Il coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, Salvatore Pizzo, ricorda che i parametri di calcolo degli organici sono penalizzanti per le scuole delle località montane, a causa di norme nazionali avallate dai vari partiti politici, tutti, che in questi anni si sono susseguiti alla guida del Paese, per questo invita i politici locali che appartengono alle forze della maggioranza di governo a contattare i loro capi nazionali affinchè si adoperino per cambiare le disposizioni, lo scorso 8 giugno per chiedere più stabilità e maggiore attenzione per la scuola Statale le principali forze sindacali hanno anche scioperato.
Per quanto riguarda gli assetti locali e l'applicazione di eventuali criteri discrezionali in merito a dinamiche scolastiche, la Gilda degli Insegnanti auspica una concertazione tra esponenti politici dei partiti di maggioranza e forze sindacali rappresentative, affinché le scelte e la gestione dell'Ufficio Scolastico Regionale, articolazione periferica del Ministero dell'Istruzione, risponda a criteri maggiormente aderenti alle istanze rappresentate dai soggetti che realmente rappresentano il territorio, per adesso gli equilibri di politica scolastica sembrano piacere particolarmente a coloro che tifano per il movimento "Comunione e Liberazione", sarebbe giusto che tutte le componenti democraticamente rappresentative nel Parmense e nel Piacentino avessero voce in capitolo.
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