Di redazione Parma 1 dicembre 2020 - Il 30 novembre è andato in scena, a porte chiuse, uno straordinario evento teatrale che ha visto anche tutti gli spazi del complesso Monumentale della Pilotta, attori protagonisti insieme alla leggiadrezza di Antonella Albano, Prima Ballerina della Scala, che ha danzato sui versi di “Ti meriti un amore”, celebre poesia firmata Frida Kalho.
L’esibizione, che filmata da Filippo Chiesa e condivisa con il pubblico tramite internet, si è impossessata dei diversi ambienti della Pilotta, dal Teatro Farnese alla Biblioteca Palatina, fino ai saloni della Galleria Nazionale.
La bravura di Antonella Albano si è magicamente fusa con gli emozionanti versi di Frida Kalho (letti da Paolo Rossini) dando vita a uno spettacolo di straordinaria eleganza. Il tutto è stato accompagnato da un brano inedito e composto per l'occasione dal Maestro Piero Salvatori.
Simone Verde, direttore del Complesso Monumentale della Pilotta di Parma, ha così presentato l'evento straordinario sia per i luoghi sia per tutti gli artisti e tecnici coinvolti: "Siamo molto felici di accogliere al Complesso Monumentale della Pilotta, Antonella Albano, che ha voluto generosamente proporci uno spettacolo nel Teatro Farnese, per sottolineare l'importanza della cultura e delle collezioni pubbliche nazionali, nel momento in cui i musei sono chiusi al pubblico esterno. Per noi è una occasione preziosa per varie ragioni. La prima perché ci permette di dimostrare che un museo non è un luogo aperto solo quando è aperto al pubblico, ma un luogo che continua a lavorare sempre e a fare ricerca e a riqualificare i suoi spazi e le sue collezioni, continuando a vivere intensamente anche quando le sue porte sono chiuse. Al complesso monumentale della Pilotta abbiamo in questo momento circa 3,5 milioni di euro di cantieri in corso per riqualificare le collezioni e aree fondamentali del museo e per questo che lo spettacolo serve per sottolineare la vitalità di un centro di cultura anche in un momento in cui le porte sono purtroppo sbarrate per le ragioni tragiche che tutti sappiamo. In secondo luogo è una grande occasione di salutare lo spettacolo dal vivo e dimostrare la nostra solidarietà verso i ballerini, artisti, attori, danzatori che in questa terribile congiuntura si trovano a affrontare uno dei periodi più duri della loro vita professionale e non per ragioni dipendenti da loro. Ecco per noi ospitare questo spettacolo è un modo per portare la nostra testimonianza a favore della parte più importante e vitale della produzione contemporanea che vede l'arte non come un oggetto ma come un processo che implicando gli spettatori in un confronto diretto con la creazione artistica dà vita, rigenerando quel patrimonio del passato, a quei concetti che altrimenti rischiano di sembrare lettera morta soprattutto se appartenenti a tradizioni ormai scomparse, come quelle che sono rappresentate all'interno delle nostre collezioni. Quindi è un modo per stabilire un ponte ideale di solidarietà con questi lavoratori e di dimostrare come anche un museo, classicissimo come la Pilotta, un museo enciclopedico dalla fine del '500 e per tutta la sua storia, ha bisogno della creatività contemporanea e della presenza fisica e viva dei protagonista per continuare a essere comprensibile e attivo all'interno della sua comunità di riferimento, che non è ovviamente solo la comunità di arma, ma la comunità italiana e internazionale dei suoi visitatori."