Dopo la "tempesta perfetta" che ha segnato i mercati internazionali trascinando nell'occhio dell'uragano anche le commodieties alcuni segnali darebbero indicazioni di una nuova flessione dei prezzi delle materie prime.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 3 settembre 2015 -
Non si è ancora completamente schiarito il cielo sopra i mercati delle materie prime.
Nuove ombre potrebbero palesarsi se, come sembra che possa accadere, la Cina deciderà di alleggerire i propri stock di cereali e derivati proponendoli a prezzi agevolati. Questa operazione, se confermata, potrebbe comportare una riduzione dell'export e perciò indurre gli operatori a abbassare i prezzi. Altra incognita, anch'essa condizionante i mercati internazionali verso quote di prezzo inferiori, viene dal sud america, in particolare dal Brasile, che sembrerebbe in procinto di svalutare la propria valuta domestica.
Quindi, dopo Russia e Cina anche il grande Brasile sta attivando la leva della svalutazione per favorire l'export nel'aspettativa di migliorare le performance di una economia non più brillante che lo vede in buona compagnia con buona parte dei Paesi BRICS (Acronimo che identifica l'associazione che rappresenta i 5 più importanti Paesi Emergenti: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). Segnali più che evidenti di una potenziale flessione diffusa dei prezzi delle commodities, seppure non sia così scontato in considerazione del livello attuale di compressione del mercato.
Indicatori internazionali 2 settembre 2015
l'Indice dei noli è intanto risalito si fa per dire a 911 punti, il petrolio quota circa 44,50 dollari al barile e il cambio ruota attorno a 1,1265.
L'incertezza rimane perciò elevata in attesa delle mosse delle tre banche centrali di Cina, Usa, e Unione Europea.
Intanto i vari dati di produzioni e stime, che arrivano a scaglioni, confermano, come anticipato nelle scorse settimane, che nonostante le avverse condizioni climatiche non vi è carenza di merce e i consumi mondiali, pur non risalendo, tengono le posizioni. Sul nostro continente invece qualche preoccupazione sanitaria esiste in campo sanitario.
Il mercato dei consumi e delle speculazioni si sta comunque muovendo poco per i troppi timori, ma anche perché sussistono posizioni con forti perdite quindi si stanno trattando storni e spostamenti di quote.
___________________________________________________________________
(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
____________________________________________________________________