Domenica, 04 Settembre 2016 09:39

Lactalis in Italia peggior pagaore

Informatore agrario: "Lactalis in Italia peggior pagatore non c'é" ma i loro prodotti made in Italy sono venduti al doppio rispetto agli altri.

Verona, 31 agosto 2016. "Lactalis, la multinazionale francese del latte, è il peggior pagatore per gli allevatori italiani" che ora sperano, sulla scia dell'accordo francese, di ottenere un adeguamento del prezzo alla stalla.

La denuncia arriva da Giorgio Apostoli, caposervizio zootecnia di Coldiretti che, dalle pagine del settimanale L'Informatore Agrario in distribuzione da domani, rimarca l'iniqua politica dei prezzi praticata dal colosso lattiero caseario, anche a danno dei consumatori italiani. Infatti se da una parte agli allevatori del nostro Paese viene riconosciuto il prezzo di 29-30 centesimi di euro al litro, dall'altra latte e formaggi dei marchi Lactalis Made in Italy (Galbani, Invernizzi, Locatelli, Cademartori, Vallelata, Parmalat) "sono venduti sugli scaffali a prezzi doppi o tripli" rispetto agli altri.
www.informatoreagrario.it

Domenica, 04 Settembre 2016 11:00

Grandi vignaioli, per ogni stagione.

Vendemmia 2016 e condizioni climatiche. Come affrontare questa delicata fase di trasformazione delle uve. Viaggio nelle cantine di Emilio Coloretti (La Reggiana), Matteo Vingione (Puianello) e Mario Pojer (Pojer e Sandri).

di L'Equilibrista - Reggio Emilia 30 agosto 2016 - Si potrebbe dire che la vendemmia sia una vera e propria scommessa. Sono infatti molteplici le condizioni che devono essere ottimizzate per garantire un risultato di qualità e, in vigna più di ogni altro prodotto agricolo, l'andamento climatico influisce in modo determinante sul risultato finale.

Solo la sapiente abilità dei vignaioli, frutto di esperienza, tecnica e sensibilità enologica, è in grado di governare il complesso sistema bio-climatico che sovrintende la maturazione dell'uva.
E, si sa, la vendemmia è un momento particolarmente delicato in grado di condizionare le seguenti operazioni di cantina.
Ogni anno quindi l'enologo si trova ad affrontare una nuova sfida, che fa di questo mestiere uno dei più affascinanti e "magici".

E' opinione comune che la vendemmia 2016 darà frutti di grande qualità e le produzioni d'uva stimate indicano un aumento del 5% rispetto all'anno precedente.

Per tastare il polso della situazione a operazioni di vendemmia già avviate abbiamo deciso di incontrare tre realtà in rappresentanza della collina, della pianura e della montagna.

Il denominatore comune delle giornate trascorse con gli enologi, hanno confermato come il clima delle ultime annate sia stato particolarmente influente e, più in generale, le vendemmie tendono a anticipare sempre di più, nell'agostamento, il soleggiamento "ogni dieci giorni fa progredire di un grado Babo le uve, portando a rischi altissimi con produzioni che già a Settembre potrebbe essere prossime ai 13 gradi di alcol potenziale e che in un Lambrusco" come commenta l'enologo Matteo Vingione di cantina Puianello, "toglierebbe acidità al mosto, caratteristica che questo straordinario vitigno autoctono non può perdere a scapito di caratteristiche proprie di vini ben più strutturati, radicati in ben diverse zone italiane".

Senza contare che il dilavamento degli acini può contribuire per contro ad un abbassamento del grado zuccherino e potrebbe dare inizio a muffe o ristagni pericolosi al piede della pianta. Si inizia quindi a pensare all'utilizzo di "pareti vegetative anche fino ai 2,50 mt utili a riparare dal sole e facendo iniziare le vendemmie meccanica alle 6.30 e cercando di ultimarle intorno alle 10 del mattino e altri 7-8 gradi riusciamo a risparmiarli" come testimonia l'enologo Emilio Coloretti di Cantina Reggiana, che ci ricorda anche che una prossima strategia di difesa sarà quella di iniziare ad utilizzare Lambrusco Marani grazie alla sua base di forte acidità oppure il Lambrusco Montericco anche lui dotato di buona acidità e maggiore freschezza.

I rischi sono sempre piuttosto elevati perché se si decidesse per una raccolta anticipata, la fase fenolica non sarebbe completata ed in collina, con l'ulteriore limite dell'irrigamento che condiziona maggiormente le tecniche colturali rispetto le più comode vigne di pianura, i rischi aumentano e con essi la probabilità di una irregolarità della raccolta. Le piante infatti, non producendo più foglie giovani per fare la fotosintesi e con queste temperature, stentano a portare a termine la piena maturazione.

Entrambe le cantine della provincia reggiana quindi rilevano il problema che sta toccando anche il mercato dei vini sfusi che, senza l'adeguata acidità, non spumano debitamente generando una mancata o cattiva rifermentazione dovuta essenzialmente alla shock termico. Temperature così alte, infine, costringono la pianta a utilizzare le sostanze azotate per contrastare il caldo eccessivo a scapito della produzione e con un gran dispendio energetico destinato alla "sopravvivenza" piuttosto che alla produzione.

E' questa una delle ragioni che sta portando a un mutamento delle tecniche colturali sempre più orientate a limitare la defogliazione per consentire alle foglie più piccole di progredire e alle più grandi di proteggere i grappoli dal sole, "si ricorre anche alla confusione sessuale per confondere il maschio ed evitando una massiccia produzione con le femmine tenendo sotto controllo la loro proliferazione" come indicato da Mario Pojer di cantina Pojer e Sandri, che punta sulla qualità assoluta grazie a pigiature naturali e numero di bottiglie limitate per tenere sotto controllo la qualità e limitare i rischi di errore in vigna.
Grande impegno e onerosi investimenti che hanno portato questo produttore a spostare gli allevamenti del suo pregiato pinot nero verso zone più fresche e meno calde per garantire un prodotto di struttura senza perdere freschezza e vigore.

uva Poyer-Sandri

Strategie e futuro
Pojer e Sandri è una cantina con vigneti posizionati sulla collina di S. Michele-Faedo, su un substrato limoso di derivazione calcareo ad una altitudine variabile dai 250 ai 750 mt. s.l.m. e i recenti rialzi interessano anche coltivazione di uve rosse nella parte più bassa e varietà a frutto bianco in quota. I Cabernet con Merlot e Lagrein vanno a costituire infatti il loro "Rosso Faye", il vino di alta gamma dell'Azienda e a testimonianza della ricerca di qualità e intuito per i tempi che cambiano, sempre più in quota si coltivano Chardonnay e Pinot Nero con il preciso intento di produrre "bollicine"metodo classico in versione Extra Brut e Rosè Brut.

Anche i laboriosi enologi emiliani non stanno a guardare e coltivando uve diverse, spumanti a metodo classico, malvasia , metodo charmat e i già citati lambruschi nelle versioni in purezza grasparossa, barghi e montericco, vanno a diversificare la produzione.
E ancora, la cantina Reggiana sta promuovendo la riscoperta del vitigno spergola con l'omonima "Compagnia della Spergola" per incentivare un prodotto locale fresco e di tradizione che possa fronteggiare il rialzo termico e offrire un prodotto dalle spiccate doti di freschezza e acidità.
La ricerca di una adeguata acidità resta fondamentale per la longevità e la freschezza del vino e come ricorda ancora Matteo Vingione di cantina Puianello, "questa vendemmia si prevede di una buona produzione evidenziandosi più o meno in linea con l'anno scorso nonostante una vendemmia di sette giorni in ritardo e questo perché abbiamo preservato la connotazione di freschezza e di sana acidità dei nostri prodotti". "Già dai primi giorni di Settembre, anticipando i tempi, avremo un' ottima raccolta di Malvasia ed intorno al 20 Settembre quella dei Lambruschi sarò completata, cosa che prima, quaranta anni fa", ricorda da bambino l'enologo Vingione, "passavano tranquillamente a Ottobre".

Cambiamenti radicali e scelte in vigna che obbligano queste grandi cantine a scelte decisive e di carattere, sacrifici e investimenti in tempi non facili e per questo, come dal cuore dell'Emilia fino all'alto del Trentino, i vignaioli continuano a lavorare incessantemente per garantire prodotti buoni contribuendo perciò a mantenere la produzione vinicola italiana ai vertici mondiali per qualità.

Una tavola rotonda organizzata dalla Cia reggiana e conclusa dal presidente Dino Scanavino ha compiuto un'interessante analisi del rapporto con il mercato, con Benini, Frascari, Bezzi e Caselli.

Reggio Emilia 1 settembre 2016 - "L'agricoltura è percepita come settore trainante dell'economia nazionale, ma gli agricoltori non guadagnano". La contraddizione che segna il momento attuale dell'agricoltura è stato ben sintetizzato dal presidente nazionale Dino Scanavino nel concludere la tavola rotonda che ha avuto luogo nel corso dell'Assemblea annuale CIA di Reggio Emilia presso la Cantina Albinea Canali.

Entrando più nel dettaglio, il presidente ha ricordato che un settore che valorizza l'immagine dell'Italia, che rappresenta il 3% del Pil, che genera il 14% del Pil con il settore alimentare, lascia generalmente al produttore agricolo il 15/17% del valore finale del prodotto; una quota che serve in generale a coprire i costi e pagare il lavoro, ma che non lascia margini di reddito e neppure risorse per investire.

In altro modo, con una metafora socio-sanitaria, aveva definito l'attualità agricola il presidente provinciale CIA Antenore Cervi: "Il paziente sembra sano, ma un attento check-up segnala qualche sintomo che preoccupa". I dati che Cervi ha illustrato relativi all'agricoltura reggiana, segnalano del resto una sostanziale stagnazione: il valore della produzione nel 2015 è cresciuto di uno 0,4% rispetto al non esaltante 2014 e le previsioni della Camera di commercio per il 2016 ipotizzano -1,5%; frutto di andamenti che hanno visto il Parmigiano Reggiano ritrovare equilibrio dopo anni pesanti, nel contempo peṛ ha conosciuto difficoltà il settore del vino ed il comparto vegetale in generale, mentre la suinicoltura è risultata stagnante, anche se attualmente sta vedendo prezzi in decisa ripresa.

Come se ne esce, è quanto si è cercato di capire discutendo tra autorevoli relatori su "l'agricoltura reggiana a confronto con il mercato". Francesca Benini, direttore commerciale di Riunite & Civ, ha segnalato come per affrontare la crisi del lambrusco, occorre avvicinare il mondo dei giovani al nostro vino, soffermandosi su interessanti iniziative che l'azienda sta sperimentando, anche con innovazioni di prodotto e d'immagine. Temi ripresi dal presidente del Consorzio Vini Reggiani Davide Frascari, il quale ha giudicato efficace il lavoro del Consorzio per quanto riguarda la tutela del marchio, ma carente invece sul piano della promozione, sulla quale le cantine tendono ad agire in proprio.

Promozione è anche una parte importante della strategia del Consorzio del Parmigiano Reggiano: il presidente Alessandro Bezzi, nel ricordare le azioni decise di recente, ha segnalato che i prossimi investimenti saranno rivolti a diversi soggetti che operano nella filiera, mentre ha anticipato che si stanno mettendo a punto piani di lungo periodo. Osservati speciali – ha annunciato – saranno in futuro i grattugiati e porzionati.

L'assessore regionale Simona Caselli, partendo dal concetto condiviso "non c'è una crisi agricola, c'è una crisi nella ripartizione del valore prodotto", ha sintetizzato la sua ricetta per un'agricoltura in salute: lavorare bene in campo, essere più organizzati, valorizzare insieme marchi e marche, fare gioco di squadra, innovare anche utilizzando le tecnologie più moderne.

Non è mancato il richiamo al peso delle burocrazie, che Scanavino ha espresso con la formula: dobbiamo ridurre la complessità del sistema agricolo ed il peso delle infrastrutture, specie quelle inutili.

Modena 29 agosto 2016 - Soddisfazione di Confcooperative Modena per il rinnovo del contratto nazionale delle cooperative agricole firmato nei giorni scorsi da Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, Agci-Agrital e i sindacati Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil.

«Siamo riusciti a raggiungere un accordo che, con grande senso di responsabilità da parte delle imprese cooperative, eroga un aumento medio del salario pari a 77 euro in quattro anni, con un incremento del 5,6 per cento a regime – commenta Alessandro Monzani, responsabile sindacale di Confcooperative Modena - Nonostante le difficoltà in cui operano le aziende del settore, caratterizzato da una generale perdita di redditività, le nostre imprese non hanno voluto disattendere le aspettative dei lavoratori coinvolti, attraverso un sostegno al reddito che tuteli il potere d'acquisto. L'intesa contiene anche linee guida per incentivare la contrattazione di secondo livello, consapevoli che le risorse devono essere redistribuite.
Per questo il contratto nazionale – conclude Monzani - dovrà porsi come la cornice di riferimento e sostenere la produttività aziendale delle cooperative agricole».

Domenica, 04 Settembre 2016 09:14

Pomodoro Nord Italia. Il punto a metà campagna.

Trasformate 1.124.000 tonnellate di prodotto e brix elevato, segno di una elevata qualità. La raccolta in campo procede a ritmi sostenuti e si è entrati nella fase decisiva della lavorazione del pomodoro da industria del Nord Italia.

Parma 29 agosto 2016 - La campagna del pomodoro, iniziata il 18 luglio, ha visto raccogliere sino ad oggi circa il 45% del prodotto. Alla data del 21 agosto – ultimo aggiornamento elaborato dall'Organizzazione Interprofessionale Pomodoro da Industria del Nord Italia – si è registrata la consegna di circa 1.124.000 tonnellate di materia prima da parte delle Organizzazioni di produttori, associate all'Oi, alle imprese di trasformazione.

Sino ad oggi è emersa un'alta qualità del prodotto considerato che il brix medio, ossia il grado zuccherino del pomodoro, è pari a 5,02 rispetto ad una media degli ultimi cinque anni di 4,91. Allo stato attuale sono terminate le consegne riguardanti la produzione speciale di pomodorino, mentre in chiave generale, per il rispetto degli obiettivi produttivi 2016, fondamentale sarà l'andamento climatico nelle prossime settimane durante le quali è in programma la raccolta e trasformazione della quota restante di pomodoro.

Di tutti questi temi si è parlato con l'assessore regionale all'Agricoltura dell'Emilia Romagna Simona Caselli che ha incontrato tutti gli operatori della filiera - agricoltori, rappresentati delle Organizzazioni di produttori e trasformatori – compiendo una visita negli stabilimenti di Emiliana Conserve a Busseto (Parma) e Greci di Ravadese (Parma) del gruppo Fini dando seguito ad una consolidata consuetudine, iniziata nel 2011, che ogni anno porta l'assessore regionale a visitare le realtà produttive del territorio emiliano-romagnolo dove, su una superficie di circa 26mila ettari, si concentra la maggior parte della produzione del pomodoro da industria del Nord Italia.

"Ogni anno accogliamo con favore la visita dell'assessore – ha dichiarato il vicepresidente vicario dell'OI Rossella Martelli -. Per la nostra filiera è importante mantenere un dialogo diretto con le istituzioni che operano sul nostro territorio e in particolare con la regione Emilia Romagna nella quale si concentrano circa il 70% degli ettari coltivati a pomodoro da industria dell'intero Nord Italia. La Regione Emilia-Romagna ha sempre creduto fortemente nell'importanza dell'organizzazione di filiera e ha fornito gli strumenti legislativi per la nascita dell'organizzazione interprofessionale che è l'organismo definito e voluto dalle politiche europee per garantire la competitività delle filiere".

"Per affrontare la concorrenza internazionale sempre più agguerrita – ha dichiarato l'assessore Caselli - bisogna insistere su ricerca, innovazione di prodotto e rafforzamento dell'organizzazione della filiera. In un mercato sempre più globalizzato si deve competere puntando sulla qualità e sulla fascia alta del mercato, intensificando gli sforzi sul versante della ricerca varietale e dell'innovazione di prodotto. Solo così possiamo difendere il valore delle nostre produzioni e incrementare il reddito dei produttori. Altrettanto importante è continuare a lavorare sul rafforzamento della filiera: sui mercati internazionali non si può andare in ordine sparso, ma bisogna organizzarsi e darsi strategie mirate come si sta facendo in questo territorio".

Nel corso dell'incontro con l'OI l'assessore Caselli ha inoltre annunciato l'intenzione di portare al più presto le esigenze del settore sui tavoli dell'Areflh, l'associazione delle regioni ortofrutticole europee di cui è stata eletta presidente pochi mesi fa.

03 OI POMODORO NORD ITALIA Visita assessore Caselli

FOTO: In allegato una fase di lavorazione del pomodoro e un momento della visita dell'assessore con, da sinistra, Maria Chiara Cavallo, Nicola Benatti, Gianmario Bosoni, Simona Caselli, Gianni Brusatassi, Lorenzo Cempini, Rossella Martelli e Gabriele Canali.

Agricoltura, dalla Regione 11 milioni di euro per la produzione di energia "verde". Domande entro l'8 novembre. Potranno essere finanziati impianti che utilizzano scarti e sottoprodotti agricoli a km zero, ma anche impianti eolici, solari o ad acqua. Caselli: un'opportunità per le aziende che vogliono diversificare il reddito aziendale.

Bologna 29 agosto 2016 - Produrre (e vendere) energia "verde" utilizzando i sottoprodotti e gli scarti dell'agricoltura o le fonti rinnovabili come l'acqua, il sole e il vento. Un esempio di economia circolare e sostenibile che la Regione sosterrà grazie a un bando che mette a disposizione oltre 11 milioni di euro. Destinatarie: le aziende agricole di tutto il territorio emiliano-romagnolo che potranno presentare domanda entro l'8 novembre.

Le risorse permetteranno di finanziare, con contributi tra il 20 e il 50% della spesa ammissibile, impianti per la produzione, il trasporto e la vendita di energia e/o calore.

"Siamo di fronte a un'interessante opportunità di diversificazione e integrazione del reddito aziendale – sottolinea l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli – in una fase in cui spesso gli agricoltori si trovano penalizzati da prezzi troppo bassi alla produzione. Allo stesso tempo si tratta di un provvedimento che va nella direzione di un'agricoltura sempre più amica dell'ambiente. Ricordo che per alimentare questi impianti non potranno essere utilizzate colture agricole dedicate, ma solo scarti e sottoprodotti, forniti dall'azienda stessa o da aziende limitrofe". 

Ecco gli impianti che potranno essere finanziati

Diversi gli interventi previsti: centrali termiche alimentate a cippato o pellets, impianti per la produzione di biogas dai quali ricavare energia termica o elettrica; impianti per la produzione di energia solare, eolica, idrica. Potranno anche essere realizzate piccole reti per la distribuzione di energia o lo stoccaggio dell'energia prodotta dagli impianti finanziati.

In tutti i casi dovranno essere impianti di piccole dimensioni (con potenze massime di 3 o 1 Mwt), ma tali da produrre energia in quantità superiore ai consumi aziendali, così da poter essere, almeno in parte venduta o ceduta a terzi.

La materia prima che alimenterà le strutture (nel caso di sottoprodotti o scarti aziendali, come ad esempio ramaglie o vinacce derivate dalla spremitura dell'uva ecc.), dovrà provenire dall'azienda stessa o da altre del territorio unite da un accordo di filiera, entro una distanza massima di 70 chilometri.

Non sono ammesse per l'alimentazione degli impianti coltivazioni dedicate. Nelle graduatorie sono previsti punteggi aggiuntivi, a parità di requisiti, per le aziende agricole di montagna e per gli agricoltori che abbiano usufruito nei precedenti cinque anni di un contributo per l'avvio di una nuova azienda.

Il bando relativo all'Operazione 6.4.02 del Psr 2014-2020 "Diversificazione attività agricole con impianti per la produzione di energia da fonti alternative" stanzia 11,157 milioni di euro ed è pubblicato sul Bollettino ufficiale telematico della Regione n. 268 di oggi lunedì 29 agosto.
Info su :
http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/entra-in-regione/bandi/bandi-aperti 

Nella giornata di govedi il Chicago Board ha chiuso in terreno positivo dopo vari ribassi, complice il fatto che lunedi sarà giorno festivo e non vi saranno operazioni di mercato.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 02 settembre 2016 -
Per i proteici i valori ruotano intorno ai 335-340€ euro per la 44 e 343 per la proteica, il girasole proteico sui 215 euro partenza ai porti, la farina di colza 223 euro partenza depositi interni, sul 2017 i prezzi della farina di soya girano su valori 335 per la 44 e 345 per la proteica.

Salvo imprevisti, quindi, i valori sono ancora nel range di valori ancora appetibili per chi dovesse acquistare merce.

Per le farine di soya ogm free convenzionali è sempre più concreto il rischio di una possibile crisi di congiuntura fisica vecchio raccolto-nuovo raccolto, specialmente per uno dei due più importanti produttori.

Sul mercato domestico continua a destare preoccupazione l'incertezza che vive il mais. Il prodotto contratto 103 sino a 20 ppb di aflatossina è in calo anche se la merce arriva solo dal Veneto, dove si registrano valori anche a 163 partenza, mentre per il mais di qualità la situazione è inversa. Dall'estero poca merce e a valori tra i 198 e i 202 euro arrivo.

Il grano si presenta sul mercato più resistente specie per le qualità superiori. A fare scalpore è la notizia data da France Agrimer che indica per il loro raccolto una quota del 75% con un peso specifico inferiore a 76 Kg. E' certo perciò che di grano uso zootecnico ne potrebbe arrivare molto e si presume che frenerà il tentativo di rialzo del mais di qualità. Orzo stazionario con trattative (1 settembre) a 163 arrivo per settembre e 172 arrivo da settembre 16 a giugno 17.

Indicatori internazionali 25 agosto 2016


l'Indice dei noli è leggermente sceso a 712 punti, il petrolio ha avuto una flessione negativa a 43,0$ e l'indice di cambio vede il rafforzarsi dell'euro è attorno a1 1,11921. Alcuni prospettano il cambio prossimo se non addirittura inferiore alla parità a seguito del probabile rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve USA

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Mercoledì, 31 Agosto 2016 14:32

Cereali e dintorni. Si ritorna ai fondamentali.

Dopo tanto tempo sembra stiano prevalendo i "fondamentali", cioè la previsione di buoni raccolti. Gli operatori sono rinfrancati dalle buone notizie provenienti dal "tour" dei tecnici esperti e coltivatori che stanno controllando lo stato dei raccolti.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 31 agosto 2016 -
Il mercato quindi sembra volgere verso la discesa e i fondi spostare il loro lungo sui mesi avanti nel nuovo anno.
Per quanto riguarda i proteici, nella giornata di ieri, i valori ruotavano intorno ai 344 euro per la 44 e 354 per la proteica, il girasole proteico sui 215 euro partenza ai porti, la farina di colza 223 euro partenza depositi interni. Sul 2017 i prezzi della farina di soya ruotavano su valori di 338 euro per la 44 e 349 per la proteica. Alcune operazioni di ricopertura che ha visto interessata la proteica sul consumo ha raggiunto i 360 euro arrivo Nord Italia.

Quindi, salvo imprevisti, i valori stanno diventando appetibili per chi dovesse acquistare soprattutto in previsione di un ulteriore rafforzamento dell'euro che attenuerebbe il beneficio di mercato.
Per le farine di soya ogm free convenzionali è sempre più concreto il rischio di una possibile crisi di congiuntura fisica vecchio raccolto-nuovo raccolto.

Sul mercato domestico a destare l'attenzione è la confusione sul mais, il prodotto contratto 103 sino a 20 ppb di aflatossina è in calo anche se la merce arriva solo dal Veneto, dove si registrano valori anche a 165 partenza, mentre per il mais di qualità la situazione è inversa. Dall'estero infatti entra merce con valori tra i 193 e i 200 euro arrivo, e la merce al porto sta scemando e viene esitata a 183-185 euro partenza. A creare ancora più confusione è il fatto che si registrino ancora, seppure in modo minore rispetto alle ultime campagne, casi d'inquinamento da Aflatossina B1. Comunque nel giro di due settimane i problemi dovrebbero dipanarsi.

Il grano si presenta sul mercato più resistente specie per le qualità superiori, e questo nonostante i mercati internazionali abbiano registrato in pochi giorni cali sino al 10%, questa è una posizione che si chiarirà nel tempo, certo che di grano uso zootecnico ne arriverà tanto e frenerà il tentativo di rally al rialzo del mais di qualità. Orzo stazionario, ieri trattative a 163 arrivo per settembre e 172 arrivo da settembre 16 a giugno 2017.
Cruscami collassati, anche se è prevista a breve termine (una max due settimane) una ripresa per via di possibili esportazioni già in programmazione.

Il settore delle Bioenergie è "scettico" dalle alte rese dei trinciati in termini di tonnellaggio.

Indicatori internazionali 30 agosto 2016


l'Indice dei noli è sceso a 715 punti, il petrolio è sceso a 46,0$ e l'indice di cambio vede il rafforzarsi dell'euro è attorno a1 1,11450. Alcuni prospettano il cambio prossimo se non addirittura inferiore alla parità a seguito del probabile rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve USA.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Mercoledì, 31 Agosto 2016 08:45

Gran rimbalzo del latte e dei derivati.

Nuova vita per i derivati del latte. Lo zangolato quotato a Reggio Emilia recupera i 24,24% in una sola seduta. Anche il latte spot cresce nei listini veronesi. Si sblocca la quotazione del Grana Padano DOP mentre il Parmigiano prosegue la sua strada in salita.

di Virgilio Parma 31 agosto 2016

LATTE SPOT Riprende la corsa del latte spot. Ha fatto bene la pausa estiva al latte che ha ripreso a guadagnare nelle due ultime ottave di agosto. A Verona infatti il latte crudo è salito tra 35,57 e 36,60 €/100 litri. Poco più di un euro è l'aggiornamento del listino del pastorizzato estero che si colloca tra 34,54 e 35,57€/100 litri mentre lo scremato pastorizzato estero raggiunge la soglia compresa tra 20,70 e 21,74 con un incremento inferiore all'euro.

BURRO E PANNA Gran balzo del burro. Ancora migliore è stata la performance del burro che alla riapertura delle contrattazioni ha recuperato 40 centesimi nei listini milanesi. Lo zangolato reggiano, d'un sol balzo, recupera oltre il 24% il che lascia intravedere la possibilità di un analogo adeguamento dei listini parmensi del prossimo venerdì.

Borsa di Milano 29 agosto: (+)
BURRO CEE: 3,50€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,65€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,65€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 2,45€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,98€/Kg. (+)
MARGARINA Luglio: 0,95 -1,01€/kg (=)

Borsa Verona 29 agosto:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,93-1,98 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 26 agosto 2016: (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,65€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 30 agosto 2016 (++)
BURRO ZANGOLATO: 2,05 - 2,05 €/kg.

GRANA PADANO Infine anche i listini del Grana Padano Dop si sono sbloccati. Nell'ultima settimana di agosto il Grana Padano ha recuperato 5 centesimi sia nella frazione di 9 mesi sia in quella di 15 mesi e oltre secondo quanto registrato alla borsa Milanese. Nello specifico il 9 mesi sale tra 6,30 e 6,40€/Kg. e il 15 mesi tra 7,05 e 7,70€/Kg.

PARMIGIANO REGGIANO Prosegue il periodo di ripresa del Parmigiano Reggiano almeno nella sua frazione di 24 mesi di stagionatura. Alla borsa di Parma il 12 mesi rimane invariato nei listini collocandosi tra 8,35 e 8,65€/Kg. Come si diceva in precedenza, invece il 24 mesi ha aggiunto altri 5 centesimi, mantenendo il trend positivo avviato lo scorso il 22 luglio scorso e fissando il listino tra 9,55 e 9,90€/Kg. Un valore molto prossimo al traguardo auspicato dal Presidente, Alessandro Bezzi, del Consorzio nell'intervista dello scorso 31 luglio

 Panna-VR

 

 

(Galleria immagini con i grafici Clal - Scorerre la pagina verso il basso)

 

LOGO Mulino Alimentare 

 

Editoriale: Italiani, brava gente! Cresce il Parmigiano Reggiano. Caporalato, bene la rete di lavoro. In arrivo i finanziamenti per le alluvioni 2013/2015. Cereali, finalmente prevalgono i fondamentali. Terremoto, i video del sorvolo di Amatrice. Terremoto, la raccolta fondi del Parmigiano Reggiano.

SOMMARIO
Anno 15 - n° 34 28 agosto 2016
1.1 editoriale Italiani, brava gente!
2.1 Lattiero Caseario Listini in crescita per il "Parmigiano"
3.1 Mais e soia Mais e Soia: Record delle rese dei terreni negli USA
4.1 lavoro Caporalato, Mercuri (Alleanza cooperative). rete lavoro di qualità anche a tutela di aziende sane.
4.2 sicurezza ambiente Glifosato. Caselli in Emilia-Romagna è già off limits nelle aree urbane
5.1 alluvione Maltempo 2013/2015. All'Emilia Romagna 45 milioni per i danni alle abitazioni.
6.1 cereali Cereali e dintorni. I fondi in controtendenza.
7.1 cereali Cereali e dintorni. Prevalgono le previsioni di un buon raccolto
8.1 terremoto Volo notturno su Amatrice
9.1 sicurezza alimentare Un euro per rinascere. L'iniziativa dei caseifici del "Parmigiano" per le popolazioni terremotate.
9.2 latte vegetale Agricoltura: indagine informatore agrario/Università Padova, volano vendite latte vegetale
10,1 contributi alluvioni Alluvione, al via la presentazione delle domande di contributo
11.1 promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

Cibus-34-28ago16-COP

Agricoltura. Caselli: "Bene il decreto del ministero della Salute sui limiti all'uso del glifosato. In Emilia-Romagna è già off limits nelle aree urbane". Parchi gioco e cortili scolastici tra le aree destinatarie del provvedimento regionale. In arrivo ulteriori indicazioni operative grazie a protocolli tecnici in fase di definizione

Bologna 22 agosto 2016 - Metodi naturali e biologici come sfalci o vapore per eliminare le erbe infestanti nelle città dell'Emilia-Romagna. E' quanto prevedono, in sostanza, le Linee di indirizzo emanate dalla Regione. Lo ricorda l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli commentando il decreto del ministero della Salute che entra in vigore oggi e che esclude l'uso dell'erbicida glifosato nelle aree urbane.
"Bene il provvedimento del Ministero- sottolinea Caselli- come Regione avevamo previsto già nel mese di aprile severe restrizioni all'uso di prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione, a partire dai cortili delle scuole e dai parchi gioco. Ora stiamo predisponendo protocolli tecnici glifosato free, tenendo conto del prioritario interesse alla tutela della salute e alla salvaguardia dell'ambiente".

In fase di definizione in questi settimane, i protocolli tecnici forniranno ulteriori indicazioni operative sui mezzi alternativi ai prodotti fitosanitari, le misure di controllo biologico e il ricorso a trattamenti con prodotti a basso rischio e ammessi in agricoltura biologica, da utilizzare per proteggere le specie ornamentali, floreali e forestali presenti nelle aree cittadine.
Secondo le Linee di indirizzo regionali emanate ad aprile, solo in caso di effettiva necessità si potranno realizzare trattamenti fitosanitari nelle aree urbane, ma in quel caso dovrà essere fornita un'informazione preventiva alla popolazione, con l'apposizione, 24 ore prima della data dell'intervento, di un'apposita cartellonistica.

Inoltre, con un anticipo di almeno 10 giorni, dovrà essere effettuata la notifica del trattamento alle Autorità competenti (Dipartimento di Sanità Pubblica dell'Azienda USL, Comune e Sezione provinciale ARPAE Emilia-Romagna), contenente una serie di informazioni quali la sostanza utilizzata per il trattamento e le caratteristiche tecniche delle attrezzature utilizzate.

Cosa è il gliofosato


Il gliofosato è un erbicida la cui pericolosità per la salute è stata fino ad ora oggetto di opposti pareri da parte di diverse Agenzie internazionali. In attesa del pronunciamento definitivo della Agenzia chimica europea sui rischi per la salute, la Ue ne ha prorogata a tutto il 2017 la commercializzazione affidando però agli Stati membri la possibilità di introdurne limitazioni sul proprio territorio. In Italia il ministero della Salute ha emanato un decreto – entrato appunto in vigore oggi – che tra l'altro ne vieta l'uso in fase pre-raccolta dei prodotti agricoli e nelle aree urbane frequentate da bambini e anziani. (Regione Emilia Romagna/PF)

Verona, 25 agosto 2016). Nell'ultimo biennio il latte alimentare di origine animale ha segnato un calo di vendite del 9,4% in quantità e dell'8,9% in valore, mentre è volata la domanda dei latti arricchiti (+11,8% in valore) e di quelli vegetali, che hanno aumentato i propri ricavi addirittura del 32,2%.

Lo dice un'indagine, in parte pubblicata oggi dal settimanale L'Informatore Agrario, realizzata dagli economisti dell'Università di Padova Vasco Boatto e Cristian Bolzonella, condotta su un campione di 540 punti vendita della gdo italiana.

Secondo gli esperti, il trend positivo dei latti alternativi non accenna a diminuire nonostante il costo quasi doppio rispetto al prodotto tradizionale: il latte di origine vegetale ha infatti registrato tra il 2014 e il 2015 un prezzo medio di poco più di 2 euro al litro, con una differenza massima rispetto a quello animale di 0,92 euro al litro.

Soia e riso puri o abbinati ad altri vegetali rappresentano, secondo l'articolo de L'Informatore Agrario, una opportunità importante per l'economia agroalimentare italiana e un'exit strategy per rispondere alla crisi del lattiero.

 

Le buone previsioni dei raccolti hanno finalmente convinto il mercato che ha reagito con sensibili ribassi. prosegue la crescita dei noli. I Cruscami ancora molto appetibili per il settore bioenergetico.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 26 agosto 2016 -
Finalmente hanno prevalso i fondamentali, cioè la previsione di buoni raccolti, e dato credito alle buone notizie provenienti dal gruppo di esperti e coltivatori che stanno controllando lo stato dei raccolti.
Infine, quindi, il mercato è sceso, e con tutta probabilità i fondi sposteranno il loro lungo sui mesi avanti.

Giovedì 25 agosto
SEMI settembre 998,20 (-32,4 ) nov 975,40 (-29,6 )
FARINA settembre 324,30 (-7,2 ) dic 318,80 (-8,1 )
CORN settembre 323,40 (-4 ) dic 332,00 (-4,2 )
GRANO settembre 401,20 (-4 ) dic 423,60 (-2,4 ) marzo 446,60 (-1,6 )

Per i proteici i valori ruotano intorno ai 346 euro per la 44 e 353 per la proteica, il girasole proteico sui 217 euro partenza ai porti, la farina di colza 223 euro partenza depositi interni, sul 2017 i prezzi della farina di soya girano su valori 337 per la 44 e 346 per la proteica.
Per le farine di soya ogm free convenzionali è sempre più concreto il rischio di una possibile crisi di congiuntura fisica vecchio raccolto-nuovo raccolto stante lo stadio vegetativo della soya e il calo delle temperature registrato. Nella giornata di venerdi quotavano 370 euro partenza in entrambi i due stabilimenti.

Il settore delle bioenergie potrebbe approfittare dei prezzi "popolari" dei cruscami che si stanno realizzando su settembre a 98 euro, per creare quelle scorte a buon mercato che consentirebbero di arrivare a congiunzione con il prossimo raccolto.

Indicatori internazionali 25 agosto 2016


l'Indice dei noli è risalito a 718 punti, il petrolio è ancora attorno a 47,00$ e l'indice di cambio vede il rafforzarsi dell'euro è attorno a1 1,12910

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

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Sorprende la posizione dei Fondi di Investimento che, a fronte di previsioni produttive consistenti, non interpretino i dati secondo le attese. Le indicazioni USDA sono interpretate con letture diverse e contradditorie.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 24 agosto 2016 -
Il mercato di Chicago continua il suo altalenare senza dare una indicazione precisa. La cosa che preoccupa e inquieta è come mai, a fronte di previsioni di buoni raccolti di seme, i fondi restino lunghi di posizioni su questo comparto: 101.920 contratti di seme e 47.530 di farina.
Difficile da credere che vogliano perdere soldi se, come da previsioni, i raccolti saranno buoni. E' un segno evidente che sulle cifre dell'Usda girano molte e discordanti interpretazioni specie sul comparto soya. Insomma il rischio di un rally rialzista a fronte di qualche notizia non in linea con il pensiero comune non è da escludersi.

Sul mercato domestico la situazione è in evoluzione con il crollo dei cruscami, che si riprenderanno solo nel settembre avanzato, il grano ricomincia a dare segni di ripresa specie per le qualità migliori, l'orzo e stazionario ma di certo ha smesso di scendere. Fa invece scalpore il repentino ridimensionamento del mais contratto 103 che, sia a Verona che a Milano, ha segnato cali oltre le attese. Le spinte di svendita arrivano dall'Est, per la raccolta dei precoci e poco o per nulla irrigui. In Italia invece la merce è in campo e l'unica consolazione sembrerebbe legata a scarsi inquinamenti da tossine.

Sul fronte dei proteici i valori di metà settimana ruotavano intorno ai 350 euro per la 44 e 360 per la proteica, il girasole proteico sui 223 euro partenza ai porti, la farina di colza 223 euro pta depositi interni, sul 2017 i prezzi della far soya girano su valori 342 per la 44 e 352 per la proteica. Cominciano riscuotere interesse le quotazioni di farina di girasole sia basso proteico che proteico sulla nuova campagna (158 euro per il 28% e 205 euro per il proteico partenza stabilimenti di produzione o porti da settembre16 a marzo 2017).

Per le farine di soya ogm free convenzionali è sempre più concreto il rischio di una possibile crisi di congiuntura fisica vecchio-nuovo raccolto stante lo stadio vegetativo della soya e il calo delle temperature registrato.

Il settore delle bioenergie potrebbe approfittare dei prezzi "popolari" dei cruscami che si stanno realizzando su settembre a, 98 euro, per creare le scorte a buon mercato per arrivare a congiunzione con il prossimo raccolto. Oppure del gennaio giugno 2017 a 120 euro arrivo.

Indicatori internazionali 23 agosto 2016


l'Indice dei noli è risalito a 692 punti, il petrolio è sceso a 47,40$ e l'indice di cambio vede il rafforzarsi dell'euro è attorno a 1,12909

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Mercoledì, 24 Agosto 2016 08:43

Listini in crescita per il "Parmigiano"

Il latte spot ha ripreso a salire dopo la pausa di ferragosto così come pure il burro e la crema. Prosegue, con ulteriori 5 centesimi, la risalita del Parmigiano Reggiano.

di Virgilio Parma 24 agosto 2016

LATTE SPOT Dopo la pausa ferragostana torna a salire il listino del latte spot alla borsa merci di Verona. Consistente il recupero del pastorizzato spot estero (+15,94%) che si attesta tra 20,18 e 21,22€/100 litri di latte. Intorno a 1,5% invece il recupero del crudo nazionale (34,54-35,57€/100 litri) e dell'intero pastorizzato estero  che quota 33,51-34,54 €/100 litri di latte.

BURRO E PANNA inalterati i listini milanesi causa la sospensione delle trattative di agosto. Sensibile rimbalzo invece per i prodotti trattati a Parma, e Verona.

Borsa di Milano 05 agosto: (+)
BURRO CEE: 3,10€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,25€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,25€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 2,5€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,74€/Kg. (+)
MARGARINA Luglio: 0,95 -1,01€/kg (=)

Borsa Verona 22 agosto:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,78-1,82 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 19 agosto 2016: (+)
BURRO ZANGOLATO: 1,65€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 23 agosto 2016 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,65 - 1,66 €/kg.

GRANA PADANO In attesa della riapertura della borsa milanese riportiamo le quotazioni dell'1 agosto scorso che risultavano stazionarie da ormai diverse settimane. Tra 6,25 e 6,35 il valore del 9 mesi di stagionatura e compreso nella forbice tra 7,0 e 7,65 il 15 mesi di invecchiamento.

PARMIGIANO REGGIANO Ancora in salita il Parmigiano Reggiano per la quarta settimana consecutiva. Altri 5 centesimi sono stati aggiunti ai listini precedenti. In particolare perciò il 12 mesi è quotato tra 8,35 e 8,65 €/kg mentre il 24 mesi aggiorna i listini nell'intervallo tra 9,50 e 9,85 €/kg.

 

 

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(Galleria immagini con i grafici Clal - Scorerre la pagina verso il basso)

 

LOGO Mulino Alimentare 

 

La produzione globale di Mais per la stagione 2016-17 (inizio della stagione: 1° Settembre) è stimata a 1028.40 Mio t, +1.7% rispetto alle stime di Luglio, con aumenti negli Stati Uniti (+3.4%), in Argentina (+7.4%), India e Messico (+1.2%). La produzione globale di semi di Soia per la stagione 2016-17 (inizio della stagione: 1° Ottobre) è prevista a 330.41 Mio t, +4.6% rispetto alle stime di Luglio

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MAIS: Dati previsionali per 2016-17 - agosto - (in allegato la galleria immagini con i grafici CLAL)

 Negli Stati Uniti la produzione è prevista a livelli record (384.92 Mio t), riflettendo un forte aumento della resa dei terreni (da 168 a 175.1 bushel per acro, ovvero da 10.67 a 11.12 tons per ettaro). La resa prevista è al di sopra della resa record di 171 bushel per acro della stagione 2014-15. Per quasi tutti gli stati della regione agricola Corn Belt, ad eccezione del Minnesota e del Dakota del Sud, si attendono rese superiori all'anno scorso.
 In Giugno 2016 le importazioni statunitensi di Mais Biologico sono state sopra le attese.
 In Argentina si prevede un aumento delle aree dedicate alla coltivazione di Mais ed una riduzione di quelle dedicate al Frumento. In India l'area del Mais si è estesa grazie alle piogge che hanno favorito la semina. In Messico le abbondanti piogge estive hanno incrementato le rese.
 Le stime di produzione in Canada sono state ridotte dalla siccità costante in Ontario. Anche in UE la produzione è prevista inferiore rispetto alle stime di Luglio (da 63.83 a 62.10 Mio t) a causa della diminuzione stimata per Spagna e Francia.

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SOJA: Dati previsionali per 2016-17 - agosto

 La produzione statunitense è prevista a 110.50 Mio t, riflettendo l'aumento della resa dei terreni (da 46.7 a 48.9 bushel per acro, ovvero da 3.18 a 3.33 tons per ettaro). La resa è superiore rispetto al livello record della stagione 2015-16 di 48 bushel per acro.
 Gli stock iniziali di Soia sono stimati a 6.95 Mio t, -2.59 Mio t rispetto alle previsioni del mese scorso. Infatti, nella stagione in corso 2015-16, negli Stati Uniti è aumentato sia l'utilizzo interno sia l'export di farina di Soia.
 La maggior produzione degli Stati Uniti è parzialmente compensata da riduzioni previste per India ed Ucraina, dove le aree coltivate sono in diminuzione.
 Gli stock finali globali di Soia sono previsti in aumento a 71.24 Mio t, con incrementi nei principali Paesi Esportatori (USA, Argentina, Brasile) e riduzioni in Cina.

Martedì, 23 Agosto 2016 11:06

Torna Mercatiamo il 26 agosto

Dopo la pausa ferragostana, torna Venerdì 26 Agosto MercaTiAmo, l'appuntamento con i prodotti locali, coltivati con cura e venduti direttamente dagli agricoltori del nostro territorio, senza alcuna intermediazione.

MercaTiAmo si svolgerà dalle 16 alle 19,30 nel consueto spazio del WoPa - il Workout Pasubio in via Palermo 6, con accesso da via Catania, dove è presente un ampio parcheggio.

Verranno proposti tutti i prodotti di stagione che l'estate ci offre in abbondanza: dai pomodori alle patate, dalle susine ai meloni, dalle insalate ai peperoni, dai formaggi al miele, ma non mancheranno le birre artigianali biologiche, i salumi di maiale nero, le torte dolci e salate, il pane cotto a legna, le focacce, il vino locale di produzione naturale e tanto altro ancora.

MercaTiAmo è un progetto di ampio respiro, finalizzato al sostegno dell'economia locale e delle produzioni naturali rispettose dei ritmi stagionali, dell'ambiente e dei diritti dei lavoratori ed è patrocinato dal Comune di Parma.

Nato all'interno del gruppo Materialmente Sostenibile, costituitosi durante i lavori del Workout Pasubio sui temi della sostenibilità, MercaTiAmo si è sviluppato in collaborazione con i gruppi di acquisto solidali del territorio e con il distretto di economia solidale di Parma (Des).
Avviato a giugno 2015, si avvale di un circuito di 40 produttori che si ritrovano ogni venerdì negli spazi dell'ex Manzini di via Palermo, in stretta collaborazione con il WoPa.

Il valore dell'esperienza di MercaTiAmo risiede nella forza attrattiva del mercato come luogo accogliente e di rigenerazione del quartiere, dove fare la spesa non significa soltanto fare acquisti, ma anche incontrare i propri vicini e incrementare la conoscenza dei prodotti del territorio e dei vari metodi di coltivazione, direttamente dalle parole di chi lavora nei campi tutto l'anno, spesso giovani agricoltori che stanno ripopolando le nostre fertili terre, dando vita a nuove imprese.

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 15 - n° 33 21 agosto 2016 - Editoriale: Italia Olimpica! Ambiente. Rainieri (LN) denuncia attacchi di lupi e ibridi. Cereali e dintorni. Il commento ai dati USDA. FARM RUN 2016 - Un grazie affettuoso a tutti i concorrenti! Da lunedì 22 agosto un servizio gratuito per il controllo sulla commestibilità dei funghi. Emilia Romagna - Un milione di euro per 29 progetti per le aree commerciali

SOMMARIO Anno 15 - n° 33 21 agosto 2016 (in allegato file pdf scaricabile)
1.1 editoriale Italia Olimpica!
2.1 Lattiero Caseario Lattiero, Usa e Cina i salvagenti del settore.
3.1 ambiente Ambiente. Rainieri (LN) denuncia attacchi di lupi e ibridi.
3.2 eventi Emilia Romagna in vetrina al Meeting di Rimini
4.1 cereali Cereali e dintorni. Il commento ai dati USDA
5.1 sport e turismo FARM RUN 2016 - Un grazie affettuoso a tutti i concorrenti!
9.1 sicurezza alimentare Da lunedì 22 agosto un servizio gratuito per il controllo sulla commestibilità dei funghi
10.1 Commercio e finanziamenti Emilia Romagna - Un milione di euro per 29 progetti per le aree commerciali
11.1 promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

Cibus-33-ago16-COP

Emilia Romagna in vetrina al Meeting di Rimini: tra brand Via Emilia, enogastronomia tipica e Turismo dei Cammini.

Dal 19 al 25 agosto l'Emilia Romagna sarà presente all'appuntamento con uno stand di circa 100 mq realizzato dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura e Apt Servizi e personalizzato con il brand "Via Emilia" ed i prodotti turistici Motor Valley, Food Valley e Wellness Valley - Previsti complessivamente allo stand 25 appuntamenti dedicati ai principali prodotti DOP, IGP e DOC dell'Emilia-Romagna e al Progetto di Turismo Religioso e dei Cammini promosso dalla Regione - L'Assessore Regionale all'Agricoltura Simona Caselli "Da sempre la via Emilia è crocevia di culture e di scambi. Saremo a Rimini con un programma di iniziative che abbiamo voluto particolarmente ricco. Ci auguriamo possa suscitare l'interesse dei tanti visitatori del Meeting" – L'Assessore al Turismo Corsini "Assieme al brand regionale Via Emilia e alle suggestioni delle nostre Motor Valley, Food Valley e Wellness Valley, saremo al Meeting con la proposta relativa al Turismo Religioso e dei Cammini, una nuova e inedita opportunità di scoperta del nostro territorio" - Venerdì 19 agosto incontro sulla Via Emilia con il Presidente della Regione Stefano Bonaccini e il Presidente e Amministratore Delegato Technogym Nerio Alessandri (Sala Neri Conai, ore 15) - Per l'Osservatorio sul Turismo regionale sono circa 10.000 le camere alberghiere prenotate in oltre 400 hotel della Riviera e dell'entroterra in occasione del Meeting e si stima che questo movimento possa produrre oltre 200 mila presenze alberghiere, per un giro d'affari di circa 3,8 milioni di euro.

ENOGASTRONOMIA - foto Paolo Barone

(Enogastronomia - Foto Paolo Barone)

 

Le eccellenze enogastronomiche dell'Emilia Romagna e le opportunità offerte dal territorio regionale per il turismo religioso e dei "Cammini" saranno al centro, dal 19 al 25 agosto, della presenza ufficiale della Regione al Meeting di Rimini.

Uno stand di circa 100 metri quadrati - realizzato dall'assessorato all'Agricoltura dell'Emilia Romagna e Apt Servizi e personalizzato con il brand "Via Emilia" ed i prodotti turistici Motor Valley, Food Valley, Wellness Valley - farà da palcoscenico a un ricco calendario di eventi. Sono 25 complessivamente gli appuntamenti dedicati quotidianamente alla presentazione e degustazione dei principali prodotti DOP e IGP e vini DOC, DOCG e IGT dell'Emilia-Romagna, nonché al Progetto regionale dedicato al turismo religioso e ai molti "Cammini" che attraversano la regione, ma ci sarà spazio anche per le iniziative informative (sullo spreco alimentare, etichette alimentari e biodiversità) realizzate in collaborazione con l'Ordine dei Tecnologi Alimentari dell'Emilia Romagna, Toscana, Marche e Umbria, le Fattorie Didattiche del territorio riminese e l'Agenzia ambientale della Regione Emilia Romagna (ARPAE).

"Il Meeting 2016 - dichiara l'Assessore Regionale all'Agricoltura Simona Caselli - ci invita a una riflessione sull'integrazione e il dialogo tra i popoli, temi quanto mai attuali oggi, su cui questa Regione lavora concretamente ogni giorno, cercando di costruire uno sviluppo a misura d'uomo. A partire dall'agricoltura che in Emilia-Romagna significa prodotti di eccellenza e di elevata distintività, ma anche tutela dell'ambiente e salvaguardia della biodiversità. Un'agricoltura che sempre più si intreccia alla riscoperta del territorio e delle sue tradizioni, storiche e culturali. Da sempre la via Emilia è crocevia di culture e di scambi. Partendo da questa ricchezza, che nei secoli è stata strumento di una crescita di qualità, saremo a Rimini con un programma di iniziative che abbiamo voluto particolarmente ricco. Ci auguriamo possa suscitare l'interesse dei tanti visitatori del Meeting".
"Assieme al brand regionale "Via Emilia" e alle suggestioni delle nostre Motor Valley, Food Valley e Wellness Valley -commenta l'Assessore Regionale al Turismo Andrea Corsini- saremo al Meeting con la nuova proposta relativa al Turismo Religioso e dei Cammini. Una nuova e inedita opportunità di scoperta del nostro territorio che offriamo ai turisti viandanti, grazie anche al proficuo accordo con la Conferenza Episcopale dell'Emilia Romagna, e che arricchisce ulteriormente l'offerta di vacanza dei nostri territori valorizzando un patrimonio unico di antiche pievi, santuari, piccoli borghi, paradisi naturali e luoghi ricchi di suggestione e fascino".

La Via Emilia, con le sue Food, Motor e Wellness Valley, sarà poi al centro (venerdì 19 agosto, ore 15, Sala Neri Conai) di un incontro con il Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ed il Presidente e Amministratore Delegato Technogym, Nerio Alessandri.

Venticinque gli incontri allo stand Emilia Romagna
Ogni giorno lo stand regionale sarà animato da una serie di iniziative (25) messe a punto dall'Assessorato regionale all'Agricoltura e Apt Servizi (il programma completo è scaricabile a questo link http://goo.gl/2BVVMT ).
Per quanto riguarda le eccellenze enogastrononiche sono previsti, in particolare, momenti di approfondimento e degustazione guidata -condotti da esperti e realizzati in collaborazione con i Consorzi di Tutela- di alcuni dei 43 prodotti Dop e Igp dell'Emilia Romagna: dall'Aglio di Voghiera al Prosciutto di Modena, dal Parmigiano Reggiano alla Piadina Romagnola, passando per i Salumi Piacentini. Il tutto abbinato ad una selezione delle migliori produzioni DOC, DOCG e IGT di vini regionali, realizzata in collaborazione con l'Enoteca Regionale dell'Emilia-Romagna. Il programma della presenza regionale al Meeting prevede anche incontri dedicati ai 10 cammini per pellegrini (tra i più importanti e antichi, dalla Via Francigena alla Via Romea Germanica) che attraversano l'Emilia Romagna per quasi 1800 km di percorsi, unendo la Regione a Roma, Padova, Assisi ed altri importanti luoghi di culto. Proprio quest'anno, in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia, la Regione ha realizzato per la prima volta la Cartoguida "Lungo le Antiche Vie dei Pellegrini in Emilia Romagna", stampata in 10.000 copie in lingua italiana ed inglese, che verrà distribuita gratuitamente allo stand durante il Meeting, che oltre ai percorsi indica il livello di difficoltà, le tappe percorribili in un giorno di cammino, i luoghi dove ottenere le credenziali del pellegrino, la possibilità di accoglienza lungo i percorsi e altre informazioni utili. Inoltre la Regione ha recentemente siglato una Convenzione con la Conferenza Episcopale dell'Emilia Romagna per avviare forme di collaborazione al fine di creare un circuito regionale "Turismo Religioso e dei Cammini", che coinvolgerà operatori turistici regionali con proposte di soggiorno per gli escursionisti. Gli incontri allo stand regionale saranno dedicati all'itinerario europeo della Via Francigena e alla Via di Linari (sabato 20 agosto, ore 14.30, ore 17.30), ai Cammini di San Francesco in Valmarecchia, di Dante, della Via Romea Germanica (domenica 21 agosto, ore 14.30, ore 16, ore 17.30), al Cammino di San Vicinio (lunedì 22 agosto, ore 17.30), ai Cammini sulla Piccola Cassia e sulla Via degli Dei (martedì 23 agosto, ore 14.30, ore 16), al Cammino di Assisi e sul Sentiero di Matilde (mercoledì 24 agosto, ore 14.30, ore 17.30).

Il "peso" turistico del Meeting
Il Meeting di Rimini è, ogni anno, un importante appuntamento per il turismo dell'Emilia Romagna. Secondo una stima dell'Osservatorio sul Turismo Regionale, al momento sono circa 10.000 le camere alberghiere prenotate in oltre 400 hotel della Riviera e dell'entroterra e questo movimento potrà produrre oltre 200.000 presenze alberghiere per un giro d'affari di circa 4 milioni di euro. A questa cifra, relativa al fatturato alberghiero, si deve poi aggiungere la spesa dei visitatori e dei partecipanti ai convegni, stimata attorno ai 18 milioni di euro. Complessivamente quindi, confermando il livello raggiunto lo scorso anno, le circa 800.000 presenze agli eventi del Meeting attese nella settimana dal 19 al 25 agosto (visitatori, escursionisti, turisti alloggiati, giornalisti, relatori e volontari) produrranno ricavi per hotel, appartamenti, ristoranti, trasporti e merci accessorie per circa 22 milioni di euro".

Un altro alloro per Cantina Valtidone al concorso delle Città del Vino.  Una medaglia d'argento il Gutturnio 50 Vendemmie della cooperativa borgonovese.

In un'estate ricca di riconoscimenti per i vini doc della Cantina Valtidone nei più importanti concorsi enologici in Italia e all'estero, non poteva mancare l'alloro proveniente dal prestigioso concorso Selezione del Sindaco, promosso dall'associazione Città del Vino in collaborazione con Recevin, che ha premiato con una medaglia d'argento il Gutturnio 50 Vendemmie della cooperativa borgonovese.

Oltre 1.100 le etichette partecipanti alla XV edizione del concorso internazionale, che unisce i vini al territorio di riferimento, valutate da un centinaio di Commissari provenienti da tutto il mondo (dai paesi dell'Estremo Oriente alla Russia, dai paesi europei agli Stati Uniti), a testimoniare il grande valore della manifestazione promossa da Città del Vino, un'associazione che ha raggiunto ormai gli oltre 450 territori aderenti e che in Val Tidone vede l'adesione di Pianello e Ziano. La cerimonia di premiazione si è tenuta nelle scorse settimane a L'Aquila presso il prestigioso Auditorium del Parco, realizzato da Renzo Piano.

Il Gutturnio, insieme al Malvasia 50 Vendemmie, è frutto di un progetto che ha visto selezionare le uve provenienti da vigne di mezzo secolo in occasione dei 50 anni di attività della Cantina Valtidone. I due vini hanno saputo conquistare in questi primi mesi il favore della critica e del pubblico, risultando veri protagonisti sia al Vinitaly di Verona, sia al Cibus di Parma, sia nei più importanti concorsi enologici nazionali ed internazionali.

Giovedì, 18 Agosto 2016 15:00

Cereali e dintorni. Il commento ai dati USDA

Produzioni ben superiori a ogni più rosea aspettativa. E' quanto emerge dall'analisi dei dati USDA dello scorso 12 agosto. Prezzi in leggero ribasso e non in sintonia con gli aumenti produttivi previsti.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 18 agosto 2016 -
Dall'analisi dei dati pubblicati da USDA lo scorso venerdi 12 agosto si notano produzioni USA da record, ancora più alte delle previsioni degli analisti.
A fronte di ciò il Chicago Board ha reagito con un modesto ribasso su tutta la linea chiudendo infine con un lieve rialzo su corn e grano e in modesto e una leggera flessione negativa sui semi.

Per quanto riguarda il corn e il seme di soia, sembra abbia prevalso un poco di scetticismo sulle stime delle rese per acro. Valori che saranno messi alla prova quando verrà il tempo di trasferire la merce nei silos e allora si potrà riscontrare l'esattezza delle previsioni.
Su tutto il comparto, poi, incluso il grano, vale la considerazione che le quotazioni sono sostanzialmente e diffusamente basse e sembra difficile immaginare prezzi ancor più ridotti, specie per corn e grano.

Grano: la produzione della EU è stimata in 146,5 milioni di tons contro 156,50 di luglio. Quella della Russia a 72 contro 65. Quella dell'Ucraina a 27 contro 25. Quella del Canada a 21,5 contro 20,5. Quella dell'Australia a 18,5 contro 17,5. Quindi il calo della EU è più che compensato dalle produzioni degli altri paesi.
Corn: la produzione della EU è stata stimata in 62,1 milioni di tons contro 63,83 di luglio. Quella dell'Ucraina invariata a 26.
Semi di soya: il calo degli stock di fine campagna 2015/16 in USA, passato a 6.95 milioni di tons contro la previsione degli analisti a 8,71, è dovuto interamente alle maggiori esportazioni degli USA.

Per quanto concerne il mercato interno, la situazione è nella norma di ferragosto: compra chi è senza merce. Per i proteici, nella giornata di martedi i prezzi ruotavano intorno ai 364 euro per la 44 e 373/375 per la proteica, il girasole proteico sui 225 euro partenza ai porti, la farina di colza 230 euro partenza dai depositi interni, sul 2017 i prezzi della farina di soya girano su valori 348 per la 44 e 357 per la proteica. Mais e cereali stazionari condizionati dalle chiusure dei magazzini-silos-commercianti. Per il grano prevale la psicosi "disastro in Francia".

Il settore delle bioenergie dovrà approfittare, dopo la campagna di trinciatura del mais, dei prezzi "popolari" dei cruscami che si realizzeranno a settembre, per creare le scorte a buon mercato sino a ricongiunzione con il prossimo raccolto.

Indicatori internazionali 17 agosto 2016


l'Indice dei noli è risalito a 687 punti, il petrolio è anch'esso risalito a 46,50 $ e l'indice di cambio è attorno a1 1,12653

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 15 - n° 32 14 agosto 2016 -
Editoriale: Buon Ferragosto! Lattiero, Usa e Cina i salvagenti del settore. RefettoRio: il "Parmigiano"a Rio nella mensa per i poveri e contro lo spreco alimentare . I programmi di Ekoclub per l'antico Borgo di Venafro. Aumentano nel mondo le isole dove le rinnovabili coprono il 100% dei fabbisogni energetici. Cereali e dintorni. Mercato delle materie prime ancora altalenante. FARM RUN. Sport duro e puro e divertimento a mille. Promozioni.

SOMMARIO Anno 15 - n° 32 14 agosto 2016
1.1 editoriale Buon ferragosto!
2.1 Lattiero Caseario Lattiero, Usa e Cina i salvagenti del settore.
3.1 spreco alimentare e solidarietà RefettoRio: il "Parmigiano"a Rio nella mensa per i poveri e contro lo spreco alimentare
3.2 ambiente Dal contrasto al bracconaggio al nucleo antincendio. I programmi di Ekoclub per l'antico Borgo di Venafro
4.1 isole e energie rinnovabili Aumentano nel mondo le isole dove le rinnovabili coprono il 100% dei fabbisogni energetici
5.1 cereali Cereali e dintorni. Mercato delle materie prime ancora altalenante.
6.1 sport e turismo FARM RUN. Sport duro e puro e divertimento a mille.
8.1 Vino e eventi Wine Fest, fotografa la tua Valtidone
9.1 promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

Cibus-31-14ago16-COP

Stop di 48 ore, l'attività di irrigazione riprenderà regolarmente già il 16 agosto, nel frattempo la rete di canali sarà completamente invasata e la Sala di Telecontrollo terrà monitorati i livelli full-time, 24 ore su 24.

Parma, 10 agosto 2016

Il Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale comunica ai propri consorziati (tra Reggio Emilia e Modena) che nei giorni 14 e 15 agosto la distribuzione irrigua sarà temporaneamente sospesa. Le irrigazioni potranno pertanto essere effettuate entro il 13 agosto e/o riprese dopo il 16 agosto, attraverso apposita richiesta al numero verde 800501999 che come sempre è attivo tutti i giorni feriali dalle 7,00 alle 14,30 e il sabato (13/08 compreso) dalle 8,00 alle 12,30. S'invitano gli imprenditori agricoltori a segnalare per tempo le necessità irrigue degli appezzamenti e di particolari colture in modo da consentire al Consorzio un'adeguata organizzazione del personale, degli impianti e della rete di canalizzazione, finalizzata a garantire la consegna dell'acqua. Resteranno invasati d'acqua tutti i canali principali e secondari pertanto resterà aperta full time -24 ore su 24- (sabato domenica e festivi compresi) la Sala di Telecontrollo presso la sede di Reggio Emilia www.emiliacentrale.it. Sarà pienamente operativo e presente sul territorio il personale guardiano e reperibile per eventuali irrigazioni di soccorso, per garantire il controllo della rete, la sicurezza idraulica del territorio in caso di maltempo e per ogni altra evenienza e segnalazione.

Nel corso della scorsa settimana il mercato dei cereali ha vissuto andamenti speculari. Tra tendenze al ribasso e rialzi fermi e decisi.


di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 10 agosto 2016 -

Nella giornata di lunedi il seme guadagnava 9 punti, la farina dai 2 ai 6 dollari, mentre i cereali mostravano un andamento misto. In questa circostanza, la scintilla è stata innescata dal grano e dalle quotazioni molto ridotte e soprattutto ha fatto la comparsa la notizia dei raccolti francesi che, dai 36 milioni di tonnellate dello scorso anno, si attesterà sui 29 milioni di tonnellate con una più che sensibile riduzione di merce disponibile.

Cereali-5ago16

Per far fronte a questa situazione di perdurante crisi del settore cerealicolo il Ministro Maurizio Martina il 20 luglio scorso è corso ai ripari illustrando le proposte operative per un intervento complessivo a favore del settore.

In particolare sono 6 le azioni del Ministero presentate alla filiera:
- fondo da 10 milioni di euro inserito nel decreto legge enti locali.
Si tratta di un primo stanziamento per dare avvio a un organico piano nazionale cerealicolo e sostenere investimenti anche infrastrutturali per valorizzare il grano di qualità 100% italiano;
- creazione di una Cun (Commissione unica nazionale) per il grano duro.
L'obiettivo è favorire il dialogo Interprofessionale e rendere più trasparente la formazione del prezzo;
- conferma degli aiuti accoppiati europei Pac per il frumento che equivalgono a circa 70 milioni di euro all'anno fino al 2020 per quasi 500 milioni investiti nei 7 anni di programmazione;
- rafforzamento dei contratti di filiera, per proseguire negli investimenti che hanno visto 50 milioni di euro impiegati dalla filiera cerealicola. I nuovi bandi in autunno prevedono un budget totale di 400 milioni di euro (metà in conto capitale e metà in conto interessi) ai quali potranno attingere anche i progetti legati al grano;
- marchio unico volontario per grano e prodotti trasformati per dare maggiore valore al grano di qualità certificata, che rispetti il disciplinare del sistema di qualità della Produzione integrata e risponda a determinati requisiti organolettici;
- sperimentazione dalla prossima campagna di un nuovo strumento assicurativo per garantire i ricavi dei produttori proteggendoli dalle eccessive fluttuazioni di mercato. Un modello innovativo che è allo studio e che verrà presentato alla Commissione Ue per il via libera.

Indicatori internazionali 5 agosto 2016


l'Indice dei noli è sceso a 636 punti, il petrolio è ancora a 42,00 $ e l'indice di cambio è attorno a1 1,10839

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Mercoledì, 10 Agosto 2016 08:37

Lattiero, Usa e Cina i salvagenti del settore?

Il quadro generale del settore lattiero caseario trova nell'export la valvola di sfogo della crisi. Il Parmigiano rimane in tendenza positiva così come il burro

di Virgilio, 10 agosto 2016 -

QUADRO GENERALE Il rallentamento della crescita economica mondiale e il leggero apprezzamento dell'Euro nei confronti del Dollaro americano hanno assottigliato il vantaggio competitivo dell'Unione Europea nel mercato mondiale. In particolare per il settore lattiero caseario, secondo le stime della DG Agri dell'UE, le stime indicano una crescita del 1,5% di consegne nel 2016. Una condizione che delinea uno scenario di crisi ancora persistente. Ciononostante - prosegue il documento UE - in ragione di un ribilanciamento del mercato generato dalla vivacità della domanda Cinese e Statunitense - i prezzi di alcuni prodotti lattiero caseari (burro in primis) hanno cominciato a mostrare segnali di ripresa a partire dal mese di maggio. Tale trend positivo è anche evidenziato dalla crescente domanda proveniente dall'estero, USA e Cina comprese.

BURRO E PANNA Altri 5 centesimi recuperati dal burro e un leggero rialzo anche per la crema milanese. In crescita lo zangolato emiliano. Altri 5 centesimi sono stati recuperati alla borsa di Reggio Emilia nella seduta di ieri mattina.

Borsa di Milano 08 agosto: (+)
BURRO CEE: 3,10€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,25€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,25€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 2,5€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,74€/Kg. (+)
MARGARINA Luglio: 0,95 -1,01€/kg (=)

Borsa Verona 01 agosto:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,68-1,72 €/Kg. (n.q.)

Borsa di Parma 5 agosto 2016: (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,60€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 09 agosto 2016 (+)
BURRO ZANGOLATO: 1,65 - 1,66 €/kg.

PARMIGIANO REGGIANO Nuovo rimbalzo del Parmigiano Reggiano di 12 mesi mentre prosegue la risalita della frazione più stagionata che anche nell'ultima seduta della borsa comprensoriale di Parma aggiunge altri 5 centesimi sulle quotazioni minime. In particolare perciò il 12 mesi è quotato tra 8,30 e 8,60 €/kg mentre il 24 mesi aggiorna i listini nell'intervallo tra 9,45 e 9,80 €/kg.

 

 

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(Galleria immagini con i grafici Clal - Scorerre la pagina verso il basso)

 

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Produrre meno Lambrusco e aumentarne ulteriormente la qualità. È la proposta lanciata da sei cantine cooperative (tre modenesi e tre reggiane) per reagire al crollo dei prezzi del Lambrusco.

Modena, 8 agosto 2016

Dopo le avvisaglie dell'anno scorso, infatti, a partire dall'ultima vendemmia uno dei vini italiani più venduti al mondo è andato in crisi. Per questo sei grandi produttori (Cantina di Carpi e Sorbara, Cantina di S. Croce di Carpi, Cantina Formigine Pedemontana, Emilia Wine di Scandiano, Cantine Riunite & Civ di Campegine e Cantina Sociale di S. Martino in Rio) hanno elaborato, condiviso e sottoscritto un documento di azioni e impegni con cui intendono valorizzare le produzioni di Lambrusco, tutelando il reddito dei loro soci. Poiché queste sei cantine lavorano complessivamente oltre 2,1 milioni di quintali di uva (cioè il 70 per cento dell'uva lavorata dalla cooperazione, la quale a sua volta trasforma il 90 per cento delle uve modenesi e reggiane) e producono oltre un milione di ettolitri di Lambrusco, si può affermare che le loro decisioni siano destinate a influenzare notevolmente il futuro del vino simbolo dei nostri territori.

«Negli scorsi anni il Lambrusco si vendeva bene, poi pian piano su qualche mercato ha iniziato a essere sostituiti da prodotti più economici. Qualche altro mercato, come Brasile e Russia, è andato perso per ragioni geopolitiche – spiega il promotore del documento Carlo Piccinini, presidente di Confcooperative Modena e vicepresidente della Cantina di Carpi e Sorbara – Oggi ci troviamo con più Lambrusco di quanto il mercato possa assorbire, perciò i prezzi sono rapidamente crollati».

Nel documento le sei cantine cooperative propongono una serie di interventi per cercare di risolvere i problemi più immediati. Se la produzione sarà abbondante, si potrà stoccare dal 5 al 10 per cento del prodotto. Ciò significa che una parte del vino non sarà immediatamente commercializzata con la denominazione Lambrusco; in base all'andamento del mercato si deciderà se liberarlo, oppure declassarlo a vino da tavola.
Un prezioso aiuto per la raccolta dati e i controlli potrà venire dal Consorzio di tutela, da sempre impegnato nella valorizzazione del Lambrusco.
Per migliorare ulteriormente la qualità del prodotto, le sei cantine cooperative applicheranno volontariamente vincoli più stringenti delle norme relative alI'Igp, le quali contengono misure non sempre efficaci contro le falsificazioni. «In qualità di produttori – dichiara Piccinini - sentiamo la responsabilità di garantire al consumatore la genuinità del Lambrusco che versa nel suo bicchiere».

Oltre a ciò, la Cantina di Carpi e Sorbara, Cantina di S. Croce di Carpi, Cantina Formigine Pedemontana, Emilia Wine di Scandiano, Cantine Riunite & Civ di Campegine e Cantina Sociale di S. Martino in Rio sono convinte che il Lambrusco non debba competere unicamente sul prezzo, ma essere promosso in modo più adeguato sui mercati puntando a costruirsi un'immagine di prodotto d'eccellenza.
«Forse anche per il Lambrusco è venuto il momento di valutare il passaggio dell'intera produzione a Dop. Questo – argomenta Piccinini – consentirebbe maggiori controlli e, quindi, garanzie a tutta la filiera, dal viticoltore al consumatore. Inoltre proteggerebbe più efficacemente la denominazione Lambrusco da attacchi come quello sferrato nei mesi scorsi dall'Ue, che voleva rivedere le norme sull'etichettatura delle denominazioni d'origine e aprire la strada a lambruschi prodotti in altri Paesi».

(Fonte: ufficio stampa Confcoop MO)

Editoriale: Stress Test e quello che non ti aspetti. "parmigiano" in crescita. Al via la Campagna Pomodoro alla Mutti. Green Economy. Zucchero, iniziata la campagna. Turismo e FARM RUN. Vino, Ambiente e Ekoclub. Ismea, prezzi agricoli. Promozioni.

SOMMARIO Anno 15 - n° 31 07 agosto 2016 (File pdf scaricabile in allegato)
1.1 editoriale Stress Test e quello che non ti aspetti
3.1 Lattiero Caseario Nuovo segnale positivo per il "Parmigiano". Arretra il latte spot.
4.1 pomodoro Al via la campagna pomodoro Mutti 2016
5.1 Green economy Green Economy. Dalla Regione oltre 245 mln disponibili per i prossimi 3 anni.
5.2 zucchero COPROB: iniziata l'unica produzione di zucchero 100% italiano
6.1 turismo e farm run FARM RUN. I servizi
7.1 cereali Cereali e dintorni. Mercati in altalena
8.1 Farm Run indicazioni FARM RUN. Indicazioni per gli atleti che parteciperanno alla gara il 7 agosto
8.2 vino lambrusco Lambrusco in crisi: le proposte di alcune cooperative modenesi e reggiane
9.1 ambiente Ekoclub, l'intensa attività estiva delle varie sezioni territoriali
10.1 prezzi agricoli Ismea. Vino, tendenze e dinamiche recenti
11.1 promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

Cibus-31-7ago16-COP

Domenica, 07 Agosto 2016 10:45

Al via la campagna pomodoro Mutti 2016

È appena iniziata la campagna pomodoro 2016 per l'azienda Mutti di Parma, situata nel cuore della Food Valley, da oltre 100 anni leader nella lavorazione del pomodoro.

Da sempre impegnata nella scelta dei pomodori migliori, Mutti sceglie esclusivamente pomodoro fresco coltivato in campi italiani da produttori agricoli selezionati, accuratamente identificati da un sistema di rintracciabilità di filiera. I conferitori destinano ogni anno a Mutti pomodori con parametri qualitativi superiori alla media, in grado di consentire il raggiungimento di prodotti finiti di qualità eccellente.
Infatti, la selezione privilegia in primis la qualità rispetto alla destinazione industriale del prodotto, partendo dalla scelta del territorio più adatto per ciascuna varietà fino al livello ottimale di maturazione, così da ottenere un pomodoro dal gusto dolce, con ottima consistenza e colore rosso vivo.

Per la campagna 2016 sono stati selezionati oltre 500 produttori agricoli che conferiranno il pomodoro a Mutti: di questi, tre quarti per lo stabilimento di Parma e un terzo per quello di Fiordagosto, nei pressi di Salerno, recentemente acquisito per la produzione diretta delle tipiche specialità del sud Italia: pelati e pomodorini.
Lo stabilimento di Parma, che produce polpa, passata e concentrato, ritira pomodoro fresco coltivato prevalentemente in Emilia-Romagna, quote minori arrivano rispettivamente da Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana e Lazio.
Allo stabilimento di Salerno arriva, invece, pomodoro coltivato principalmente in Puglia e, in misura minore, in Basilicata, Molise e Campania. L'origine 100% italiana del pomodoro è attestata dalla certificazione di filiera rilasciata da un importante Ente di Certificazione a seguito di scrupolose verifiche eseguite nelle azienda agricole e negli stabilimenti produttivi.

"Il pomodoro per noi è da sempre frutto della profonda unione tra uomini e territorio – commenta Francesco Mutti, Amministratore Delegato di Mutti SpA – Nel corso degli anni abbiamo saputo instaurare con le aziende conferenti un legame diretto, un rapporto solido e di grandissima fiducia, volto ad un unico obiettivo: l'eccellenza del pomodoro".

L'origine 100% italiana del pomodoro è attestata dalla certificazione di filiera rilasciata da un importante Ente di Certificazione a seguito di scrupolose verifiche eseguite nelle azienda agricole e negli stabilimenti produttivi. La qualità del prodotto e dei processi ha, infatti, un valore elevatissimo per Mutti che dal 1999 – prima in Italia – certifica i propri prodotti con il marchio "Produzione Integrata Certificata", cui, dal 2001, si è aggiunta la dichiarazione "non OGM", certificazione che prevede un doppio controllo, sia sulle operazioni agricole, sia su piantine, pomodoro fresco e prodotto finito.

Il concetto di qualità eccellente coinvolge anche la sostenibilità ambientale. L'azienda, consapevole dell'importanza dell'utilizzo di risorse naturali, ha dato vita ad un progetto – in collaborazione con WWF e Università della Tuscia – per calcolare la propria impronta idrica, concretizzando degli obiettivi di riduzione del 3% lungo tutta la filiera.

L'innovativo sistema di gestione dell'irrigazione oggi coinvolge circa 50 aziende agricole situate in Emilia Romagna e Lombardia e utilizza sofisticati strumenti di monitoraggio dell'umidità del terreno –le sonde – in grado di valutare le esigenze di irrigazione e limitare così l'uso di acqua ai soli volumi e periodi necessari.

Ma non solo.
Oltre all'impronta idrica, sempre in collaborazione con il WWF, Mutti ha calcolato anche l'impronta di carbonio della propria attività produttiva, secondo il GHG Protocol, il protocollo internazionale messo a punto dal World Resource Institute. Mutti ha scelto di impegnarsi per la riduzione delle emissioni dirette, attraverso l'incremento e la promozione di fotovoltaico, biomasse, efficienza energetica, energy management. Nei primi due anni di programma, Mutti ha evitato l'immissione in atmosfera di 2.587 tonnellate di CO2.

Per la raccolta stagionale, sono state assunte 460 persone nello stabilimento di Parma, privilegiando giovani studenti desiderosi di avvicinarsi al mondo del lavoro e contribuendo in questo modo economicamente al mantenimento dei loro studi, e 220 da Fiordagosto, che si aggiungono rispettivamente alle 140 sede e alle 15 con impiego fisso al Sud.
Inoltre, a partire da quest'anno Mutti ha scelto di attivare anche il carpooling aziendale di Jojob, il servizio che tramite piattaforma web e app su smartphone permette di condividere l'auto nel tragitto casa-lavoro. Un servizio che conferma ancora una volta l'attenzione dell'azienda nei confronti dei propri collaboratori e dell'ambiente.

Mutt-2-Inizio-Campagna Mutti-2016

(Mutti - Parma, 25 luglio 2016 –)

La campagna bieticolo saccarifera 2016 avrà una durata di 100 giorni e vedrà 4.100 aziende agricole conferire agli stabilimenti di Minerbio e Pontelongo oltre 2 milioni di tonnellate di bietole coltivate su 33.000 ettari

Bologna, 28 Luglio 2016 – COPROB – Cooperativa Produttori Bieticoli – dal 2016 diventa l'unico produttore di zucchero certificato 100% italiano a dimostrazione che la filiera bieticolo saccarifera nazionale è attiva.

La campagna saccarifera ha preso il via il 26 luglio nello stabilimento di Minerbio (BO), cui seguirà Pontelongo (PD) il 1 agosto. Gli zuccherifici della Cooperativa saranno chiamati a lavorare gli oltre 2 milioni di tonnellate di barbabietole provenienti da 33.000 ettari coltivati da soci e produttori conferenti della Cooperativa.

Il miglioramento della professionalità degli agricoltori, supportato da quello delle pratiche agronomiche e della genetica, sta costantemente avvicinando le nostre produzioni alle medie nord europee e in questa campagna sono ulteriormente avvantaggiate da un andamento stagionale favorevole alla coltivazione della bietola sia in fase primaverile che di inizio estate.

COPROB fornisce ai bieticoltori un'assistenza tecnica d'avanguardia supportata anche dall'acquisizione del know how tecnico di BETA – società di ricerca e sperimentazione in agricoltura.
"COPROB, grazie alla partecipazione diretta della base associativa, ha fatto fronte alle difficoltà di questi anni – afferma Claudio Gallerani, Presidente di COPROB – facendo leva sul senso di responsabilità sociale, ambientale ed economica per la difesa della filiera bieticolo-saccarifera nazionale."
"I nostri soci hanno continuato a credere nella bieticoltura e nella Cooperativa – prosegue Gallerani – ed oggi sono gli unici a garantire all'Italia la produzione di un ingrediente fondamentale per il nostro Paese e la sua industria agroalimentare ed intendono promuovere tutti quei valori distintivi ed importanti da trasferire ai consumatori e che caratterizzano "l'italianità" del proprio zucchero".

La Cooperativa, quindi, continua ad investire con importanti innovazioni nel settore sia sul piano agricolo che su quello industriale per migliorare le produzioni di zucchero, il risparmio energetico e la tutela ambientale perché intende garantire nel futuro, con costanza, l'approvvigionamento di zucchero 100% italiano, prodotto con pratiche serie e sostenibili, ad un comparto fondamentale per l'economia italiana come quello dell'industria agroalimentare, vanto nazionale nel mondo. Un vero Made in Italy non può infatti prescindere dalla presenza di tale ingrediente primario.
"COPROB è forte del sostegno della base sociale – ribadisce Gallerani – ed anche della dedizione dei propri collaboratori che hanno fatto fronte a un importante piano di ristrutturazione aziendale.
Oggi, tutti insieme, affrontiamo la cinquantaquattresima campagna – conclude Gallerani – pronti e fiduciosi di raccogliere risultati positivi, anche grazie ad una risalita del prezzo dello zucchero".


COPROB IN PILLOLE
COPROB associa circa 5.600 aziende agricole in Emilia-Romagna e Veneto e, con due stabilimenti attivi a Minerbio (BO) e a Pontelongo (PD), è l'unico produttore nazionale di zucchero. Attraverso la marca Italia Zuccheri, che commercializza il primo zucchero certificato "100% italiano", il Gruppo COPROB detiene una quota del mercato nazionale pari al 21%.

Dopo le avvisaglie dell'anno scorso, infatti, a partire dall'ultima vendemmia uno dei vini italiani più venduti al mondo è andato in crisi.

Per questo sei grandi produttori (Cantina di Carpi e Sorbara, Cantina di S. Croce di Carpi, Cantina Formigine Pedemontana, Emilia Wine di Scandiano, Cantine Riunite & Civ di Campegine e Cantina Sociale di S. Martino in Rio) hanno elaborato, condiviso e sottoscritto un documento di azioni e impegni con cui intendono valorizzare le produzioni di Lambrusco, tutelando il reddito dei loro soci. Poiché queste sei cantine lavorano complessivamente oltre 2,1 milioni di quintali di uva (cioè il 70 per cento dell'uva lavorata dalla cooperazione, la quale a sua volta trasforma il 90 per cento delle uve modenesi e reggiane) e producono oltre un milione di ettolitri di Lambrusco, si può affermare che le loro decisioni siano destinate a influenzare notevolmente il futuro del vino simbolo dei nostri territori.

«Negli scorsi anni il Lambrusco si vendeva bene, poi pian piano su qualche mercato ha iniziato a essere sostituiti da prodotti più economici. Qualche altro mercato, come Brasile e Russia, è andato perso per ragioni geopolitiche – spiega il promotore del documento Carlo Piccinini, presidente di Confcooperative Modena e vicepresidente della Cantina di Carpi e Sorbara – Oggi ci troviamo con più Lambrusco di quanto il mercato possa assorbire, perciò i prezzi sono rapidamente crollati».

Nel documento le sei cantine cooperative propongono una serie di interventi per cercare di risolvere i problemi più immediati. Se la produzione sarà abbondante, si potrà stoccare dal 5 al 10 per cento del prodotto. Ciò significa che una parte del vino non sarà immediatamente commercializzata con la denominazione Lambrusco; in base all'andamento del mercato si deciderà se liberarlo, oppure declassarlo a vino da tavola.

Un prezioso aiuto per la raccolta dati e i controlli potrà venire dal Consorzio di tutela, da sempre impegnato nella valorizzazione del Lambrusco.
Per migliorare ulteriormente la qualità del prodotto, le sei cantine cooperative applicheranno volontariamente vincoli più stringenti delle norme relative alI'Igp, le quali contengono misure non sempre efficaci contro le falsificazioni. «In qualità di produttori – dichiara Piccinini - sentiamo la responsabilità di garantire al consumatore la genuinità del Lambrusco che versa nel suo bicchiere».

Oltre a ciò, la Cantina di Carpi e Sorbara, Cantina di S. Croce di Carpi, Cantina Formigine Pedemontana, Emilia Wine di Scandiano, Cantine Riunite & Civ di Campegine e Cantina Sociale di S. Martino in Rio sono convinte che il Lambrusco non debba competere unicamente sul prezzo, ma essere promosso in modo più adeguato sui mercati puntando a costruirsi un'immagine di prodotto d'eccellenza.

«Forse anche per il Lambrusco è venuto il momento di valutare il passaggio dell'intera produzione a Dop. Questo – argomenta Piccinini – consentirebbe maggiori controlli e, quindi, garanzie a tutta la filiera, dal viticoltore al consumatore. Inoltre proteggerebbe più efficacemente la denominazione Lambrusco da attacchi come quello sferrato nei mesi scorsi dall'Ue, che voleva rivedere le norme sull'etichettatura delle denominazioni d'origine e aprire la strada a lambruschi prodotti in altri Paesi».

Domenica, 07 Agosto 2016 08:32

Ismea. Vino, tendenze e dinamiche recenti

Con luglio è stata archiviata anche la campagna 2015/2016, mentre tutto il settore ha lo sguardo attento sulla vendemmia che sta prendendo già il via in alcuni areali della Sicilia.

Da tener conto che la produzione del prossimo autunno dovrà essere messa a confronto con quella piuttosto abbondante del 2015 che, stando a dati Istat, ancora provvisori, ha superato del 14% quella dell'anno prima. Questo risultato colloca al primo posto l'Italia nel ranking dei produttori mondiali, superando la Francia, ferma a 47,8 milioni di ettolitri. Per la vendemmia che sta iniziando, ma che avrà il suo apice come sempre a settembre, le aspettative sono piuttosto ottimistiche nonostante le incertezze derivanti gelate tardive e dai problemi fitosanitari che hanno colpito alcuni zone.

Ancora troppo presto però per dare delle indicazioni numeriche che, invece, saranno prodotte da ISMEA grazie all'indagine di metà Agosto i cui risultato verranno diffusi dall'Ente nell'ambito della sua partecipazione all'Osservatorio del vino, nella prima settimana di settembre.
Ma al di là del primato "statistico" 2015, questa maggior produzione ha da subito condizionato negativamente i listini soprattutto nel segmento dei vini comuni, che proseguono in direzione opposta rispetto a quella dei vini di pregio.

(in allegato il rapposrto Ismea 4 agosto 2016)

Mercoledì, 03 Agosto 2016 15:47

Cereali e dintorni. Mercati in altalena

Dopo la chiusura in aumento dello sorso venerdi 29 luglio, la riapertura agostana registra un profondo ribasso.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 03 agosto 2016 -
Agosto si apre con una pesante negatività. Una perdita di valore ben superiore al recupero realizzato venerdi scorso, a dimostrazione della grande volatilità dei mercati delle materie prime.

cereal-2ago16


Le cause sono principalmente da ricercarsi nella volontà di liquidazione da parte dei fondi di investimento, mentre sembrano attenuarsi le influenze determinate dai timori di condizioni meteo avverse.

Se il mercato dei proteici si sgonfia, ieri il 2017 la farina di soia proteica quotava sui 355 euro alla tonnellata, sarà più conveniente avviare le fasi di ricopertura anche se difficilmente si toccheranno i livelli del periodo pre 8 aprile e, comunque, il punto più basso dovrebbe essere toccato nel corso del mese di settembre, salvo il caso di imprevisti di percorso e i dati USDA del prossimo 12 agosto.

Sul mercato interno è da segnalare la solita resistenza alla vendita da parte dei produttori di cereali, frenati e spaventati dalle basse quotazioni di orzo, grano e triticale. Per il mais si prevede una buona campagna di raccolta.

Riguardo al mercato dei bioenergetici sono in corso i primi tentativi di trinciatura dei precoci, che comunque si presentano bene. In questo periodo si stanno registrando rincorse a aree di raccolto nella consapevolezza che il seminativo dovrebbe risultare inferiore alle presumibili necessità.

Indicatori internazionali 02 agosto 2016


l'Indice dei noli è sceso a 650 punti, il petrolio scende nuovamente e segna 40,15$ e l'indice di cambio invece sale a 1,12011

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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