Sulle tracce del secondo conflitto mondiale: la visita nel rifugio antiaereo n.11 – San Paolo di Parma con Andrea Di Betta, Presidente della sezione locale dell’Associazione Nazionale Combattenti Forze Armate Regolari Guerra di Liberazione.
Parma -
E’ una passeggiata domenicale lo storytelling sulla guerra aerea a Parma. Nel primo weekend di shopping natalizio, si attraversa la città, il traffico ed i pedoni alla ricerca degli ultimi segni e tracce del secondo conflitto mondiale.
Il panorama urbano è sempre lo stesso, quotidiano fin quasi banale, ma Andrea Di Betta, Presidente della sezione locale dell’Associazione Nazionale Combattenti Forze Armate Regolari Guerra di Liberazione (ANCFARGL), evidenzia i residui delle esplosioni e della Storia nell’intreccio cittadino. Ed è una scoperta di testimonianze vive perché ogni tanto qualche partecipante racconta di ricordi di famiglia o personali, allargando sempre di più gli orizzonti di questa esplorazione urbana che diventa così condivisione di una Memoria.
Il racconto si sviluppa dall’Oltretorrente, attraversando i ponti sino agli spazi contemporanei della Ghiaia e della Pilotta. E poi scende nelle radici della Città, dentro il rifugio antiaereo n.11 – San Paolo, - sito sotto l’ex Convento benedettino che oggi ospita la biblioteca Guanda e l’Istituto storico della Resistenza - dove tutte le parole si condensano in un interessante allestimento di oggetti, piccoli testimoni della quotidianità degli allarmi e dei bombardamenti, donati dai partecipanti precedenti in un circolo virtuoso di conservazione del Passato recente di Parma.
Questa iniziativa si è resa possibile grazie ad Adriano Arganini del FAI Giovani ed all’ausilio di ArcheoVea Impresa Culturale Srl. Un successo veramente inaspettato che verrà riproposto con il nuovo anno.
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Andrea di Betta
Foto a cura di Francesca Bocchia