 72,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,15980 ma giunto anche a 1,1715

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Domenica, 30 Settembre 2018 06:20

Padiglione Lingotto - Salone del Gusto

Se qualcuno si fosse chiesto quanto sia stato fondamentale l'esistenza di una piazza per lo sviluppo della civiltà e degli scambi fra i Popoli, doveva vedere quanto sia stato centrale l'apporto che un luogo fisico nell'era digitale che stiamo vivendo, come la piazza appunto, collocata nel centro del Salone Terra Madre, abbia portato per il salone del gusto di Torino appena concluso.

da L'Equilibrista - Torino 25 settembre 2018 - Una vera e propria festa dell'incontro e dello scambio fra Popoli che è andata in scena nella piazza allestita, per esaltare uno spazio gestito dalle Città Slow nell'edizione 2018 di Terra Madre.

Ben 252 Sindaci associati in trenta Paesi del Mondo hanno aderito alla Piazza di Cittaslow, con tanto di area dedicata ai dibattiti ed incontri sui principi e sui progetti di Cittaslow, un ristorante a base di prodotti tradizionali e biologici del Cilento portati a Terra Madre dalla cooperativa Almaseges, ma soprattutto numerosi Laboratori del gusto gratuiti.
L'organizzazione di Cittaslow Internazionale, Slowfood Campania, da Museo Cilento, si sono circondate di ben 13 postazioni di mercato per altrettante Cittaslow italiane e straniere che hanno offerto il meglio delle produzioni artigianali di qualità italiana ed internazionale.

Quest'anno hanno spiccato la Cittaslow di Pijao (Colombia), con alcuni "Cafeteros" mai venuti in Italia prima d'ora e che hanno lavorato alacremente per portare raffinate qualità di caffè. Insieme a questa nuova entrata di tutto rispetto vi erano anche la Rete delle Cittaslow olandesi con 50 tipi diversi di formaggio, che ben si sono amalgamate nella miriade di prodotti italiani facendo emergere il valore della biodiversità italiana.

​Intensi e continui dibattiti che si sono succeduti in piazzetta slowfood, tanto che a prendere la parola è stato poi Stefano Pisani, Presidente di Cittaslow Internazionale e Sindaco di Pollica, che ha rimarcato il valore di fare rete soprattutto a livello transoceanico nel rispetto dei valori della cooperazione e ispirate a quel Carlo Petrini che ha coniato il termine "slow" per incentivare la biodiversità di qualità.

Il valore del lento movimento del fare, contrapposto alla velocità delle produzioni industriali nell'interesse dei piccoli centri d'eccellenza.
Il vivere bene, il "buon vivere", festeggerà l'anno prossimo ad Orvieto il 20° anniversario – tanto da essere oggi un esempio virtuoso di comunità attiva che sa rispettare se stessa, il proprio ambiente, la propria storia e memoria, immaginando e realizzando un futuro di qualità per tutti.

Assieme al mercato, l'offerta di cibo fresco in piazza o per strada è all'origine di molte città: per questo Terra Madre ha presentato un'offerta dedicata da Nord a Sud dell'Italia che vanno a caratterizzare la nostra cultura ed offrono profumi e sapori unici.

Lo street food è stato animato dal Riso nero di Casalbeltrame, insieme alla Pizza fritta napoletana di Pollica, Positano, Amalfi, Caiazzo, Castel Campagnano, San Potito, Cerreto Sannita e Orsara di Puglia, per approdare lungo l'Adriatico con la piada romagnola di Sant'arcangelo di Romagna, Santa Sofia e Galeata. Ha chiuso il tripudio di prodotti e sapori dell'Umbria, la torta al testo sotto "lu focu" ed il baccalà fritto al cartoccio solo per citarne alcuni.

Ecco le città presenti alla piazza:
1 - Salorno / Saluro (BZ), 2- Sant'Agata di Puglia (FG), 3 - Abbiategrasso (MI) 3 – Morimondo (MI)
5 – Usseglio (TO) 6 - Vigarano Mainarda (FE) 7- Pollica (SA) 8 - Pijao (Colombia) 9 - Eijsden – Margaraten (Paesi Bassi) 10 - Novellara (RE) e Scandiano (RE) con Piante e Frutti antichi di Maioli e Acetaia San Giacomo.

Sabato, 29 Settembre 2018 15:12

Novellara, Una Vera Citta' Slow

La Rocca, la piazza, la gente del posto, le fragranze dei ribollire dei tini, che avvolgono un assolata giornata di Ottobre, faranno da cornice al movimento che ormai pare inarrestabile, una scia di innovazione che riprende le radici dal passato e che vuole conquistare il Mondo. Sono le città slow.

da L'Equilibrista Novellara 28-09-2018

Alla mente torna l'entusiasmo della storica "Novellara balsamica", perché ha il profumo del mattino, i raggi di sole umido che fanno capolino su piazza Unità d'Italia, senza mai opprimere la gente che con occhiata fugace ha la mente occupata all'allestimento della fiera, concedendosi la sola distrazione del rumore smodato delle ruote del cariolo che spinge con incosciente sorriso.

Il mosto cotto, le assi alla base del palco in mezzo la piazza che risuonano al primo calpestio degli operai, l'aroma del pubblico che sorseggia il caffè e che si gode lo spettacolo dai portici ai lati, sembra sempre lo stesso ogni anno e costruisce una tela di colori che rimane intatta. Perché quello che cambia è solo l'approccio, tanto che da "Balsamica" si evolve in Gusterò, aumentando la presenza ed il numero dei partecipanti al banchetto offerto dalla città di Novellara. Omaggio alle parole gusto in Rocca, innovativa mostra mercato proprio delle città slow che si avvale dei suoi contadini e della forza lavoro delle Aziende locali per ravvivarsi e fare modernità basando la sua immagine sulla tradizione.

Novellara come centro direttivo e laboratorio di idee visto che sarà la sede dell'Assemblea italiana di tutti gli amministratori di Città Slow, ovvero i Sindaci e gli Assessori che già hanno tracciato il progetto innovativo di essere garanti del rinascimento rurale italiano. Sono continue e proficue infatti le richieste che vogliono allargare le città slow che ricevono interesse perfino dalla lontana Cina, in cerca di ammodernamento e bisognosa di apprendere come questo sistema riesca dalla tradizione ad auto prodursi segnando la differenza.

Il programma della manifestazione prevede Sabato 6 e Domenica 7 Ottobre il mercato in Piazzale Marconi con accesso aperto a tutti anche all'interno della Rocca, dove per tutta la giornata di sabato, il circuito Cittaslow sarà attivo regalando esposizione delle eccellenze enogastronomiche ed artigianali delle Cittaslow italiane.

All'offerta già ricchissima, si aggiunge, per il secondo anno consecutivo, quella delle aziende della rete Agrobiodiverso, produttori di nicchia del territorio locale e dell'Appennino Reggiano che portano in campo il concetto portante dell'agro biodiversità. La giornata conclusiva sarà domenica, dove si potranno trovare anche i produttori locali del tradizionale mercatino del venerdì novellarese.

Ormai collaudato è la rete di iniziative a corollario della manifestazione che prevede una serie di iniziative che prende parte dai laboratori per i bambini, letture per bambini, mostre e collaborazioni con il CAI, conferenze, tavole rotonde e musica.
I locali del circondario, vere e propri musei della cultura cittadina saranno aperti a serate e degustazioni a tema. Si parte dall'Antico Bar Roma, L'Enoteca Il Vecchio Borgo, il Ristorante Macondo e l'Osteria Bar La Rocca che hanno già pianificato menù ed incontri con le tipicità locali.

Domenica 7 ottobre saranno ospitate anche l'inaugurazione della stagione teatrale 2018-19 dal titolo: "Differenze" al Teatro Franco Tagliavini, alle ore 16.00 (ingresso gratuito) ed il compleanno dell' Acetaia comunale, con le premiazioni del Palio dell'aceto Balsamico Città di Novellara.

Per ulteriori informazioni sarà attiva la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Che dire, non si tratta di un evento qualunque perché l'essenza della riscoperta delle emozioni che riportano all'infanzia in chiave moderna , non lo sono mai.

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Reggio Emilia celebra il Lambrusco: al teatro Valli sono di scena gli awards che hanno premiato le migliori otto etichette dell'oro rosso.

Chef Borghese mattatore della nona edizione del celebre concorso enologico. Duecento ospiti e giornalisti internazionali stregati dal made in Italy. Bonaccini: "E' l'enogastronomia il primo motivo di viaggio nel Belpaese". Una nuova guida raccoglie tutti i finalisti e da fine ottobre Food network dedicherà al nostro nettare un format Tv

Reggio Emilia, 28 Settembre 2018_ I colori di una sera ancora estiva, le note di Giuseppe Verdi e tutto il gusto dell'oro rosso dell'Emilia Romagna. Ecco gli ingredienti della soirée di gala che ha assegnato ieri 27 settembre al teatro Valli di Reggio Emilia, i primi Lambrusco awards, in occasione della nona edizione del Concorso enologico Matilde di Canossa – terre di Lambrusco. A vincere le ambite medaglie d'oro:

Per i Colli di Scandiano e di Canossa Doc ecco il Lambrusco Grasparossa Secco 2017, prodotto da Cantine Due Torri nella Val d'Enza.
Per la Doc di Modena ecco il Lambrusco Spumante Dry "Sassomoro" 2017, prodotto da Cleto Chiarli Tenute Agricole.
Per il Sorbara Doc il premio va alla "Linea 1907 Riò" 2017, prodotto dalla Cantina Sociale di San Martino in Rio.
Per il Grasparossa di Castelvetro Doc the winner is "Nivola" 2017, abboccato prodotto da Chiarli 1860.
Per il Mantovano Doc ecco il semisecco "Rays - Capsula Nera" 2017 dell'Azienda Agricola Montaldo di Gian Paolo Virgili.
Per il Reggiano Doc vince "I Quercioli" 2017 secco di Medici Ermete & Figli.
Per l'Emilia Igt medaglia allo spumante Dry "Marcello - Millesimato" 2017 di Ariola Vigne e Vini.
Per l'Igp Provincia di Mantova primo posto per il semimsecco "Al Scagarün" 2017 delle Cantine Lebovitz.
Tutti i premiati hanno sottolineato un sentire comune: "Il Lambrusco è, innanzitutto, frutto della fatica e poi della passione e dell'amore per il nostro territorio".

Premio speciale all'etichetta più glam, assegnato dalla stampa presente al vino delle Cantine Ceci Emilia Igt Lambrusco Spumante Brut 2017 "Bruno".

TUTTI A TAVOLA
Indossato l'abito da sera, il Lambrusco ha messo tutti d'accordo. Venti tavoli sistemati sul palco del teatro, duecento ospiti, fra produttori, amministratori pubblici, rappresentanti dei Consorzi di Tutela e giornalisti – con una nutrita delegazione da dieci Paesi, dalla Corea del Sud al Canada, dal Giappone all'Australia – si sono accomodati per gustare la Bomba di riso firmata da Andrea Incerti Vezzani di Cà Matilde ed una Guancia alla maniera di Gianni D'Amato del Caffè Arti e Mestieri, fra gli affreschi e gli stucchi del teatro Valli, mentre in scena andava una grande opera corale, dedicata ad un prodotto dal fascino semplice e brioso. Lo ha ribadito Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia, intervenendo ai lavori: "Il Lambrusco è un prodotto che dalla campagna e dalla città dove è nata la nostra bandiera si è fatto nostro ambasciatore nel mondo".

"Questi awards – ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi - sono una buona notizia per i nostri territori, perché quando si è in presenza di un così alto numero di nomination, e si può procedere ad un'ulteriore selezione di vincitori assoluti, significa non solo che il Concorso enologico funziona ed è attrattivo per le imprese, ma soprattutto che c'è una qualità e ci sono investimenti che aumentano e creano lavoro, ricchezza, valorizzazione di tutte le risorse, le storie, le tradizioni e le passioni di cui i nostri territori sono espressione".

Rivolgendosi ai rappresentanti delle aziende vinicole presenti, Landi ha aggiunto: "voi ci offrite quotidianamente l'esempio di cosa significhi dare un profondo gusto al lavoro, di cosa significhi relazionarsi con i consumatori di tutto il mondo e del come un mestiere diventi passione e attaccamento ad un territorio. Mi auguro davvero che il vostro lavoro sia premiato sempre di più da chi sa cogliere anche questi aspetti nei sapori esclusivi che avete proposto in concorso".

La serata è stata presentata da chef Alessandro Borghese, che ha ricordato come, nei suoi tour in motocicletta, le terre del Lambrusco non manchino mai, e dalla giornalista Martina Liverani, una delle più acute penne del giornalismo gastronomico italiano, grazie al suo foodmagazine Dispensa.

GLI OSCAR DEL VINO
A partecipare al concorso - che, per la prima volta quest'anno, ha assegnato delle medaglie d'oro alle migliori etichette - sono stati 248 vini di 59 aziende. Una commissione di sei enologi ed un sommelier ha scremato, secondo il metodo dell'Union Internationale des Oenologues, progressivamente, i 103 finalisti, in rappresentanza delle diverse denominazioni. Ed è su questo punto e sul ruolo che il Lambrusco può avere come ambasciatore del made in Italy che ha investito la Regione Emilia Romagna: lo hanno ribadito nei loro interventi l'assessore a Turismo e Commercio, Andrea Corsini, e Simona Caselli, collega con deleghe ad Agricoltura, Caccia e Pesca: "Il Lambrusco ha ancora ampi margini di crescita sul mercato e l'obiettivo è di far conoscere la sempre maggiore qualità delle produzioni presso nuovi e vecchi mercati puntando sui nuovi trend di consumo e sulle certificazioni di sostenibilità".

UNITI SI VINCE
Che fare squadra sia la migliore strategia lo dimostrano anche i numeri orgogliosamente raccontati da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna: "Per molti Paesi esteri l'Italia è già fra le prime destinazioni turistiche e fra chi arriva nel Belpaese, il primo interesse è quello per l'enogastronomia. Dopo Expo 2015 in Emilia Romagna abbiamo registrato un incremento di turisti da 45 a 57 milioni e fra le ragioni del viaggio, l'Emilia Romagna ha differenziato e valorizzato i suoi brand, dalla motor valley, alla food and wine valley".

LAMBRUSCO EXPERIENCE DALLA GUIDA ALLA TV
La missione però non è ancora compiuta: gli awards sono parte di un progetto più ampio, una Lambrusco Experience a 360 gradi che punta a dare nuovo respiro e visibilità al nettare rosso dell'Emilia Romagna. I vincitori degli awards, insieme agli altri finalisti, sono infatti inclusi nella nuova guida "Terre di Lambrusco 2018" scaricabile dal sito web della manifestazione www.concorsolambrusco.it  al https://bit.ly/2DAAbnl  e per chi ne desiderasse copia cartacea sarà possibile richiederla alla Camera di commercio di Reggio Emilia che la spedirà gratuitamente a casa.

Dal 30 ottobre, poi, su Food network (canale 33 del digitale terrestre), il Lambrusco sarà anche in onda con un programma realizzato nelle sue terre di produzione. A condurre "Unforget table" il duo Chiara Cecilia Santamaria e Martina Liverani che hanno illustrato il programma durante la serata. Sei episodi girati fra Reggio Emilia, Parma e Modena con la partecipazione di sommelier di fama internazionale.

Per chi fosse interessato ad approfondire la propria conoscenza sul territorio di provenienza del Lambrusco, a partire da Giovedi 27 Settembre sarà possibile scaricare online dal sito di Apt Servizi ( www.aptservizi.com ) e su Wine Food Emilia Romagna  ( http://www.winefoodemiliaromagna.com/wines ) una piccola brochure digitale in italiano ed inglese dedicata al vino più "rock" d'Italia. La brochure contiene spunti interessanti per turisti che vogliano andare alla ricerca non solo delle Cantine, ma anche degli highlights dei territori di produzione (Province di Modena, Reggio Emilia e Parma) in termini di arte, cibo e cultura.

CABINA DI REGIA
L'assegnazione dei Lambrusco awards è promossa dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia, da Regione Emilia Romagna e Apt Servizi Emilia Romagna, in collaborazione con i Consorzi di Tutela del Lambrusco di Modena e di Reggio Emilia. Il Concorso, poi, è autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che ha anche conferito il suo prestigioso patrocinio.

 

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Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia II° quadrimestre 2017

Presso la Camera di Commercio di Reggio Emilia, in conformità a quanto previsto dal regolamento e dagli accordi interprofessionali tra le Associazioni dei produttori assistiti dalle Organizzazioni professionali agricole da una parte, gli industriali ed artigiani trasformatori dall'altra, si è pervenuti alla determinazione - a valere per tutta la provincia di Reggio Emilia - del prezzo "a riferimento" del latte ad uso industriale conferito ai caseifici nel periodo 1/05-31/08/2017 nella misura di:

€ 64,00 il q.le, IVA compresa e franco stalla

Il pagamento del latte sarà corrisposto:

- 60 giorni dalla pubblicazione (30.09.2018)

(Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

 

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