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Mentre sta approdando a una soluzione lo sciopero degli autotrasportatori brasiliani, intanto gli agricoltori argentini hanno incrociato le braccia per i prossimi 5 giorni. Le stime di produzione sudamericana.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 04 marzo 2015 -

Alle prime notizie di una possibile soluzione dello sciopero degli autotrasportatori brasiliani la borsa di Chicago (CBOT) ha immediatamente risposto con i ribassi attesi anche in forza delle prime stime di produzione del Brasile (92 milioni di tonnellate) e dall'Argentina (58,5 milioni di tonnellate). Una tendenza ribassista immediatamente annullata dalle novità provenienti sempre dal sudamerica: l'accumulo dei ritardi al carico nei porti e, dulcis in fundo, gli agricoltori argentini  hanno indetto uno "sciopero" e per i prossimi 5 giorni non consegneranno le produzioni.

Indicatori internazionali (4/3/2015)-
l'Indice dei noli è risalito a 553 punti anche i ragione dell'accumulo di ritardi ai carichi. Il petrolio oscilla intorno a 50,50$ dollari al barile e il cambio a 1,1128.

Cereali indicatori 4mar15 cibus

Mercato interno - Sul mercato interno nessuna novità di rilievo. Scambi ridotti e un mercato che rimane depresso. La campagna maidicola si preannuncia con produzioni in riduzione ma gli effetti saranno compensati dai riporti dell'attuale campagna. Un effetto che sarà da valutare con attenzione riguarderà la sanità dei prodotti che verranno posti in circolazione.

Alcune indicazioni di prezzo:
Corn Ucraino ieri (3/3 ndr) quotava dal Mar Nero per il marzo invariato da lunedì a dollari 170$ fob. L'aprile a dollari 171, il maggio a dollari 173 e il giugno a dollari 176.
L'ottobre/novembre/dicembre dollari 181.
Il Corn bulgaro/rumeno, a Costanza, per il marzo era ad euro 156. L'aprile a euro 157, il maggio a euro 158 e il giugno a euro 160. L'ottobre/novembre/dicembre ad euro
163.
Il grano russo (12,50% proteine) quotava per marzo a dollari 228 fob. L'aprile a dollari 228, agosto a dollari 221.
Il feed dall'Ukraina quotava per l'agosto a dollari 188. L'ottobre/novembre/dicembre a dollari 194.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

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Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 9 1 marzo 2015

 SOMMARIO Anno 14 - n° 9 1 marzo 2015

(in allegato è possibile scaricare il prodotto in pdf)

1.1 editoriale Dopo "Un'anno di Governo", meglio tornare alle "serali".
3.1 cereali Materie prime, raffica di aumenti.,
4.1 parmigiano reggiano Forte crescita (+8,4%) per il grattugiato e porzionato
5.1 cereali Cereali, un mercato ancora poco decifrabile alla vigilia dei raccolti sudamericani
6.1 lattiero caseario Volano i derivati e le creme uso alimentare
7.1 olio Sol d'oro, un piccolo paese della Sicilia si accaparra 3 dei 5 premi in palio.
8.1 Mais & Soia Dati previsionali 2015
9.1 carni e salumi La Kraft "doma il Felino"
9.2 ambiente "Casino dei Boschi". Primo in Emilia Romagna nel sondaggio FAI "I luoghi del Cuore".
10.1 overview mercati Ismea, overview mercati agroalimentari

Cibus 9 COP


Degustazione degli oli vincitori a Sol&Agrifood dal 22 al 25 marzo 2015. L'Italia conquista 14 medaglie su 15

Alla 13ª edizione di Sol d'Oro Emisfero Nord, il più importante concorso oleario internazionale organizzato da Veronafiere dal 15 al 19 febbraio, il piccolo comune di Buccheri, in provincia di Siracusa, diventa la capitale mondiale dell'olio extravergine di qualità, con 3 Sol d'Oro su 5 categorie. Nonostante la difficile annata produttiva in Italia, gli olivicoltori del Belpaese hanno confermato di essere i migliori al mondo, vincendo 14 delle 15 medaglie in palio. Una medaglia alla Spagna e 19 Gran Menzioni, una Gran Menzione al Portogallo e una alla Croazia. Tutti i premiati su www.solagrifood.com.

Verona, 21 febbraio 2015 – Un evento più unico che raro, Buccheri, un paese di poco più di 2.000 abitanti nell'entroterra della provincia di Siracusa in Sicilia, è diventato la capitale mondiale dell'olio extravergine di oliva di qualità. Tre aziende olivicole del siracusano, Azienda Agricola La Tonda, Terraliva e Agrestis, si sono affermate infatti alla 13ª edizione di Sol d'Oro Emisfero Nord, rispettivamente nelle categorie Fruttato medio, Fruttato intenso e Monovarietale, conquistando inoltre due Gran Menzioni.
Nell'ambito del concorso di riferimento internazionale degli oli extravergine di oliva di qualità organizzato dalla Fiera di Verona dal 15 al 19 febbraio, vince il Sol d'Oro categoria Fruttati leggeri l'Azienda Agricola Pietrabianca di Casal Velino in provincia di Salerno, mentre la spagnola Finca La Reja di Bobadilla – Malaga si aggiudica il Sol d'Oro nella categoria Biologico.

Tutte le medaglie d'argento e di bronzo sono state conquistate da oli italiani, con l'Abruzzo in evidenza e l'Umbria che sale per la prima volta sul podio. Diverse le conferme tra le aziende vincitrici, a dimostrazione che non c'è improvvisazione nel produrre un buon olio extravergine di oliva, ma anche alcune new entry.

«Temevamo un'annata con una qualità generale sotto tono vista la difficile campagna produttiva italiana, caratterizzata da un clima particolarmente sfavorevole – afferma Marino Giorgetti, capo panel di Sol d'Oro –, invece abbiamo dovuto ricrederci. Il gran numero di campioni arrivati dimostra anche una notevole capacità di giudizio dei produttori sul valore del proprio lavoro. Sorprendente in particolare il livello degli oli della categoria Biologico, teoricamente più a rischio quando si devono affrontare situazioni climatiche difficili come nel 2014».
«L'olio extravergine di oliva è un prodotto dell'eccellenza agroalimentare italiana, frutto di una tradizione produttiva e culturale non ancora eguagliata. Con Sol d'Oro Veronafiere intende da sempre offrire un tavolo di confronto tra produttori dei vari Paesi dove condividere il valore della qualità – dice Damiano Berzacola, vicepresidente di Veronafiere –. I risultati si vedono e hanno permesso, grazie al crescente numero di partecipanti, di sdoppiare la manifestazione con la creazione di Sol d'Oro Emisfero Sud».
I campioni sottoposti al giudizio sono stati 238, in linea con il 2014 quando però c'erano anche un'ottantina di campioni cileni.

Gli oli vincitori di medaglia, con la scheda di degustazione redatta dai 13 giudici del panel saranno inseriti nella guida "Le stelle del Sol d'Oro" di Sol&Agrifood, in programma dal 22-25 marzo 2015 ( www.solagrifood.com ), disponibile sul sito di manifestazione. Sempre durante Sol&Agrifood sarà possibile degustare gli oli vincitori di Sol d'Oro Emisfero Nord 2015 e quelli dell'edizione Emisfero Sud dell'autunno 2014 presso l'Oil Bar realizzato in collaborazione con Onaoo, l'Organizzazione nazionale assaggiatori olio di oliva.

Elenco dei vincitori SOL D'ORO edizione 2015

Categoria oli fruttato leggero:
Sol d'Oro all'Azienda Agricola Pietrabianca di Casalvelino (Salerno) - Campania
Sol d'Argento al Frantoio della Valle di Prezza (L'Aquila) - Abruzzo
Sol di Bronzo all'Azienda Agricola La Selvotta di Vasto (Chieti) - Abruzzo

Categoria oli fruttato medio:
Sol d'Oro all'Azienda Agricola La Tonda di Buccheri (Siracusa) - Sicilia
Sol d'Argento all'Azienda Agricola Paolo Bonomelli di Torri del Benaco (Verona) - Veneto
Sol di Bronzo alla Soc. Agricola Fonte di Foiano di Castagneto Carducci (Livorno) - Toscana

Categoria oli fruttato intenso:
Sol d'Oro all'Azienda Agricola Terraliva di Siracusa - Sicilia
Sol d'Argento al Frantoio Franci di Montenero d'Orcia (Grosseto) - Toscana
Sol di Bronzo al Frantoio Gaudenzi di Trevi (Perugia) - Umbria

Categoria oli biologici:
Sol d'Oro alla Finca La Reja s.l. di Bobadilla (Malaga) - Spagna
Sol d'Argento all'Agraria Riva del Garda di Riva del Garda (Trento) – Trentino Alto Adige
Sol di Bronzo all'Azienda Agricola Tommaso Masciantonio di Casoli (Chieti) - Abruzzo

Categoria oli monovarietali:
Sol d'Oro alla Società Agrestis di Buccheri (Siracusa) - Sicilia
Sol d'Argento alla Società Agricola OlioCRU di Arco (Trento) – Trentino Alto Adige
Sol di Bronzo al Frantoio Hermes di Di Mercurio Claudio di Penne (Pescara) - Abruzzo

L'elenco completo delle Gran Menzioni su www.solagrifood.com

(Verona Fiere - Verona, 21 febbraio 2015)

In leggera crescita l'indice dei noli. Sindacato trasportatori e Governo Brasiliano, prosegue il braccio di ferro.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 27 febbraio 2015 -

E' saltato il dialogo in corso tra il Governo brasiliano e il sindacato degli Autotrasportatori che dal 18 febbraio sta paralizzando buona parte del paese sudamericano. Un fattore che, alla vigilia dei raccolti, spinge in alto i prezzi delle materie prime invece di deprimerli. Finite le vacanze in Cina, legate al capo d'anno,  in concomitanza il mercato internazionale delle materie prime ha ripreso registrare aumenti imprevedibili e più sostenuti in forza dell'apprezzamento del dollaro sull'euro.

Venerdì: 27 / 2 / 2015 (valori espressi in €)
SOYA SEMI marzo 1024,00 (+16) maggio 1026,00 (+15,6)

SOYA FARINA marzo 354,60 (+4,1) maggio 344,10 (+4,3)

MAIS marzo 380,00 (+4,2) maggio 388,40 (+4,6)

GRANO marzo 503,20 (+5,4) maggio 500,40 (+3,2).

NB: variazioni espresse in valore assoluto.

Indicatori internazionali -
l'Indice dei noli è risalito a 533 punti contro il 524 di tre giorni fa. Il petrolio è è sceso tra i 48 e i 49$ dollari al barile e il cambio si è posizionato a 1,1230.

Cereali indicatori 27feb15

Mercato interno - Sul mercato interno la notizia che fa più "discutere" è appunto quella che, presso una delle più' importanti borse merci italiane, verranno quotate nuove tipologie di granoturco e più' esattamente quello uso alimentare, quello a uso energetico e sarà aggiunta una voce di garanzia sanitaria inerente il Don e l'Afla B1. Un iniziativa che a nostro avviso è utile per l'innalzamento qualitativo dei nostri prodotti mentre per altri sembra essere un cambiamento "fastidioso". Alla luce della depressione del nostro mercato interno con consumi alimentari ancora in riduzione (-1,1%), l'export in difficoltà per le note ragioni geopolitiche (Russia e Nord Africa), sembra che il settore cerealicolo e pastaio sia in trepidante attesa degli effetti Expo2015.

Nel settore Bioenergetico, con la quotazione del granoturco ad uso bionergetico si potranno finalmente estrapolare dei valori di riferimento in grado di qualificare anche il mercato dei trinciati e dei pastoni di granoturco. L'ipotesi di rialzi di prezzo per la prossima campagna sta orientando alcuni verso l'acquisto di masse fermentescibili secche, cruscami e altro di provenienza da lavorazioni industriali.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

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Settimana tempestosa. Consistenti oscillazioni e lo sciopero dei trasportatori brasiliani, in concomitanza con l'inizio dei raccolti, hanno condizionato i mercati dei cereali.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 26 febbraio 2015 -

A dispetto delle previsioni di stabilizzazione al ribasso per il comparto dei cereali, la settimana che sta volgendo a chiusura, ha invece fatto registrare imprevedibili oscillazioni. La "tempesta" è scoppiata già lo scorso lunedì 23 febbraio e il giorno seguente il seme guadagnava + 16,6 punti, la farina +8,60 dollari ma il giorno dopo ancora, il seme regrediva di –8,2 punti e la farina – 6,4 dollari. A peggiorare la situazione si è insinuato lo sciopero degli autotrasportatori brasiliani che hanno proclamato, lo scorso 18 febbraio, un fermo a tempo indeterminato per protestare contro il rincaro delle imposte sul gasolio e dei pedaggi, che stanno aumentando i costi delle imprese. La protesta è iniziata nello Stato del Mato Grosso, che ha vaste coltivazioni di soia, e poi si è estesa spontaneamente in molti altri Stati. Una concomitanza di situazioni che hanno portato a impennate ingiustificate a discapito della necessità di un mercato cerealicolo che dovrebbe prevedere tendenze al ribasso a fronte del peso dei raccolti in Brasile ed Argentina. Altra rilevante variabile condizionante sta nella forte spinta inflazionistica che si registra in Argentina e motiva i produttori a esitare sul mercato partite di ridotta consistenza.

Indicatori internazionali -
l'Indice dei noli è risalito a 524 punti dopo che si è registrato il fallimento di una società che trattava solo noli. Il petrolio è stabile attorno a 51,0$ dollari al barile e il cambio €/$ si è posizionato a 1,1290.

Cereali inidici

Mercato interno - Sul mercato interno la notizia forse più' degna di attenzione è che presso una delle più' importanti borse merci italiane verranno quotate nuove tipologie di granoturco e più' esattamente quello uso alimentare, quello a uso energetico e sarà aggiunta una voce di garanzia sanitaria inerente il Don e l'Afla B1.
Quest'ultimo fattore, molto probabilmente, sarà oggetto di polemiche e non è difficile immaginare tutta una serie di riflessi negativi sul mercato del fisico. Con la quotazione del granoturco ad uso bionergetico si potranno finalmente estrapolare dei valori di riferimento in grado di qualificare anche il mercato dei trinciati e dei pastoni di granoturco.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Stazionari i listini del latte spot e delle due principali DOP. L'irresistibile ascesa del burro e delle creme alimentari.

di Virgilio, 25 febbraio 2015 -

LATTE SPOT Stazionario, da tre settimane, il prezzo del latte crudo spot nazionale registrato a Verona (35,57-37,12€/100 litri di latte). Nessuna variazione rilevata anche per il latte intero pastorizzato spot di provenienza estera che, dopo l'impennata dello scorso 9 febbraio (+ 3,17%), ha mantenuto il prezzo compreso tra 32,99 e 34,02€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Prosegue la poderosa ascesa dei derivati del latte. Un apprezzamento del burro che si è registrato anche in Oceania (+5,81%) dove peraltro si assiste a un incremento più che sostenuto (+ 20,69%) della polvere di latte intero (WMP) .
+15 centesimi l'incremento dei prezzi registrati a Milano per le 4 referenze oggetto di contrattazione.
+10 centesimi invece, in entrambe le ultime due settimane, è l'aumento di valore del burro zangolato di creme fresche per la burrificazione quotato a Parma (1,50€/kg) a cui si aggiungerà, molto probabilmente il prossimo venerdi, un ulteriore incremento del 10% in considerazione dell'anticipazione pervenuta dalla borsa reggiana che ieri ha quotato 1,65€/kg (+15 centesimi). In crescita anche le creme fresche a uso alimentare. Tra 1,55 e 1,68€/kg. è la quotazione registrata a Verona per la panna di centrifuga e 1,74€/kg il valore di Milano relativamente alla crema di latte a uso alimentare.

Mercato mondiale - Fonte CLAL

GRANA PADANO 7,34 e 7,38€/kg sono le medie delle quotazioni del Grana Padano DOP (15 mesi e oltre di stagionatura) relativamente ai mesi di gennaio e di febbraio 2015. Un differenziale dell'11,5% rispetto alle quotazioni medie dei medesimi periodi dell'anno precedente quando registrava 8,32/kg di media per entrambi i periodi 2014. In questa nona settimana dell'anno Milano ha confermato i valori dell'ottava precedente segnando una forbice compresa tra 7,05 e 7,70€/kg.

PARMIGIANO REGGIANO 5 centesimi guadagnati dal Parmigiano Reggiano ma solo nella versione 12 mesi di stagionatura. Tra 7,35 e 7,80€/kg la forbice del prezzo rilevato alla borsa di riferimento comprensoriale di Parma.
8,89 e 8,93/kg sono le medie dei due primi mesi del 2015 relativamente al formaggio stagionato 24 mesi. Quotazioni medie ben lontane dal 10,55€/kg registrate nel medesimo periodo dell'anno precedente corrispondenti a un -15,5% in valore. Dal marzo 2014, infatti, si è avviata la fase di più rapida discesa del prezzo medio conclusasi con l'8,82€/kg toccato nel dicembre 2014.

 

 

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Roma - Dopo il Tar, anche il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso dell'imprenditore agricolo friulano Giorgio Fidenato, che aveva impugnato il decreto del Governo che vieta la coltura del mais geneticamente modificato in Italia.

Secondo i magistrati i ministeri hanno agito correttamente ritenendo che "il mantenimento della coltura del mais MON 810 senza adeguate misure di gestione non tutelasse a sufficienza l'ambiente e la biodiversità".

Quella del Consiglio di Stato è secondo la Coldiretti una scelta coerente con quanto chiedono quasi 8 italiani su 10, che sono contrari al biotech nei campi, ma anche con gli ultimi orientamenti produttivi che stanno decretando il flop delle semine ogm in Europa. (Roma, 9 febbraio 2015)

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Venerdì, 20 Febbraio 2015 08:43

Cereali, continua la fase altalenante

Continua la fase d'incertezza del mercato. Le ipotesi sui raccolti del Sud America hanno sgonfiato il seme -12 cents per bushel e parzialmente la farina -3,80 dollari per tonnellata corta.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 19 febbraio 2015 -

Continua la fase d'incertezza del mercato. Se per un verso i consumi tengono, e gli acquisti dell'America del Nord sostengono il mercato che martedì ha chiuso con rialzi sensibili per i semi (+ 17 cents per bushel), e (+ 10 dollari per tonnellata corta) per la farina, le previsioni sui raccolti del Sud America hanno deprezzato sensibilmente il seme -12 cents per bushel e parzialmente la farina -3,80 dollari per tonnellata corta. Analogamente per i cereali si assiste a una fase altalenante ma con variazioni più contenute essendo in ragione di quotazioni più compresse.

Indicatori internazionali -
l'Indice dei noli è sceso a 508 punti, il petrolio è risalito a 51,31$ dollari al barile e il cambio, ancora sospeso dalla questione greca, si è posizionato a 1,1417.

cereali 19feb2015

Mercato internazionale -
L'indice dei noli continua il suo progressivo e costante ridimensionamento ma quello che occorre osservare è che da tempo la "far Soya" e il seme continuano a registrare valori con la prima cifra "4" (400€) per le farine e il "3" (370/390€) tendente al "4" per il seme. Considerato che il cambio euro/dollaro è passato da 1,36 di ottobre all'attuale 1,14 significa che all'origine le quotazioni sono scese ma gran parte del ridimensionamento è stato assorbito dalla perdita del cambio. Si può perciò supporre che, nonostante i dati provenienti dall'america del sud, i prezzi, pur subendo variazioni ribassistiche, non dovrebbero crollare come alcuni operatori si auguravano.

Mercato interno - Sul nostro mercato ancora ben poco da segnalare salvo che i cereali e il mais in particolare iniziano a essere meglio difesi sui mercati interni. Ma i dati riguardanti le giacenza al porto (134.000 tonnellate nella scorsa settimana) e i valori delle importazioni avvenute ed attese sono molto elevati per un mercato che fa registrare ancora bassi consumi. Una situazione che sta pesando anche sul grano e, in misura più contenuta, sull'orzo.

I cruscami in ribasso più' deciso e i proteici sempre altalenanti ma ben difesi.

Positive invece le aspettative sulle prossime semine di mais che dovrebbero subire una forte contrazione, a favore del seme di soya, e delle foraggere.
Per il settore bionergetico potrebbe arrivare una importante massa di cereale (mais), da tempo sottoposto a restrizioni commerciali, a tutto discapito del mercato interno, ma a vantaggio di chi fosse in grado di coprirsi prima della prossima campagna.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Martedì, 17 Febbraio 2015 10:00

Cereali, in leggero rialzo per fattori congiunturali

Quotazioni in leggero rialzo, lo scorso venerdi 13 febbraio, molto probabilmente dettati da fattori esterni concomitanti: dal carnevale Brasiliano al President Day per passare al capodanno cinese.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 16 febbraio 2015 -

Venerdì : 13 / 2 / 2015 (valori espressi in €)
SEMI: marzo 990,40 (+6,6)maggio 994,60 (+6)
FARINA marzo 332,30 (+1,8)maggio 326,00 (+2,3)
CORN marzo 387,20 (+4,2) maggio 395,20 (+4,2)
GRANO marzo 523,00 (+11,6)maggio 529,20 (+9,4)
NB: variazioni espresse in valore assoluto.

Indicatori internazionali -
Protezione preventiva. Il mercato dello scorso venerdi sembra sia stato guidato dalla necessità di protezione a causa di eventi esterni e concomitanti. Il Carnevale di Rio impazza e lunedi 16 febbraio è, per gli USA, giornata dedicata al presidente: President Day ovvero la ricorrenza del compleanno di George Washington che, dal 1971, viene celebrato ogni terzo lunedi di febbraio. Infine la concomitanza del capodanno cinese. Fatto sta che le quotazioni dei cereali erano in rialzo così come lo sono state quelle del mercato telematico di lunedi 16/2. Un segnale positivo che induce a ritenere che, nel breve periodo, il collasso dei prezzi dovrebbe essere scongiurato.

L'indice dei noli è sceso a 530 punti, il petrolio si è ricollocato intorno a 53,0$ al barile, il cambio è attorno a 1,1410 probabilmente ancora condizionato dalla questione greca.
Un indice dei noli così basso lascia perplessi gli analisti posto che si rileva, comunque, una costanza di consumi e le navi stanno viaggiando a pieno carico. I tempi di attesa in Sud America sono tra i 15 e 20 giorni, Cina e Paesi asiatici sono allineati con le importazioni. Perciò, escludendo la diretta correlazione con l'abbattimento dei prezzi petroliferi, gli operatori non riescono a individuare elementi che possano giustificare un così ridotto indice di noli .

CEREALI INDICI 13FEB2015

Mercato Interno -
Sul fronte interno ancora ben poco da segnalare. Gli scambi continuano a essere ridotti, così come ridotti sono i consumi e basso è il livello di liquidità. Unico indicatore in costante rialzo è il tasso di "lamento" degli operatori zootecnici e cerealicoli.
Degno di nota invece sono le aspettative positive sulla prossima campagna di semina maidicola che, a fronte dei non soddisfacenti prezzi, dovrebbe subire una drastica contrazione di superfici investite.

Bioenergie -
Nessuna segnalazione di rilievo. Unica attenzione da porre è circa le aspettative di semina di mais. Se queste dovessero veramente contrarsi allora potrebbe convenire di anticipare gli acquisti e fare scorta a prezzi competitivi.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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"Big Snow". L'associazione agricola reggiana: danni enormi agli agricoltori per la mancanza di energia e tempi di ripristino sconosciuti; semplicemente inaccettabile – Protezione Civile mette a disposizione gruppi elettrogeni – La Regione chieda lo stato di calamità naturale. 

Reggio Emilia, 9 febbraio 2015
#emergenzablackout - "Intendiamo aderire alla class action contro il gestore degli impianti per l'energia elettrica, annunciata dai Sindaci e dalla Provincia di Reggio, per attuare ogni possibile azione di tutela dei nostri associati e degli agricoltori tutti, pesantemente danneggiati dalle interruzioni nell'erogazione dell'energia elettrica a seguito della nevicata verificatasi nelle prime ore di venerd́ 6 febbraio scorso". L'annuncio viene dal presidente della CIA di Reggio Emilia Antenore Cervi, che circostanzia coś i motivi della decisione presa dall'associazione agricola: "Anche se l'entità della nevicata è stata superiore alle aspettative, stiamo registrando una situazione semplicemente inaccettabile, perché oltre ai danni materiali dovuti essenzialmente al peso della neve che si è depositata sulle strutture agricole nel nostro territorio, dobbiamo mettere nel conto i costi aggiuntivi dovuti alle interruzioni nell'erogazione di energia elettrica, indispensabile per il funzionamento della maggior parte degli impianti, particolarmente negli allevamenti".

"A questo aggiungiamo – afferma Cervi - che i tempi di ripristino della normale erogazione restano sconosciuti, ma probabilmente lunghissimi. Infatti la priorità del gestore degli impianti è rivolta in primo luogo alle abitazioni civili, quindi il ripristino riguarderà le industrie, ultimi in ordine di priorità vengono gli agricoltori, che certamente nella maggior parte dei casi vivono e lavorano in strutture isolate, ma non per questo possono attendere settimane intere prima di riavere una situazione di normalità".
"Il monitoraggio dei danni che i nostri uffici stanno effettuando – aggiunge Cervi – segnalano numerosi casi di crolli o comunque di danni a serre, capannoni di allevamenti o di fienili e ricoveri attrezzi, ed ad hangar, strutture che da qualche anno si vedono anche nelle nostre aree agricole, oltre ad impianti di biogas".

"A cịò – afferma Cervi – dovremo aggiungere i danni che l'interruzione dell'energia pụ aver causato agli impianti informatizzati, che risultino da resettare, ma in particolare saranno da rilevare i costi per le aziende, come gli allevamenti da latte, che devono far ricorso a gruppi elettrogeni, che sono molto costosi per il carburante da impiegare: a tale proposito va registrato positivamente che la Protezione Civile mette a disposizione questi gruppi a chi ne abbia bisogno. In ogni caso avremo per un tempo indefinito un aumento esponenziale di costi a carico degli agricoltori, che non riteniamo giusto debbano sostenere in prima persona".
"A risponderne – conclude il presidente CIA – intendiamo chiamare chi si fa pagare una fornitura di elettricità che non è in grado di garantire. Infine, considerato che l'entità dei danni potrà risultare molto rilevante, chiediamo alla Regione Emilia Romagna di avanzare la richiesta per la dichiarazione dello stato di calamità naturale, Regione alla quale chiediamo di prevedere l'erogazione di carburante agevolato supplementare per chi deve utilizzare i gruppo elettrogeni".
(Cia Reggio Emilia 9 febbraio 2015)

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