Di Pietro Razzini Milano, 29 novembre 2023 - Si intitola “Il Vajont Di Tutti - Riflessi di speranza” ed è lo spettacolo che ha come narratore Andrea Ortis e che, in occasione dell’anniversario dei 60 anni della tragedia che colpì il Vajont (il 9 ottobre 1963), porta in scena, con una tournée nazionale nei più importanti teatri italiani, un vero e proprio viaggio nell’umanità italiana del periodo, all’interno della civiltà contadina di provincia, nelle radici dialettali e popolari del nostro paese, nell’incredibile varietà di tradizioni ed usi che rappresentano un patrimonio ancor oggi inestinguibile e straordinario.
Appuntamento a Bologna, nella splendida cornice del Teatro Celebrazioni, il 14 Dicembre 2023 per assistere a questa commemorazione che si avvale del patrocinio del Comune di Longarone, Comune di Erto e Casso, Fondazione “Vajont 9 ottobre 1963”, Associazione culturale Tina Merlin.
LA STORIA - Scritta e diretta da Andrea Ortis, “Il Vajont di tutti, riflessi di speranza” è una pièce che rende attuale e fortemente sentito il racconto del disastro del Vajont e dell’Italia del Secondo Dopoguerra, tra teatro di narrazione, musica e proiezioni video. È il ritratto di un’Italia che vuole rialzarsi dopo lo sfacelo delle guerre mondiali: l’Italia che inventa, che scopre, che sperimenta, l’Italia delle grandi opere civili che, in meno di vent’anni, ricostruisce sé stessa e parte del proprio futuro. Lo spettacolo si snoda su due binari narrativi paralleli ma dai diversi punti di contatto, che per l’intero svolgersi del racconto si sovrappongono, si scambiano, si alternano pur mantenendo connotati identitari e riconoscibili. Da una parte si assiste a un dettagliato racconto, più attuale che mai, della catastrofe ambientale, dall’altro dello scenario storico del secondo dopoguerra, con particolare riferimento per gli anni 40, 50 e 60. Dall’altra “Il Vajont di tutti, riflessi di speranza” presenta la reale ricostruzione degli accadimenti processuali relativi alla tragedia che colpì il 9 ottobre 1963 la terra a confine tra la provincia di Belluno e quella, al tempo, di Udine, (oggi Pordenone) conosciuta come “disastro del Vajont”.
ANDREA ORTIS - Il regista e autore Andrea Ortis spiega quali sono le origini delle sue scelte: “La storia del nostro Paese è piena di vicende non risolte, nascoste, occultate. Storie senza pace e senza giustizia, in cui a rimetterci sono gli ultimi, la gente comune e a soccombere è l’uomo con tutta la sua umanità. A volte è proprio questo dolore che crea partecipazione e, quasi inspiegabilmente, unisce tutti, in una comunità allargata, solidale, stimolata da fatti che, più di altri, ci colpiscono e ci chiamano in causa. Dissesto idrogeologico, domanda di energia e abusi edilizi sono temi della contemporaneità, intrecciati ad un passato dalle cui dinamiche, che continuano a scuoterci riproponendosi nel presente, non possiamo distogliere lo sguardo. Ognuno ha il “suo” dolore ecco perché la storia del Vajont è la storia di tutti, un monito attualissimo che parla alle nostre coscienze, richiamandoci al ruolo di ospiti in questo pianeta, non di padroni. Solo riconoscendo i nostri limiti e i nostri errori possiamo immaginare una ripartenza che si fondi sulla capacità dell’uomo di credere in un bene comune, che coinvolga in una dimensione più ampia, corale, parti di un Paese nel quale poterci sentire “pubblico” ed “attori principali”. Ognuno ha il “suo” dolore. “Il Vajont”, nella storia delle mie origini friulane, è il mio.”