Da tempo i due autori, mossi dalla bellezza di Pesaro e affascinati dalle virtù di Rossini e della Tebaldi, avevano scritto lunghi e numerosi versi per celebrarne la straordinarietà. Proprio la mitica “voce d’angelo”, nata a Pesaro e sepolta a Mataleto vicino a Langhirano, figlia di un pesarese e di una parmense, aveva ispirato versi che decantavano non solo le qualità dell’amato soprano ma anche l’essere sintesi tra due città così vicine ed uguali.
Infatti, come Parma è stata capitale italiana della cultura 2020-21 ed è città creativa UNESCO per la gastronomia, anche Pesaro quest’anno è capitale italiana per la cultura e da tempo città creativa UNESCO per la musica.
Entrambi i capoluoghi hanno un forte legame con le proprie province, che hanno un territorio composto da monti, colline e zone pianeggianti e attraversate da importanti vie di scorrimento ferroviario ed autostradale. Sono ambedue città operose la cui economia punta non solo sul turismo e la cultura ma anche sulle tante aziende che costituiscono una forza imprescindibile per il territorio. Già in passato gli ex sindaci Pizzarotti e Ricci avevano siglato un protocollo d’intesa per dar vita a nuove collaborazioni e iniziative strategiche che promuovessero economicamente e turisticamente i due territori, ora, si potrebbe pensare che tali versi possano essere il felice pretesto per nuovi incontri e nuove sinergie.
Biancani ha fatto pervenire a Guerra un portachiavi d’argento della città di Pesaro in risposta agli omaggi ricevuti dal sindaco di Parma e dall’assessorato alla cultura.
Si potrebbe pensare di iniziare un percorso che porti ad un gemellaggio visti gli ideali “comuni” di pace, resistenza ed operosità e considerato il fatto che entrambi i capoluoghi non sono gemellati con nessun'altra città italiana, ma che sono tutte e due curiosamente gemellate alla città di Lubiana.
A Parma dovrebbe fare piacere il potersi legare ad una bella città di mare, così come per Pesaro sarebbe bello potere unire le proprie sorti ad una piccola capitale del buon gusto e del sapere vivere.
Le poesie scritte e omaggiate da Crispo e Ronzoni sono state pubblicate sul sito del comune marchigiano per far sì che tutti i cittadini possano sapere che nel territorio emiliano batte un cuore anche per Pesaro.
Le Poesie
… Per Gioacchino Rossini
Mi presento io sono Gioacchino
e la musica era nel mio destino,
appartengo alla famiglia dei Rossini
e sono amato dai melomani sopraffini.
Pesaro è la città dove batte il mio cuore
e mi ha permesso di essere un gran compositore,
sono stato prodigioso e precoce
e la mia carriera è stata assai veloce.
Sono sempre stato un po’ collerico ed umorale
ma certamente con tutti affabile e gioviale,
ho goduto delle prelibatezze e della bontà della tavola
e le belle donne hanno reso la mia vita una favola.
Ho scritto sonate e ben trentanove composizioni
alcune delle quali hanno regalato tante emozioni,
come il notissimo e acclamato Barbiere di Siviglia
dove con la complicità di Figaro si crea una nuova famiglia.
Ricordo quando musicai L’Italiana in Algeri
un’opera buffa e con diversi accenti semiseri
oppure l’indimenticata e avventurosa Gazza Ladra
che ancora oggi vola nei teatri allegra e leggiadra.
Andate ad assistere Il Turco in Italia
la cui bella trama appassiona ed ammalia
oppure a seguir la triste storia di Tancredi
che con il suo coraggio fa fronte agli assedi.
Non perdetevi, giammai, Semiramide regina di Babilonia
accolta alla Fenice con una grande e sfarzosa cerimonia
oppure il Guglielmo Tell, ardimentoso arciere
che rivelò il mio romanticismo da vero cavaliere.
Tante altre opere hanno avuto diverso successo
e vengono rappresentate ovunque e molto spesso,
il mio percorso artistico fu dolce ed amaro
e il pubblico di riconoscimenti non fu mai avaro.
Andai a Lugo e poi a Bologna ancor da ragazzino
e lì i miei compagni mi soprannominarono il “tedeschino”
e dopo i trionfi di Napoli e in altre città del Bel Paese
andai a raccoglier fama nella capitale francese.
A Parigi fui travolto dall’amore e dalla passione
e nell’ozio scrissi più di qualche “centone”,
ormai pur riposando e non più componendo
ero noto ovunque per il mio personale “crescendo”.
Dopo aver avuto tanto onore e tanta soddisfazione
lo Stabat Mater mi regalò l’ultimo applauso del loggione,
prima di terminare rimisi mano ad alcuni brani, arie e capolavori
affinché fossero perfetti e valessero per tutti come dei tesori.
A mio avviso mangiare, amare e cantare
con il digerire sono la cosa più bella da fare
questi sono i quattro piacevoli atti
per essere dalla vita soddisfatti.
A Pesaro ho lasciato gran parte della mia eredità
perché è e resterà per sempre la mia amata città,
con borse di studio e una fondazione a me intitolata
anche l’attività del Conservatorio è salvaguardata.
Orsù, venite in tanti nei palchi o nella platea del Rossini
uno storico teatro che accoglie da sempre tutti i cittadini,
anche quest’anno il Rossini Opera Festival ha un programma egregio
e per me rivedervi sarà un piacere ed un enorme privilegio.
BELLA PESARO
Cara Pesaro quanto ti amiamo
solo tra le tue strade noi gioiamo
e quando andiamo via proviamo nostalgia
perché abbiam nel cuore la tua allegria.
Il tuo centro storico è un piccolo gioiello
che sembra esser forgiato da uno scalpello,
è tutto intorno alla deliziosa e cara pupilla
che notte e giorno ininterrottamente zampilla.
Se passeggiamo tra i tuoi palazzi rinascimentali
riviviamo l’atmosfera e i fasti ducali
e se andiamo in via dell’Abbondanza
della tua romanità abbiamo testimonianza.
In duomo tra statue, mosaici e antiche tele
offriamo a San Terenzio preghiere e candele,
poi ci spingiamo fino in fondo alla “Palla”
che sembra sfiorare l’acqua come una farfalla.
Andiamo su e giù per il tuo alberato viale
per un momento piacevole e conviviale,
ma poi abbiamo voglia del tuo azzurro mare
ed è lì che andiamo per contemplare e sognare.
Qui l’alba ed il tramonto sono sempre un bel vedere
e rilassarsi sulle tue spiagge è un vero piacere,
abbiamo voglia di correre fino verso il monte Ardizio
apprezzando nel frattempo più di un bel villino gentilizio.
Tra gli alberghi, i turisti e i tanti forestieri
veniamo stregati dal fascino liberty del Ruggeri,
e ammiriamo di Pomodoro la lucente e “grande sfera”
dove c’è sempre tanta gente da mattina a sera.
Passeggiamo fino al porto e le sue barche
e sentiamo l’anima genuina delle Marche,
tra il faro e i battelli dei pescatori
scorgiamo del tuo mare i suoi tesori.
Abbiamo voglia di verde e di natura
e il San Bartolo per noi non è solo un’altura,
ma è un vero proprio paradiso
che ci porta nell’Eden all’improvviso.
Tra i giardini e le terrazze di Villa Imperiale
veniamo ammaliati da un panorama senza eguale
e poi passeggiando tra i sentieri fino a Villa Caprile
rimaniamo affascinati dal suo inconfondibile stile.
Andiamo giù di corsa dove c’è la tua energia vitale
tra le operose aziende e qualche centro commerciale,
giriamo tra tante strutture sportive per adulti e piccini
e intanto sentiamo da lontano le arie di Rossini.
Facciamo un tour tra il museo e il teatro a Lui dedicato,
dove ogni anno l’amato compositore è celebrato,
nell’ascoltar la Cenerentola, l’Otello o il Barbiere di Siviglia
ci lasciamo emozionare dalla musica e la sua meraviglia.
Ritorniamo nei borghi tra antiche chiese e Rocca Costanza
ammirando della tua architettura la finezza e l’eleganza,
per andar più spediti sfrecciamo sulle piste con le bici
tra parch,i giardini ed orti incontriamo tanti amici.
I ristoranti presentano tante bontà nei loro menù
dai maccheroni alla pesarese ai passatelli al ragù,
e ci deliziamo con una ricca e abbondante pasticciata
che della tua cucina è la regina incontrastata.
Ci dirigiamo verso piazza del Popolo dove c’è il tuo cuore
per dichiarati tutto il nostro immenso amore
siamo stanchi ma pieni di gioia e ricchi di emozioni
perché la nostra Pesaro è bella e non teme paragoni.
Raffaele Crispo
Elvis Ronzoni
Voce d'angelo
Voce d'angelo per sempre lei sarà
sia quaggiù che in eterno nell'aldilà
or son cent'anni che è nata l'immensa Renata
e dai melomani continua ad essere adorata;
battono ancora per lei i cuori caldi
e per tutti sarà l'amata “signorina” Tebaldi.
Le sue radici erano tra Pesaro e Langhirano
ma il suo talento l'ha portata molto lontano
fino a New York e poi in Sud America
la sua popolarità divenne stratosferica,
da Londra a Vienna e poi a Berlino
ogni volta era un successo di critica e botteghino.
Portava in scena Verdi, Wagner, Mozart e Puccini
ma anche Bellini e il pesarese Rossini
la sua presenza illuminava ogni ambiente ed ogni sala
ebbe tante soddisfazioni al Teatro della Scala
e del San Carlo di Napoli fu la vera Regina
grazie alla sua tecnica e alla voce cristallina.
Aveva un ampio repertorio italiano
per far conoscere tutte le sue virtù da soprano
fu più volte Desdemona, Tosca e Violetta
grazie alla sua voce potente e benedetta,
da Toscanini fu scoperta ed amata
e da lui “voce d'angelo” fu chiamata.
Godeva di un'alta classe interpretativa
che per il suo successo fu importante e decisiva
certa del suo talento e della sua dote
nel suo registro c'erano le più belle note
apprezzata per la sua estensione e la disciplina
fu sempre in competizione con la Callas, la divina.
Il suo fraseggio era rigoroso ed impeccabile
e la sua sensibilità musicale a dir poco formidabile
sempre incantevole ed emozionante
per tal motivo ebbe una carriera brillante
entusiasmando ovunque tante platee
che la omaggiavano con profumate rose e orchidee.
Era una figura scenica imponente
e per ogni opera era molto esigente
la differenza con le altre artiste era abissale
grazie alla sua naturale purezza vocale
sulla Walk of Fame brilla la sua stella
e la sua memoria sarà in eterno luminosa e bella.
A Busseto ci sono tanti suoi abiti e documenti
per rivivere la sua storia e i suoi momenti
nel bel museo di Villa Pallavicino
si può ripercorrere tutta la sua vita e il suo cammino,
e ora riposa nella pace di Mattaleto
in un cimitero raccolto e quieto.
Fino alla fine voleva dare sempre di più
e far conoscere a tutti le sue virtù
ha portato l'opera in giro per il mondo
con il suo essere solare e giocondo
con "non ti scordar di me" ha dato addio alle scene
salutando chi l'ha adorata nei teatri e nelle arene.
Raffaele Crispo
Elvis Ronzoni