Di Flavia De Michetti Roma, 24 marzo 2024 (Quotidianoweb.it) – Nelle scorse ore, la Russia ha lanciato raid aerei contro diverse grandi città ucraine, poco tempo dopo che il Presidente aveva promesso di vendicarsi dell’attacco terroristico, rivendicato dall’Isis, contro una sala da concerto di Mosca.
Accettate dal Papa le dimissioni del vescovo di Sosnowiec Grzegorz Kaszak, per scandalo legato a un’orgia omosessuale in una canonica.
La professoressa Marta Rachel visiting professor presso il Centro di riferimento regionale Fibrosi Cistica del Maggiore
Di Flavia De Michetti Roma, 5 agosto 2023 (Quotidianoweb.it) - Oggi, l'Agenzia per la Sicurezza Interna della Polonia (ABW - Agencja Bezpieczeństwa Wewnętrznego) ha arrestato la sedicesima persona sospettata di partecipare alla rete di spionaggio russa. Si tratta di un cittadino bielorusso.
Di Flavia De Michetti 28 aprile 2023 (Quotidianoweb.it) - L'Ucraina e la Polonia hanno raggiunto ieri un'intesa sul transito del grano ucraino attraverso il territorio polacco dopo che la Polonia aveva deciso di vietare temporaneamente l'importazione di grano e decine di altri prodotti agricoli dall’Ucraina.
Questa mattina, intorno alle 7.50, un uomo di 63 anni di nazionalità ucraina si è dato fuoco in segno di protesta davanti al Consolato Generale dell'Ucraina a Cracovia, Al. Belina-Prażmowskiego 4.
Il mistero del villaggio in cui non nascono più bambini maschi. Miejsce Odrzańskie, il villaggio polacco dove da 9 anni nascono solo femmine.
Succede in un piccolo villaggio a sud della Polonia. A Miejsce Odrzańskie, al confine con la Repubblica Ceca, non nasce un bambino maschio da ben 12 anni, con gravi problemi sia per i cittadini locali che per l'amministrazione comunale. La popolazione è composta da meno di 300 abitanti e la maggior parte di essi sono donne.
La situazione è talmente inusuale che i ricercatori hanno deciso di indagare sulla genetica degli abitanti oltre sulle condizioni ambientali in cui crescono gli abitanti di Miejsce Odrzańskie, monitorando queste aree per scoprire cosa sta accadendo e scoprire la verità. Anche una task force di investigatori si occuperà del caso e di scoprire se vi siano stati aborti selettivi o forzati. Mentre c’è chi lo definirebbe un incubo, chi una benedizione. Chi semplicemente una stranissima curiosità. Ciò che importa è che è tutto vero.
Il sindaco del piccolo paese, Ragman Frischko, ha offerto un premio a chiunque abbia un figlio maschio. Non c’entrano né fanatismo e neppure maschilismo, bensì una situazione fuori dal comune. Christina Zedziak, presidente del consiglio comunale locale, ha dichiarato alla stampa che l’ultimo bambino maschio è nato 12 anni fa. Il capo dei vigili del fuoco, che sono prevalentemente donne, ha dichiarato: "Sono arrivato in paese, ho sposato una ragazza del luogo e ho avuto due figlie. Mi piacerebbe avere un figlio ma è probabilmente poco realistico. Anche il mio vicino ha provato e ha avuto due ragazze. Penso che le donne qui non diano alla luce maschi."
L’inusuale evento ha fatto sì che alcuni membri del consiglio locale ricercassero delle motivazioni o qualsiasi altro precedente nella storia di Miejsce Odrzańskie. E pare che dalle ricerche sia venuto fuori che da sempre la presenza di bambini maschi sia rara nel piccolo villaggio polacco.
Tuttavia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ci sono diversi fattori che possono determinare la vittoria del cromosoma Y quindi maschile, rispetto a quello X che è femminile nella gara per fecondare l'ovulo. Dipende sostanzialmente: dall'età dei genitori, dal ciclo di ovulazione della donna, dai livelli di stress, dalla dieta, dalla posizione mentre si fa sesso. Una teoria molto popolare sostiene che le possibilità di avere una bambina aumentino se si fa sesso diversi giorni prima dell'ovulazione. Questo perché lo sperma che trasporta il cromosoma femminile vive più a lungo, ma è più lento. Di conseguenza se si fa sesso vicino all'ovulazione è più facile mettere al mondo un maschietto. In realtà il mondo scientifico sostiene che ci siano poche prove che sostengano questa tesi.
(4 agosto 2019)
Animali malati in un mattatoio polacco. Una squadra di giornalisti polacchi ha pubblicato le foto di un macello che potrebbe causare un nuovo scandalo della "carne" in tutta Europa. Le mucche malate verrebbero segretamente macellate e dichiarate in salute
Un nuovo scandalo "a base di carne" potrebbe coinvolgere l'intera Europa: in Polonia un giornalista investigativo sotto copertura della rivista "Superwizjer" ha fotografato diverse mucche malate in un macello polacco. Le immagini messe in onda dal canale polacco TVN24, mostrano il bestiame, che non si mantiene sulle proprie zampe poco prima di essere appeso ad un verricello del mattatoio.
Presumibilmente gli animali in questione sarebbero stati macellati segretamente e preparati per la vendita. La macellazione di animali malati e pompati da farmaci accadrebbe senza supervisione veterinaria secondo la stampa.
Senza ulteriori indagini, la carne viene timbrata come pronta per il consumo e confezionata secondo quanto rilevato dal giornalista d'inchiesta. Secondo "Superwizjer" i lavoratori sezionerebbero il bestiame, rimuoverebbero tumori e malattie dalla carne e quindi le mischierebbero e imballerebbero con quelli sani.
Secondo l'inchiesta, queste macellazioni segrete sarebbero fatte regolarmente. Il veterinario competente aveva appena firmato i documenti necessari il mattino successivo in modo che la carne potesse essere rivenduta, sostiene l'informatore. Come scrive Euronews, gli animali malati rappresentano un doppio onere finanziario per gli agricoltori. Ufficialmente, non sono in vendita e devono essere prima smaltiti a proprie spese. Secondo la ricerca, in Polonia ci sono fino a 300 commercianti che commercerebbero animali malati ai macelli. Nel gusto, la carne malata si differenzia difficilmente da quella proveniente da bestiame sano. Il quotidiano britannico Guardian cita esperti che temono danni alla salute per i consumatori.
Il governo polacco è stato informato degli incidenti. Se ci fossero indicazioni che la carne avesse lasciato la Polonia, ciò potrebbe portare a avvertenze di sicurezza a livello UE.
Se la carne bovina colpita risultasse esportata dalla Polonia, questo paese dovrebbe informare gli altri stati interessati attraverso il sistema di allarme rapido RASFF, ricorda Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", che evidenzia come al momento non vi sia alcuna allerta in tal senso.
(29 gennaio 2019)
Allarme nell'UE per l'omicidio di tre giornalisti in meno di un anno. Bruxelles chiede che la Bulgaria chiarisca la morte di questo fine settimana del reporter investigativo Viktoria Marinova. "Dovremo proteggere meglio i nostri giornalisti, che sono anche attori importanti della nostra democrazia".
La Commissione europea ha chiesto lunedì alle autorità bulgare di chiarire il prima possibile se lo stupro e l'omicidio di Viktoria Marinova di sabato sono legati al suo lavoro di giornalista di ricerca per una rete televisiva.
Marinova è stata trovata morta in un parco nella città bulgara di Ruse, con segni di violenza sessuale, percosse e strangolamento, solo una settimana dopo che il suo programma Lie Detector ha trasmesso alcuni casi di presunta corruzione relativa all'erogazione di fondi strutturali dall'Unione europea. Il crimine in Bulgaria si unisce all'omicidio della giornalista Daphne Caruana Galiza a Malta e del giornalista Jan Kuciak in Slovacchia, entrambi coinvolti in indagini sulla corruzione nei loro rispettivi paesi.
Sebbene il motivo del crimine bulgaro non sia stato ancora chiarito, la sequenza di tre omicidi di giornalisti nei paesi dell'UE in un solo anno ha scatenato l'allarme a Bruxelles.
Il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, in un tweet ha scritto di essere "scioccato dall'orrendo omicidio di Victoria Marinova". E non ha esitato a stabilire una relazione tra l'omicidio e il lavoro professionale della vittima. "Ancora una volta, un coraggioso giornalista è caduto nella lotta per la verità e contro la corruzione", ha scritto Timmermans. La situazione è così allarmante per Bruxelles che il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, ha affermato nel suo recente discorso sull'Unione : "Dovremo proteggere meglio i nostri giornalisti, che sono anche attori importanti della nostra democrazia". Juncker ha lamentato che "troppi giornalisti vengono intimiditi, attaccati e persino uccisi".
Il portavoce ufficiale della Commissione europea ha chiesto alla Bulgaria "un'indagine rapida e approfondita". E ha chiesto il chiarimento il prima possibile "se l'attacco contro Marinova è legato al suo lavoro".
Bruxelles, inoltre, ha trasferito all'Ufficio europeo per la lotta contro la frode (OLAF) i sospetti sul presunto uso fraudolento dei fondi strutturali rivelato dalla giornalista assassinata. La morte di Marinova si svolge in un ambiente di evidente deterioramento dello stato di diritto e delle libertà e ha posto la Bulgaria nel mirino delle autorità della comunità. La Bulgaria è aggiunta a un elenco che include già la Polonia (con un'indagine aperta dalla Commissione sulla base dell'articolo 7 del trattato UE che consente la sospensione di alcuni diritti di uno Stato membro) e l' Ungheria (con una richiesta del Parlamento europeo per avviare un'indagine secondo lo stesso articolo 7).
Minacciati di morte, sotto scorta e negli ultimi anni anche malpagati: cosi vivono molti giornalisti di tutto il mondo, tuona Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti". Per non parlare dei cronisti "imprigionati, torturati e sottoposti a ulteriori violazioni dei diritti umani". Tra le minacce a cui sono sottoposti i giornalisti se ne è aggiunta una negli ultimi anni: la precarietà. Senza contratto e senza tutele, i cronisti scendono ogni giorno a patti con l'editore, con gli altri colleghi, con personaggi influenti o semplicemente con la storia che raccontano. Una catena incessante di diktat, di cose che non si possono scrivere o che 'sarebbe meglio evitare', tutto corre veloce sui binari dell'informazione odierna. La ricerca della verità, invece, deve vivere nella penna, nella telecamera e negli occhi di chi fa questo mestiere.
(8 ottobre 2018)