Domenica, 02 Luglio 2023 09:07

Enzo Iacchetti a Musica in Castello: successo della serata "ambientata" all'ecomuseo di San Matteo delle Chiaviche In evidenza

Scritto da FC
Enzo Iacchetti a Musica in Castello: successo della serata "ambientata" all'ecomuseo di San Matteo delle Chiaviche Foto di Paolo Bevilacqua

Tra gli scopi di “Musica in Castello” c’è anche quello di far conoscere e promuovere alcuni scrigni di cultura disseminati nel sempre più largo raggio di copertura della rassegna culturale estiva (7 provincie in 4 diverse regioni) promossa 20 anni fa dal fondatore e direttore artistico Enrico Grignaffini.

(di Gabriele Majo da Stadiotardini.it) E’ stato lui stesso a ricordarlo venerdì 30 giugno in apertura della serata con protagonista Enzo Iacchetti all’Ecomuseo “Terre d’acqua fra Oglio e Po” di San Matteo delle Chiaviche, frazione del Comune di Viadana: non solo castelli, dunque, ma ogni luogo bello dove si possa esprimere l’arte, lì c’è “Musica in Castello”.



Il sito non è banale, ed ha indubbiamente il suo fascino, a noi ricorda un po’ la Fabbrica del Vapore di Milano: là, la storica Carminati Toselli, produttrice di rotabili tranviari e ferroviari, a partire dal nuovo millennio, è stata ristrutturata, recuperata e destinata a nuova vita diventando luogo di promozione della creatività giovanile, intrattenimento e aggregazione; qui, la ex Centrale Termoelettrica di San Matteo delle Chiaviche si è trasformata in un Ecomuseo che comunica, conserva e trasmette l’identità e i valori del territorio bagnato (e grazie agli impianti idrovori non affondato) dal fiume Oglio e dal Po nel quale confluisce. L’Ecomuseo stimola l’incontro tra popolazione residente e i visitatori/turisti, persegue e favorisce il dialogo sociale e intergenerazionale, promuove il recupero delle conoscenze tecniche e manuali nell’ambito dei lavori tradizionali del territorio.


Come testimoniato dallo stesso Enzo Iacchetti, non è semplicissimo raggiungere l’Ecomuseo “Terre d’acqua fra Oglio e Po” affidandosi ai moderni navigatori sul telefonino: cliccando l’app Maps, infatti, questa automaticamente ti conduce in pieno centro a Viadana, là dove c’è il Municipio “e il Sindaco poi si offende, se lo si considera un pezzo da museo, perché non è poi così vecchio”, come avrebbe chiosato un suo concittadino, rispondendo allo smarrito comico, che poi, esattamente come noi, si sarebbe sciroppato un’altra ventina di chilometri tra pianura ed argine sull’Oglio per raggiungere la lontana frazione di San Matteo delle Chiaviche, dopo una più attenta e precisa ricerca sullo strumento.


“Questo è il secondo palcoscenico più bello sul quale mi sono esibito in vita mia. Il primo? Lo stabilimento Fiat Mirafiori a Torino…”, ha celiato Enzino, stravaccato, con la sua camicia blu, su una delle due poltrone variopinte anni 70 che faceva da scenografia, con alle spalle un più moderno tabellone elettronico col logo della Rassegna ospitante. Poco prima, aveva fatto passarella in mezzo al numeroso pubblico che aveva fatto inorgoglire il vice sindaco di Viadana Alessandro Cavallari, che con slang locale, aveva sottolineato come pieno così non c’era stato mai… 


Il tarantolato Iacchetti – che trastullava il povero microfono, avvitandolo, alzandolo, abbassandolo, spostandolo, annodandone il cavo e che non trovava pace sulle pur comoda poltrona – sollecitato dal direttore-presentatore Enrico Grignaffini, ha ripercorso la propria carriera artistica, partendo dai tempi del Derby di Milano, vera e propria rampa di lancio per comici e cabarettisti, dove, ha scalato via via la classifica entrando nei fatidici 15 grazie a Diego Abatantuono, peccato, però, che una volta arrivato all’obiettivo il locale abbia chiuso…


Temporibus illis guadagnava 12.500 lire, sicché arrotondava portando a casa i pezzi di pizza (specie i crostoni), che il pubblico dei night, dove era costretto ad esibirsi in piena gavetta, gli lanciava, poiché impaziente di ammirare le carni della Jessica di turno, anziché sorridere alle sue battute. Erano tempi di ristrettezze, indubbiamente, e lui, che condivideva un modesto appartamento con altri artisti tra cui Giobbe Covatta e tale Veronica (di cognome, perché era un uomo), una sera, affamato, pensò di mangiare un uovo che da tempo immemore era nel frigo di casa e nessuno sapeva come ci fosse arrivato: vedendolo bucare sopra e sotto per berlo, il barbuto, dalla tazza del bagno, gli ha urlato guarda che è sodo! L’uovo, sia pure bucato, tornò in frigo e vi rimase…


Tempi decisamente migliori quelli del Maurizio Costanzo Show, dove faticò a lungo ad arrivare per l’immotivato ostracismo di uno degli autori (per lui indimenticabile), ma una volta scritturato trova il successo grazie a libri e canzoni bonsai, contenuti in cofanetti, di cui aveva qualche esemplare anche ieri sera, dentro una busta di plastica che ogni tanto coi piedi scalciava, prima di estrarli e recitarli, contestualizzando la prima volta nel salotto del Parioli nel 1990, in piena prima Guerra del Golfo, con ospiti dignitari delle opposte fazioni – in collegamento anche i piloti abbattuti Bellini e Cocciolone – e l’abile conduttore dalla camicia coi baffi che sogghignava sotto i medesimi, quando gli dava la parola con l’imbarazzata traduttrice che cercava di rendere comprensibile agli ospiti stranieri i suoi contenuti demenziali…


Come Costanzo (da lui perfettamente imitato ieri sera) aveva il suo Bracardi (Franco) al pianoforte, così Iacchetti aveva il suo Ugo Gangheri alla chitarra: proprio il musicista ha ricordato anche l’impegno nel sociale del popolare attore, un po’ riottoso, perché il bene lo si fa senza dirlo. La serata di ieri sera a Musica in Castello, come quelle che l’hanno preceduta e le tante altre che seguiranno fino al 14 settembre 2023, sono a sostegno di Pangea Onlus, che aiuta le donne che vivono una condizione di violenza (fisica, psicologica, economica) ascoltando i loro bisogni e offrendo risposte concrete grazie all’accoglienza, la protezione, l’assistenza legale e una fitta rete di servizi che ne favoriscano un percorso di autonomia economica e lavorativa.


Il finale di serata, dopo un accenno a Striscia la Notizia (“la prossima stagione sarà quella del 30°, visto che con Ezio Greggio ho debuttato nel ’94, siamo affiatati perché non siamo una coppia, ognuno di noi due vive la propria vita professionale, prima di ritrovarci ogni anno alla conduzione, attorno a Natale”), ha visto Enzo Iacchetti dapprima in un’invettiva alla Giorgio Gaber che lui, nei propri panni, non si sarebbe sentito di fare, ma avendola fatta Gaber…, e poi esibirsi, a richiesta del pubblico con “Il vecchio e il bambino”, secondo lui, immodestamente, interpretata meglio che dall’autore Francesco Guccini. Prima del commiato: “Sono passati 10 anni dalla mia precedente esibizione a Musica in Castello – si è così rivolto ad Enrico Grignaffini – e dato che ne ho 71 sarebbe meglio ne passassero, per la prossima, un po’ meno: al massimo due… Ricordatevelo, vi ho sempre voluto bene…” (Foto di Paolo Bevilacqua)

Queste le prossime serate di Musica in Castello:

Domenica 2 luglio 2023, a Bagnone (MS): MUSICA DA RIPOSTIGLIO… Perché da camera ci sembrava eccessivo…
Lunedì 3 luglio 2023, a Casalmaggiore (CR): RAUL CREMONA con Marco Castelli al pianoforte “Il mago de Milan”, confessioni di un illusionista
Mercoledì 5 luglio 2023 a Parma (Cortile Biblioteca Malerba): PIERFRANCESCO DILIBERTO (PIF) con Monteforte Jazz Duo: La realtà raccontata con scanzonato divertimento e intelligente curiosità
Giovedì 6 luglio 2023, al Castello di Agazzano (PC)ALBERTO FORTIS Piano & Voce
Venerdì 7 luglio 2023 a Fidenza (PR) – Corte delle Feste di Palazzo Orsoline: CLAUDIO CECCHETTO e Massimo Cervelli, Duo di Picche in: “RadioCecchetto – Il re Mida del mondo dello spettacolo italiano”
Sabato 8 luglio 2023 a Cortemaggiore (PC) STORIA DI UN NO, il racconto di un primo amore di e con A. Arione e D. de Falco, Compagnia Arione de Falco
Domenica 9 luglio 2023 nel Giardino Castello Pallavicino a Pellegrino Parmense:  LA MASCHERA, sotto chi tiene core