di Domenico Lanciano 1 agosto 2024 - Da che mondo è mondo, ci sono sempre state le migrazioni. Non soltanto oggi; e sempre drammatiche, a volte tragiche. Ce lo dice la storia dell’umanità sempre in cerca di luoghi e situazioni migliori di sopravvivenza e di vita. Nell’Italia post-unitaria di 150 anni fa i troppo poveri emigravano verso le Americhe, indistintamente da tutte le regioni, in cerca di quella fortuna che non tutti riuscivano a conquistare. Specialmente negli Stati Uniti d’America gli italiani hanno tremendamente sofferto vessazioni e razzismi tanto è che venivano trattati spesso peggio degli schiavi neri afro-americani. E in molti hanno rimpianto persino la miseria dei paesi d’origine. Tuttavia, la tenacia, l’orgoglio e gli enormi sacrifici dei cosiddetti “pionieri” (cioè i primi emigrati) hanno reso possibile, con i decenni, l’affermarsi della comunità italiana che oggi gioca, in modo pure tanto consistente, un ruolo comprimario e decisivo nella società statunitense.
Tutto questo e tanto altro raccontano le “Pietre parlanti” che l’artista Gianni Verdiglione ha scolpito su spesse pagine di marmo che proprio in questi giorni cominciano ad essere cementate su numerose pareti delle case del borgo di Isca sullo Jonio a tangibile memoria di un molto sofferto periodo di questa comunità prototipo, attraverso i cognomi e i luoghi dei “pionieri” che, bene o male, con i loro risparmi, hanno tolto dalla miseria e dalla povertà significative fasce di popolazione, nell’amaro contesto di una Calabria totalmente spogliata e abbandonata dalla malaunità italiana del 1860. << Ho messo queste “Pietre parlanti” come alcune radici dell’Albero di canto cioè di un evento culturale che si svolgerà il 2 e il 3 agosto proprio a Isca >> ci dice lo scultore Verdiglione, sempre compartecipe dei personaggi e delle storie di vita sociale della Calabria più epica e significativa.
Così le “Pietre parlanti” di Verdiglione, in pochissimi anni si diffondono e vengono sempre più richieste per i borghi del basso Jonio. Infatti, dopo Badolato (che ne ha in gran numero), Santa Caterina dello Jonio, Fogà di Caulonia, pure Isca sullo Jonio comincia ad avere i suoi efficaci racconti di marmo che solitamente attraggono sempre più turisti e telecamere da ogni parte d’Italia e del mondo per la loro originalità. La Storia delle genti è scritta sul marmo in modo indelebile anche perché le presenti e le future generazioni possano riflettere sulle realtà passate a beneficio di una società più giusta ed umana, specialmente oggi che la globalizzazione malata e i terribili venti di guerra mettono in pericolo il lavoro e la vita di interi popoli.