Giovedì, 19 Luglio 2018 09:17

Parma città della cultura? Non si onora così il "Comandante" Guido Picelli In evidenza

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di LGC Parma 19 luglio 2018 - La figura, per certi versi controversa, di Guido Picelli torna a essere di attualità, non solo perché il prossimo 1 agosto si celebrerà la ricorrenza della vittoriosa battaglia del 1922 di Parma, ma anche e soprattutto alla attenzione che periodicamente riserva il regista parmigiano, Giancarlo Bocchi, al "comandante Picellli". Infatti al "Comandante" Giancarlo Bocchi ha dedicato un libro e un documentario, per la realizzazione del quale l'autore ha svolto ricerche approfondite dal 2007 negli archivi di  Spagna, Italia e Russia, e di cui la RAI ha acquisito, per tre anni, i diritti e le cui messe in onda hanno sempre riscosso interesse di pubblico.

E per una città della cultura che si rispetti, ogni angolo deve essere valorizzato adeguatamente. Decoro che non sembra appartenere all'area dove sorge il "misero" monumento a Guido Picelli e sul quale il regista parmigiano ha da fare osservazioie, e con piacere pubblichiamo.

Riceviamo e pubblichiamo da Giancarlo Bocchi - Autore de "Il Ribelle, Guido Picelli un eroe scomodo" -

PARMA CAPITALE DELLA CULTURA?
La città di Parma vorrebbe fregiarsi nel 2020 del titolo di "capitale della cultura". Ci sono tanti motivi per ritenere che tale titolo possa essere poco realistico. Sicuramente Parma, per come vengono trattati archivi, palazzi storici e monumenti, non è "la capitale della storia". Un esempio: il sindaco ex grillino, Federico Pizzarotti, che ora si definisce "sindaco antifascista", mantiene in modo indecoroso il piccolo monumento dedicato a Guido Picelli, l'eroe dell'antifascismo, collocato nel piazzale omonimo.

Il manufatto già di per sé esteticamente inguardabile, che sminuisce la memoria del Comandante che vinse la prima battaglia contro il fascismo nel 1922 e la prima nella difesa di Madrid nel 1937, è attorniato da contenitori per le immondizie vetrose, per i vestiti dismessi, per la spazzatura e da una casupola, non si sa se abusiva, edificata su un marciapiede retrostante. Già nel passato il monumentino era stato oltraggiato con un movimento rotatorio di 180 gradi per favorire una manifestazione ludica sulla piazza o era stato lordato con scritte di stampo fascista. Cosa pensano di questa vergogna i dirigenti dell'Anpi e delle altre associazioni che il prossimo primo agosto celebreranno la ricorrenza della vittoriosa Battaglia di Parma del 1922?

 

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