Venerdì, 30 Settembre 2016 14:15

Sabato e domenica torna caseifici aperti

Quasi 26.000 visite nell'edizione dell'aprile scorso. La conoscenza del territorio, dei caseifici e l'aumento delle vendite dirette.

Reggio Emilia, 29 settembre 2016 - A pochi giorni di distanza dalla presentazione della prima guida ai caseifici del Parmigiano Reggiano curata da Slow Food in collaborazione con il Consorzio di tutela e in distribuzione dal prossimo 5 ottobre, decine di strutture artigianali impegnate nella produzione della Dop più nota al mondo si preparano a vivere un fine settimana all'insegna dell'incontro diretto con i consumatori.

L'1 e il 2 ottobre, infatti, tornerà in scena l'edizione autunnale di "Caseifici aperti" (quella dello scorso aprile sfiorò i 20.000 visitatori), l'iniziativa promossa dal Consorzio del Parmigiano Reggiano per offrire ai consumatori la possibilità di entrare direttamente in quel mondo di piccole strutture in cui artigianalmente si produce una delle più importanti eccellenze alimentari italiane.

"L'obiettivo dell'iniziativa è duplice", sottolinea il presidente del Consorzio, Alessandro Bezzi. "Da una parte, infatti, punta a favorire una più approfondita conoscenza del sistema Parmigiano Reggiano, nonchè le caratteristiche distintive del prodotto, del territorio cui è inscindibilmente legato, del lavoro degli allevatori, dei caseifici e dei maestri casari; dall'altra punta anche a rafforzare le vendite dirette da parte dei caseifici, che tra spacci aziendali e acquisti on line hanno raggiunto una quota del 10% sul totale".

Proprio per questo, l'1 e il 2 ottobre , "Caseifici aperti" attende i consumatori con un intensissimo e diversificato programma di iniziative: degustazioni e vendite dirette, infatti, saranno affiancate da visite guidate, eventi speciali per adulti e bambini, giochi e sorprese.

Diversi caseifici, sempre l'1 e il 2 ottobre, saranno protagonisti dell'evento "Porte aperte Al Consorzio", che nella sede dell'Ente di tutela propone (dalle 15.00 alle 19.00 di sabato e dalle 10,00 alle 19 di domenica) visite allo storico casellino, degustazioni di Parmigiano Reggiano e due cotture a legna di una forma (prevista alle 15,30 in entrambe le giornate).

 

Sul sito web del Consorzio di tutela è presente una sezione http://www.parmigianoreggiano.it/dove_trova/caseifici_aperti_1/ext/CaseificiAperti/default.aspx  con l'elenco dei caseifici aderenti al progetto "Caseifici aperti", quotidianamente aggiornata sia sulle strutture interessate che sulle attività proposte in ciascuna. Un comodo sistema di geolocalizzazione, inoltre, permette di trovare la struttura più vicina e più affine alle proprie esigenze.

Così come nelle precedenti edizioni, per rendere ancora più coinvolgente ed emozionante questa edizione di "Caseifici aperti", tutti i consumatori che visiteranno i caseifici del Parmigiano Reggiano sono invitati a condividere la loro esperienza attraverso l'hashtag #caseificiaperti da utilizzare su tutti i Social Media del Consorzio (Twitter, Facebook, Instagram e Pinterest).

L'ELENCO DEI "CASEIFICI APERTI" SUDDIVISI PER PROVINCIA

Parma:
Consorzio Produttori Latte (Parma), Caseificio Palazzo di Roccabianca, Società agricola Saliceto a Mulazzano Ponte (Lesignano Bagni), Società agricola Giansanti a Malandriano, Caseificio Bertinelli a Medesano, Caseificio La Madonnina a Scipione Ponte (Salsomaggiore), Società agricola Montecoppe di Collecchio, Latteria La Medesanese di Medesano, Latteria Sociale di Beduzzo Inferiore (Corniglio), Latteria San Ferdinando di Zibello, Latteria San Pier Damiani di San Prospero (Parma), Caseificio Il Battistero Varano de' Melegari, Caseificio Butteri a Salsomaggiore, Rastelli F.lli di Solignano, Caseificio Basilicanova di Montechiarugolo, Caseificio sociale di Ravarano e Casaselvatica di Ravarano, Azienda agricola Ciao Latte di Noceto, Caseificio San Pietro Val Parma di Vigatto, Scoetà agricola Valserena di Mezzani, Caseificio San Salvatore di Colorno.

Reggio Emilia:
Latteria Sociale Moderna di Bibbiano, Consorzio Vacche Rosse di Coviolo (Reggio Emilia), Caseificio Castellazzo di Campagnola Emilia, Latteria La Grande di Castelnuovo di Sotto, Latteria di Garfagnolo (Castelnovo ne' Monti), Caseificio Il Boiardo di Scandiano, Gruppo Tirelli Fondo Passioncella di Guastalla, Società agricola Maramotti Lombardini di Reggio Emilia.

Modena:
Agricola Moscattini di Formigine, Latteria di Campogalliano, Caseificio 4 Madonne di Lesignana (Modena), Caseificio Santa Lucia di Castelfranco Emilia, Cooperativa, Cooperativa casearia di Savoniero & Susano a Savoniero (Palagano), Società agricola Montorsi di Modena.

Mantova:
Latteria Vò Grande di Pegognaga

Bologna:
Caseificio Pieve Roffeno di Castel d'Aiano, Cooperativa zootecnica Bazzanese a Bazzano (Valsamoggia), Caseificio Fior di Latte a Gaggio Montano.

 

(Fonte Consorzio Parmigiano Reggiano 29 settembre 2016)

Alla vigilia della pubblicazione dei dati USDA i mercati mostrano segnali di nervosismo, concentrati a inseguire le fughe di notizie, le stime e le previsioni meteo.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 30 settembre 2016 -
Il mercato mostra segnali di nervosismo per il susseguirsi di dati, stime e previsioni meteo che, pur non segnalando allarmi, hanno stimolato i fondi che continuano a restare lunghi sulle posizioni di seme e di farina di soya. Nelle ultime sedute la soglia di resistenza dei 300 dollari base per tonnellata corta relativamente alla farina soya, si era rotta ma immediatamente recuperata la posizione, e così pure per i 950 centesimi per bushel di seme di soya.

I fondi tengono le posizioni sostenuti dalle vendite. Ieri sera (27/9 ndr) il mercato ha tentato una fuga verso l'alto raggiungendo anche  un sensibile + 5 dollari ma poi ha chiuso praticamente invariato. Motivo dell'impennata temporanea le notizie di vendite a Cina e Messico.

l'Usda di oggi fornirà maggiori informazioni e da lunedi si vedrà quali venti tireranno.

I prezzi dei proteici nel frattempo hanno subito un leggero rincaro di due tre euro tonnellata e lunedì si svelerà se la fase di calo sarà giunta a termine o se continuerà sulla base dei dati delle vendite e degli stock di fine campagna.

Sul mercato domestico i consumi non riprendono e si prospetta un autunno complesso dal punto di vista della logistica con l'estero, continuano infatti a scarseggiare le opportunità di ritorno a pieno carico per i camion.

I cruscami intanto hanno smesso di scendere ma non trovano la forza di ripartire fatto salvo il pellet. Il farinaccio di grano duro è offerto da molti ma con differenze qualitative sensibili. Orzo ancora statico e il mais prosegue il suo stato confusionale; dal 160-163 euro partenza per il 103 al 187 arrivo per la merce certificata. Posizioni di mais estero da ottobre a dicembre sui 176 euro e il gennaio giugno a 180/182, ma con pochi dispostia vendere.

Il comparto delle bioenergie sta invece apprezzando la stagnazione dei cruscami e i favori di un mais tossinato le cui farine sono vendute a 160 euro circa.

Indicatori internazionali 28 settembre 2016


l'Indice dei noli è sceso a 902 punti, il petrolio cresce a 47,0$ e l'indice di cambio vede il rafforzamento del euro quotare 1,12171 con punte anche inferiori.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Il mercato sta prendendo le misure alle probabili sorprese che potrebbero rivelare i dati USDA che saranno resi pubblici il prossimo venerdi. L'atteggiamento anomalo dei fondi lancia sospetti sulla consistenza degli stock di fine campagna.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 27 settembre 2016 -
Il mercato mostra segnali di apparente tranquillità con soglie di resistenza sui 300 dollari base per tonnellata corta della farina di soya, e di 950 centesimi per bushel relativamente al seme di soya, mais a 330 centesimi per bushel e grano a 400.

Un atteggiamento anomalo che potrebbe fare presumere che i fondi di investimento siano a conoscenza dei dati che l'USDA rilascerà solo il 30/9 riguardo a volumi di stock di fine campagna che potrebbero risultare molto inferiori alle attese, con conseguente corsa ai rincari sul comparto soya.
Le quotazioni accessibili: 333 euro per la farina di soya proteica sino a fine 2017 e potenzialmente anche per il 2018 mentre per la normale la quotazione si aggira intorno a 324 sino a tutto il 2017.

Per il 2018 la soya proteica quota 332 euro tonnellata ma solo per il gennaio-giugno, una posizione sgombra da molti fattori esterni, clima, eventi geopolitici, o monetari e probabilmente basata su statistiche e riporti. Una occasione favorevole per gli acquisti vista la combinazione favorevole del cambio a 1,12 e mercati con valori contenuti che, molto probabilmente, non potrà protrarsi in eterno.

Per le farine di soya ogm free il trimestre ottobre-dicembre è quotata 353 euro partenza stabilimenti produttivi nord Italia.

Riguardo il mercato domestico, i ridotti consumi influenzano il tenore del mercato che continua a languere. I cruscami hanno interrotto la fase discendente e al momento non trovano sufficiente energia per ripartire fatto salvo il pellet, i grani migliori di alta qualità, l'orzo è statico e il mais vive ancora uno stato confusionale, dai 163 euro partenza per il 103 ai 190 arrivo per la merce certificata.

Posizioni di mais estero da ottobre a dicembre sui 178 euro e il gennaio giugno a 183. Foraggi disidratati in aumento.

Il comparto delle bioenergie si avvantaggia della stagnazione dei cruscami e del mais tossinato le cui farine sono vendute a 160 euro circa.

Indicatori internazionali 26 settembre 2016


l'Indice dei noli è a 941 punti, il petrolio si muove attorno il basso a 45,0$ e l'indice di cambio vede il rafforzamento del euro quotare 1,12389.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Mercoledì, 28 Settembre 2016 08:39

Listini positivi per il "Parmigiano" e il latte spot

Battuta d'arresto per il burro e la panna e perciò listini che confermano le quotazioni precedenti. Cresce il Parmigiano nella versione 24 mesi mentre il Grana Padano non rinnova la crescita registrata la scorsa settimana.

di Virgilio 28 settembre 2016 -
LATTE SPOT Senza soluzioni di continuità la risalita del prezzo del latte spot quotato a Verona. Solo l'intero pastorizzato estero si è preso una pausa di riflessione confermando il prezzo della scorsa settimana (40,21-41,24 /100 litri di latte). Crescono ancora invece il crudo spot nazionale che raggiunge quota 39,69-40,72€/100 litri di latte (+1,30%) e lo scremato pastorizzato estero che, con un recupero del 2,13%, quota tra 24,32 e 25,36 €/100 litri di latte.

BURRO E PANNA In pausa invece i listini di Burro e della Crema registrati all'ombra della madonnina. Medesimo comportamento registrato a Verona relativamente alla Panna di centrifuga. Altri 5 centesimi invece sono stati recuperati dallo zangolato parmense che perciò si allinea nuovamente alla quotazione reggiana, confermata nella seduta di ieri.

Borsa di Milano 26 settembre: (=)
BURRO CEE: 3,90€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 4,05€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 3,0€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 2,80€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,20€/Kg. (=)
MARGARINA Luglio: 0,95 -1,01€/kg (=)

Borsa Verona 26 settembre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,15-2,20 €/Kg. (=)

Borsa di Parma 23 settembre 2016: (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,40€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 27 settembre 2016 (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,40 - 2,40 €/kg.

GRANA PADANO All'aumento della scorsa settimana non c'è stato seguito nella corrente ottava da parte del Grana Padano DOP. Nello specifico il prezzo all'ingrosso del formaggio di 9 mesi di stagionatura è stato confermato nell'intervallo compreso tra 6,35 e 6,45€/Kg mentre il 15 mesi si consolida tra 7,10 e 7,75€/kg

PARMIGIANO REGGIANO Cinque centesimi nuovamente recuperati dal 24 mesi mentre il 12 mesi di stagionatura ha confermato le quotazioni della scorsa seduta della commissione prezzi di Parma e di riferimento per l'intero comprensorio. Nello specifico quindi il 12 mesi si attesta tra 8,40 e 8,70 €/kg e il prodotto di maggiore stagionatura è quotato tra 9,75 e 10,05 superando, almeno nella massima quotazione, la soglia di equilibrio di 10€ così cara al presidente Alessandro Bezzi,

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(Per la Galleria immagini con i grafici Clal - Scorerre la pagina verso il basso)

 

LOGO Mulino Alimentare 

 

Bezzi: "bisogna essere maggiormente aggressivi". Il lungo ciclo di crisi che ha contraddistinto negli ultimi anni il Parmigiano Reggiano, e più ampiamente tutto il settore lattiero caseario, ha fortemente segnato gli allevatori del comprensorio di produzione del Re dei formaggi. Le soluzioni proposte dal nuovo presidente Alessandro Bezzi sono state presentate a Noceto ieri mattina.

di Lamberto Colla Noceto 28 settembre 2016 -
A portare i saluti dell'amministrazione di Noceto è intervenuta la Vice Sindaco Desolina Bizzi, accompagnata dalla Consigliera Barbara Faroldi, portando i saluti del Sindaco Fabio Fecci al numeroso pubblico presente all'incontro con il Presidente consortile Alessandro Bezzi e alla vice Presidente Monica Venturini.

Un incontro tematico che ormai è diventato una tradizione "per fare il punto della situazione e per offrire un contributo alla riflessione sulle strade da intraprendere per valorizzare il latte destinato alla produzione di Parmigiano Reggiano". E' quanto ha affermato Mauro Scaccaglia (Agriverde) introducendo i temi oggetto dell'incontro, sottolineando come il Presidente Bezzi si sia accollato una notevole responsabilità perché "chi l'ha preceduto, - prosegue Scaccaglia - per quanto abbia fatto un buon lavoro, ha lasciato ancora molti problemi da portare a soluzione e, non dobbiamo dimenticare, gli allevatori guadagnano dalla vendita del latte e non dalla commercializzazione ragione per cui, l'aumento della produzione sta destando non poche preoccupazioni".

Meno preoccupato è invece Alessandro Bezzi che, proprio sulla questione produttiva, dichiara che " le 150.000 forme in più devono essere una occasione di stimolo alla vendita".

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E in effetti, considerando il mercato globale, nuovi spazi di commercializzazione si possono e si devono trovare. Sulla base di questo presupposto, sin dal primo giorno dal suo insediamento, Bezzi ha avviato una serie di incontri a tre, Consorzio, Commercianti e Grande Distribuzione Organizzata (GDO), offrendo un contributo di idee e di risorse da condividere in un progetto comune che garantisca una equa crescita e si ponga l'obiettivo di non trascinare il prezzo del formaggio sotto una determinata soglia di prezzo.

Incontri che lo stesso presidente ha reputato positivi tanto è vero che "dal 9 maggio a oggi, dichiara Bezzi, il Parmigiano Reggiano è cresciuto di 1,20€, il Nord America (USA e Canada) cresce e dalle 330.000 forme quest'anno si giungerà a oltre 400.000 forme, questo grazie ai nostri esportatori, perché il Consorzio non può certo fare queste operazioni direttamente".

Nonostante la limitazione di un impegno diretto sull'export e più in generale sulla commercializzazione, la commissione MARCA (composta da 5 persone), istituita dalla presidenza sin da maggio, ha il compito specifico di meglio finalizzare i progetti destinati alla commercializzazione sia sui mercati esteri sia sul mercato nazionale. "Con il progetto Marca - sottolinea il Presidente - abbiamo ritenuto che non si deve pensare solo a spendere sino all'ultimo centesimo, ma a spenderlo bene."

Sulla questione dei Piani produttivi, altro tema che sta molto a cuore degli allevatori, il Presidente ha anticipato la sua proposta che prevede, all'interno di un programma quadriennale di lavoro, anche l'introduzione di un fattore di flessibilità "pur nel rispetto delle quote formaggio" e del loro valore.

Infine è stato toccato anche il tema della qualità del prodotto, un altro aspetto che dovrà essere posto al centro delle attenzioni del consorzio in particolare per quanto riguarda i porzionati e i grattugiati che troppo spesso, dal riscontro analitico, non si allineano ai requisiti del disciplinare.

Rispondendo alle sollecitazioni provocate da un presidente di caseificio, in merito alla necessità di sostenere le iniziative di commercializzazione dei caseifici, piuttosto che dei commercianti, la vice presidente Monica Venturini, interviene sottolineando come sia ancora lontana una efficace concentrazione dell'offerta. In particolare la Venturini sottolinea che "piccolo è bello però, soprattutto questo è valido per la provincia di Parma, i 150 caseifici producono un milione di forme, quanto Reggio realizza con 96."
Il nostro sistema, conclude la vice presidente, "è molto variegato e le dimensioni sono importanti per una commercializzazione perciò la concentrazione è una strada obbligata." .
Un processo comunque che non può essere gestito dal Consorzio, come i dirigenti ricordano all'assemblea, ma che può solo promuovere affinché accada.

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Molti gli interventi che si sono succeduti e ognuno ha portato, in modo più o meno animoso, un contributo di forte riflessione, manifestando apertamente come il substrato produttivo sia in fermento e in attesa di radicali trasformazioni da parte del Consorzio di tutela al fine di meglio adeguarsi alle esigenze mutate del comparto, a salvaguardia delle produzioni ma soprattutto delle imprese sempre più compresse tra livelli produttivi, multe, costi di produzione e necessità di investimenti.

(Nella foto di copertina a sinistra la Vice Sindaco di Noceto Desy Bizzi e a destra il Presidente Alessandro Bezzi. Sullo sfondo Mauro Scaccaglia "Agriverde")

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 Monica Venturini e Stefano Pattini

 

SOMMARIO Anno 15 - n° 38 25 settembre 2016 - Editoriale: Una farsa olimpica. Grana Padano, eppur si muove. Mele e salute. Parmigiano Reggiano in scena a Torino. Frena l'export a luglio. Nasce Motor valley.

1.1 editoriale Una farsa olimpica
2.1 Lattiero Caseario Grana Padano, eppur si muove.
3.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano. Se ne parlerà con il presidente Alessandro Bezzi martedi 27 a Noceto
3.2 Salute e alimentazione La salute vien mangiando...mele
5.1 cereali Cereali e dintorni. I mercati hanno chiuso la settimana con un colpo di coda.
6.1 Parmigiano e Slow Food Lotta alla contraffazione. Parmigiano Reggiano in scena a Torino
6.2 Motor Valley, turismo Turismo. Nasce Motor Valley Development
7.1 export Frenata dell'export a luglio
8.1 promozioni "vino" e partners
9.1 promozioni "birra" e partners

Domenica, 25 Settembre 2016 08:46

Frenata dell'export. -7,3% a luglio

A luglio rallenta l'export agroalimentare italiano. Meno 7,3% l'export complessivo italiano. Flessioni di intensità minore per le vendite all' estero dei prodotti agricoli (-5,5%) e dell'industria alimentare (-2,4%).

Dopo l'andamento positivo registrato nei mesi di maggio e giugno, a luglio le spedizioni all'estero dei prodotti agroalimentari registrano una frenata, perdendo 2,8 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2015 (in valore).

Il calo è stato più evidente per le esportazioni dei prodotti dell'agricoltura (-5,5%) mentre per quelli dell'industria alimentare la flessione tendenziale è stata meno marcata (-2,4%), ma tuttavia la più significativa degli ultimi due anni.

La battuta d'arresto registrata a luglio non inficia, tuttavia, la positività del dato complessivo dei primi sette mesi dell'anno: la performance dell'export agroalimentare segna infatti una crescita del 2% rispetto ai primi sette mesi del 2015, grazie soprattutto al buon andamento delle vendite dei prodotti dell'industria alimentare, cresciute più di quelle dei prodotti agricoli (rispettivamente, +2,35 e +0,8%).
Naturalmente, sottolinea l'Ismea, Il rallentamento del commercio internazionale, unito al lieve apprezzamento dell'Euro sul Dollaro Statunitense, non lascia intravedere per l'intero anno una performance esportativa del food and beverage italiano pari a quella avuta nel 2015 (+7,4%).

Ciononostante, il confronto col totale export nazionale (che nei primi sette mesi del 2016 ha perso 1,2 punti percentuali rispetto al dato corrispondente dello scorso anno) mette in evidenza il posizionamento della componente agroalimentare, per il suo trend positivo e dinamico sui mercati esteri.

L'analisi temporale, d'altronde, mostra una diminuzione del grado di dipendenza dall'estero dell'Italia per i prodotti agroalimentari: il saldo normalizzato del valore degli scambi - indicatore elaborato per misurare tale variabile - passa infatti dal -8,2% dei primi sette mesi del 2015 al -6,4% di quest'anno: si riduce l'incidenza delle importazioni sul totale degli scambi, in ragione della flessione degli acquisti dall'estero di prodotti lavorati; rimane elevata invece la dipendenza dall'estero di prodotti agricoli.


(Fonte Ismea, Roma 19 settembre 2016)

Un grande viaggio nell'eccellenza italiana e nelle differenze che nascono nei singoli caseifici per il profondo legame con il territorio e la lavorazione artigianale. Uno strumento per i consumatori che valorizza l'impegno dei produttori.

Torino, 23 settembre 2016 -

Sarà in distribuzione dal 5 ottobre la prima guida ragionata ai caseifici produttori di Parmigiano Reggiano, con un approfondimento particolare su 132 caseifici scelti da Slow Food, ciascuno con la sua storia, le sue caratteristiche peculiari, la tipicità del suo prodotto.
Un grande viaggio all'interno del mondo che caratterizza la Dop italiana più nota al mondo, compiuto da Slow Food in collaborazione con il Consorzio di Tutela, che punta soprattutto ad evidenziare quanto siano importanti le differenze che si riscontrano all'interno di un sistema completamente artigianale, profondamente legato al territorio e alla maestria dei casari, che rappresentano gli elementi primari di differenziazione che connotano il prodotto.

"In tempi in cui pare che la grande industria domini in tutto il mondo - sottolinea al proposito Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità - in alcuni paesi, tra cui l'Italia in modo particolare, esistono piccole produzioni di qualità, eccellenze legate al territorio, gestite da personaggi straordinari". "Il Parmigiano Reggiano - spiega Sardo - vive un po' questa contraddizione, perché spesso è vissuto come un'unica realtà e invece è un insieme, una rete straordinaria di piccoli produttori".

"Le differenze tra di loro - prosegue il presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità - non sono enormi, perché devono tutti rispettare un disciplinare molto stringente, però le differenze ci sono, ci sono uomini e storie differenti e ci sono anche tecniche differenti. Per cui l'invito è veramente quello di avvicinare questi produttori, di conoscerli, di capire le differenze e poi alla fine di valutare anche il gusto sensoriale dei vari Parmigiani Reggiani; ma la cosa veramente importante è compiere questo percorso, questo percorso di narrazione, di storie".
I caseifici inseriti nella Guida di Slow Food sono stati selezionati poiché hanno una particolare vocazione e attitudine alla vendita diretta al consumatore (con il negozio presso il caseificio, con vendite di formaggio stagionato al commercio o a ristoranti, con gestione di agriturismi, con vendite on line...), rendendo riconoscibile l'identità del caseificio e le specifiche scelte produttive.

La Guida è completata dalla selezione delle 22 migliori forme stagionate 24 mesi, dagli indirizzi dei luoghi in cui sono possibili gli acquisti e da una ricca parte introduttiva che racconta nel dettaglio ogni aspetto distintivo, dalle origini all'allevamento, dalla lavorazione agli aspetti nutrizionali, di quello che è noto come il "re" dei formaggi.
"La Guida - sottolinea Angelo Surrusca, di Slow Food Editore - nasce proprio seguendo l'idea di far cogliere un mondo che spesso si pensa veramente che sia un'unica grande fabbrica, mentre invece ci sono tantissime realtà, anche diverse tra loro, più piccole, più grandi, ciascuna col suo patrimonio di saperi, di storie".

"Come Slow Food Editore - aggiunge Surrusca - da tempo, anche attraverso altre guide come quelle dedicate alle Osterie, a Slow Wine, raccontiamo, oltre al prodotto, anche quello che c'è dietro e chi lo fa, cioè le persone e le comunità. Per questo ci è parso perfetto, la quadratura del cerchio, dare spazio anche a una realtà importante come quella del Parmigiano Reggiano e alle sue piccole tante sfaccettature".
Soddisfazione per l'iniziativa di Slow Food Editore viene espressa dal presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Alessandro Bezzi.
"Con questa Guida - sottolinea Bezzi - si offre ai consumatori uno strumento importantissimo per entrare nel mondo del Parmigiano Reggiano, nelle sue caratteristiche, nel sistema produttivo artigianale che lo contraddistingue, incontrando la sua gente e orientandosi agli acquisti in modo più consapevole". "Contemporaneamente - conclude Bezzi - la Guida premia il lavoro dei nostri caseifici e gli sforzi che hanno compiuto per stabilire una relazione diretta con i consumatori, che oggi dispongono di un nuovo strumento per avvicinarsi ad un mondo davvero affascinante per storie, tradizioni, impegni comuni e diversità".

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Il lungo ciclo di crisi che ha contraddistinto negli ultimi anni il Parmigiano Reggiano, e più ampiamente tutto il settore lattiero caseario, ha fortemente segnato gli allevatori del comprensorio di produzione del Re dei formaggi.

Noceto 26 settembre 2016 -
Come ormai è tradizione, a Noceto si farà il punto della situazione del settore. Allevatori e presidenti di caseificio, martedi 27 settembre a partire dalle ore 10,00, avranno l'occasione di confrontarsi con i dirigenti del Consorzio del Parmigiano Reggiano.

Al convegno, organizzato dal Centro Servizi Agriverde, hanno dato conferma di partecipare il neo Presidente Alessandro Bezzi e la Vice Presidente Monica Venturini.

Il Programma di lavoro
MARTEDI' 27 SETTEMBRE 2016 dalle ore 10,00 alle ore 13,00 presso la SALA CIVICA del comune di NOCETO.

Interverranno:
- il Presidente del Consorzio del formaggio Parmigiano – Reggiano Alessandro Bezzi;
- la Vicepresidente del Consorzio del formaggio Parmigiano – Reggiano Monica Venturini.

I principali argomenti in discussione

- Andamento del mercato del formaggio Parmigiano Reggiano: prospettive attuali e future alla luce dell'aumento produttivo dell'annata.
- Contraffazione del prodotto: i controlli effettuati e quelli da proporre ex – novo.
- Nuovo piano produttivo: aspettative dei giovani per programmare il futuro.
- La qualità del prodotto: incrementi o decrementi?

Alla riunione, aperta al pubblico, sono invitati gli allevatori ed i Presidenti di caseificio.

Il lungo ciclo di crisi che ha contraddistinto negli ultimi anni il Parmigiano Reggiano, e più ampiamente tutto il settore lattiero caseario, ha fortemente segnato gli allevatori del comprensorio di produzione del Re dei formaggi.

Noceto 25 settembre 2016 -
Come ormai è tradizione, a Noceto si farà il punto della situazione del settore. Allevatori e presidenti di caseificio, martedi 27 settembre a partire dalle ore 10,00, avranno l'occasione di confrontarsi con i dirigenti del Consorzio del Parmigiano Reggiano.

Al convegno, organizzato dal Centro Servizi Agriverde, hanno dato conferma di partecipare il neo Presidente Alessandro Bezzi e la Vice Presidente Monica Venturini.

Il Programma di lavoro
MARTEDI' 27 SETTEMBRE 2016 dalle ore 10,00 alle ore 13,00 presso la SALA CIVICA del comune di NOCETO.

Interverranno:
- il Presidente del Consorzio del formaggio Parmigiano – Reggiano Alessandro Bezzi;
- la Vicepresidente del Consorzio del formaggio Parmigiano – Reggiano Monica Venturini.

I principali argomenti in discussione

- Andamento del mercato del formaggio Parmigiano Reggiano: prospettive attuali e future alla luce dell'aumento produttivo dell'annata.
- Contraffazione del prodotto: i controlli effettuati e quelli da proporre ex – novo.
- Nuovo piano produttivo: aspettative dei giovani per programmare il futuro.
- La qualità del prodotto: incrementi o decrementi?

Alla riunione, aperta al pubblico, sono invitati gli allevatori ed i Presidenti di caseificio.

Mercoledì, 21 Settembre 2016 08:41

Grana Padano, eppur si muove.

Il Burro prosegue la strada del recupero di valore mentre la crema ha registrato una battuta d'arresto. Latte spot in forte recupero. Il risveglio del Grana Padano. Parmigiano ancora in crescita.

di Virgilio Parma 21 settembre 2016

LATTE SPOT Prosegue il trend ascendente del latte spot quotato alla borsa scaligera. Unica nota dissonante la battuta d'arresto del latte scremato pastorizzato estero che ha lasciato invariati i prezzi. Nello specifico, il latte crudo spot nazionale ha raggiunto quota 38,66-40,72€/100 litri di latte, il latte intero pastorizzato estero si è collocato tra 40,21 e 41,24€/100 liti mentre, come si è detto, lo scremato estero ha segnato nuovamente 23,81-24,84€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Non accenna a diminuire la tendenza al rialzo del burro quotato a Milano. Altri 5 centesimi si aggiungono ai 20 della scorsa settimana. Invariati i listini della panna e della crema. Recupero di 20 centesimi dello zangolato parmense e previsioni di ulteriori incrementi avendo la borsa reggiana di ieri già anticipato un ulteriore progresso di 5 centesimi.

Borsa di Milano 19 settembre: (+)
BURRO CEE: 3,90€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 4,05€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 3,0€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 2,80€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,20€/Kg. (=)
MARGARINA Luglio: 0,95 -1,01€/kg (=)

Borsa Verona 19 settembre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,15-2,20 €/Kg. (=)

Borsa di Parma 16 settembre 2016: (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,35€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 20 settembre 2016 (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,40 - 2,40 €/kg.

GRANA PADANO Si risvegliano i listini del Grana Padano DOP. 5 centesimi acquisiti alla borsa di Milano sia sul 9 sia sul 15 mesi di stagionatura e oltre. 6,35-6,45 e 7,10-7,45/kg. i valori minimo e massimo dei listini del 9 e del 15 mesi di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO Continua a cavalcare l'onda il Parmigiano Reggiano che, nella seduta di venerdì scorso, alla borsa comprensoriale di Parma ha fatto registrare altri 5 centesimi di valore aggiunto. 8,40 e 8,70€/Kg il prezzo all'ingrosso del 12 mesi e tra 9,70 e 10,00€/Kg. il range di prezzo riferito al 24 mesi di stagionatura.
Toccato infine il valore di 10€/Kg previsto già due mesi fa dal Presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Alessandro Bezzi,

Burro-cee-MI-sett16

  

(Per la Galleria immagini con i grafici Clal - Scorerre la pagina verso il basso)

 

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Al Terra Madre Salone del Gusto, insieme a Slow Food, la prima guida alle strutture artigianali del comprensorio. Informazione/spettacolo educativo contro i falsi e incontro con scuole e mercati esteri.

Reggio Emilia, 20 settembre 2016

Caseifici in primo piano, educazione con spettacolo educativo sulle contraffazioni, nuova collaborazione con Slow Food, degustazioni, presentazioni agli specialisti del mercato internazionale, momenti di intrattenimento, incontri con le scuole: è molto ricco il carnet di iniziative con il quale il Consorzio del Parmigiano Reggiano si presenta a Terra Madre Salone del Gusto di Torino, in programma dal 22 al 26 settembre al Parco del Valentino.

"Un appuntamento particolarmente importante - sottolinea il presidente del Consorzio, Alessandro Bezzi - che ci darà modo di valorizzare soprattutto, e in modo del tutto nuovo, i nostri caseifici, che non saranno soltanto protagonisti di degustazioni e presentazioni, ma per la prima volta saranno al centro di una guida - in presentazione venerdì 23 settembre - curata da Slow Food in collaborazione con il nostro Ente di tutela e a giorni disponibile per tutti i consumatori".

A Torino, intanto, il prodotto di molti caseifici sarà protagonista di degustazioni di diverse stagionature e in abbinamento con altri prodotti (vini dell'Emilia-Romagna, piadina romagnola, pera cocomerina, Vermouth Cocchi), mentre sulla ribalta si presenteranno, con degustazioni guidate, alcuni caseifici presenti al Salone del Gusto con il loro prodotto in vendita: il Caseificio Palazzo di Roccabianca (PR), il Consorzio Vacche Rosse di Reggio Emilia, la Fattoria Fiori di Vetto d'Enza (RE), la Latteria Sociale Moderna di Bibbiano (RE) e il Parmigiano Reggiano di Vacca Bianca Modenese (presidio Slow Food).

Terra Madre e Salone del Gusto - Guida parmigiano reggiano

Fra gli appuntamenti più importanti spiccano, poi, lo spettacolo di Tiziana Masi sulle contraffazioni di Parmigiano Reggiano (giovedì 22 settembre alle 20,30), due eventi per i mercati internazionali in programma alle 15,30 del 22 e del 25 settembre (presentazione e degustazione guidata in lingua inglese, in collaborazione con l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo), un incontro dedicato alle scuole con degustazione guidata di Parmigiano Reggiano (il 26 settembre alle 10.30 "Tutti a scuola di Parmigiano Reggiano") e un seminario sulle caratteristiche del Parmigiano Reggiano dalla punta intera al prodotto confezionato (sabato 24 settembre, ore 16, "Guida alla spesa").

Fra le iniziative più curiose spicca sicuramente il "Campionato internazionale del Pesto alla Genovese", quando dieci food bloggers, a partire dalle 11,30 del 24 settembre, si sfideranno nella preparazione del tradizionale pesto alla genovese, con il vincitore che entrerà di diritto nella finale dell'edizione 2017 del "Genova Pesto World Championship", dove sarà in sfida con i finalisti provenienti da tutto il mondo.
Tre appuntamenti saranno poi riservati a "Spacca il Kilo", il momento di intrattenimento nell'ambito del quale il pubblico è invitato ad indovinare il peso di una punta di Parmigiano Reggiano che sarà regalata a chi si avvicina di più al peso effettivo.
"Un programma molto ricco - conclude il presidente Alessandro Bezzi - con il quale ci proponiamo di avvicinare tutti coloro che, con ruoli diversi, possono concorrere a far crescere, anche in prospettiva, il nostro sistema di piccole imprese che, insieme, danno vita ad una grande eccellenza dell'agroalimentare italiano".

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Inizio di settimana (lunedi 19/9) che sta replicando la chiusura di venerdi scorso con una generalizzata ondata di rialzi.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 19 settembre 2016 -
Dopo l'ondata di cali ecco che, con un colpo di coda, i mercati hanno chiuso in rialzo proprio in chiusura di settimana, lo scorso venerdi sera.
Le ragioni sono, come spesso accade, determinate dalle informazioni meteo e dalla conseguente reattività dei "Fondi" che la fanno da assoluti padroni. Le previsioni meteo che indicano una stagionalità piovosa con conseguenze per i raccolti di mais e di seme di soia, affiancate ai dati di rese di USDA, hanno determinato le reazioni di chiusura come di seguito illustrato:

Venerdì 16 / 9 /2016
SEMI nov 966,00 (+15,4) gen 971,20 (+15,4)
FARINA ott 313,70 (+5,1) dic 312,80 (+5,6)
CORN dic 337,00 (+7) mar 347,20 (+7)
GRANO dic 403,20 (+3,6) mar 425,00 (+2,6) mag 439,00 (+2)

Nella mattinata di Lunedi il mercato telematico segnava ancora in positivo (una decina di punti per i semi di soia,+12-15€ le farine di soia, +3-5 dollari per farine, mais e grano).

Sul mercato interno prosegue il clima di incertezza, per non dire di confusione, sulle posizioni di mais. Il prodotto contratto 103 sino a 20 ppb di aflatossina è in calo, mentre per il mais di qualità la situazione è inversa. Il grano si presenta sul mercato più resistente specie per le qualità superiori, Orzo stazionario, e crusche iniziano a dare segni di ripresa sull'onda delle esportazioni, altrettanto dicasi per i foraggi disidratatati.

Per le bioenergie si è di nuovo aperta la possibilità di acquistare granella di mais fuori dai limiti di legge previsti per le micotossine, nonostante i quantitativi siano ancora limitati anche in ragione delle selezionatrici ottiche che consentono una migliore lettura con sensibili recuperi in termini quantitativi di prodotto rispondente alle normative.

Indicatori internazionali 19 settembre 2016

l'Indice dei noli è sceso a 800 punti, il petrolio si muove verso il basso a 44,0$ e l'indice di cambio vede il rafforzamento del dollaro quotare 1,11645.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 15 - n° 37 18 settembre 2016 -
Editoriale: Vendetta, senza rete. Latte e derivati. Crisi Latte. Monsanto accetta l'offerta di Bayer. 66 miliardi $. Fiume Po: la Provincia di Parma contro il bracconaggio ittico. Cereali e dintorni. L'USDA lancia segnali positivi. È Bio Boom anche nel 2016. L'agroalimentare italiano Torna in Cina

SOMMARIO Anno 15 - n° 37 18 settembre 2016
1.1 editoriale Vendetta, Senza rete
2.1 Lattiero Caseario Latte e derivati registrano ancora un sensibile balzo in avanti.
3.1 latte riduzione Crisi Latte. Emanate le modalità per la programmazione volontaria.
3.2 Po e bracconaggio Fiume Po: la Provincia di Parma contro il bracconaggio ittico
4.1 cereali Cereali e dintorni. L'USDA lancia segnali positivi.
5.1 biologico È Bio Boom anche nel 2016
5.2 vino e-commerce Vino, rotte digitali per Vinitaly in Cina
6.1 chimica per pochi Monsanto accetta l'offerta di Bayer. 66 miliardi $
6.2 bonifica Il contributo di bonifica è utile
7.1 export L'agroalimentare italiano Torna in Cina
8.1 promozioni "vino" e partners
9.1 promozioni "birra" e partners

Cibus-37-18set2016-COP

Latte, modalità di programmazione produttiva volontaria per gli allevatori per bando UE da 150 milioni di euro

Roma - Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in attuazione del regolamento UE, rende noto che è stata emanata la Circolare che fissa le modalità di programmazione produttiva volontaria di latte da parte degli allevatori per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2016, regolamento delegato Ue

La misura rientra nel quadro degli interventi individuati nel corso del Consiglio europeo dei Ministri dell'Agricoltura dello scorso 18 luglio, che ha stanziato 150 milioni di euro per l'intera Unione europea, cui corrisponde una riduzione complessiva di 1,071 milioni di tonnellate, con l'obiettivo di contenere la produzione di latte e arrestare il calo dei prezzi alla stalla.
Anticipando i contenuti della circolare, il Ministero vuole consentire alle aziende di arrivare preparate alla scadenza delle domande da presentare, programmando al meglio l'offerta.

(In allegato i documenti da scaricare in PDF)

I DETTAGLI

IL FINANZIAMENTO
Viene concesso su specifica richiesta degli allevatori interessati, è destinato a tutti i produttori attivi di latte bovino dell'Ue ed è limitato al latte bovino consegnato ai primi acquirenti.

AIUTO ECONOMICO
È di 14 euro per 100 kg di latte consegnato in meno, in un periodo di tre mesi, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Qualora le richieste presentate superino il predetto quantitativo finanziabile, la Commissione adotta un coefficiente di riduzione dei quantitativi che sarà applicato a tutte le richieste presentate nell'Unione.
Il regolamento prevede, altresì, l'applicazione di penali progressive sull'importo unitario nel caso in cui i richiedenti non rispettino l'entità della riduzione indicata nella domanda.

LE DOMANDE
Sono presentate agli organismi pagatori competenti, secondo le modalità stabilite da Agea e dagli stessi organismi pagatori e possono essere presentate direttamente dal singolo allevatore o per mezzo di organizzazioni di produttori riconosciute o cooperative.
Le domande di aiuto devono pervenire all'organismo pagatore competente entro i termini di seguito indicati:

a) entro le ore 12:00 del 21 settembre 2016 per il primo periodo di riduzione riferito ad ottobre, novembre e dicembre 2016;
b) entro le ore 12:00 del 12 ottobre 2016 per il secondo periodo di riduzione riferito a novembre e dicembre 2016 e gennaio 2017;
c) entro le ore 12:00 del 9 novembre 2016 per il terzo periodo di riduzione riferito a dicembre 2016 e gennaio e febbraio 2017;
d) entro le ore 12:00 del 7 dicembre 2016 per il quarto periodo di riduzione riferito a gennaio, febbraio e marzo 2017.
(Fonte Mipaaf 9 settembre 2016)

(Due allegati in PDF Scaricabili)

Domenica, 18 Settembre 2016 10:07

È Bio Boom anche nel 2016

Prosegue anche nel 2016 il trend espansivo del biologico italiano. Le elaborazioni di Ismea e Sinab indicano infatti un aumento del numero degli operatori certificati, della superficie coltivata e dei consumi delle famiglie.

In particolare, i dati dell'Osservatorio Ismea-Nielsen confermano anche per il primo semestre del 2016 un aumento significativo delle vendite di prodotti biologici nella Gdo (+20,6% rispetto al primo semestre del 2015), rafforzando la tendenza positiva registrata nel 2015 (+20%) e quella degli ultimi 5 anni (+11%).

La crescita delle vendite di prodotto biologico risulta generalizzata in tutti i canali della GDO (super, iper, liberi servizi e discount). Colpisce, in particolare nei primi sei mesi del 2016, l'accelerazione del canale discount, fenomeno questo che si spiega con l'aumento degli scaffali dedicati alle referenze bio nei punti vendita.

Quanto al numero di operatori certificati, le ultime elaborazioni Sinab (aggiornate al 31 dicembre 2015) indicano quasi 60 mila aziende (+8% sul 2015) tra produttori e trasformatori, e in misura residuale di importatori.

Sempre a dicembre 2015, la superficie coltivata secondo il metodo biologico in Italia, risulta pari a 1.492.579 ettari, con un aumento complessivo rispetto all'anno precedente del 7,5 %. Nel corso del 2015 sono stati infatti convertiti al metodo biologico oltre 104.000 ettari.
In percentuale sul totale della superficie coltivata in Italia, il biologico arriva quindi ad interessare il 12% della SAU nazionale (ISTAT SPA 2013), dato che cresce, rispetto allo scorso anno, quasi di un punto percentuale.

Bio-carrello-Ismea
(fonte ismea - SANA - 9 settembre 2016)

Domenica, 18 Settembre 2016 08:52

Vino, rotte digitali per Vinitaly in Cina

Mantovani (VeronaFiere): Disponibili a realizzare con settore multipiattaforma per l'e-commerce e diffusione cultura del vino italiano.

Verona - Passa anche dal digitale la prossima sfida del vino italiano in Cina. «Con 688 milioni di naviganti in rete, di cui in gran parte nativi digitali e 659 milioni di utenti social, il web infatti è sempre più uno strumento fondamentale per colmare il gap che ci separa dagli altri Paesi competitor, Francia in primis. E Vinitaly, da 50 anni promotore dell'internazionalizzazione del sistema vino con azioni mirate di marketing mix, intende accettare questa sfida accanto e al servizio delle aziende vitivinicole made in Italy». Così Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere intervenendo oggi a Shanghai all'evento "E-commerce: the new gateway for italian wine in China", organizzato da Ice, Italian Trade Agency con l'Ambasciata d'Italia nella Repubblica Popolare Cinese, il ministero dello Sviluppo economico e il ministero delle Politiche agricole per sostenere le aziende italiane già presenti sui canali online AliBaba e per avviare ulteriori campagne di sensibilizzazione destinate ai consumatori cinesi. «Oltre alla Vinitaly international Academy, che in Cina ha già formato dieci ambasciatori del vino italiano – ha proseguito Mantovani – Vinitaly è disponibile a realizzare, in partnership con i principali attori del settore vinicolo, la multipiattaforma Italian Wine Channel, per ampliare la commercializzazione online attraverso i canali più innovativi e diffondere una più puntuale conoscenza delle peculiarità dei vini e dei vitigni italiani».
Sul fronte del mercato, in attesa di perfezionare il proprio vitigno, fa passi da gigante la domanda mondiale di vino in Cina, oggi 4° principale buyer al mondo e secondo tra i Paesi extra-Ue, dietro solo agli Usa. Nei primi 4 mesi di quest'anno la domanda di vino in Cina ha segnato una crescita impressionante, con un +41,7% che equivale a quasi 10 volte più degli Usa (+4,5%). La Germania (-6,2%) è a un passo e tutto fa prevedere che a fine di quest'anno lo storico buyer europeo venga superato e lasciato sul posto dal sempre più enoappassionato Paese del Dragone. L'Italia è partita tardi rispetto alla Francia, di gran lunga Paese top exporter con il 43% di quote di mercato e oggi sta pagando anche gli accordi di sistema tra Camberra e Pechino che hanno favorito l'exploit nel 2015 (+111%) del prodotto australiano, secondo Paese fornitore, davanti a Cile, Spagna e Italia, ancora ferma a poco più del 5% del mercato. Ma la situazione sembra cambiare, nei primi mesi di quest'anno l'Italia tiene il passo degli altri competitor con performance che sfiorano una crescita del 30%, più di tutti gli altri in termini percentuali.
(Verona Fiere 7 settembre 2016)

Domenica, 18 Settembre 2016 09:11

L'agroalimentare italiano Torna in Cina


L'agroalimentare italiano torna in Cina con Food Hospitality World China (FHW), dal 22 al 24 settembre 2016, nel quartiere fieristico di Pazhou a Guangzhou. Un evento esclusivamente dedicato al B2B.

di redazione Fiera Milano News· 15 SETTEMBRE 2016
Food Hospitality World China, la mostra organizzata da Worldex Fiera Milano, Fiera Milano e CCPIT (China Council for the Promotion of the International Trade), torna per la quinta volta in Cina dal 22 al 24 settembre 2016, nel quartiere fieristico di Pazhou a Guangzhou.

FHW China è una mostra strettamente B2B dedicata al settore agroalimentare. Vi partecipano oltre 300 espositori provenienti da 12 diversi paesi. Fulcro della manifestazione è il Padiglione Italia che raggruppa 25 brand – alcuni fra tutti: Acque Norda, Surmon, Valledoro, Farmo, Auchan Export Italia e Divella – . Si tratta della partecipazione nazionale più numerosa.

La mostra rappresenta un'ottima occasione di internazionalizzazione per le aziende italiane che propongono un'offerta ricca e qualificata: dalla pasta al vino al gelato, passando per i prodotti da forno, fino ad arrivare al mondo dei dolci e del caffè. Nel 2015 le esportazioni alimentari italiane in Cina sono cresciute del 22% e hanno superato per la prima volta i 400 milioni di euro.

Quest'anno, grazie alla partnership con ITA (Italian Trade Agency), FHW China ospita il progetto "Export Sud" che promuove la partecipazione di aziende provenienti da Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Inoltre, il 23 settembre si terrà un "Networking Dinner", evento pensato per creare un'occasione unica di relazione tra gli operatori e i buyers presenti a FHW China.

(di redazione Fieramilano news 15 settembre 2016)

Ortofrutta, incontro organizzato al Macfrut di Rimini da Areflh. L'Emilia-Romagna guida l'organismo che riunisce 21 Regioni e 19 tra le più importanti Aop e Op di 6 Paesi diversi. Tra le richieste l'aumento dei fondi per la distribuzione gratuita agli indigenti e l'allargamento alle società non cooperative della copertura delle spese per il personale. 

Bologna, 16 settembre 2016

Allargamento della rendicontazione delle spese per il personale alle società aderenti alle Op (Organizzazioni di produttori) che non hanno la veste giuridica di cooperativa; possibilità da parte delle Aop (Associazioni di organizzazioni di produttori) di costituire un fondo di esercizio e predisporre un programma operativo alla stregua delle singole Op; innalzamento dall'attuale 0,5% all'1% della percentuale del fondo di esercizio destinata al finanziamento dei ritiri di mercato per la distribuzione gratuita di ortofrutta agli indigenti. Sono alcune delle richieste di modifica alle norme applicative dell'Ocm (Organizzazione comune di mercato) ortofrutta emerse ieri nell'incontro organizzato al Macfrut di Rimini da Areflh, l'organismo al quale aderiscono 21 tra le più importanti regioni produttrici e 19 tra Aop e Op di sei Paesi europei, presieduto dal giugno scorso dall'assessore regionale all'Agricoltura dell'Emilia-Romagna, Simona Caselli. Oltre all'Italia, rappresentata sul versante istituzionale appunto da Emilia-Romagna, Piemonte, Basilicata e Provincia autonoma di Trento, della "rete" europea fanno parte importanti realtà associative di Francia, Spagna, Belgio, Portogallo e Grecia.

Le priorità

La riunione, allargata agli assessori regionali all'Agricoltura, ha consentito di fare il punto sullo stato di attuazione della riforma dell'Ocm e di raccogliere suggerimenti e proposte concrete per semplificare e rendere più efficaci i meccanismi applicativi della riforma stessa. "Uno degli obiettivi prioritari del mio mandato triennale- ha sottolineato Caselli- è l'allargamento della base associativa di Areflh, con l'ingresso di altre importanti regioni ortofrutticole, a partire da quelle italiane. Altro compito impegnativo è favorire il dialogo e la collaborazione con le altre reti europee (Arepo, Arev, Eriaff, Ifoam, ecc.) e tra le due componenti dell'organismo: il collegio delle Regioni, organo politico e decisionale, e il collegio dei produttori, con un ruolo tecnico e propositivo".

L'Areflh è impegnata anche sui temi della ricerca e dell' innovazione come leve strategiche per la distintività e la competività delle produzioni e sul versante della promozione dei consumi, sfruttando le possibilità previste dai bandi europei. Uno tra i primi risultati ottenuti sotto la nuova presidenza a guida emiliano-romagnola è l'impegno della Commissione di Bruxelles a rivedere i meccanismi applicativi dell'aiuto alle produzioni integrate, trasferendo in capo alle Op il vincolo quinquennale che ora grava sulle singole aziende.

L'incontro è stato molto partecipato e ricco di interventi qualificati e molto propositivi da parte dei rappresentanrti di Op, Aop e Unioni nazionali.

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Per il secondo anno consecutivo UniCredit premia due imprese d'eccellenza presenti a Macfrut, la fiera internazionale dell'ortofrutta in programma a Rimini Fiera (14-16 settembre). L'istituto di credito ha consegnato gli speciali riconoscimenti per i risultati raggiunti in termini di internazionalizzazione a Sun World e Gruppo Turatti. La premiazione è avvenuta nel corso di una serata di gala organizzata in collaborazione con Macfrut, di cui UniCredit è sponsor e partner tecnico.

Parma, 15 settembre 2016

Dal Veneto alla California, onore al merito dell'innovazione e dell'internazionalizzazione. Per il secondo anno consecutivo UniCredit ha deciso di premiare l'eccellenza. Quella in termini di crescita e qualità nell'export e quella relativa all'alto grado di innovazione nella strategia di marketing. L'occasione è stata la seconda edizione dell'"UniCredit award for internationalization", lo speciale riconoscimento attribuito alle imprese d'eccellenza presenti a Macfrut, la fiera internazionale dell'ortofrutta in programma a Rimini Fiera (14-16 settembre).
Sul gradino più alto della giuria, il Gruppo Turatti di Cavarzere in Veneto azienda di punta nella produzione di macchinari d'avanguardia nel settore ortofrutticolo, e Sun World colosso californiano leader mondiale nel breeding di nuove varietà di uve senza semi.

I premi sono stati consegnati da Luciano Bacoccoli e Leonardo Gregianin del settore Sviluppo Territori Centro Nord UniCredit, a Ilaria e Antonio Turatti del Gruppo Turatti e a Maurizio Ventura di Sun World. La premiazione è avvenuta nel corso della serata di gala che ha riunito - tra gli altri - i rappresentanti delle principali aziende dell'agroalimentare. Presenti anche Livio Stellati, Area Manager Romagna UniCredit; e Renzo Piraccini, Presidente di Cesena Fiera.

Macfrut SunFlower

L'iniziativa si inserisce nell'ambito dell'ampio piano di collaborazione operativa stretto tra MacFrut e UniCredit che ha voluto essere non solo sponsor ma anche partner tecnico della grande fiera.

"Per il secondo anno consecutivo UniCredit si conferma al fianco di MacFrut, manifestazione che rappresenta un punto di incontro e di confronto internazionale per i professionisti dell'ortofrutta. Il ruolo di UniCredit – ha sottolineato Livio Stellati, Area Manager Romagna UniCredit UniCredit - non poteva essere e non è stato quello di semplice sponsor. Abbiamo operato anche e soprattutto come partner strategico, perché siamo un Gruppo internazionale con radici ben salde sul territorio non solo italiano ma anche europeo, capaci per questo di contribuire in concreto ad alcuni degli obiettivi primari del Macfrut: favorire l'internazionalizzazione delle imprese locali sia attraverso prodotti appositamente concepiti per gli operatori internazionali, sia fornendo un'assistenza diretta all'individuazione e al coinvolgimento di buyers esteri di particolare rilievo. Aspetti che costituiscono la base di un processo vincente per l'avvio e la crescita del business".

Macfrut Turatti

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

La pubblicazione dei dati USDA di lunedì 12 settembre hanno dato una spinta al ribasso dei valori delle materie prime. Il mercato interno è ancora in stato confusionale sul segmento del mais.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 14 settembre 2016 -
La stima di produzione del seme di soya in USA è infatti risultata superiore alle aspettative, 114 milioni di tonnellate contro le 110 previste ad agosto, gli stock di fine campagna 2015/16 sono stati ridotti di un milione di tonnellate da 6 a 5, mentre quelli per il 2016/17 sono previste superiori di quasi un milione (da circa 9 arrivano a quasi 10 milioni).

Per il mais è confermata una minore produzione USA, da 385 milioni circa a 384 milioni, ma che sono pur sempre valori elevati. Inoltre, tutti gli altri valori dei raccolti mondiali di mais, salvo quelli della EU, sono stati confermati ottimali.
Notizie positive per il grano che finalmente, in considerazione di una stima sensibilmente più contenuta degli stock mondiali (da 253 a 249 milioni di tonnellate), ha visto reagire i mercati al rialzo.

Comunque, dopo la parziale resistenza di lunedì, ieri si è registrato un calo sensibile:
SEMI settembre 968,20 (-16,2) nov 944,00 (-20,2)
FARINA settembre 310,40 (-7,9) ott 307,30 (-6,2) dic 306,10 (-5,8)
CORN settembre 319,20 (-10) dic 330,00 (-9,4)
GRANO settembre 374,60 (-8,4) dic 401,00 (-8,2) mar 421,60 (-8,2)

In prospettiva del probabile rafforzamento del dollaro sull'euro, in conseguenza del possibile rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve, potrebbe concretizzarsi un ulteriore aumento dei valori dei proteici. Sono infatti maggiori le probabilità di un rialzo sensibile piuttosto che il verificarsi di una posizione di stasi o ribassi.

Il Mercato Interno non sembra voglia smuoversi dalla posizione di incertezza per il mais. Il prodotto contratto 103 sino a 20 ppb di aflatossina è in calo, mentre per il mais di qualità la situazione è inversa. Merce dall'estero ne arriva in misura molto contenuta e con valori tra i 196 e i 200 euro arrivo. La limitata consistenza della merce sui porti viene esitata a 187 euro partenza.
Il grano si presenta sul mercato più resistente specie per le qualità superiori, Orzo ancora stazionario, e le crusche iniziano a dare segni di ripresa sostenuta da una certa programmazione delle esportazioni a breve termine. I foraggi disidratati continuano a risentire delle forti richieste che arrivano dall'estero specie dal sud est asiatico.

Indicatori internazionali 13 settembre 2016


l'Indice dei noli è nuovamente salito sino a 804 punti, il petrolio ruota attorno a 46,0$ e l'indice di cambio vede l'allentamento del dollaro quotare 1,12220.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Cresce ancora il Parmigiano Reggiano e il traguardo dei 10€/kg (24 mesi) è ormai a portata di mano. Nessuna novità per il Grana Padano che, per il momento, non dà segnali di ulteriori rimbalzi dopo quello del 29 agosto scorso. Volano invece latte spot, burro e creme.

di Virgilio 14 settembre 2016 - 

LATTE SPOT Netto recupero del latte spot anche per la settimana in corso. Con un +5,56% il latte crudo spot nazionale colloca il listino tra 38,66 e 39,69/100 kg di latte. Il latte di provenienza estera ha registrato un incremento percentuale addirittura maggiore con il latte intero pastorizzato spot proveniente da Germania e Austria che si è collocato nell'intervallo 39,18-40,21€/100 kg di latte (+6,94%) e lo scremato pastorizzato tra 23,81 e 24,84€/100 kg di latte (+9,30%).

BURRO E PANNA Gran balzo in avanti del burro e delle creme. Alla borsa di Milano le quattro referenze hanno registrato incrementi tra i 15 e i 20 centesimi per chilogrammo. Incrementi analoghi anche nei listini di Parma, Reggio Emilia e Verona. Reggio Emilia, nella seduta di ieri, ha quotato in sensibile positività anticipando perciò l'incremento che lo zangolato registrerà venerdì prossimo a Parma.

Borsa di Milano 12 settembre: (+)
BURRO CEE: 3,85€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 4,00€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,95€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 2,75€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,20€/Kg. (+)
MARGARINA Luglio: 0,95 -1,01€/kg (=)

Borsa Verona 12 settembre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,15-2,20 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 9 settembre 2016: (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,15€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 13 settembre 2016 (+)
BURRO ZANGOLATO: 2,35 - 2,35 €/kg.

GRANA PADANO Ancora stazionari i listini del Grana Padano DOP. Nessuna variazione viene segnalata dalla borsa milanese da moltissime settimane se si esclude la parentesi del 29 agosto scorso quando il 15 mesi di stagionatura recuperò 5 centesimi mentre rimase invariato il listino del formaggio più fresco.

PARMIGIANO REGGIANO Continua a crescere il Parmigiano Reggiano. Altri 5 centesimi recuperati su entrambi i listini pubblicati dalla borsa di riferimento comprensoriale di Parma. In particolare il 12 mesi di stagionatura si è collocato tra 8,40 e 8,65€/Kg e il 24 mesi prosegue inesorabile la sua corsa verso i 10€/Kg avviata 8 settimane fa raggiungendo quota 9,65-9,95€/Kg. (+0,26%)

Sempre più vicino il traguardo auspicato dal Presidente consortile, Alessandro Bezzi,

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(Per la Galleria immagini con i grafici Clal - Scorerre la pagina verso il basso)

 

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Editoriale: Contro il muro a tutta velocità. Latte spot alla carica. Vola il Bio in Emilia Romagna. Rural Festival, Da Rivalta a Gaiole in Chianti. Cereali e dintorni: in attesa dei dati USDA. Vendemmia 2016. Benessere in Villa. Maltempo.

SOMMARIO Anno 15 - n° 36 11 settembre 2016 (allegato il formato pdf scaricabile)
1.1 editoriale Contro il muro a tutta velocità
3.1 Lattiero Caseario Latte spot alla carica, con tutti i derivati.
4.1 biologico Vola il bio in Emilia-Romagna
5.1 Rural festival Rural Festival, da quest'anno raddoppia. Da Rivalta (parma) a Gaiole in Chianti.
6.1 cereali Cereali e dintorni. Stock pressoché invariati in attesa dei dati ufficiali dell'USDA
7.1 cereali Cereali e dintorni. Ombre speculative nell'emisfero nord.
8.1 vendemmia 2016 Vino, l'Italia riconquista la leadership mondiale
9.1 Salute benessere 43 espositori a Benessere in Villa. Domenica 11 settembre 2016
10.2 maltempo Maltempo. Alluvione 2015, Lega Nord: "Esborsi economici insostenibili" per i privati
11.1 innovazione Macfrut Innovation Award 2016 (MIA)
12.1 biodiversita' AgroBio Diverso. A Quattrocastella la prossima domenica, 18 settembre la presentazione del progetto
13.1 promozioni "vino" e partners
14.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 11 Settembre 2016 10:42

Vola il bio in Emilia-Romagna. Parma ai vertici

Agricoltura. Vola il bio in Emilia-Romagna: dall'inizio dell'anno +14,6% le imprese totali (+23% rispetto al 2014). A Parma il picco di crescita più elevato. Dalla Regione risorse aggiuntive per 17 milioni di euro. Caselli: "Scelta a favore di una produzione di qualità e amica dell'ambiente". Imprese bio in aumento in tutte le province: Parma, Forlì-Cesena, Bologna e Modena le prime. Dal 9 al 12 settembre la Regione al Sana

Vola il biologico in Emilia-Romagna. Complessivamente, le imprese totali (produzione e trasformazione) sono 4.772, in aumento del 14,6% rispetto alla fine del 2015 e addirittura del 23,1% sul 2014. Lo dicono i dati elaborati dalla Regione e aggiornati a maggio 2016.

Un risultato frutto anche del successo del primo bando sul bio del Psr 2014-2020, cui hanno risposto oltre 1.900 aziende per una superficie complessiva di circa 50mila ettari, di cui oltre 13mila legati alla zootecnica. Di fronte al boom di domande, la decisione della Regione è stata quella di rispondere a tutte, stanziando risorse aggiuntive per quasi 17 milioni di euro da qui al 2020 (oltre 3,3 milioni di euro all'anno in più per cinque anni), attraverso un meccanismo di anticipazione dei finanziamenti che verranno reintegrati interamente nell'arco del quinquennio, senza penalizzare altri interventi del Psr.

"E' una scelta forte a favore di un'agricoltura di qualità e amica dell'ambiente- afferma l'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli- che abbiamo adottato nel mese di maggio dopo esserci confrontati con la Consulta agricola regionale. La domanda di prodotti bio continua a crescere, nonostante la stagnazione dei consumi. Per una regione come l'Emilia-Romagna si tratta di una opportunità importante - posizionarsi in una fascia alta di mercato, puntando su prodotti a maggior valore aggiunto, che garantiscono un prezzo remunerativo agli agricoltori - che abbiamo voluto cogliere".

Le aziende agricole e le superfici


Entrando nel dettaglio, le aziende agricole bio in soli cinque mesi sono passate da 3.212 a 3.786 (il 4,16% delle aziende agricole presenti in Emilia-Romagna), con una crescita del 17,9%. Rispetto al 2014 la crescita è stata del 25,8%.
A maggio 2016 le superfici coltivate con il metodo biologico superano i 114 mila ettari (+20,4% rispetto al 2015, + 28,5% sul 2014): quasi l'11% dell'intera superficie agricola regionale. Ma non solo: le aziende agricole bio sono più grandi di quelle tradizionali con una dimensione media di oltre 30 ettari contro i 14,5 della media regionale (dati censimento 2010).

In crescita anche le aziende di trasformazione (che non hanno usufruito dei contributi del Psr), per le quali l'Emilia-Romagna è da sempre leader nazionale: a maggio le imprese che lavorano e commercializzano prodotti agricoli bio sono 986: + 3,5% rispetto al 2015 e + 13,7% sul 2014.

I dati per provincia


L'agricoltura bio è in aumento in tutta la regione. La provincia che ha registrato il picco di crescita maggiore è quella di Parma con 822 imprese complessive (produttori e trasformatori), +30,6% rispetto a fine 2015 (+39% sul 2014). Seguono Forlì-Cesena con 729 aziende, + 6,8% sule 2015 (+11,6% sul 2014); Bologna con 678, +27,7% sul 2015 (30,3% sul 2014); Modena con 617, +7,3% sul 2015 (+16,4% sul 2014). Completano la classifica regionale: Reggio Emilia, che a maggio 2016 registra 518 aziende di produzione e trasformazione, in crescita del 9% sul 2015 (+16,6% sul 2014), Piacenza con 482, +17,5% sul 2014 (+26,5 sul 2014); Ferrara con 336, + 27,2% sul 2015 (+ 39 % sul 2014); Ravenna con 322, + 3,5% sul 2015 (+13,3 % sul 2014) e Rimini con 268, + 7,2% sul 2015 ( +14% sul 2014).

BIO-Emilia-Romagna

Cresce la zootecnia bio

Grande incremento anche per quanto riguarda la zootecnia, un settore nel quale per le sue caratteristiche è più complesso riconvertire al metodo biologico. Dal 2011 al 2016 si è passati da 589 a 754 allevamenti in tutta l'Emilia-Romagna, circa il 30% in più. Oggi Forlì-Cesena è la provincia con più aziende zootecniche bio (143), seguita da Parma (137), Piacenza (124), Bologna (115), Modena (79), Reggio Emilia (70), Rimini (50), Ravenna (23), Ferrara (13).

La Regione al Sana: biodiversità, consumi consapevoli, lotta allo spreco, le opportunità dell'export
La Regione Emilia-Romagna torna a Sana, la fiera internazionale del biologico in programma a Bologna dal 9 al 12 settembre, con uno spazio al padiglione 26 (stand C71). Molte le iniziative dedicate all'educazione alimentare, per conoscere i vantaggi di un'alimentazione bio o imparare a leggere correttamente le etichette sui prodotti acquistati. Diversi gli appuntamenti dedicati a illustrare il rapporto tra agricoltura, territorio e alimentazione, partendo da alcuni prodotti di eccellenza come il Parmigiano Reggiano. Sul fronte della solidarietà protagonista sarà AfricHand Proiect, un progetto Cefa-Granarolo in collaborazione con la Regione, per sviluppare la produzione di latte in Mozambico. In occasione del Sana la Regione parlerà anche di export: un tema centrale per i prodotti di qualità, bio in testa. Lo fare il 9 settembre con un seminario sul tema "L'agroalimentare dell'Emilia-Romagna tra barriere commerciali, Brexit e accordi internazionali" (viale della Fiera, 8 Sala 20 maggio 2012, dalle ore 14).

Domenica, 11 Settembre 2016 09:30

Vino, l'Italia riconquista la leadership mondiale

Vendemmia abbondante e di qualità: 48,5 milioni di ettolitri. Sorpassate Spagna e Francia. Ministro Martina: "dobbiamo diventare leader anche per valore"

Roma, 6 settembre 2016 – "Una buona vendemmia che mantiene valori quantitativi da record superando le previsioni di Spagna (42,9 milioni di hl) e Francia (43 milioni di hl). Dopo un andamento primaverile non sempre favorevole l'estate si sta chiudendo con ottime condizioni. Il miglior battesimo per l'Osservatorio del Vino, promosso da UIV e ISMEA che, quest'anno per la prima volta, diffonde le previsioni vendemmiali raccogliendo l'eredità della ventennale collaborazione tra questi due soggetti. I dati rilevati, sono frutto di una ricognizione puntuale effettuata tra il mese di agosto e i primi di settembre in tutte le zone vitate del Paese, integrati, grazie all'Osservatorio, in un sistema organico e strutturato di monitoraggio della produzione e dei mercati interno ed internazionale che rappresenta un punto di svolta per il sistema vitivinicolo italiano".

Con queste parole Antonio Rallo, Presidente Unione Italiana Vini, commenta i risultati della ricognizione operata tra il mese di agosto e la prima decade di settembre sul territorio nazionale da Unione Italiana Vini e Ismea con la collaborazione del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, presentati oggi in una conferenza stampa organizzata al Mipaaf. Sono intervenuti: Antonio Rallo, Presidente Unione Italiana Vini; Paolo Castelletti, Segretario Generale Unione Italiana Vini; Raffaele Borriello, Direttore Generale ISMEA. Il compito di chiudere l'incontro è stato affidato all'On. Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.

"L'Italia si conferma primo produttore di vino al mondo per quantità – commenta il Ministro Maurizio Martina. Un dato importante, soprattutto tenendo conto della grande qualità che sappiamo sviluppare in tutti i territori delle nostre regioni. Ora dobbiamo diventare leader anche per valore. Una sfida alla nostra portata, che vogliamo e dobbiamo vincere insieme ai produttori, continuando a investire su qualità e innovazione. Il Governo fa la sua parte. Nel nostro piano di ricerca per le biotecnologie sostenibili c'è un Focus specifico dedicato alla vite, così come la viticoltura sarà protagonista nella crescita dell'agricoltura di precisione in Italia. Agiamo poi sulla semplificazione per le aziende e sul fronte della promozione e della tutela. Anche sul web. Proprio il 9 settembre il nostro Paese sarà protagonista sulla piattaforma di e-commerce Alibaba in occasione della giornata dedicata al vino. Un segnale importante che ci dimostra le potenzialità di questo settore e le occasioni da cogliere sui mercati internazionali. Abbiamo un sistema vitivinicolo da oltre 14 miliardi di euro, con un export che nel 2015 ha toccato il record dei 5,4 miliardi e che nei primi cinque mesi del 2016 ha registrato un trend in crescita. Non solo numeri – conclude Maurizio Martina - ma tradizione, legame con il territorio, eccellenza, una biodiversità che vanta oltre 500 vitigni coltivati. È questo che rende il sistema Italia unico al mondo. È su questo che dobbiamo costruire il successo dei prossimi anni".

"Anche quest'anno, il vino italiano conferma la propria leadership mondiale per quantità prodotta - aggiunge Raffaele Borriello, Direttore Generale ISMEA. I dati previsionali ISMEA-UIV indicano una produzione 2016 di 48,5 milioni di ettolitri, in contrazione del 2% rispetto al 2015. La qualità attesa si presenta buona in molte aree del Paese, grazie al favorevole decorso climatico. Ci sono quindi tutti i presupposti affinché, anche la nuova campagna prosegua gli ottimi risultati già raggiunti dal settore negli ultimi anni. Oltre al dato produttivo, ciò che appare determinante per le sorti del settore è il percorso di crescita sui mercati internazionali. Su questo fronte, dopo l'ennesimo record in valore del 2015, esistono margini per guardare con ottimismo anche all'anno in corso visto che i dati dei primi cinque mesi indicano una crescita dell'export sia in volume sia in valore, che lascia presagire il raggiungimento di un ulteriore record in chiusura d'anno dopo quello del 2015".

"Dalle basi spumante alle uve bianche che si stanno raccogliendo in questi giorni – precisa Antonio Rallo - tutti i valori fanno presagire un'ottima qualità del vino confermando prospettive eccellenti anche per le rosse, seppur l'ultima parola sarà data al momento della raccolta. Ora però dovremo essere bravi e capaci nel tradurre una buona annata, in vigna e in cantina, in una altrettanto eccellente stagione commerciale sui mercati interno e internazionale. La qualità della vendemmia è un'ottima premessa competitiva purché non rimanga da sola. Abbiamo le migliori condizioni per imprimere al nostro export un ulteriore salto in avanti".

"I dati sull'esportazione dei primi cinque mesi dell'anno (+3,8% a valore su gennaio) confermano il trend di crescita annua attorno al +5% - spiega il Presidente Rallo - ma dobbiamo fare di più per trasformare il rinnovato primato produttivo mondiale anche in un'eccellente performance commerciale, semplificando e razionalizzando l'offerta del prodotto secondo il modello seguito prima dal Prosecco e oggi dalla DOC Pinot Grigio delle Venezie, dove l'integrazione della filiera produttiva non ha sacrificato le specificità territoriali".

"Recuperano i volumi, aumentano i vini a DO e, questi, sono indubbiamente elementi positivi accanto però ad una crescita ancora inferiore rispetto ad altri competitor internazionali e realizzata in prevalenza grazie agli spumanti – conclude Antonio Rallo. Un successo, quello delle bollicine, che deve continuare ma non può, da solo, supportare la crescita delle nostre esportazioni. Poi dobbiamo guardare con nuova attenzione al mercato interno che, ricordiamolo, rappresenta ancora il primo mercato per il nostro vino assorbendo il 50% del prodotto. Le imprese devono tornare ad investire sul consumatore italiano".

Previsioni vendemmiali 2016 in sintesi
A livello territoriale si evidenzia una sostanziale disomogeneità di situazioni tra regioni confinanti e all'interno delle stesse. Tra le prime 4 grandi regioni produttrici la Sicilia mostra una flessione (-15%), mentre in lieve crescita si stimano le produzioni di Veneto (+2%), grazie all'entrata in produzione dei nuovi impianti (soprattutto del Prosecco), Puglia (+2%) ed Emilia Romagna (+5%). Al Nord, poi, si assiste ad un lieve recupero produttivo del Piemonte dopo due anni scarsi (+5%), a cui si affianca la decisa crescita della Valle d'Aosta (+17%) ed una stabilità della Liguria. Anche in Friuli Venezia Giulia i nuovi impianti fanno restare la produzione 2016 molto al di sopra della media degli ultimi 5 anni, sebbene con una lieve flessione sul precedente (-4%). Lombardia (-13%) e Trentino Alto Adige (-9%), invece, hanno sofferto maggiormente le incertezze climatiche. Scendendo lungo la Penisola si evidenzia l'arretramento di Toscana (-8%) ed Umbria (-8%) a fronte di segni lievemente positivi per Lazio, Abruzzo e Marche. Annata da dimenticare per i volumi della Campania (-20%), regione che ha sopportato molte avversità climatiche durante tutto l'arco dello sviluppo vegetativo. Buona la vendemmia anche in Molise, Calabria e Basilicata dove le prime stime si collocano su terreno positivo rispetto a quella dello scorso anno. Stabile la Sardegna.

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Domenica, 11 Settembre 2016 08:50

Macfrut Innovation Award 2016 (MIA)

Macfrut Innovation Award 2016 (MIA): a Rimini le medaglie per l'innovazione nell'ortofrutta nel premio organizzato da L'Informatore Agrario. Le tendenze dell'ortofrutta dal MIA 2016

Verona, 6 settembre 2016. Un pomodoro resistente ai virus, il primo minimelone "piel de sapo", un regolatore di crescita che può migliorare la colorazione degli acini dell'uva da tavola, sistemi di conservazione basati sull'ozono, macchine selezionatrici in grado di "guardare" all'interno del frutto, packaging inediti ed espositori modulari in legno. Sono solo alcune delle novità premiate nell'edizione 2016 di Macfrut Innovation Award, il riconoscimento de L'Informatore Agrario e Macfrut che seleziona le innovazioni più interessanti esposte durante la manifestazione. Con 7 ori, 9 argenti e 12 bronzi, sono 28 le medaglie assegnate e 9 le menzioni speciali, dedicate ai prodotti al di fuori delle 7 categorie merceologiche previste dal regolamento. La cerimonia di premiazione è in programma venerdì 16 settembre (Macfrut Innovation Hall, ore 10.30) alla presenza del presidente di Cesena Fiere, Renzo Piraccini, e di Antonio Boschetti, direttore de L'Informatore Agrario.

Per Antonio Boschetti: "I Macfrut Innovation Award premiano il valore dell'innovazione rispetto a funzionalità, utilizzazione, concezione tecnica, impatto ambientale e qualità dei prodotti. Le numerosissime candidature – ha commentato il direttore de L'Informatore Agrario – sono l'evidente segnale di un comparto in fermento e che punta all'innovazione come driver di crescita. Quest'anno – ha concluso Boschetti – per la prima volta abbiamo premiato anche alcune novità nell'ambito dei prodotti trasformati, un segmento ad alto valore aggiunto". Per Renzo Piraccini: "Le novità premiate a Macfrut evidenziano due elementi: la leadership delle aziende italiane sul fronte dell'innovazione e una tendenza del comparto sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale e attento alle esigenze del consumatore".

Vanno in questa direzione, infatti, l'atomizzatore dotato di un sistema che riduce la deriva nei trattamenti fitosanitari (M-612 Multi-Flow), la sarchiatrice interfilare per il controllo meccanico delle infestanti (Rotosark), il sistema in grado di selezionare i mirtilli in base alle qualità di buccia e polpa (Blueberry Vision Unitec Technology) e il dispositivo elettroidraulico per il controllo automatico della corretta profondità di lavoro (TDC), la migliore preparazione del terreno e la riduzione di carburante.

La parola d'ordine rimane la sostenibilità, in direzione di un abbattimento dei costi ma anche, e soprattutto, in un'ottica di rispetto dell'ambiente e della salubrità del prodotto, a partire dagli agrofarmaci e fertilizzanti (vince la medaglia d'oro nella categoria 3logy, l'antibotritico a base di 3 nuove sostanze attive naturali - i terpeni - esente dai limiti massimi di residuo), fino agli imballaggi e al packaging, che vedono affermarsi nuove confezioni con un consumo di materie prime inferiore per il 35% e riciclabili al 100% (Sormabag). Dal punto di vista delle varietà ortofrutticole, continua la ricerca di prodotti sempre più accattivanti per il consumatore, dal colore alle dimensioni, fino alla consistenza e versatilità in cucina. Un'attenzione al gusto e ai trend alimentari che si riscontra anche tra le menzioni speciali, tra cui i prodotti vegani - i burger vegetali a base di quinoa (Burger'Z) - biologici, in monoporzioni e pronti al consumo. Un occhio di riguardo per le intolleranze: spazio al gluten-free, alle proposte senza zuccheri aggiunti, senza coloranti artificiali e a basso contenuto calorico, come la pasta di frutta disidratata e frutta secca (Mister Nut Wellness) e il Puré senza latte. Genuinità, quindi, ma anche tracciabilità: tra le medaglie di bronzo c'è la App (SiroApp) che consente di risalire al percorso produttivo del prodotto tramite il QR code, mentre ricevono una menzione speciale le Verdure di Romagna, ortaggi di stagione del territorio romagnolo coltivati da aziende agricole specializzate nel rispetto dell'ambiente, della biodiversità e della stagionalità del prodotto che viene raccolto e confezionato in giornata.

Con 14 riconoscimenti complessivi, è proprio l'Emilia-Romagna la regione italiana più premiata, seguita da Lombardia (9) e Piemonte (5). Per la categoria "Strutture e attrezzature per le colture protette" il primo e secondo gradino del podio sono occupati da aziende francesi, a testimoniare il valore internazionale di Macfrut.

Tutte le novità premiate sono consultabili sul sito www.ortofrutta.informatoreagrario.it 

I VINCITORI DEL MACFRUT INNOVATION AWARD 2016
CATEGORIA I - SEMENTI E CULTIVAR PER PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI FRESCHI E TRASFORMATI
MEDAGLIA ORO: Centus F1: pomodoro con resistenza intermedia al ceppo di Tomato Spotted Wilt Virus (Area espositiva: padiglione D7 - stand 044) – Isi Sementi di Fidenza (Parma)
MEDAGLIA ARGENTO: Pomodoro Cordobesa; ibrido che si distingue per l'elevata presenza di licopene e antociani (Area espositiva: padiglione D7 - stand 111) – Top Seeds Italia di Terracina (Latina)
MEDAGLIA BRONZO: Gavina: minianguria senza semi che si caratterizza per il colore e lo spessore della buccia, di molto inferiore rispetto alle altre miniangurie standard, e per il sapore e grado zuccherino ottimale (Area espositiva Padiglione D5 - stand 075) – L'Orto di Eleonora di Terralba (Oristano); Majores: primo minimelone piel de sapo tondo, con un elevato grado brix e una shelf life di 20-30 giorni (Area espositiva Padiglione D5 - stand 075) – L'Orto di Eleonora di Terralba (Oristano); Diamante: melone piccolo e tondo la sua polpa può conservarsi per diversi giorni senza divenire troppo dura (Area espositiva: padiglione D7 - stand 005) – Lamboseeds di Sant'Agata Bolognese (Bologna); Roby F1: melanzana tonda viola con la polpa è bianca, consistente, resistente alla sovramaturazione e all'ossidazione anche diverse ore dopo il taglio (Area espositiva: padiglione D7 - stand 167) – Vilmorin Italia di Funo (Bologna)

CATEGORIA II - AGROFARMACI E FERTILIZZANTI
MEDAGLIA ORO: 3Logy: antibotritico a base di terpeni autorizzato in Italia sulla vite da vino e da tavola; eugenolo, geraniolo e timolo sono le 3 sostanze naturali attive alla base del prodotto, esente dai limiti massimi di residuo (Area espositiva: padiglione D7 - stand 131) – Sipcam Italia di Pero (Milano)
MEDAGLIA ARGENTO: Ferland: chelato di ferro utilizzato contro la clorosi ferrica; permette una limitazione dell'inquinamento ambientale grazie alla riduzione dei solventi organici e il loro totale riciclo all'interno dei processi produttivi (riduzione dell'impatto ambientale) (Area espositiva: padiglione B7 - stand 001) – Fertenia di Bellizzi (Salerno); Excelero: regolatore di crescita a base di acido S-abscissico (S-ABA), un ormone vegetale di origine naturale che può migliorare lo sviluppo della colorazione degli acini dell'uva da tavola (Area espositiva: padiglione D7 - stand 067) - Sumitomo Chemical Italia di Milano

CATEGORIA III - MACCHINE E ATTREZZATURE PER LA COLTIVAZIONE DEI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI
MEDAGLIA ORO: TDC: sistema elettroidraulico che permette di controllare automaticamente la corretta profondità di lavoro del macchinario al quale è applicato (Area espositiva: padiglione B7 - stand 045) – Forigo – Roter Italia di Ostiglia (Mantova)
MEDAGLIA ARGENTO: M-612 Multi-Flow: modello di atomizzatore dotato di un sistema che riduce le perdite per deriva nei trattamenti fitosanitari (Area espositiva: padiglione B7 - stand 167) – Martignani di S.Agata sul Santerno (Ravenna)
MEDAGLIA BRONZO: MR 2.0 Compact: carrello elevatore elettrico a 48 V con forche frontali, a quattro ruote e con una portata nominale di 2.000 kg; dotato, di serie, del «Super Sterzo Montini», ossia dell'assale posteriore sterzante fino a 101° (Area espositiva: padiglione D1 - stand 068) – Montini di Cotignola (Ravenna); Rotosark: sarchiatrice interfilare, applicabile dalle coltivazioni in linea, orticole biologiche e convenzionali, a quelle estensive e cerealicole; tecnologia Rotoblizz e Rotovert (Area espositiva: padiglione D7 - stand 046) – Oliver Agro di Salizzole (Verona)

CATEGORIA IV - STRUTTURE E ATTREZZATURE PER LE COLTURE PROTETTE
MEDAGLIA ORO: Multitech SF Meloni: film plastico adatto per la copertura dei meloni su piccoli tunnel; sistema di copertura a doppio film gonfiabile che offre una ottimale termicità (Area espositiva: padiglione B7 - stand 071) – Europlastic di Aimargues (France)
MEDAGLIA ARGENTO: Rivulis D1000: ala gocciolante per le colture da pieno campo che offre resistenza alle otturazioni e può quindi essere utilizzato anche in sub-irrigazione (Area espositiva: padiglione D7 - stand 084) – Rivulis Irrigation di Lespinasse (Francia)

CATEGORIA V - MACCHINE E TECNOLOGIE PER LA SELEZIONE E PER IL CONFEZIONAMENTO
MEDAGLIA ORO: Idrolisi Gruper: sistema brevettato per evitare la degradazione degli elettrodi utilizzando un rivestimento di diamante che consente di ottenere una soluzione senza residui (Area espositiva: padiglione D1 - stand 071) – Techno3 di Saluzzo (Cuneo)
MEDAGLIA ARGENTO: Streamer: taglierina a spirale automatica concepita per ottenere un'ampia gamma di prodotti vegetali spiralizzati, con differenti forme e dimensioni; funzionamento continuo e senza interruzioni (Area espositiva: padiglione D3 - stand 143) – Turatti di Cavarzere (Venezia); Blueberry Vision Unitec Technology: tecnologia capace di visionare il 100% del frutto di mirtillo: polpa e parte esteriore del frutto della bacca (Area espositiva: padiglione B3 - stand 075) – Unitec di Lugo (Ravenna);
MEDAGLIA BRONZO: BRS-134: confezionatrice automatica particolarmente indicata per agrumi, progettata per offrire ai magazzini di confezionamento la possibilità di diversificare e aumentare la gamma degli imballi (Area espositiva: padiglione D1 - stand 149) – Sorma Group di Cesena

CATEGORIA VI - PACKAGING E MATERIALI D'IMBALLAGGIO
MEDAGLIA ORO: Sormabag: confezione composta da rete tessuta e film sagomato il quale funge sia da manico sia da supporto grafico; impiega il 35% di materiale in meno, è monomateriale e riciclabile al 100% (Area espositiva: padiglione D1 - stand 149) – Sorma Group di Cesena
MEDAGLIA ARGENTO: Ilip-Amp: portavaso in r-PET che garantisce maggiore resistenza alle manipolazioni, qualità costante e colori più brillanti (Area espositiva: padiglione B5 - stand 075) – Ilip di Valsamoggia, Loc. Bazzano (Bologna)
MEDAGLIA BRONZO: Minirossa: nuovo tipo di confezione per minianguria; funzionale e pratica, risulta facilmente riconoscibile dal consumatore ed è realizzata al 100% in cartone (Area espositiva: padiglione D7 - stand 005) – LamboSeeds di Sant'Agata bolognese (Bologna);
Nuovo packaging IV gamma: packaging innovativo che enfatizza, attraverso un tag in posizione evidente, che le verdure sono già lavate (Area espositiva: padiglione D5 - stand 033) – Zerbinati di Borgo San Martino (AL)

CATEGORIA VII - LOGISTICA E SERVIZI
MEDAGLIA ORO: Conservazione a refrigerazione passiva e ozono: sistema di conservazione di prodotti ortofrutticoli sia in cella sia in container per il trasporto, che si basa su refrigerazione passiva e ozono (Area espositiva: padiglione D3 - stand 195) – De Nora di Milano
MEDAGLIA ARGENTO: Espositore Wood Look effetto legno: espositore modulare e componibile effetto legno per il reparto ortofrutta; completamente monomateriale (PP) e quindi riciclabile (Area espositiva: padiglione D5 - stand 152) – Polymer Logistics di Agrate Brianza (Monza a Brianza)
MEDAGLIA BRONZO: My new happy life: idea proposta ai gestori di negozi di frutta e verdura o di punti vendita/catene della gdo che invita a non sprecare la frutta invenduta ma a trovarle una nuova destinazione: è possibile produrre sorbetto o gelato (Area espositiva: padiglione B3 - stand 044) – Ifi di Tavullia (PU); SiroApp: applicazione scaricabile gratuitamente che consente di risalire con chiarezza al percorso produttivo del prodotto, attraverso un QR Code (Area espositiva: padiglione B3 - stand 070) – Siropack di Cesenatico (Forlì-Cesena); Healthy Soil: prodotto che consente di stabilire il livello residuale di erbicidi presente nel compost (Area espositiva: padiglione D7 - stand 090) – Agritalia di Villa Saviola (Mantova)

MENZIONE SPECIALE
Purè senza latte: vegan e gluten free; un'alternativa light, ma assolutamente appetitosa, ai purè tradizionali (Area espositiva: padiglione D5 - stand 153) – Euroverde Società Agricola di Azzano Mella (Brescia)
Dimmidisì: linea di insalatone in ciotola, fresche e pronte da gustare, pensata per offrire ai consumatori, un alimento, ricco di ingredienti salutari (Area espositiva: padiglione D5 - stand 078) – La linea verde di Manerbio (BS)
Superfrutta in Doypack: frullato di frutta biologica da 120 g, senza conservanti, con confezione richiudibile e una shelf life di 12 mesi (Area espositiva: padiglione D1 - stand 199) – Natura Nuova di Bagnacavallo (Ravenna)
Mister Nut Wellness: Pasta di frutta disidratata e frutta secca in confezione monodose; senza zuccheri aggiunti, senza glutine, senza coloranti artificiali, ad alto contenuto di fibre e basso contenuto calorico (Area espositiva padiglione D5 - stand 001) – New Factor di Cerasolo Ausa di Coriano (RN)
Verdure di Romagna: ortaggi e verdure di stagione del territorio romagnolo, raccolti e confezionati in giornata (Area espositiva: padiglione D1 - stand 073) – Sipo di Bellaria Igea Marina (Rimini)
Linea Vitamia: linea di IV gamma di frutta tagliata, fondata su una selezione attenta delle materie prime, italiane ed estere (Area espositiva: padiglione D5 - stand 119) – Spreafico di Milano
Burger'Z: burger vegetali a base di quinoa, con verdure fresche, senza glutine, senza soia, senza conservanti, senza aromi, senza glutammato, senza grassi animali e con solo olio extravergine di oliva italiano(Area espositiva: padiglione D5 - stand 033) – Zerbinati di Borgo San Martino (Alessandria)
Il nostro Bio: nuova linea di zuppe biologiche in monoporzione (Area espositiva: padiglione D5 - stand 033) – Zerbinati di Borgo San Martino (Alessandria)
Le Monoporzioni: zuppe e creme pronte con verdure fresche in formato monoporzione (Area espositiva: padiglione D5 - stand 033) – Zerbinati di Borgo San Martino (Alessandria)

www.informatoreagrario.it 

Agrobiodiverso è un progetto culturale, economico, agricolo ed ambientale che interconnette tutti gli ambiti. Il progetto verrà presentato domenica 18 settembre a Quattrocastella

di L'Equilibrista 11 settembre 2016 -
Il progetto Agrobiodiverso nasce dall'idea di valorizzare e tutelare l'agrobiodiversità, ovvero la biodiversità genetica in ambito agricolo, nonché di promuovere aziende, prodotti e stili di agricoltura sostenibili (in primis l'agricoltura biologica e biodinamica), rinnovabili e legate a doppio filo all'ambiente che la circonda. L'areale di riferimento è innanzitutto quello reggiano ed emiliano, ma non si pongono vincoli geografici, in quanto l'agrobiodiversità è mondiale.

Il principio base perché si tuteli l'agrobiodiversità è tutelare e fare crescere chi, da un punto di vista imprenditoriale in primo luogo, e privatamente in secondo luogo, lavori con i prodotti e le metodologie dell'agrobiodiversità. Per fare questo, devono essere promosse le aziende medesime ed i loro prodotti, facendo conoscere ai consumatori il loro valore aggiunto ed aiutando le aziende medesime oltre che nella fase tecnica di coltivazione, nelle fasi di commercializzazione e promozione.

Il progetto è organizzato contestualmente da un gruppo di aziende agricole del territorio emiliano, principalmente reggiano, ed è coordinato da Terra delle Valli dell'Ing.Marco Sepe, con l'ausilio dell'Agronomo Bertani Simone e dalla Dr.ssa Federica Secchi. Di fondo il modus operandi è e sarà quello della condivisione di obbiettivi e modalità operative con periodici incontri fra le aziende agricole, al fine di creare proposte pienamente condivise e una rete che possa scambiare idee, prodotti, valore aggiunto.

Intervisto uno dei protagonisti nonché agronomo, il dr. Bertani Simone che mi descrive la giornata più nel dettaglio: "Chef professionisti e tecnici del settore, cucineranno gli esclusivi prodotti delle aziende e verranno proposte degustazioni e abbinamenti esclusivamente con vini prodotti da vitigni autoctoni.
Eventi per i bambini, orienteering nei vigneti, escursioni a caccia di erbe selvatiche, coadiuvati da eventi artistici e musicali, faranno da cornice alla giornata che vuole integrarsi nello spazio e nella natura grazie anche al "simposio agrobiodiverso", ove le aziende racconteranno le proprie esperienze ed i propri progetti".

Si respira l'aria fresca di nuove proposte che devono valorizzare il territorio e la crescente voglia di distinzione sia da parte dei produttori che dei consumatori che sono sempre più educati al mangiare bene e consapevole ed alla valorizzazione del territorio.

Per attuare gli obbiettivi di progetto si lavorerà su diverse azioni ed in particolare:
- Festa di lancio al Castello del Bianello, con il patrocinio del comune di Quattro Castella e la collaborazione di Ideanatura, Recotur, Bianello dei Canossa
- Eventi nel periodo autunnale invernale presso locali della zona di Modena, Reggio e Parma con degustazioni dei prodotti aziendali, momenti di approfondimento e divulgazione sui temi dell'agrobiodiversità, per avvicinare consumatore e produttore.
- Corsi di formazione in collaborazione con Dinamica Reggio Emilia, in programma già un corso su coltivazione di piccoli frutti e frutti minori per l'autunno inverno 2016/2017
- Convegni e divulgazione per aziende agricole e semplici cittadini su tematiche inerenti l'agrobiodiversità e la produzione agricola
- Rete commerciale per promuovere e vendere i prodotti delle aziende aderenti mediante canali tradizionali, mercato on line e ricerca nuovi sbocchi commerciali.
- Sviluppo del portale www.agrobiodiversità.it che servirà a fornire spazi di promozione alle aziende che potranno farsi conoscere, spazi per la vendita e promozione commerciale on line, e spazi per raccontare e promuovere il progetto ed i suoi eventi.
- Creare, sviluppare e promuovere filiere di prodotto sostenibili in ambito agricolo ed agroalimentare, ed anche in senso produttivo lato e quindi anche in altri settori.
- Ricerca e sviluppo di ulteriori azioni volte alla promozione dell'agrobiodiversità aiutando a sviluppare progetti agricoli ambientali e culturali sul territorio.

Info 3339525497-3288160667-3494912174
info@agrobiodiversità.it - www.agrobiodiversità.it 

 

LOGO-agrobiodiverso
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IL PROGRAMMA
Domenica 18 settembre 2016 dalle 10.00 alle 19.00

(scaricabile in formato pdf)

Castello di Bianello – Quattro Castella (RE)
Ore 10.00 Passeggiata di presentazione a cura di Ideanatura con partenza da imbocco stradello
Visite guidate al Castello di Bianello e alla antica tenuta agricola (orario visite a cura di Ideanatura dalle ore 11.00 alle ore 19.00 orario biglietteria ore 11.00/12.00/13.00/14.00/15.00/16.00/17.00/18.00)

Dalle ore 10.00 alle ore 19.00 presso la "Corte degli Ulivi" Agorà dell'agrobiodiversità: esposizione di aziende produttrici di coltivazioni di agro biodiversità con vendita e degustazioni (piccoli frutti, frutti antichi, cereali minori, castagne, frutta a guscio, zafferano, animali allevati allo stato brado, vini autoctoni, formaggi, etc.)
- Dettaglio delle attività che si terranno nella giornata presso la "Corte degli Ulivi

Inaugurazione festa ore 10.30 circa con saluto delle autorità presenti
Ore 11 .00 Presentazione dettagliata del progetto "AGROBIODIVERSO "
Ore 11.30 Presentazione delle aziende agricole (interviste ai singoli produttori e presentazione dei loro principali prodotti agrobiodiversi)
Per chi lo desiderasse degustazione a pagamento presso il ristorante "Il Bianello" dove lo chef preparera' un menu' utilizzando i prodotti delle aziende presenti
Ore 15,30 circa lezione sui frutti antichi, frutti da siepe e frutti minori tenuta dal prof. Beretti e a seguire intervento di Fabrizio Carponi (Ideanatura) che parlera' dell'area del Bianello quale antica tenuta agricola di olivi e gelsi
Dalle ore 16.30 circa "Incontro con le aziende "agrobiodiverse" tra ricette e curiosita' sui loro prodotti e le loro aziende"
Agro-Orienteering nella tenuta, a cura di Ideanatura

Servizio di bus-navetta (imbocco stradello/Corte degli Ulivi)
Dalle ore 16.00 alle ore19.00 degustazione vini a cura di ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino)

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Le discrezioni anticipate da Reuters sugli stock e le produzioni. L'ipotesi di leggera flessione non ha spaventato i mercati che, giovedi sera, hanno chiuso in positivo.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 9 settembre 2016 -
Nella attesa dei dati ufficiali USDA di lunedì 12, segnaliamo le indiscrezioni diffuse dalla agenzia internazionale: produzione del seme è stata stimata in 111 milioni di tonnellate contro 110 dell'USDA di agosto, quella del corn a 382 milioni di tonnellate contro 386. Gli stock di fine campagna 2015/16 per il seme sono stimati a 6,30 milioni di tonnellate contro 6,95 dell'USDA di agosto. Invariata è la cifra riferita agli stock della campagna 2016/17 con 9 milioni di tonnellate. Per quanto riguarda gli stock del corn per il 2015/16 viene riportato il valore di 43,50 in agosto erano 43,33. Per il 2016/17, la stima è di 59 contro 61 di agosto. Mentre nessuna variazione segnalata sugli stock di fine campagna del grano: 30 milioni di tonnellate
Nonostante le variazioni riportate, il Chicago Board non ha reagito chiudendo, giovedi sera, in positivo su tutto il fronte a conferma della buona tenuta delle vendite.

Per i proteici i valori ruotavano, sempre nella giornata di giovedi, intorno ai 337/340 euro per la 44 e 350 per la proteica, il girasole proteico sui 215 euro partenza ai porti, la farina di colza 223 euro partenza depositi interni, sul 2017 i prezzi della farina di soya giravano su valori di 339 per la 44 e 347 per la proteica base 46,50%.

In sintesi, salvo imprevisti, i valori sono ancora appetibili per gli acquisti.

Per le farine di soya ogm free convenzionali ormai è rimasto un solo venditore che fa da monopolista, mentre sull'ottobre dicembre gira a 365 euro.

Sulla sponda del mercato domestico, a destare attenzione è ancora l'incertezza sul mais, il prodotto contratto 103 sino a 20 ppb di aflatossina è in calo, mentre per il mais di qualità la situazione è inversa; non entra merce dall'estero se non a valori tra i 198 e i 202 euro arrivo, e il prodotto ancorato al porto sta scemando e viene proposto a 187 euro partenza. Sui mesi futuri gli esteri base Brescia giovedi così quotavano; ottobre-dicembre 170, ottobre16- marzo 17 175, e il gennaio-giugno 180, per cui l'ottobre 2016 - giugno17 matematicamente quota 177.

Il grano si presenta sul mercato più resistente specie per le qualità superiori, l'orzo ancora stazionario, e le crusche iniziano a dare segni di ripresa mentre i foraggi disidratati continuano a risentire delle forti richieste che arrivano dall'estero.

Nulla di particolare da segnalare per il settore delle bioenergie, salvo la corsa ancora ai cruscami di grano sui 93 euro e ai farinacci di grano a 135. Scarsa è la quantità di sottoprodotti dell'industria del riso e vi è attesa per i prossimi nuovi prezzi delle farine di mais.

Indicatori internazionali 09 settembre 2016


l'Indice dei noli è nuovamente salito sino a 792 punti, il petrolio è anch'esso risalito a 47,0$ e l'indice di cambio vede l'allentamento dell'euro quotare 1,12839.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

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La scorsa settimana il mercato domestico aveva dato segnali di ripresa per il tenero mentre cali sono stati registrati per il frumento duro e il mais. Occhi puntati sui mercati esteri dove si assiste a una ripresa del mais dettata da azioni speculative soprattutto nell'emisfero nord.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 7 settembre 2016 -
Martedi sera il Chicago ha chiuso con il segno positivo per il settore soya con vendite ben tenute e la tendenza di queste ore è verso il rafforzamento a conferma di una azione speculativa che sta operando oltre oceano.

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Per i proteici i valori ruotano intorno ai 337/340 euro per la 44 e 348. Il girasole proteico è quotato sui 215 euro partenza ai porti, la farina di colza 223 euro partenza depositi interni, sul 2017. I prezzi della farina soya girano su valori 336 per la 44 e 346 per la proteica base 46,50%.
Per le farine di soya ogm free convenzionali è sempre più concreto il rischio di una possibile crisi di congiuntura fisica vecchio raccolto-nuovo raccolto. La quotazione è attorno ai 370 euro, mentre sull'ottobre dicembre si aggira intorno a 361 euro.

Il mercato nazionale mostra ancora segnali di confusione riguardo al mais. Il prodotto contratto 103 sino a 20 ppb di aflatossina è in calo, mentre per la merce di qualità la situazione è invertita. Dall'estero non arriva materiale se non a valori tra i 198 e i 202 euro arrivo, e al momento la disponibilità di prodotto ai porti è limitata e viene esitata a 187 euro partenza.

Il grano, almeno per le qualità superiori, sembra rafforzarsi. Orzo al momento ancora stazionario, con prezzi attorno a 163€/ton. arrivo per settembre e 171 arrivo da settembre 2016 a giugno 2017. Le crusche invece cominciano a dare segni di ripresa.

I Foraggi disidratati stanno risentendo delle forti richieste che arrivano dall'estero.

Indicatori internazionali 7 settembre 2016


l'Indice dei noli è risalito a 745 punti, il petrolio oscilla attorno a 45,0$/barile e l'indice di cambio è attorno a 1,12454.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Mercoledì, 07 Settembre 2016 08:32

Latte spot alla carica, con tutti i derivati.

Prosegue il recupero dei listini del Parmigiano Reggiano mentre il Grana Padano DOP, dopo il rimbalzo della scorsa settimana, è rimasto al palo. In forte recupero i derivati del latte e il latte spot.

di Virgilio Parma 7 settembre 2016

LATTE SPOT Prosegue la cavalcata del latte spot. Anche in questa settimana si registra una sensibile crescita del valore registrato alla borsa di Verona. Nello specifico il latte crudo spot nazionale sale a 36,60-37,63 (+2,86%), il latte intero pastorizzato estero, con un balzo del 5,58% raggiunge la quota del nazionale mentre lo scremato pastorizzato estero si colloca tra 21,74 e 22,77 (+4,88%)

BURRO E PANNA Dieci centesimi ancora recuperati dal burro sull'onda positiva del settore lattiero. Come anticipato dalla borsa reggiana la scorsa settimana, lo zangolato parmense ha recupera oltre il 24%.

Borsa di Milano 05 settembre: (+)
BURRO CEE: 3,60€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,75€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,75€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 2,55€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,08€/Kg. (+)
MARGARINA Luglio: 0,95 -1,01€/kg (=)

Borsa Verona 05 settembre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,03-2,08 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 2 settembre 2016: (++)
BURRO ZANGOLATO: 2,05€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 30 agosto 2016 (++)
BURRO ZANGOLATO: 2,05 - 2,05 €/kg.

 

GRANA PADANO Non ha avuto un seguito il rimbalzo registrato nella ottava precedente. Il Grana Padano DOP quindi lascia invariati i listini. Nello specifico il 9 mesi colloca i prezzi tra 6,30 e 6,40€/Kg. e il 15 mesi tra 7,05 e 7,70€/Kg.

 

PARMIGIANO REGGIANO Il Parmigiano Reggiano prosegue la rincorsa ai 10€/kg per la stagionatura di 24 mesi, avendo recuperato, anche nell'ultima sessione di borsa parmense, ulteriori 5 centesimi. Invariato invece il listino del 12 mesi di stagionatura. Riassumendo, il 24 mesi è perciò quotato tra 9,60 e 9,95€/Kg e il 12 mesi è fermo tra 8,35 e 8,65€/Kg. Un valore empre più prossimo al traguardo auspicato dal Presidente, Alessandro Bezzi, del Consorzio nell'intervista dello scorso 31 luglio

Burro-cee-MI-sett16

  

(Per la Galleria immagini con i grafici Clal - Scorerre la pagina verso il basso)

 

LOGO Mulino Alimentare 

 

Di biodiversità si parla molto ma fortunatamente qualcuno ha deciso di fare e diventarne il custode. Non solo un'esperienza museale ma un'occasione di business, d'educazione e di socialità.

di Virgilio. Rivalta di Lesignano Bagni 4 settembre 2016 -
Il Rural Festival è tutto questo. Nel Parco del Borboj di Lesignano Bagni, la passione e il sogno di Mauro Ziveri, il fondatore della "Rosa dell'Angelo", si sono concretizzate e il "Rural Festival" è la celebrazione del successo dell'idea.

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Giunta alla terza edizione, la manifestazione è cresciuta, di anno in anno in modo esponenziale, grazie alla sua formula che coniuga il "mercatino" dei prodotti, o meglio dei frutti delle aziende agricole che hanno deciso di sfidare le leggi economiche posizionandosi all'interno di una micro nicchia, all'osservazione dei cicli naturali.

A quanto pare è una ricetta azzeccata, almeno a osservare le migliaia (lo scorso anno ne furono contate 30.000 in due giorni) di persone che sono accorse, anche quest'anno, a Rivalta per gustare delle rarità, curiosare tra le razze e le cultivar autoctone, farsi una passeggiata sui trattori antichi, peraltro ancora in splendida forma e, per i più romantici, godersi una notte a osservare le stelle dalla veranda degli "Igloo" di legno, in grado di ospitare una coppia che voglia rigenerare le batterie isolandosi dalla modernità.

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Il successo dell'edizione emiliana del Rural Festival ha ottenuto il richiamo della Toscana. Dal 17 al 18 settembre, infatti, nella splendida cornice delle Colline del Chianti, a Gaiole (Siena), gli allevatori e agricoltori custodi di antiche razze animali e varietà ortofrutticole tosco-emiliane replicheranno l'iniziativa. Una mostra-mercato ma, come abbaiamo detto, soprattutto un'esperienza diretta, da vivere con tutti i sensi e ammirando l'immancabile esposizione di trattori tra gli anni 30 e 50.

(In allagato la Galleria Immagini della manifestazone di Rivalta il 4 settembre 2016)

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Editoriale: Polvere di stelle e Raggi di luna."Lactalis il peggior pagatore in Italia. Cereali e dintorni, dalla Francia notizie non positive. Grandi vignaioli per ogni stagione. Agricoltura settore trainante ma... Pomodoro, il punto a metà campagna. Emilia Romagna: 11 milioni di euro per l'energia verde.

SOMMARIO Anno 15 - n° 35 04 settembre 2016 (allegato il formato scaricabile pdf)
1.1 editoriale Polvere di stelle e Raggi di luna
2.1 Lattiero Caseario Gran rimbalzo del latte e dei derivati.
3.1 mais e soia Mais & Soia: Record delle rese dei terreni negli USA
4.1 latte Informatore agrario: "Lactalis in Italia peggior pagatore non c'é" ma i loro prodotti made in Italy sono venduti al doppio rispetto agli altri
4.2 turismo digitale Turismo digitale: sei viaggiatori su dieci interagiscono coi social
5.1 prezzi Agosto. La dinamica congiunturale dei prezzi rilevati a Piacenza
6.1 cereali Cereali e dintorni. Si ritorna ai fondamentali.
7.1 cereali Cereali e dintorni. Dalla Francia notizie non positive per il grano.
8.1 vendemmia 2016 Grandi vignaioli per ogni stagione.
10,1 agricoltura Agricoltura settore trainante dell'economia, ma gli agricoltori non guadagnano
10.2 cooperazione agricola Confcooperative, «Nuovo contratto nazionale sostiene reddito lavoratori»
11.1 pomodoro Pomodoro Nord Italia. Il punto a metà campagna.
12,1 energia verde Emilia Romagna: 11 milioni di euro per l'energia verde.
13.1 promozioni "vino" e partners
14.1 promozioni "birra" e partners

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