Scienza e tecnica sono divenuti, dunque, i nuovi "dei dell'Olimpo" ai piedi dei quali deponiamo speranze e paure.
Il grande Papa Pio XII, pontefice della Chiesa cattolica dal 1939 al 1958, in occasione del primo incontro avvenuto in Vaticano in data 08 settembre 1953 con gli studiosi di genetica, ebbe a rimarcare, affinché la genetica ed in generale la scienza non degenerassero, una specifica esigenza: la verità, o meglio l'accordo "con la realtà dell'essere e dell'azione delle cose stesse".
Detto diversamente, secondo il linguaggio proprio di Pacelli, la scienza è chiamata a rispettare le "le grandi leggi ontologiche".
Che apporto potrebbe dare, ad esempio, la scienza senza preliminarmente conoscere i fini insiti nell'essenza dell'uomo?
È evidente, comunque, che il rispetto dell'essere non toglie libertà alla ricerca scientifica, ma ne costituisce la condizione legittimante che la orienta verso il bene dell'uomo in quanto uomo.
(*) Autore - prof. Daniele Trabucco
Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona (Svizzera)/UNIB – Centro Studi Superiore INDEF (Istituto di Neuroscienze Dinamiche "Erich Fromm"). Professore universitario a contratto in Diritto Internazionale e Diritto Pubblico Comparato e Diritti Umani presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto ad Ordinamento Universitario "Prospero Moisè Loria" di Milano. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico e titolare di Master universitario di I livello in Integrazione europea: politiche e progettazione comunitaria. Già docente nel Master Executive di II livello in "Diritto, Deontologia e Politiche sanitarie" organizzato dal Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Socio ordinario ARDEF (Associazione per la ricerca e lo sviluppo dei diritti fondamentali nazionali ed europei) e socio SISI (Società italiana di Storia Internazionale). Vice-Referente di UNIDOLOMITI (settore Università ed Alta Formazione) del Centro Consorzi di Belluno.
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