Belluno, 20 aprile 2023 - Il termine "transumanesimo" indica, in via approssimativa, che l’uomo, così come oggi lo conosciamo, con le sue fragilità e i suoi limiti,
sia ormai prossimo a una trasformazione radicale che, grazie al progresso scientifico, lo condurrà nel giro di alcuni decenni a trasformarsi in una nuova condizione, oltre l’umano. Al fondo del progetto transumanista vi è una concezione naturalizzata del fenomeno umano che nega l’esistenza di diversi livelli di realtà, così come di differenze qualitative tra i viventi. L’uomo viene pertanto concepito, al pari di ogni altro ente naturale, nei termini di un meccanismo affascinante quanto complicato, frutto di un processo evolutivo che lo vede, al momento, fortunato vincitore della lotteria della vita. Eppure la condizione transumana non sarà mai una concezione di libertà, ma di assoluta sottomissione: una modalità tecnologica e farmacologica che esercita una coercizione sulla volontà umana. L'Übermensch di Nietzsche (1844-1900) diventa, in questo modo, l'ultimo pseudo-uomo.
(Daniele Trabucco)
(*) Autore - prof. Daniele Trabucco.
Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona (Svizzera)/UNIB – Centro Studi Superiore INDEF (Istituto di Neuroscienze Dinamiche «Erich Fromm»). Professore universitario a contratto in Diritto Internazionale e Diritto Pubblico Comparato e Diritti Umani presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto ad Ordinamento Universitario «Prospero Moisè Loria» di Milano. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico e titolare di Master universitario di I livello in Integrazione europea: politiche e progettazione comunitaria. Già docente nel Master Executive di II livello in «Diritto, Deontologia e Politiche sanitarie» organizzato dal Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Socio ordinario ARDEF (Associazione per la ricerca e lo sviluppo dei diritti fondamentali nazionali ed europei) e socio SISI (Società italiana di Storia Internazionale). Vice-Referente di UNIDOLOMITI (settore Università ed Alta Formazione) del Centro Consorzi di Belluno.