Le Fiamme Gialle piangono la scomparsa del Maresciallo Ordinario Giovanni LAVALLE, investigatore d’eccellenza della Guardia di Finanza, stroncato ieri sera da un male incurabile.
Militare di assoluto valore, nato a Varese il 10 luglio 1986, si era arruolato nel Corpo a 24 anni, frequentando il corso di formazione in materia di polizia economica e finanziaria presso la Scuola Ispettori e Sovrintendenti di L’Aquila.

Ambulanza perde il paziente per strada mentre corre in ospedale e il video inedito dell'assurdo incidente diventa virale.

Sul web è diventata virale una clip in cui un'ambulanza perde il paziente mentre corre verso l’ospedale. E' lo stesso conducente del mezzo di soccorso che si è fortunatamente accorto dell’uomo steso sull’asfalto, riuscendo tempestivamente a fermare, recuperare il paziente e a portarlo in ospedale. E nessuno, evidenzia

La campagna non si è mai fermata e in questo periodo di emergenza non si è fermato nemmeno il lavoro delle aziende agricole aderenti alla rete Campagna Amica che, da venerdì mattina 8 maggio, torneranno al mercato contadino a Fidenza, in virtu’ della delibera del Presidente della Regione e del disciplinare adottato dal Comune di Fidenza per mercati a merceologia esclusiva per la vendita di prodotti alimentari.

Nell’ambito dei servizi finalizzati al contenimento dell’emergenza Covid i carabinieri della compagnia di Parma hanno:

1- deferito in stato di libertà alla locale procura della Repubblica

-Un cittadino nigeriano classe 99 in Italia senza fissa dimora fermato in via d’Azeglio al fine di sottrarsi al controllo reagiva spintonando con forza i militari operanti e si dava alla fuga.

Medici, esperti e testimonianze in diretta social contro il killer silenzioso: 8 maggio a partire dalle 14,30 Link: https://www.youtube.com/watch?v=PraTGYkVPIY

Promossa da 140 associazioni di 50 Paesi, torna l’8 maggio la Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico con l’obiettivo di dare voce a tutte le donne del mondo per far conoscere la neoplasia ginecologica femminile a peggior prognosi: in Italia colpisce 5.300 donne l’anno e ne uccide circa 3.200. Loto Onlus - attiva ora in Emilia-Romagna e Marche e presto anche in altre regioni - propone “Io Loto, noi lottiamo”, un pomeriggio informativo ed interattivo in diretta streaming rivolto a tutti: dalle 14.30 in diretta Facebook e Youtube 15 esperti tra cui oncologi, chirurghi, ginecologi e fisioterapisti fanno il punto sui percorsi di cura

Nella difficile emergenza sanitaria, anche in provincia di Parma l’Azienda conferma la sua vocazione storica e il suo ruolo al servizio dei cittadini e del territorio, delle imprese e della Pubblica Amministrazione. 

Raggiunge oggi il traguardo dei 158 anni l’attività di Poste Italiane al servizio degli italiani e dello sviluppo del Paese. Un anniversario che cade nella drammatica fase di emergenza sanitaria globale provocata dal contagio da Covid-19, nel corso della quale il ruolo e la missione di Poste Italiane hanno acquistato ancor più valore e significato.

In provincia di Parma sono rimasti operativi gran parte dei 114 Uffici Postali, 112 dei quali attualmente aperti, dove i dipendenti hanno continuato a garantire il servizio ai cittadini che, inoltre, hanno potuto ricevere regolarmente la loro corrispondenza grazie al quotidiano impegno dei portalettere dei sei Centri di Distribuzione del territorio (Parma, Pilastro, Fornovo Taro, Borgotaro, Fidenza e San Secondo Parmense).

In presenza di provvedimenti restrittivi necessari per contrastare l’epidemia, le donne e gli uomini che lavorano in Poste Italiane si sono adoperati per mettere in atto tutte le misure atte a tutelare la sicurezza e la salute personali e dei clienti, garantendo continuità ad un servizio essenziale per la vita del Paese. Sono state avviate formule innovative nel campo della organizzazione del lavoro e sono state predisposte soluzioni efficaci per fornire in sicurezza tutti i servizi essenziali per i cittadini, garantendo una attenzione speciale alle categorie sociali più fragili e bisognose.

In coerenza con i suoi 158 anni di attività, oggi come ieri la storia di Poste Italiane e dei suoi 130.000 lavoratori si è così intrecciata con quella dell’Italia. Con i suoi portalettere, gli Uffici Postali, con la raccolta del risparmio che ha permesso la realizzazione delle grandi opere che hanno modernizzato l’Italia, Poste Italiane è oggi un punto di riferimento per tutti i cittadini come lo fu nel secolo scorso, in qualità di artefice della missione unitaria che puntava a “fare gli italiani”.

Oggi Poste Italiane, quotata alla Borsa di Milano, rappresenta la più grande rete di distribuzione di servizi in Italia. Le sue attività comprendono il recapito di corrispondenza e pacchi, i servizi finanziari e assicurativi, i sistemi di pagamento e la telefonia mobile. Con una rete di oltre 12.800 uffici postali, circa 130 mila dipendenti, 536 miliardi di euro di attività finanziarie totali e 35 milioni di clienti, il Gruppo è parte integrante del tessuto sociale e produttivo del Paese e rappresenta una realtà unica in Italia per dimensioni, riconoscibilità, capillarità e fiducia da parte della clientela.

Un aereo African Express Airways, la compagnia aerea keniota di proprietà somala, è stato abbattuto da un razzo mentre stava effettuando un volo nazionale tra Mogadiscio e Baidoa, in Somalia.

Ne ha dato conferma il ministro dei trasporti somalo Hassan Hussein Mohamed, che ha "condannato questo atto violento".

Si tratta un embraer della African Express Airways E-120 Brasilia (registrato in Kenya come 5Y-AXO). L'attentato del 4 maggio, ha provocato sei vittime di cui due piloti e quattro passeggeri che erano a bordo. L'aeromobile, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti", era noleggiato da una ONG e trasportava forniture mediche e zanzariere.

Colorno Photo Life, Stop-piccolo festival indipendente della fotografia e Cactus Studio sono orgogliosi di comunicare il risultato finale dell’iniziativa a scopo benefico pro-terapia intensiva dell’ospedale Maggiore di Parma. Grazie allo spazio concesso dai media locali e agli amici che hanno diffuso l’iniziativa, possiamo dire che la raccolta fondi ha avuto un successo incredibile; siamo infatti riusciti a vendere più di 200 fotografie in poco più di tre settimane. Il ricavato ci permetterà di fare una donazione totale, al netto delle spese di stampa e spedizione, di 8.000 euro al “Fondo di supporto emergenza Coronavirus”.

In avviamento la Fase 2. La Fase 1 non è ancora conclusa ma adesso pensiamo di conquistare la Fase 3 dimostrando di essere tutti quanti responsabili e disciplinati.

Di Lamberto Colla 4 maggio 2020 - la Fase 2 inizia ufficialmente oggi, nonostante la Fase 1 di fatto ancora non sia terminata. Con il DPCM del 26 aprile, che è entrato in vigore oggi, oltre a nuove categorie ATECO che torneranno a lavorare, come molte manifatturiere (automotive ad esempio), viene concessa la possibilità di ricongiungersi con familiari, parenti sino al 6° grado e affini sino al 4°, ma anche di liberarsi per una corsetta, ben oltre i 200 metri in precedenza concessi.

Francia e lockdown da coronavirus: bagnante era una bambola gonfiabile. I gendarmi vittime di uno scherzo. Sotto l’ombrellone la sorpresa per i poliziotti che diventa virale

Un residente di Carnon (Hérault) nel sud della Francia voleva fare uno scherzo ai gendarmi e c’è riuscito. Sarà stato il desiderio di un po' di leggerezza in quest’atmosfera da confinamento che varca le frontiere italiane e che dappertutto è causa di stress ed ansie, ma la bufala è diventata subito virale.

Il giorno 30 aprile 2020 il Tribunale di Parma – Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari – ha emesso un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di Bonaconza Attilio, classe 1975, noto alle forze dell’ordine per le gravi e reiterate condotte poste in essere ai danni di personale medico del locale Centro SerDP.

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Di Guido Zaccarelli 2 maggio 2020 - Il Covid-19 ha interrotto bruscamente il sistema delle relazioni umane sulle quali l’economia, e la finanza, avevano fissato nel tempo i loro quartieri generali, dove decidevano le sorti del mondo intero, condizionando con le loro decisioni il comportamento delle persone in ogni direzione di marcia. Una delle finalità principali è sempre stata rivolta alla produzione e, come conseguenza diretta, l’impegno a generare nuove fonti di ricchezza, in parte da riservare in esclusiva a pochi pretendenti e, il restante, da distribuire in parti sempre più ridotte ad una vasta platea di persone. 

Candele accese dalle monache e Santa Messa live in suffragio dei defunti.

CASCIA (PERUGIA), 2 MAGGIO 2020 – Alle anime di tutti i defunti a causa del Coronavirus e al conforto delle loro famiglie addolorate, sono dedicate due iniziative virtuali, del Monastero Santa Rita di Cascia. Oggi, 2 maggio, sulla pagina Facebook del monastero “Santa Rita da Cascia Agostiniana” facebook.com/monasterosantarita la preghiera delle monache all’urna che custodisce il corpo di Santa Rita, con l’accensione simbolica delle candele, a ricordo delle anime dei defunti. Domani, domenica 3 maggio, alle ore 17.00, in diretta streaming sul canale You Tube “Santa Rita da Cascia Agostiniana” youtube.com/monasterosantarita la Santa Messa in suffragio dei defunti.

MESSAGGIO DELLA PRIORA ALLE FAMIGLIE DEI DEFUNTI“Ogni giorno, in questi difficili mesi – ricorda la Priora del Monastero Santa Rita, Suor Maria Rosa Bernardinis – coloro che sono morti a causa del Coronavirus, sono nei nostri cuori. Per loro ci rivolgiamo a Gesù, che è venuto tra noi proprio per sconfiggere la morte ed insieme a lui diffondiamo la speranza di un’altra vita, migliore, che ci attende. Ci sentiamo vicine alle loro famiglie, per le quali preghiamo ancor più intensamente, facendoci tramite delle intenzioni che portano nel cuore per i loro cari saliti al cielo. Chiediamo al Signore che possano trovare la pace per non aver potuto stringersi ai loro cari nel momento della morte e accompagnarli attraverso il rito funebre. Per questo, abbiamo voluto creare due iniziative volte a sostenere le famiglie nel dolore, da lontano, ma facendoci vicine nel cuore e nella preghiera. Nella nostra richiesta di intercessione a Santa Rita, a lei che ha superato ogni dolore con l’amore di Cristo nel cuore, quotidianamente portiamo anche tutti coloro che soffrono per il virus. Dobbiamo tutti farci famiglia di fronte alla sofferenza, perciò ci uniamo alla preghiera del Santo Padre per un’Europa unita e per proseguire come veri fratelli e sorelle”.

CANDELE ACCESE ALL’URNA DI SANTA RITA - Il consueto videomessaggio di speranza delle monache, pubblicato ogni sabato sulla pagina Facebook del monastero, assume per oggi un valore differente. Il video, infatti, è interamente dedicato alle oltre 200 mila anime che sono state strappate alla vita dal Coronavirus, in Italia e nel mondo. Vite che anche le agostiniane di Cascia piangono. Per questo, hanno voluto stringersi a Santa Rita, recitando una preghiera per i defunti, all’interno dell’urna che custodisce il corpo della santa nella Basilica di Cascia. Al termine, ogni monaca ha posato vicino all’urna una candela. Tante piccole luci, accese per rappresentare, in modo simbolico, tutte le anime salite al cielo, che le monache hanno affidato alla pace e alla luce eterna di Dio, per intercessione di Santa Rita.

SANTA MESSA DI SUFFRAGIO - Domani, domenica 3 maggio, anche l’appuntamento con la Santa Messa celebrata alle ore 17.00 dai padri agostiniani, viene intitolato in suffragio di tutti i defunti del Coronavirus. Trasmessa in diretta streaming dalla Basilica di Santa Rita di Cascia sul canale You Tube del monastero, alla celebrazione possono unirsi virtualmente tutti coloro che vogliono pregare per le anime dei defunti, affinché siano accolte alla gloria del Regno dei Cieli, e per le loro famiglie.

 

Per festeggiare il Primo Maggio l'Associazione dei Panificatori di Parma, rappresentati nell'occasione da Massimo Fornasari, hanno consegnato anche delle torte alla sede della Protezione Civile. 

Un gesto di "amichevole" solidarietà che si aggiunge alle quotidiane consegne che i panificatori di Parma, alternandosi nelle diverse giornate, omaggiano pane e focacce, alla centrale Operativa e all'Eliporto.  

Renderemo "Pan per focaccia" agli amici panificatori... e a tutti coloro che si sono attivati per "alleggerire" questo periodo ai soccorritori e a tutti i cittadini obbligati in casa. 

Dovremo tutti noi ricordarci per sempre dei nostri negozi, quelli sotto casa, che ci hanno serviti e riveriti nella nostra o forse maggiore difficoltà!

 

 

“Perché questo? Il Bullismo. Tutto qui. Le parole fanno più male delle botte! Cavolo se fanno male !!! Ma io mi chiedo, a voi non fanno male? Siete così insensibili? Spero che adesso sarete più responsabili con le parole. Non importa che lingua sia, il significato è lo stesso.” (Ultima lettera di Carolina Picchio)

Di Nicola Comparato Felino 2 maggio 2020 - Carolina Picchio era una ragazza di 14 anni di Novara vittima di bullismo, bella, sportiva, gentile e altruista, che nella notte fra il 4 e il 5 gennaio 2013, si è uccisa lanciandosi dalla finestra della sua stanza.

Pochi giorni prima la ragazza partecipa ad una festa con alcuni amici, e dopo qualche bicchiere di troppo comincia a sentirsi male. I ragazzi presenti avvisano il padre, Paolo Picchio, che si precipita subito da lei, ma prima riprendono il tutto con il telefonino, mimando atti sessuali sulla ragazza a terra priva di sensi. Il video girato alla festa ottiene 2600 like sui social. Carolina non ricorda nulla della festa, ma poi si accorge del video in rete. Riceve insulti a non finire, la gente la evita, resta sola. Avvolta dalla vergogna si chiude in se stessa.

Poi scrive la sua ultima lettera prima di aprire la finestra per lanciarsi nel vuoto. Le indagini portano all’identificazione dei ragazzi autori del video. Il giudice non impone una condanna penale ai giovani, che vengono poi affidati ad assistenza psicologica e corsi di recupero. Paolo Picchio nel frattempo lotta con tutte le sue forze e riesce ad ottenere la prima legge in Europa contro il Cyberbullismo dedicata proprio a sua figlia, un modo efficace per non sminuire e banalizzare l'odio in rete. A stabilirlo è proprio il primo processo in Italia contro il Cyberbullismo.

Dal suo impegno e in ricordo della ragazza è nata l’associazioneFondazione Carolina”, con Presidente Onorario Paolo Picchio, che si occupa di rendere la rete un luogo più sicuro, con prevenzione, supporto e ricerca, alla riscoperta del valore delle relazioni anche sui social. Ad ogni incontro con i ragazzi nelle scuole, il padre di Carolina conclude sempre con questa frase: “Ragazzi siete preziosi, ricordatelo sempre!”.

Per maggiori informazioni:

La pagina Facebook Fondazione Carolina

https://www.facebook.com/FondazioneCarolina/

Il sito web Fondazione Carolina

https://www.fondazionecarolina.org

L'emergenza Coronovirus non è ancora finita. Per mettere in guardia molti ragazzi e ragazze, costretti a passare le giornate in casa su internet, abbiamo deciso di raccontare la triste storia di Amanda Todd.

Di Nicola Comparato Felino 1 maggio 2020 - Amanda Todd era una ragazzina di 15 anni nata a Port Coquitlam, vicino Vancouver, il 27 novembre 1996. Uno dei suoi passatempi era quello di fare amicizia tramite chat e video chat.

Un giorno Amanda, ingenuamente, inviò una sua foto a seno nudo ad un estraneo durante una conversazione. L'uomo cominciò a ricattare Amanda, dicendole che se non si fosse mostrata ancora nuda avrebbe divulgato la sua foto a tutti i suoi amici e conoscenti. Poco tempo dopo, a Natale, la polizia si recò a casa della famiglia Todd per avvertirli che le foto della ragazzina erano state inviate a tutti.

Amanda cominciò a soffrire di ansia e depressione e a fare uso di alcool e droghe. La famiglia per cercare di aiutarla decise di trasferirsi e Amanda cambiò scuola. Lo stalker si fece di nuovo vivo, creando un profilo Facebook con la foto di Amanda. I compagni cominciarono a parlare male di lei, e la ragazza fu costretta di nuovo a cambiare scuola. Qui incontrò un vecchio amico, che le chiese di fare sesso con lui durante l'assenza della sua fidanzata. Un giorno il suo amico, la sua fidanzata e altri compagni di scuola, aggredirono Amanda girando dei video che ripresero ogni attimo della situazione. La ragazza una settimana dopo tentò il suicidio ingerendo della candeggina, ma riuscì a salvarsi grazie al tempestivo intervento dei soccorritori. Al suo ritorno a casa dall'ospedale, le persone per deriderla cominciarono a taggarla su Facebook su post riguardanti il suicidio e la candeggina. Il suo equilibrio psichico peggiorò ulteriormente, e il 12 ottobre 2012 fu ritrovata morta impiccata nella sua casa. Poche settimane prima, il 7 settembre 2012, Amanda raccontò la sua sofferenza in un video dal titolo "Lotta, bullismo, suicidio e autolesionismo".

Il filmato diventò virale, e fece capire al mondo intero il dolore provato dai ragazzi vittime di bullismo.

A seguire il video di Amanda Todd sottotitolato in italiano https://youtu.be/ed5IU_73gKg

Primo maggio in tempo di coronavirus. Niente manifestazioni arcobaleno e sbandieratori sindacali, niente concertone ma solo austerità e riservatezza. Anche noi osserveremo questo silenzio in attesa di tempi migliori e di una apertura delle attività e della libertà che si vorrebbe prossima ma che appare ancora lontana.

Nel frattempo meditiamo sulle parole del nostro Presidente Sergio Mattarella il quale, nel suo ormai celeberrimo equilibrio, invita tutti a proseguire nella responsabilità ma anche le istituzioni e il Governo a essere più chiari.

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Intervento del Presidente Mattarella in occasione della Festa del Lavoro


«Viviamo questo Primo maggio con il pensiero all’Italia che vuole costruire il suo domani.
Non ci può essere Repubblica senza lavoro, come afferma solennemente il primo articolo della nostra Costituzione.
Il lavoro è stato motore di crescita sociale, economica, nei diritti, in questi settantaquattro anni di Repubblica.
Perché il lavoro è condizione di libertà, di dignità e di autonomia per le persone. Consente a ciascuno di costruire il proprio futuro e di rendere l’intera comunità più intensamente unita.
Va ribadito con determinazione nella attuale situazione, in cui la diffusione del virus ha colpito duramente il nostro popolo, costringendoci, a un temporaneo congelamento delle attività. In Italia, come in tutto il mondo, le conseguenze della pandemia mettono a rischio tanti posti di lavoro.
Risalta ancora di più, in questo contesto, il valore del lavoro e, in particolare l’opera svolta da medici, infermieri, altri operatori sanitari, farmacisti, con tanti fra di loro caduti nello svolgimento dei propri compiti. Il lavoro di Forze dell’Ordine, Forze Armate, operatori del settore della logistica e dei trasporti, della distribuzione, di filiere produttive essenziali, del sistema di istruzione, pur tra molte difficoltà, ha consentito, giorno dopo giorno, al nostro Paese di non fermarsi e di andare avanti, sia pure funzionando a velocità ridotta.
Appare finalmente possibile un graduale superamento delle restrizioni. Ora guardiamo alla ripresa: ad essa, vanno indirizzati, in modo concorde, gli sforzi di tutti, senza distrazioni o negligenze. A cominciare dal consolidamento dei risultati sin qui ottenuti nella lotta al virus, a un equo, efficace e tempestivo sostegno alle famiglie e alle attività produttive, a quanti sono rimasti disoccupati e senza reddito, in modo da conservare intatte tutte le risorse del nostro capitale sociale e da consentire di far sopravvivere e far compiere un salto di qualità alla organizzazione delle imprese e alla offerta di servizi, con scelte avvedute, nella consapevolezza che sono destinate a incidere sulla qualità della vita di ciascuna famiglia, sugli stessi tempi e ritmi della vita quotidiana delle persone.
A partire dal lavoro si deve ridisegnare il modo di essere di un Paese maturo e forte come l’Italia.
La fabbrica, i luoghi di lavoro, hanno orientato e plasmato i modi di vivere nei nostri borghi e nelle nostre città, e l’opera stessa delle istituzioni chiamate ad assicurare la realizzazione della solidarietà politica, economica e sociale prevista dalla Costituzione.
La battuta d’arresto che abbiamo subìto spinge ad accelerare la strada verso un cambiamento che sappia valorizzare e non subire fenomeni come la globalizzazione e la digitalizzazione dell’economia, con scelte lungimiranti, cui possono con efficacia contribuire le importanti decisioni già assunte e in corso di definizione da parte dell’Unione Europea.
Molto cambierà nella vita delle nostre società. Questo cambiamento andrà sapientemente governato affinché la nuova fase non comporti condizioni di ulteriori precarietà ed esclusionima sia l’occasione, al contrario, per affrontare efficacemente ritardi antichi come quelli del lavoro per i giovani e le donne, particolarmente acuti nelle aree del Mezzogiorno. Come il lavoro in nero o irregolare, da fare emergere per esigenza di giustizia e contro l’insopportabile sfruttamento.
Il ruolo degli imprenditori - piccoli e medi, lavoratori autonomi e grandi imprese - appare centrale, assieme a quello della ricerca, in questo processo di riprogettazione delle filiere produttive e distributive.
Oggi, mentre celebriamo in modo così diverso dal consueto questo Primo maggio, non possiamo non riconoscere gli importanti traguardi di giustizia sociale conseguiti attraverso le battaglie dei lavoratori e delle loro organizzazioni sindacali, efficaci strumenti di progresso ed eguaglianza.
Le Confederazioni sindacali hanno dedicato questa giornata al lavoro in sicurezza, per rendere solida e non fugace la prospettiva di rilancio.
Non può esservi – e non vi è - contrapposizione tra sicurezza, salute e lavoro.
E’ stata avviata la graduale ripresa della nostra vita sociale e di molte attività economiche.
La ripresa è possibile perché nei quasi due mesi precedenti siamo riusciti ad attenuare molto la pericolosità dell’epidemia. Dobbiamo difendere questo risultato a tutela della nostra salute.
Non vanno resi vani i sacrifici fatti sin qui se vogliamo assieme riconquistare, senza essere costretti a passi indietro, condizioni di crescente serenità.
Non va dimenticata l’angoscia delle settimane precedenti, sotto la violenta e veloce aggressione del virus, né che abbiamo superato i duecentomila contagi e che ogni giorno dobbiamo piangere alcune centinaia di vittime.
Questo richiede un responsabile clima di leale collaborazione tra le istituzioni e nelle istituzioni.
So che possiamo fare affidamento sul senso di responsabilità dei nostri concittadini– manifestato, in questo periodo, in misura ammirevole dalla loro quasi totalità – perché, nelle nuove condizioni, ci si continui a comportare con la necessaria prudenza.
Sono necessarie indicazioni - ragionevoli e chiare - da parte delle istituzioni di governo ma, oltre al loro rispetto, è soprattutto decisiva la spontanea capacità di adottare comportamenti coerenti nella comune responsabilità di sicurezza per la salute.
Attraversiamo un passaggio d’epoca pieno di difficoltà. Riusciremo a superarle.
A tutti i lavoratori, alle Stelle al Merito del Lavoro - abitualmente consegnate in tutta Italia in questa ricorrenza - va il saluto più cordiale e l’augurio di una rapida ripresa.

Buon Primo maggio».

Roma, 01/05/2020

 

"Come eravamo"

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Ieri mattina in Questura di Parma, alla presenza del Prefetto e del Questore, un minuto di raccoglimento in ricordo ed in onore dell'Agente Scelto Pasquale Apicella, caduto a Napoli nell'adempimento al suo dovere
#poliziadistato #essercisempre #viciniallagente

 

 

 

 

 

 

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E' stata la volta della Polizia Penitenziaria rivolgere il saluto a tutti gli operatori, sanitari, infermieri e medici del Pronto Soccorso di Parma. (video Flash Mob)

Giovedì, 30 Aprile 2020 15:52

Covid-19, 5 esercizi commerciali sanzionati

La Polizia di Stato ha notificato altre 5 contravvenzioni ad esercizi commerciali ubicati in centro città e ai frequentatori per violazioni alla normativa emanata per fronteggiare il coronavirus.

In particolare, alcuni giorni or sono personale della Divisione di Polizia Amministrativa ha fatto ingresso in un laboratorio di gastronomia per la preparazione di pasti a domicilio per conto di un importante marchio di ristorazione, ispezionando tra l’altro le cucine. La situazione riscontrata si palesava da subito non conforme, in quanto venivano identificati 10 lavoranti in uno spazio comunque angusto e privo della necessaria segnaletica indicante le postazioni di lavoro e le distanze da mantenere, nonché la mancata creazione di percorsi idonei ad evitare che gli addetti potessero entrare in contatto tra loro negli spostamenti necessitati dall’attività lavorativa.

Gli agenti pertanto, disponevano l’immediata sospensione dell’attività del laboratorio per un periodo di 2 giorni, indicando le modalità a cui attenersi per riprendere il lavoro in tutta sicurezza, irrogando altresì alla società proprietaria della gastronomia la contravvenzione per la violazione prevista dal D.P.C.M. del 10 aprile 2020, per il mancato rispetto della distanza di 1 metro.

Nella serata di ieri, inoltre, agenti della Squadra Volante e della Divisione di Polizia Amministrativa elevavano altre contravvenzioni a tre avventori e al titolare di un bar per violazione al divieto di somministrazione alimenti e bevande previsto per quella tipologia di esercizi.

Gli agenti in servizio di pattugliamento, insospettiti dalla serranda aperta a metà, facevano irruzione in un bar del centro storico della città e trovavano 3 cittadini di origine albanese intenti a giocare a carte e consumare bevande fornite dalla titolare, una donna di origine cinese. Di fronte alle motivazioni pretestuose e palesemente false – gli astanti asserivano infatti di essere all’interno per dei lavori di tinteggiatura di cui però non v’era traccia - venivano irrogate tre contravvenzioni nei loro confronti. Nel contempo gli uomini della Polizia Amministrativa sanzionavano la donna cinese per la mancata chiusura e inoltravano il verbale alla Prefettura per la valutazione del periodo di sospensione della licenza.

Giovedì, 30 Aprile 2020 15:41

Sospensione pagamento righe blu

Prorogate le misure straordinarie inerenti la viabilità e la sosta, per emergenza coronavirus fino al 17 Maggio 2020.

Con Ordinanza Sindacale n. 28 2020 del 30 Aprile 2020, l’Amministrazione Comunale prevede la proroga della sospensione temporanea fino al 17 Maggio compreso, della sosta a pagamento su righe blu e bianco/blu, degli stalli a disco orario, delle Zone a traffico limitato - ZTL - e dell’isola ambientale Tommasini/Sauro.

L’ordinanza prevede, pertanto, di prorogare, fino a tutto il 17 MAGGIO 2020, la sospensione:
• della sosta a pagamento in tutte le zone con righe blu e bianco/blu;
• della validità degli stalli di sosta a disco orario su tutto il territorio comunale;
• della validità delle Zone a Traffico Limitato (ZTL) nella città di Parma con contestuale disattivazione del sistema elettronico del rilevamento dei transiti;
• della validità dell’Isola Ambientale di Borgo Tommasini/Via Sauro con contestuale disattivazione del sistema elettronico dei transiti;

E’ stata inoltre prorogata fino al 17 MAGGIO anche la sospensione dei servizi di mobilità sostenibile di Car sharing, Bike Sharing e Cicletteria, a fianco della stazione ferroviaria.
Ricordiamo che la validità dei permessi di transito e sosta in scadenza (permessi AAA, permessi disabili, permessi nuovi o provvisori) è stata prorogata fino al 15 GIUGNO 2020. Gli sportelli di Infomobility in Viale Mentana 27 e presso il DUC continueranno a rimanere chiusi.

Ricordiamo inoltre che è stato esteso a tutto il personale sanitario per l’anno 2020 il permesso di transito e sosta AB/M con sospensione delle limitazioni orarie.

 

 

Alle ore 09.30 odierne, davanti alla lapide commemorativa ai Caduti della Polizia di Stato situata all’ingresso della Questura di Modena, è stato deposto un cuscino di fiori alla presenza del Vicario del Questore della Provincia di Modena Raffaele Gargiulo, dei Funzionari e di una rappresentanza degli agenti delle “Volanti” in ricordo dell’Agente Scelto della Polizia di Stato APICELLA Pasquale, in servizio presso la Questura di Napoli, deceduto la notte del 27 aprile durante l’espletamento del proprio dovere in un servizio di controllo del territorio.

Alla cerimonia ha presenziato il Cappellano della Polizia di Stato Don Gabriele Semprebon che ha proceduto alla benedizione e alla preghiera.

Il personale della Squadra Volante ha voluto salutare il “ Collega Pasquale Apicella” azionando le sirene.

Nell’ambito dei servizi finalizzati al contenimento dell’emergenza Covid i carabinieri della compagnia di Parma hanno deferito in stato di libertà alla locale procura della Repubblica:

-Un cittadino ivoriano classe 89 in Italia senza fissa dimora fermato in via Po subito dopo aver ceduto 5 gr. di sostanza stupefacente verosimilmente del tipo marijuana al fine di sottrarsi al controllo reagiva spintonando con forza i militari operanti. Denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di sostanze stupefacenti.
L’acquirente identificato in un cittadino italiano classe 97 veniva segnalato alla locale prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti

- un cittadino nigeriano classe 97 in Italia senza fissa dimora incensurato perché a seguito di perquisizione personale veniva trovato in possesso di 5 involucri del peso di 4 g di sostanza stupefacente del tipo cocaina
- un cittadino nigeriano classe 99 in Italia senza fissa dimora censurata perché trovato in possesso di circa 8,5 g di sostanza stupefacente del tipo marijuana
- un cittadino egiziano classe 00 in Italia senza fissa dimora in quanto gravato dal divieto di dimora nel comune di Parma
- una cittadina italiana classe 97 residente a Parma censurata in quanto gravata dalla misura del foglio di via obbligatorio per anni 3 dal comune di Parma
-un cittadino italiano classe 00 residente a traversetolo Durata in quanto trovato in possesso di un coltello con lama della lunghezza di centimetri 20
-un cittadino italiano classe 2001 residente a Montechiarugolo incensurato in quanto trovato in possesso di un coltello con lama della lunghezza di centimetri 20

Segnalato alla locale prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti:

- cittadino marocchino classe 81
- 4 cittadini italiani classe 74/76:88/96

Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani, in occasione della Giornata Mondiale della libertà di stampa che si celebra ogni anno il 3 maggio, intende sensibilizzare il mondo della scuola sulle tematiche di tutela della libertà di stampa e celebrare la memoria dei giornalisti che hanno perso la vita svolgendo il proprio dovere.

Tale giornata è stata celebrata la prima volta nel 1993 dopo essere stata proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Il suo obiettivo è informare i cittadini delle violazioni della libertà di espressione che avvengono in moltissimi Paesi. Libertà sancita dall’articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e, per quanto concerne il nostro Paese, dall’articolo 21 della Costituzione “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.

La vera democrazia non può esistere senza la libertà di stampa. Il cuore pulsante delle nostre società democratiche è l’esistenza, infatti, di una stampa indipendente e sostenitrice del pluralismo. La vox veritas del giornalismo ben fatto che offre e commenta i fatti di attualità è garanzia per poter offrire regolarmente “i fatti della vita umana”.

La stampa arricchisce la vita delle persone e permette di conoscere la vastità del mondo, un po’ come i libri. Ma la stampa negli ultimi anni è diventata l’obiettivo mirato, la vittima collaterale dei più svariati conflitti. Sono sempre di più i giornalisti che lottano quotidianamente per evitare che i propri articoli siano lucchettati, che lottano per difendere il diritto all’informazione e ripugnano qualsiasi tipo di compromesso, bavaglio e museruola. Questi ultimi, specie quelli impegnati sui fronti di guerra o nelle inchieste mafiose, nel corso del tempo sono diventati uno dei principali bersagli di estremisti, terroristi, mafiosi, ma soprattutto le vittime sacrificabili in caso di conflitto.

Secondo Ossigeno per l’informazione, osservatorio della Stampa italiana che ha realizzato un dossier nel 2014 per la Commissione parlamentare antimafia, sarebbero 28 i giornalisti uccisi dal secondo dopoguerra ad oggi, mentre almeno 15 giornalisti vivono attualmente sotto scorta e altri 2.800 hanno ricevuto minacce di morte. Di questi, 11 giornalisti sono morti per mano di mafia e camorra o per azioni terroristiche: Cosimo Cristina, Mauro De Mauro, Giovanni Spampinato, Carlo Casalegno, Peppino Impastato, Mario Francese, Mino Pecorelli, Walter Tobagi, Giuseppe Fava, Giancarlo Siani, Mauro Rostagno e Beppe Alfano.

Gli altri giornalisti sono invece rimasti uccisi mentre si trovavano in missione all’estero, come Ilaria Alpi giornalista del Tg3 morta in Somalia nel 1994, tre giornalisti della Rai di Trieste uccisi in Bosnia Erzegovina nel 1994, Antonio Megalizzi giornalista radiofonico morto nell’attentato di Strasburgo nel 2018 e ancora altri 11 reporter. Tutti hanno sacrificato la loro vita per il diritto all’informazione. Ai giornalisti italiani ovviamente si affiancano quelli di tutto il mondo.

Per tale ragione, ogni anno, in occasione della giornata celebrativa l’UNESCO organizza conferenze in cui riunisce le agenzie delle Nazioni Unite, le organizzazioni per la libertà di stampa e i giornalisti professionisti. L’obiettivo è quello di tutelare il ruolo dei media nei paesi di guerra. Nel 2018 le Nazioni Unite hanno elaborato una mappa del livello di libertà di stampa nel mondo sulla base dei dati raccolti dall’ONG Reporter senza frontiere.

Il CNDDU, alla vigilia della giornata celebrativa, ci tiene ad omaggiare il ricordo di tutti i giornalisti che hanno perso la vita solo perché credevano nel Diritto all’informazione, credevano nel nobilissimo art.21 della Nostra Costituzione, e in nome della libertà di espressione avevano scelto di diventare portatori anche di verità scomode. E per essi e per gli ideali che hanno consegnato alla società civile che noi oggi abbiamo scelto di ricordare i loro nomi e le loro straordinarie vite spezzate.

Il 3 maggio, ovviamente, oltre ad essere una giornata commemorativa è anche una giornata per promuovere azioni concrete, per stimolare dibattiti tra professionisti dei media, per valutare la situazione della libertà della stampa nel mondo e per richiamare e allertare la comunità, specie quella scolastica.

Il CNDDU anche questa volta richiama l’attenzione di docenti e studenti della scuola secondaria di I e II grado affinché si levi una voce chiara, potente e tutelatrice di libertà. Si chiama #Inchiostrolibero l’iniziativa che abbiamo scelto per la Giornata Mondiale della libertà di stampa e che vedrà impegnate come sempre le classi della meglio gioventù italiana. Si tratta di ricordare, utilizzando la regola delle 5 W, la figura di un giornalista garante di libertà attraverso la creazione di un murales (digitale o su album) contenente immagini, nomi, date significative, pensieri e tutto ciò che si ricolleghi all’art.21 della Costituzione italiana e alla difesa e alla promozione della libertà di stampa. Lasciate che la libertà regni. Il sole non tramonterà mai su una così gloriosa conquista umana, così diceva Nelson Mandela. Buona conquista di libertà, cari strilloni!

Prof.ssa Rosa Manco
CNDDU

 

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Una serie di foto ricordo di Parma e della sua gente in periodo di coronavirus. Un omaggio di Francesco Barilli che pubblichiamo per i nostri e i Vostri occhi.

Grazie e in bocca al lupo... a tutti i nostri gentili lettori!

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I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno tratto in arresto per rapina impropria un cittadino brasiliano classe 74 di fatto senza fissa dimora in quanto nei pressi del supermercato Conad in strada XXII Luglio veniva sorpreso mentre cercava di asportare della merce.

In particolare era stato sorpreso dall’addetto al la sicurezza poiché una volta giunto alle casse pagava solamente la merce presente nel carrello e non quella occultata all’interno dello zaino.

Alla richiesta a restituire la merce non pagata, il brasiliano reagiva dapprima con minacce verbali ed in seguito con calci e spintoni nei confronti della guardia giurata.

Il pronto intervento dei militari consentiva di bloccare l’arrestato. La refurtiva, ammontante a 140 euro circa di generi alimentari, veniva immediatamente recuperate e  restituita all’avente diritto.

Terminate le formalità di rito veniva trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa del rito per direttissima previsto per la giornata odierna.

Una nuova alba su piazza Ghiaia, in attesa della totale riapertura di uno dei punti storici del commercio e della socializzazione di Parma

Di LGC e Francesca Bocchia Parma 28 aprile 2020 - "Difficile descrivere le sensazioni di contentezza, quasi infantile, per la riapertura della libreria". A parlare è Domenico Maisto, titolare della Libreria Mondadori di Piazza Ghiaia, "quello che mi aveva abbattuto è stata l'improvvisa chiusura. Raramente penso che le cose possono andar male e faccio di tutto perché vadano bene. Il pensiero che la mia libreria avesse potuto chiudere per 60 giorni è stato veramente brutto e imprevisto. Riaprire ieri è stato invece bellissimo per tanti motivi. Le persone hanno dimostrato quanto a loro mancavamo, e poi è come se avessi imparato a godere nuovamente di una cosa che prima davo per scontata. Aprire la libreria ogni giorno da 16 anni era una cosa normale, ma ieri è sembrata una cosa completamente nuova. Un profumo, una consistenza nuova. Il fatto di non doverla richiudere è un nuovo dono che fa parte di questa piccola rinascita. Una sensazione veramente molto bella!".

Ma il piacere non è solo di Domenico, bensì di tutta la comunità che gravita sulla Ghiaia. Si percepisce la diffusa sensazione legata alla positività di una prossima riapertura delle attività e il ritorno alla socializzazione.

"Sono nato con la camicia, prosegue Domenico, tra le mie grandi fortune c'è di avere cominciato già dal giorno seguente alla serrata, a fare le consegne a domicilio. Insomma mi sono fatto un pacchetto di documenti, ho fatto dei post dove comunicavo il servizio e il riscontro è stato notevolmente superiore anche a quello che potevo gestire: ho fatto quasi 400 consegne. Una occasione che mi ha consentito di non patire la clausura e, oltre ai clienti affezionati, ho avuto la possibilità di acquisirne di nuovi perché per almeno due settimane sono stato l'unico a offrire il servizio, fatto salvo il lavoro dei corrieri. Anche questa è stata una bella esperienza che mi ha fatto apprezzare il contatto umano e il piacere dell'incontro che traspariva dagli occhi lasciati liberi dalle mascherine. Insomma, è stato come se io dessi ai clienti una aspettativa di futuro e loro a me una carica di resilienza. Ho fatto consegne fino a Lagrimone, e nessuna è stata una consegna banale."

Oggi il negozio è aperto e una nuova alba si è accesa sulla Ghiaia, attendiamo tutte le altre.

Mercoledì, 29 Aprile 2020 07:44

Rapina all'Euronics, arrestati due iraniani.

Nella mattina odierna, personale della Squadra Mobile di Modena, grazie alla collaborazione del Commissariato di Tivoli, ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del tribunale di Modena, nei confronti del trentenne T. M. ed il ventinovenne N. P. M. , entrambi di origine iraniana irregolari sul territorio nazionale e senza fissa dimora, ritenuti responsabili, in concorso tra di loro, della rapina aggravata perpetrata lo scorso 9 novembre presso l’esercizio commerciale Euronics sito in questa via Lamborghini.

Nello specifico, il 9 novembre 2019, due uomini, entrano all’interno dell’esercizio commerciale Euronics simulando di dover fare un banale acquisto. Mentre uno dei due resta nei pressi dell’entrata, evidentemente con la funzione di “palo”, l’altro, si avvicina al punto informazioni del negozio e gesticolando, cerca di catturare l’attenzione della commessa che, tuttavia, inizialmente non cade nella trappola e prosegue nella sua attività dirigendosi alla postazione cassa.

Di lì a poco, i due uomini, raggiungono le casse e mentre il “palo” guadagna la via mediante l’uscita “senza acquisti”, evidentemente per poter monitorare l’eventuale intervento di terzi soggetti, il complice, si avvicina alla donna ed inizia a parlarle gesticolando, cercando di carpirne lo sguardo tanto da distogliere la sua attenzione per il tempo necessario ad avventarsi sulla cassa e ad asportare la somma di 650 €.

Acquisita la notizia, sono partite le indagini della Squadra Mobile di Modena, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Modena, Dott. Luca Guerzoni, che hanno consentito di individuare i due malfattori, risultati pluripregiudicati per reati predatori analoghi a quello in commento.
Dagli accertamenti esperiti è emerso trattarsi di veri e propri “trasfertisti”, che si muovono sull’intero territorio ed anche all’estero, dotati di una tecnica altamente professionale, evidentemente frutto di doti manuali acquisite nel corso del tempo.

Pertanto, per addivenire al loro rintraccio, sono state predisposte stringenti attività investigative che hanno consentito di localizzare i due uomini a Tivoli, dove sono stati catturati e tradotti presso la Casa Circondariale di Regina Coeli di Roma, al termine delle incombenze di rito.

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